Creato da odisseando il 31/10/2006

Relative

poi a un tratto l'amore scoppiò dappertutto

 

 

su cerchi magici. coorti di proni scendiletto. inner circle de noartri. falchi, lealisti, colombe, neodiccccccì. e la badante.

Post n°1280 pubblicato il 19 Ottobre 2013 da odisseando

poiché è un periodo complesso [come suona bene], ho deciso di aggiungere melma curiosa al mi divenire.

ieri sera, ascoltando un po' del santoro più pruriginoso, letto i commenti di reazione, l'attenzione mi casca su di un nome: maria rosaria rossi, dai maligni detta "la badante". e mi son chiesto: sarà mica lei quella figura che segue il nano ovunque, probabilmente con due tette che ti sfondano il parabrezza, che ha gli occhi un po' spiritati.

chiedo al signor gugol. e viene fuori sì che è lei. le immagini confermano quanto pettorute siano le credenziali più appariscenti. in una porzione del cervello mi parte pure una delle fantasia più turpi: prenderla in maniera un po' rude, pochi preliminari, magari da dietro, urlandole "merettrice, merettrice". funziona solo con le donne del pidielle, possibilmente insopportabili. se hanno le tette grandi meglio.

ma non mi son fermato alla fantasia. e comincio a leggere quello che il signor gugol racconta. di come - pare - sia diventata una sorta di deus ex machina del partito del capo, che sia odiatissima in virtù del ruolo di prossimità al capo, di come si sia ingraziato il capo, di come filtri chi e come può parlare col capo.

quindi, mentre leggevo, mi immaginavo quella plottiglia di parassiti. delle dinamiche fatte di opportunismi più o meno biechi. dell'opacità di quello che può essere il gorgheggio morente di ciò che una volta si poteva scambiare per rapporto di amicizia e stima. dell'iperbole rovesciata della statura morale di quei cortigiani. la puzza - figurata - del putridume sbandierata come sincerità dei legami.

chi conosce la cultura classica, sommessamente, potrebbe insegnarmi come e quando sono già state narrate i canti di questa punto di accumulazione di meschinità melliflua informe. dall'epica dei miti ad un qualche letterato che non è uno di quelli che leggo io.

leggevo. e pensavo di come un sistema del genere non possa che implodere. azzardando un paragone un po' meccanicista, come non sta in piedi un ponte progettato male. come non può che fallire un'attività economica che non ha sufficienti risorse in entrata. il capo è solo, probabilmente malato, incapace di tener testa alle angherie fameliche del verminaio di cui si è circondato: per mutuo opportunismo, ovvio. da una parte la necessità egotica di sentirsi riverito, disprezzando i propri sodali per la pochezza e l'insincerità dell'affetto dimostrato. dall'altra gli usurpatori del potere che promanda dal capo, con i conseguenti onanismi di pensarsi classe dirigente, che può decidere le sorti del paese: che però odiano il padre-padrone che permette loro di umiliarsi così, per lui.

pensavo che una cosa del genere non può reggere. si consumeranno e si divoreranno a vicenda. come un banale branco di iene cortigiane. un cupio dissolvi da cui magari qualcuno si salverà: con la furbizia, che è dei servi. e pensandosi scaltro, che sarebbe dei liberi, pianterà la bandiera come il fondatore del nuovo contenitore politico dei moderati. quelli che il loro riferimento è il ppe, ovvio.

pensavo che una cosa del genere non può reggere. e difatti forse è già crollata. ma erano talmente tanti, putrebondi ma già vicini al rigor, che si sono afflosciati ma si sotengono uno vicino all'altro. non riescono a precipitare, non c'è spazio. sono troppi, prezzolati, ontologicamente venduti. rimane in piedi il tutto, ma è solo uno scherzo delle pieghe della statica.

sì potrebbe anche lasciarli perdere. sono tecnicamente crollati. è che quel pilone alto e marcinolento puzza. diommmio se puzza. che è tutta questa puzza? non la sentite?

