A volte clicco il tasto esplora, altre addirittura commento (raro ma capita). Tutto quel che potrei cercare e' fare due chiacchiere con tutti nell'ambito del blog. Pertanto, se ambite all'incontro fisico e onde evitare spiacevoli e categorici rifiuti, sappiate che l'utente desiderato è definitivamente assente.
Venerdi mia sorella mi ha spedito una lunghissima email. Bella e toccante, tante le riflessioni. Per ora inizierei da qualcosa che mi ha insegnato lei con il tempo.
Mi accorgo che e' una battaglia ogni giorno, fare i conti con alcune cose che abbiamo nel nostro passato, e comandare il corpo affinche' i pensieri tornino in un certo modo, e finché le cose vadano in un certo modo.
Cara I, Spesso anche io mi alzo la mattina, lottando per trovare un pizzico di buon umore. So che mi capisci e sai che lo so quel sapore al mattino. Tutto sembra grigio, ricordo bene.
Ricordo quando a casa pigro e incapace di tirarmi su, un treno di pensieri grigi mi prendeva e portava via.
Come voglio vivere? Se capita ora ho quasi uno scatto di nervi. La mente e' mia, quel treno non mi portera' via. La mente e' mia, mi voglio bene se salgo su quel treno so dove andro' e quel posto non mi piace.
Allora riallineo i pensieri, ripenso che mi aspetta una giornata intera tutta per me, che ho lavorato per essere in questa buona posizione e se qualcosa non mi piace vedo come posso cambiarlo.
Appena faccio forza, vedo quasi il braccio di ferro tra me e quel fumo grigio. So di vincere e basta che reagisco che tutto intorno a me inizia a cambiare forme e colori.
Passo dopo passo tante cose dentro e fuori di me, le ho viste riviste e cambiate. Ho creato il mio treno di pensieri forza, su un binario diverso. Perche' la testa e' mia e ci mancherebbe che non sia capace di giocarci.
Quando vedo quel treno, ho lasciato un vagone di ricordi, dove mi ricordo di quelle volte che a casa non l'ho detto, ma che ero veramente a contare i centesimi. Non mi e' mai mancato niente su per giu, comunque facevo il lavapiatti e mangiavo una volta al giorno, limitando gli altri pasti a latte e cereali e se avevo fame, pane e cose che costavano un po meno.
Non l'ho detto a casa e non lo diro. E' stata dura. Bel momento a rivederlo da qui, che mi ha dato tanta forza.
Come dire se sono riuscito a cavarmela li... figurati se questo mi spaventa. Cosa ho vinto da questa esperienza? Ho vinto e so di poter contare su me stesso.
Quella e' stata la mia "prova della fenice", in cui sono morto e rinato. "Morto" un adolescente e nato un uomo. Penso tutti ne abbiamo almeno una nella vita, e da come combattiamo in quel momento dipende come ne usciamo dopo.
Ora il treno dei pensieri e' il mio, l'ho creato e voluto. Ho potuto contare i centesimi... (e non dico cosa altro) figurati se ora mi spaventa un po di umore grigio.
Ho il mio treno colorato che mi porta lontano, e che sta solo a me, le mattine "storte" cambiare binario.
Buon inizio settimana tutti A chi e' che non piaceva passare in lavanderia?
Questi stivali sonofatti per camminare, edè proprio quelloche faranno uno di questi giorni cammineranno su di te.
Continui agiocare dove non dovresti, continuo a pensareche non ti sei maibruciato. Ha!Ho appenami ha trovatouna scatolanuovadi cerini e ciò chesai e' che nonsi hatempo per imparare.
Sieteprontistivali? Iniziate a camminare!
Dedicato a mia sorella... che mi accompagnava a cercare il treno "colorato" e ora spero di portarcela io :)