Quanti visi attraverso questo vetro che mi osservano con stupore ,indifferente alle mie smorfie...
e tu occhi di un tempo che amavi me, giocando nell'intrecciare vene del mio cuore, difettoso, nella purezza della cattiveria infantile, ora altri giochi imparato hai...
Frammenti di brandelli dissacrati nel credere, nell'assorbire tumori di parole colmi di amore inesistente...
Una lettera, un mazzo di fiori, un pianto ridicolo e un colpo di tosse...
Avanti ai miei occhi scheggiati dalla falsità non ci sei e sarai, il sapere e la conoscenza non fa parte della tua essenza...
Il tuo riparo e il vostro, nelle pieghe a sorridere con paresi facciali scambiando carne in illusioni di ciò che chiamate amore..., con Dio non esiste parola più sputtanata e usata a comodo...
Concluso il tempo delle mie parole , petali di plastica al tuo cammino, certo più duraturo e sicuro della mia serra creata al tuo respiro...
Le mie mani utili ora a coprire il mio viso a rincorrere rughe di storie da non raccontare e scrivere, con le stesse parole formulate e intrecciate a cappio per l'unica condanna di aver amato nella mia non importante vita..
Il mio silenzio ultimo dono a spianare strade di sentimenti in letame...ma l'odore non va via...,e poi entrare in una chiesa e insultare ciò che si crede solo con la presenza di essere lì, sei.., siamo l'ipocrisia fatto uomo o donna , nessuna differenza...
Non tocco nulla e non voglio essere toccato mi basta per l'eterno l'instabilità cangerogena iniettata con una siringa temporizzata al mio cuore per un macrabo riempimento di spazi vuoti al tuo e al vostro apparire ciò che miseramente non siete...lavande gastriche non servono il male che produci da Angelo Dorato ti nutre con tutta la bellezza unica arma che hai nel combattere l'incapacità di essere sola...
Consapevole di me stesso, di ciò che ero e di ciò che sono a te mai mascherati è l'unica sostanziale differenza di chi è carne da macello in un carosello da mattatoio adornato da pensieri del sentito dire e il sangue non ti distragga...,untori da medioevo con barattoli di vernice pronti nel coprire il tutto ,è più sano del scoprire...
Da questa parete di vetro vedo le mie smorfie di follia pura delusa dalla incapacità di non essere ciò che tutti cercano..una camicia di forza imprigiona il mio essere e trame di questo tessuto hanno anche l'impronta delle tue mani che giuravano, ora occupate nel tuo rinnegare, vergini ad un corpo...,lista da dimenticare e riporre tutto in un cassetto come un feto abortito da nascondere...
Le mie ultime parole..., menzogne..., sì menzogne che dentro te urlavi di poter sentire per aiutare la tua falsa coscienza, regalandomi il tuo unico sguardo disegnato dalle tue spalle .
"Tutto passa...,vedrai ..."che gran cazzata..., ho amato l'amore non te... e l'amore non passa, ma non avendo parole da reality, sentirmi non potrai e sentirmi non potrete se non scivolare..
Quanti occhi senza colori attraverso questo vetro che filtrano a me senza filtri e distorsioni celestiali, senza nulla da aggiungere nel vostro formulare su di me per la vostra incapacità di esistere vivendo come vampiri per sentirvi vivi.
Rido sì, rido follemente perchè ogni dolore ha la sua parte comica, e io sono un buffone ma senza corte...
ma io ,...io... sono solo un folle dietro a questa parete di vetro.....con un solo desiderio di poter accarezzare il viso di un cucciolo senza parlare per poi finalmente dormire...
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Sesso: M
