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Messaggi del 12/02/2018

circa le mattine che provi a spiegare e non ci riesci

Post n°235 pubblicato il 12 Febbraio 2018 da emma01

 

impressione letteraria di Tobias ovvero Lacey Munro

BORIS PASTERNAK
DOTTOR ZIVAGO


- Sentirete dolore?
Sente forse il tessuto la propria dissoluzione?
Cioè, in altre parole, che sarà della vostra coscienza?
Ma che cos'è la coscienza?
Vediamo.
Desiderare coscientemente di dormire
è insonnia garantita, tentare coscientemente
di avvertire il lavorio del propria digestione è esattamente perturbare la sua innervazione.
La coscienza è un veleno,
un mezzo di autoavvelenamento per il soggetto
che la applica a se stesso.
La coscienza è luce, proiettata al di fuori
e che illumina la strada a noi,
perché non si inciampi.
La coscienza sono i fari accesi davanti
ad una locomotiva che corre.
Rivolgete la loro luce all'interno
e succederà una catastrofe.

 

 

 

 

 

impressione d'arte di SEVERAL
ALBERTO BURRI, NERO CRETTO

 

 

 

 

 





superhardfuck nota (su post incompleto - più che altro flusso di coscienza)


siamo e rimaniamo responsabili delle parole
che scriviamo e diciamo. 
le parole feriscono come lame o carezzano come piume.
quante volte siamo realmente consapevoli e compiutamente
responsabili di ciò che scriviamo o diciamo?
non credo in un sonno collettivo che ci obnubila le menti,
invece ho la percezione netta di una perdita, non irreversibile,
del nostro diritto di libertà, ho l'impressione che sia più semplice
decidere per la truculenza e la tracotanza di un bel minestrone volgare,
da somministrare e da bere, che confermi strutture di pensiero
che magari non ci appartengono affatto  per etica e nemmeno per
costume ed educazione, piuttosto che un sano e facile dialogo, ancorché veemente,
appassionato, infervorato, acceso, feroce, sentito, emotivo, vero e reale
ma privo di porcherie offensive, volte a piegare e spezzare l'avversario,
piuttosto che rendere chiari i nostri intenti, le nostre idee, che
a questo punto passano al seminterrato, altro che in secondo piano.
stiamo assistendo agli effetti di anni di somministrazione
di pillole di merda avvenute tramite trasmissioni televisive,
radiofoniche, da social, interessate all'audience
(non so come si scrive) piuttosto che ad un contenuto
tutto rivolto alla realtà dei fatti che, già di suo riesce a toccare
punte dell'incredibile, del surreale, del mostruoso.
chiaro che nella comunicazione ci sta dentro tutto, da
culi, cazzi e fiche, bianchi e neri, polentoni, terroni
e barconi, io ti do se tu mi dai, in avanti ma, e qui mi ripeto,
quanta consapevolezza hanno i portatori di un linguaggio
totalmente giudicante, volutamente falso rispetto agli effetti
che la loro disgraziata azione ha, ha davvero, non rischia di avere,
ripeto: ha.
e quotidianamente i giochi si fanno e si rifanno sempre nella medesima
maniera, senza un teatro in cui inscenare,
impersonare e realizzare, fare esperienza non solo della propria ragione
ma soprattutto di quella altrui.
le lezioni più belle che ho avuto nella vita sono provenute sempre dalla
smentita di ciò che credevo più certo, questo mi ha permesso di sospendere
giudizi sommari e agire d'ascolto, in accoglienza, prendendomi
solenni batoste, utilissime al mio ego immodesto.
a me vedere il giornalismo diventare notiziasansazionalismochetira ma non 
dichiara mi rende profondamente sgomenta.
con buona pace degli amici che ho, che di mestiere scrivono, e 
si riducono spesso a scrivere una marea
di cazzate pur di tenersi il lavoro e di performare al meglio, in un senso
completamente estraneo alle loro intenzioni originali.

 

01 (assieme al proprio grande boh)

 

 

 

 

 
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