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cosa legge?

Post n°206 pubblicato il 09 Novembre 2017 da emma01

 

 

 

stralcio da: MARGUERITE DURASLa passione sospesa -
intervista a marguerite duras
di Leopoldina Pallotta della Torre



"
- Perché secondo lei si comincia a scrivere?

- Penso al mio ultimo romanzo, Emily L. Emily legge, scrive poesie: tutto,
a dire il vero, è iniziato con la lettura, suggeritale dal padre, dei versi di
Emily Dickinson cui il libro, da lontano, si ispira. Non so davvero che cosa
spinga la gente a scrivere se non, forse, la solitudine di un'infanzia.
Per me come per Emily ci sono stati un padre, o un libro, o un'insegnante,
o una donna sperduta tra le risaie della Cocincina. Sa una cosa?
Non penso di aver conosciuto nessuno senza pormi questa domanda: la gente,
quando non scrive, cosa fa? Ho una segreta ammirazione per le persone che non lo fanno; e non so proprio come possano.

"

 

 



























 





epimetea


in treno per, presto, piove.
rumore ritmico, aria viziata,
colpi di tosse, silenzi da cellulare,
sonno, sudore, caffè.
vedo tutto, guardo nulla.
siedo, gocce di umidità rigano il finestrino.
dolore al collo, dormito 
male. 
prendo un libro dalla borsa senza
la minima intenzione di leggere, è
riflesso condizionato, e abitudine,
e modo per non cedere ancora al divenire della giornata.
sprofondo  nella giacchetta, 
sfoglio pagine, ne fisso una a caso.
provo piacevole torpore,
respiro a fondo.
frammenti di frasi, forse una domanda.
la voce chiede dolce, di nuovo. 
sento freddo, scarpe fradice.
piccolezze,
tento di consolarmi.
la domanda persiste nell'aria,
sottolineata
dallo schiarirsi della voce. 
alzo gli occhi dal libro,
guardo prima fuori dal finestrino,
poi il mio vicino di sedile: mi sta guardando,
gentilezza cortese, rara perlato.
penso: non ho voglia di parlare,
ho male al collo, i piedi bagnati, qui dentro
puzza, fuori piove a dirotto, gli ombrelli gocciolano
sul linoleum ingrossando un torrentello untuoso.
eppure  esco dal nascondimento, presto ascolto.
desisto da sbuffare
mordendo il labbro.
cosa legge? - gentilezza nella voce, 
resisto alla tentazione di girare
il libro in modo che possa vederne titolo e 
autore. 
- poesia, americana. - titubante
la Dickinson?! - domanda-affermazione.
potrei dire che no, non sto leggendo dickinson,
invece rassicuro: la leggo ora, qui. 
abbasso il viso sulle pagine
lascio azione all'immaginazione:
marguerite duras con emily l.
stupefacente. 
il tedio diminuisce, l'aria umida del vagone 
dà meno fastidio, ascolto note
di un brano curiosamente arioso, piacevole,
arrivano dagli auricolari che ha indossato
l'interlocutore.
passo il resto del viaggio ad origliare la sua musica,
guardando il paesaggio liquido che ci scorre
accanto. 
un attimo prima di allontanarmi
lo saluto con un piccolo cenno del capo.
fa un gesto piuttosto inusuale:
mi porge la mano, l'accetto e diventa piacevole stretta, 
bella sensazione. 
segno demoni buoni in giro.

(ascoltava arnold bax,
november woods,
letto sul display del cellulare,
furto d'arte quotidiano) 

 

 

 

 
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