 
 
 

genetliaticismi, financo sincronicamente azzeccati

Post n°1279 pubblicato il 15 Ottobre 2013 da odisseando

quest'anno non ho avuto scuse.

e difatti quest'anno non me ne dimentico. e posto con sincronica scelta di tempo. d'altro canto se di genetliaco si tratta, la precisione sincronica dovrebbe essere oltremodo gradita, tipo l'abito scuro a determinati eventi più o meno mondani.

in questo caso, però, nessun abito scuro, o da cerimonia.

anche se di una piccola cerimonia ricorrenziale si tratta. che saranno pur sempre cose che ricorrono, ma ogni volta c'è di mezzo qualcosa di nuovo da ricordare del passato per agurar nell'effimero presente, per ricordare che ci sta un pezzo di strada futura da incrociar assieme. e difatti, a proposito di qualcosa di nuovo, c'è pure da dire che rispetto allo scorso anno, questo genetliaco potrebbe avere financo un nipote che le augura il garrulo felice genetliaco. certo, certo: pare che a camminare, il nipote, sarà financo veloce. ma non si può mica pretendere che già dica: auguri nonna. la guarderà pacioso come gli altri giorni, sgambetterà, gorgheggerà qualche urletto soddisfatto, e questo sarà un po' il suo modo di augurarle l'augurio.

che poi, osuvvvia, nonna fa financo un certo effetto. sarà che uno la vede giovane. o quanto meno intuisce la gioventunistica aria turbinosa che la scuote dentro. non che non debbano per forza non avercela, le nonne, ma insomma fa un po' strano pensarlo giustappunto a tal guisa.

che poi mica lo so nemmeno quanti anni compie. e se anche lo sapessi mica lo metterei in questo puntinato post genetliaco.

so però che capita mica con tutte le persone che s'intuiscano stati d'animo e percezioni senza proferir parola alcuna. anzi, forse proprio perché non si proferisce parola che potrebbe fare da falso bersaglio.

come già scrissi, nella riserva blogghica per pochi assaggiattori postici, continuo però a pensarla flessuosa come il giunco. che continua a non spezzarsi. si spiega diversamente giunco. e mai si spezza. e al limite la motozapppa, a far la gimkana per i noccioli, vengo a condurtela io la prossima volta. è che alle signore, un po' di cavalleresca galanteria pur a far hard-gardening-motorizzato, non si nega mai.

aggià. un sacco di preamboli. ma che alfin lo si dica: tanti garruli auguri, amica Mo.

 
 
 

post con un groppo in gola, e molta rabbia in corpo

Post n°1278 pubblicato il 10 Ottobre 2013 da odisseando

scrivo questo post con serena rabbia. scrivo confuso e confuso forse verrà. scrivo con qualche giorno di ritardo. scrivo perché dopo il groppo, le immagini dei morti stampate sulla retina, il pensiero di quelle povere persone annegate, le lagrime di ieri di sfogo, è tempo di scrivere.

scrivo incazzato perché ho sentito cose che mi hanno fatto male e messo molta rabbia addosso. se possibile il razzismo leghista putrescente, e la viscidità di una certa parte della destra mi provocano un disturbo forse mai esperito prima. ho addosso a riguardo una nausea che mi fa girar dentro pensieri di schifo che non vorrei mi intossicassero. non lo voglio perché mi pare che queste tossine stiano ammorbando sempre più persone. situazione da cui prendere [snobbisticamente? pace] le distanze.

giovedì mattina, quando si è capito la portata di quel naufragio mi è balenata anche la convinzione che, quell'evento terribile e tragico, almeno obbligava ad aprire gli occhi. perché decine di body-bag allineati sul molo è il minimo che ci toccasse sopportare vedere. senza voltare lo sguardo.

io per primo.

anche se io lo so che queste cose accadono da almeno quindici-vent'anni, ma mi son trastullato a far le pulci al nano coi capelli di kevlar. io lo so che le stime parlano di almeno quindicimila morti. quindicimila, cazzo, e poi me ne dimentico. io lo so che succede ai migranti prima di imbarcarsi in quelle carrette, che mi lamento per cose che sembrano stronzate. io lo so che capita a loro cose che io faccio solo fatica a immaginare, figurarsi riuscire a sopportarle sulla mia pelle debosciata di depresso occidentale frustrato. io lo so la disperazione e la forza di volontà devono avere per andarsene dalla loro casa, la loro terra, mentre non mi è mai capitato di dire ad un padano quale immensa stronzata è la padania. io lo so che abominio possono essere i cie, anche se mi distraggo per altro. io lo so che scempio giudirico è il concetto di immigrazione clandestina, ma al limite firmo le petizioni per abolirla.

insomma, io lo so. nonostante le mie manchevolezze so tutto questo. e soprattutto lo so senza bisogno di vedere. anche se non son riuscito a togliere lo sguardo dentro a quelle bare disposte in quell'hangar, a guardarmi e riguardarmi i video dei soccorsi. sentirmi il groppo in gola ad osservare il pianto a dirotto di quella soccorritrice.

