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Messaggi del 12/01/2015

Ritorno al mio mondo

Post n°1269 pubblicato il 12 Gennaio 2015 da virtute81
 

Il Natale e le cose belle, si sono susseguite veloci. Ora si torna spediti su strade ben note, conosciute e familiari, routinarie e scandite. Scandite dal tempo, dalle consegne, dal ticchettio dell'orologio.

Questo viaggio sono andato lontano. Oggi dico troppo dalla mia zona di comfort. Anche in vacanza mi sono esposto a situazioni come meno diciotto gradi, poco cibo a disposizione e chilometri macinati su neve e qualsiasi altra situazione. Mi e' sembrata una grande conquista. E ho seguitato.

Anche Sabato ospiti a cena (amici della mia lei, che a me stanno simpaticissimi) e ieri ancora balli brasiliani. Raggiunto un bel posto lontano mi do una pacca sulla spalla ed ok... e' il momento di rincasare. Io che pensavo di aver raggiunto i miei limiti in realta' ho incontrato i limiti anche di altri. Parlando in generale ieri tra i tanti incontri sulla via del ritorno e' arrivata l'immagine di in un mondo dove si sbaglia. Dove le persone piangono si arrabbiano e stanno male. Ci sono dubbi insicurezze e tanto margine per migliorare. In qualsiasi relazione, c'e' un punto dove i limiti personali si affrontano. In alcune persone c'e' anche sentimento di vendetta. Che dolore vedere certe cose.

Lo so, sono un viaggiatore di mondi e certe cose le vedo. Eccome se le vedo. Questo week end sono ancora andato lontano. Ho toccato di nuovo il sonno (per fortuna a pancia piena siamo tutti piu' socievoli) e in qualche modo il grande argomento: amore.
Perche' ci sentiamo tutti unici... e su queste cose i sentimenti sono ben chiari e forti per tutti noi: l'amore e il dolore, la gelosia e la paura. Li abbiamo visti tutti.
Tornando a quel che dicevo prima per ora, passo e saluto. Ho bisogno di ripercorrere un pochino la strada di casa, ripercorre i miei campi e l'odore di terre fertili.

So che fa male quando si vedono le stesse cose che ti hanno ferito una volta. Gia' lo so e mi riprendo un pochino. Ricarico le batterie tra le mie mura. Fa male quando noi umani invece di cercare qualcosa di buono, diciamo: io sono fatto/fatta cosi. Si sei fatto cosi' e va bene. Giusto per capirci essere fatti cosi' poi cosa significa? In termini chiari non implica e non esclude che come puoi fare cosi' puoi fare anche cola'.  Andando avanti, mi chiedo come facciamo a trasformare il dolore ( momento in cui potremmo facilmente accomunarci) in una metaforica una fermentazione in grado di sintetizzare veleno a lungo termine? (Scelta molto poco lungimirante).

Come pensavo stamattina:
"ama, semina pace troverai amore".
(Odia, spargi veleno e finite voi la frase)

Per ora ritorno al mio eremo... ho voglia di terre fertili e  un bagno caldo (con sali).
Mi sento fortunato, carico le batterie e canto.

Un saluto e buon inizio settimana a tutti voi, interessanti mondi interiori.

[Take courage - prendi coraggio.
Casina che ho scovato su una vietta interna. Questa citta' mi ispira.]

 
 
 

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