Creato da oltrelorgoglio il 29/01/2007
Quello che un uomo cerca di capire invano

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Sette veli

Post n°50 pubblicato il 09 Dicembre 2007 da oltrelorgoglio

C'è stato un tempo in cui mettevo da parte i pensieri in avanzo per utilizzarli più avanti, quando ce ne sarebbe stato bisogno.
Li ho trovati oggi e li posto così come sono, senza soluzione di continuità.
Scrivere senza preoccuparsi di chi legge.
Vivere senza preoccuparsi di chi viene ferito.
Godere senza preoccuparsi delle conseguenze.
Vendo sensibilità al miglior offerente.
Utile con donne, bambini ed animali, in ottimo stato sebbene usata, versione unisex, della migliore qualità.
Si dice che qualunque cosa uno faccia, ci sarà sempre qualcun altro che sa farla meglio... Può anche essere vero, ma risalendo fino alla cima prima o poi si raggiungerà la punta e ci sarà qualcuno che sa fare qualcosa meglio di tutti (d'altra parte la popolazione della terra è un numero finito).
E allora, cosa dovrebbe impedirmi di essere o diventare quel qualcuno?
Questo blog NON è a mia immagine e somiglianza.
Io sono molto più stronzo di così.
E, in genere, anche più cattivo.
Più che uno striptease
preferisco una danza dei sette veli...

 
 
 

PATTI CHIARI

Post n°49 pubblicato il 01 Novembre 2007 da oltrelorgoglio

Una amica ha reciso il filo della rete che ci univa.
Una lacrima scivola lenta, dall'interno, inascoltata.
E ancora vago alla ricerca, ma sono un pò stanco, perciò resto sospeso.
Voglia, ancora e sempre.
Voglia di essere necessario.
Voglia di essere presente.
Voglia di volere.
Voglia di avere voglia.
Scivolo verso l'apatia o forse verso l'eccesso di emozione, che in fondo è la stessa cosa.
E ancora vago alla ricerca.
Figure indistinte chiamano dalla distanza.
L'unica certezza sono io ed il mio corpo.
Le dita fanno male per il freddo. Le sento, come sento il resto.
Alcol di diversi tipi in circolo attraverso il corpo.
Mi lascio andare, anche il sonno da una mano.
Immagini confuse, pensieri, previsioni, desideri, vittime predestinate, conquiste possibili, facce che osservano i miei comportamenti cercando una spiegazione che non c'è.
Strani momenti.
Non lasceranno tracce durevoli. Semplici lampi, gocce di pioggia che si confonderanno con altre o forse evaporeranno.
Nessuno rimonta i pezzi di questo strano puzzle, nessuno.
Suoni colpiscono le orecchie, suoni scelti da me, suoni con un significato diverso dalle parole che portano.
Ho fatto errori, ho usato persone e corpi, ho rubato baci e sorrisi e non ho ancora finito.
Non ho ancora finito.
Mi serve altra carne, altro dolore.
Devo sostituire i pezzi mancanti.
Userò parti altrui, sottratte senza permesso, regalate, contrattate.
Serve altra vita e intanto i frammenti di me li userò per ferire e tagliare.
Fine dell'astinenza, ma si fa strada la convinzione che trascinare altre persone nell'abisso non sia una buona idea.
Tagliare ponti sospesi nel vuoto prima che qualcuno si azzardi a traversarli.
Patti chiari: se qualcuno vuole farsi del male usando me, dopo non potrà lamentarsi.

 
 
 

TANA

Post n°48 pubblicato il 27 Ottobre 2007 da oltrelorgoglio

Lo senti?
Questo suono di sottofondo, un rumore bianco che sibila nelle orecchie, appena sotto l'udibile.
Rumore bianco... La colonna sonora della mia vita.
Niente risa di angeli bambini o urla di piacere, niente risate sguaiate o meditazioni di saggi, solo sempre rumore bianco.
Tana!
Casa, orecchie che ronzano, troppo volume, braccia stanche, non è ancora finita, ma io si... Timeout!
Sogni stanotte.
Amici lontani e pensieri leggeri di mongolfiere, al risveglio serenità e mancanza, carenza di carezze.
Ricevo messaggi e scrivo risposte che non sono per i mittenti, un pò svuotato.
Singolare l'assonanza tra empty ed empio ed anche un sorriso per una persona cara che ha gustato un attimo di felicità.
Sento l'assenza di un sentimento forte.
Chi circonda tentenna nel dubbio del rischio, chi è passato ha deciso che era stato sufficiente e non ha aumentato la posta.
Tutti chiedono certezza, nessuno la offre se non a condizioni pesanti.
Potete tenervela, ne faccio a meno.
Amo a rischio e non mi pento e se dovessi vincere la scommessa la posta sarebbe la felicità.

 
 
 