e quindi oggi ho avuto una consapevolezza chiara. e non mi importa molto se può sembrare spocchiosa o con apparenti convinzioni di superiorità: anche perché mi è montata una rabbia che non auguro a nessuno. quando stamani alcune delle istituzioni hanno guardato anche loro quelle bare, hanno contato i morti, hanno preso - mi auguro - lo schiaffo in faccia di quella distesa di assurdità, e poi hanno dichiarato fosse necessario cominciare fare qualcosa. voglio crederci, voglio pensare che si impegneranno. che qualcosa cominci finalmente a cambiare. ma ho anche pensato quanto sia stato stronzo e cieco doverci arrivare perché prima si sia dovuto guardare. vederli, i morti. non riuscire ad arrivarci ragionando sul problema e sui modi beceri con cui si prova ad arginare la marea della migrazione: che è vecchia come l'umanità. senza la capacità di fermarsi e valutare prima delle conseguenze di queste cause sciagurate. che anche un pistola come me sapeva e conosceva, nonostante tutto.

e mi son sentito fiero di tutti coloro mi insegnano la teoretica. ed anche un po' più avanti. nonostante a volte me ne dimentichi, guardando il mio ombelico. la rabbia mi ha pervaso. ma anche la sensazione di essere sulla strada giusta. nonostante tutti i miei torti.

 
 
 

nuvolaglie [ma son più in alto io]

Post n°1277 pubblicato il 07 Ottobre 2013 da odisseando

c'è stato un attimo che le nuvole sembravano volersi scatenare dal lago. e arrampicarsi su per la montagna.

ed io le ho viste dall'alto. che a pensarci bene non è una cosa che rientra nei canoni della normalità [che ne so, tipo uno che ha una vita sessuale non propriamente continua e costante, ovvio che ogni zompata è una festa, fa specie, ed un evento da ricordare].

comunque.

visto che la metafora similitudina è un esercizio che nel blogggghettino viene facile, lo facilito. il meteo, ed il percepir della mia esistenza, ora.

perché c'era, a guardar da sopra le nuvole basse, una specie di sensazione che tutto fosse comunque sotto controllo. complicato, neh?, ma consapevolmente. tutt'altro che bello e sereno. ma non ho ha piovuto, se non fosse per due-tre timidissimi tentativi spiscizzati con zero convinzione dal cielo, altrimenti nuvoloso, da nuvole alte. ma non plumbeo. coperto, ma con tante marezzature, variegazioni, pattern di cedimento nuvolare. che quando cede, c'è dietro il blu del cielo. molto umido, sì. ma non freddo. e l'aria tersa e limpidissima, che il monte zeda si vedeva con una bella maschera di contrasto attorno, netto, stagliante, definito. insomma, quasi a capire di vedere molto in là e in maniera chiara. come da tempo non succedeva.

insomma, una sensazione di sospensione che viene quando tutto sembra in equilibrio. per quanto instabile, come tutti gli equilibri del resto. che cercano di trovarsene altri.

e le nuvole - quelle basse - non sono salite abbastanza. che sennò mi ci sarei trovato dentro. e che lo so come ci si sente. che lì si è come sospesi di nuovo. ma spariscono i punti di riferimento. annebbiati nel senso stretto del termine. e poi la tensione superficiale delle particelle d'acqua sospese, così tanto nuvolagliamente numerose, sanno strapparti fuori il caldo. è una questione di conducibilità termica che sale a palla. e però tu ti senti freddo che parte da dentro e se ne va fuori.

e invece no.

le nuvole basse sono rimaste basse. quelle alte sembravano ridotte a miti consigli con addirittura sprazzi di mezzo sole, che ci si accorge perché compaiono le ombre.

e poi, scendendo dal monte dove sei più in alto dalle nuvole basse, la dicotomia della generosità della terra, che qualcuno - forse con saggezza - chiama madre terra. la penuria di castagne, avvizzite nei pochissimi ricci che hanno germogliato dal fiore. ma funghi, tanti funghi. braccati quelli buoni dall'atavica voracità dei raccoglitori ognuno col suo posto, che non ti dirà mai dove li ha trovati. splendidamente rossi puntinati, enormi, quegli altri, da farsi ammirare.

no. le nuvole sono rimaste in basso. noi si era più in alto. tutt'altro che gitanti. resistenti e convinti. ma sopratutto sopra.

 

nuvole, ma noi siamo sopra

[img. ecco, sì, una cosa simile a questa]

 
 
 

isotropie d'intenti. [e così la radiazione d'antenna è quella meno efficiente] [post giaculatorio]

Post n°1276 pubblicato il 02 Ottobre 2013 da odisseando

potrei fare l'ingegnere, vero. quello con la camica a maniche corte a righe spesse, e il parco biro nel taschino, con tanto di cartoncino a rendere più certa e con sicumera la presa della plick delle penne medesime. forse la scelta non è la più complicata.

oppure.

potrei provare con la fotografia. ho giustogiusto quel pizzicorino di intuzione e cercare di dedicarmi al nudo.

oppure.

potrei fare il creativo. con la creativeclaud. e il netuorch collaborativo dei guru, lo slang dei forummme di giiich, le diploi del mocap del brif dove il cliente ha scelto la versione con il banner arancio.

oppure.

potrei darmi a qualcosa che avesse a che fare con le relazioni umane ed il loro linguaggio naturale, fino a domare i device retorici della prammatica. basta piccì, con il suoi linguaggi codificati e rigidi.

oppure.

potrei fare l'imprenditore che butta il cuore oltre l'ostacolo. che ormai è anemico. ma il cuore, santoddddddio, il cuore oltre l'ostacolo che a noi non ci danno le cose facili, per noi è tutttodiffffffcilissssssimo. e in culo a cielle e alla mafia della cidìò.

oppure.

adoperarmi per svuotar cantine, oppure terrazzi, oppure stanze da traslocare. insomma. facchinaggio, prezzi modici, massima discrezione e competenza.

oppure.

potrei scrivere. anzi, no. dopo tutta questa diaerrotica cacatezza di elenchi di post lasciamo perdere.

oppure.

prendere l'auto all'alba. infilarmi nel flusso assonnato di macchine che sfrecciano. oltrepassare il confine guardando il lago che s'arrossa con le prime luci del sole: niente da dichiarare [nel senso di dire questo alla guardia di confine [Grenzwachtkorps, Corps des gardes-frontière, Guardgia da cunfin - grazie uichipedia]

oppure.

ich heisse odisseando. wie heisst du? lezione 1 [grazie iutiub]. accidenti no. l'ho detto con la pronuncia sbagliata. vabbhé, è normale. vuoi mettere che magari mi serva. il tedesco dico.

oppure.

potrei spaccarmi la testa di pippe [nel senso di psicopippe. sennò mi spaccherei l'altra di testa]. per ovviare alla paura che ogni tanto è tornata lì lì. forse è la storia dell'ignoto. l'ignoto che si para davanti, intendo. psicopippe sul fatto che vorrei fare troppe cose. perché non so quale esattamente. e quindi vagolo a diradar i pensieri i maniera isotropica. che poi sarebbe la maniera meno efficiente. talmente poco efficiente che non ci riesce ad esserlo, così basso, nemmeno un dipolo radiante.

pensa te.

 
 
 

SMIDOLLATI, MIDOLLATEVI....

Sich. Non son riuscito a convincere nessuno.
[al momento, quanto meno...]

Giornata di sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo

 

JE T'AIME LIBBBERO


glitterizzati pure tu...
 

ANGOLO [ANTI]CENSURA

Libero dalla censura? Per nulla...

libero si fa solo per dire?
"...la nostra piattaforma è libera da censure, ma ci sono delle regole da rispettare, che tutti sottoscrivete all'atto della registrazione..." come il conferencemaster si è premurato di farmi sapere?

elenco [aggiornabile, con il contributo di chiunque] delle operazioni censorie in cui mi son inciampato peregrindando al di fuori della provincia denuclearizzata. a memento.
cinasky0
non.sono.io [segnalatia by TMM]
poly [però continua a funzionare il blogghe freepoly]
ooo.SENZA.ooo [che adesso è molto essenza. cercar tra le righe essenziali]
Red Lady e la sua "locanda Almeyer"

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

d4ny3L4Coulomb2003ale22772277Brimbrilla88borsoni0tironimaxcassetta2pazza105AMIGDAmirkotestorivogliaditeenPerturbabilericcardo.pecoriossimora
 

ULTIMI COMMENTI

Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Wetter
il 30/07/2018 alle 19:09
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Meteo
il 30/07/2018 alle 19:09
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Weather
il 30/07/2018 alle 19:08
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Sat24
il 30/07/2018 alle 19:07
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Speed Test
il 30/07/2018 alle 19:07
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 29
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963