Ogni volta

Post n°47 pubblicato il 15 Ottobre 2007 da oltrelorgoglio

Il suono di una goccia di pioggia (era forse una lacrima?) dentro un bicchiere di cristallo: le vibrazioni risuonano mute, avvertite da ossa e articolazioni. 
Tic toc tic toc... il tempo passa, scorre senza lasciar traccia.
Ciò che è stato non sarà più, ciò che è fa già parte del passato, niente può tornare indietro.
Tic toc tic... le occasioni perse rimangono rimpianti, gli errori diventano rimorsi, tutto si stempera nel ricordo, tutto si addolcisce nel passato.
Tic toc... il tempo è elastico e molle, le ore diventano secondi, i minuti diventano giorni, tutto è relativo...
Tic...
Due occhi marchiati a fuoco nella mia mente, uno sguardo che trapassa da parte a parte.
La sensazione dell'attrazione fisica e mentale condivisa, la sensazione di una possibile unione, la certezza dell'impossibilità.
Vorrei rivederla ma non dipende da me. Troppa distanza, troppa differenza, troppa paura di sbagliare ancora, troppa tranquillità cui rinunciare, eppure... 
O
cchi... incontro di sguardi perso nell'azzurroverde.
Occhi... incontro di anime, contatto senza tatto, parole che si confondono senza significato, calore emanato a distanza, separazione, ancora calore.
Perchè non si può abbracciare una persona a distanza ma se ne può percepire dolorosamente la sofferenza?
Notte... musica nelle orecchie dolce da far male, schegge di musica tagliano le vene dall'interno e sanguino.
Sentimenti malinconici scivolano tra le striature della mia memoria.
Aspetto un segno, presagio di cambiamenti.
Venitemi a cercare, io non sarò più qui. 
Vita vissuta che rotola via ritorna a palarmi di sè... ricerca di condivisione, di calore, di colore.
Stacco ricordi da sacrificare alla luce di una fiamma, li brucio e li osservo mentre si spengono.
Un denso fumo di rimprovero si alza in un monito silente a non dimenticare.
Resterà inascoltato ed ogni volta sarà come la prima... ogni volta... per sempre... per sempre la prima volta...

 
 
 

Vestigia

Post n°46 pubblicato il 26 Settembre 2007 da oltrelorgoglio

Buonismo e ipocrisia… li odio, è un dato di fatto.
Mi ricordano quei ridicoli bambolotti di peluche con un occhio solo, come martiri da operetta, ciechi nella loro bellezza indiscussa, che con le loro idee acuminate non aprono la mente, ma snervano e distruggono le ultime vestigia di stima verso il prossimo.
Non hanno mai colpe, nemmeno quando fanno danni
Rotolano sempre giù per la retta via e non si curano di niente e di nessuno.
Ma io sono uno stronzo e la mia via non è retta, a volte innesto anche la retromarcia e mi crogiolo nei miei difetti.
Mi gingillo nella mia pigrizia, conscio della mia imperfezione, cinico e con la voglia di costruire una mia filosofia di vita, anziché comprarne una preconfezionata in un qualsiasi centro commerciale.
Io sono il demone che turba i sogni, quello che desideri quando ti sei stancata di giocherellare con i balocchi colorati e insulsi, il vulcano pronto ad esplodere per ricoprire di fuoco questa banalità che inizia davvero ad annoiarmi.
Ne ho abbastanza del tocco oleoso della noia di certi pomeriggi.
Mi irrita l’avvelenamento da tedio, mi fa sentire un esule dalla realtà.
Ho perso troppo tempo a studiare gli eventi ed ora fingo consciamente di non curarmene.
Tutto è confusione e instabilità e anche se il disordine possiede un indiscutibile lirismo, non esiste morso che possa sbranare pezzi essenziali delle mie convinzioni.
Niente è più doloroso delle emozioni che si guastano e si ricoprono di polvere.

E adesso ho voglia di divertirmi…

 
 
 

Sensi

Post n°45 pubblicato il 12 Settembre 2007 da oltrelorgoglio

Qualche tempo fa mi sarei goduto il tepore di questi giorni insensati, indolente e pigro come un gatto al sole.
Oggi no, forse sono più stupido, ma di certo più maturo e intransigente. 
Con gli anni, gli artigli del mio carattere sono diventati più affilati ed ho sviluppato convinzioni impossibili da eliminare.
Ogni cambiamento mi rende un po' più cinico, forse peggiore, forse migliore, disicuro diverso, ma nel mio intimo, non posso sopire l’ancestrale territorialità tipica dei felini.
Odio non potermi mantenere in precario equilibrio.
Odio non riuscire a cadere sempre in piedi.
Più di tutto odio l’impossibilità di bucare un certo tipo di tenebre.
Forse è stato il candido profumo del muschio in cui mi sono adagiato a rendermi complice delle mie visioni.
Adesso è opportuno che mi affidi a sensi meno sleali.

 
 
 

ECCO...

Post n°44 pubblicato il 29 Agosto 2007 da oltrelorgoglio

C'è chi prende una dozzina di canzoni, la maggior parte non più vecchie di sei mesi, più alcune vecchie glorie, e le schiaffa su un cd alla rinfusa.
A me piace fare diversamente...
Mi piace scegliere con attenzione i pezzi, in genere almeno un anno dopo che sono usciti (la musica è un po' come il vino, dopo tutto...).
Mi piace dare un senso alla loro successione, guidare chi li ascolta in un percorso sensato con un inizio, uno sviluppo e una fine, come succede in una di quelle serate...
Ecco... si...
Una di quelle serate in cui sei con la gente che ami, ad ascoltare altra gente che ami, in un locale dall'atmosfera giusta.
Una di quelle sere in cui potrebbe accadere di tutto ma anche assolutamente niente.
Ecco, questa è stata una di quelle serate.
Di quelle in cui ti rendi conto
senza nessuna possibilità di errore
che manca qualcosa per raggiungere la perfezione.
 

 
 
 

Qualcuno

Post n°43 pubblicato il 17 Agosto 2007 da oltrelorgoglio

Ogni tanto ti trovi in un posto, può essere un pub, un cinema, la casa di qualcuno, che ti fa sentire particolarmente felice di esserci.
Ogni tanto questo posto ti fa sentire felice di esserci
ma anche il desiderio di esserci con qualcuno.
Così inizi a pensare che quel qualcuno tu lo conosci e lo vorresti con te.
Ma forse ti andrebbe bene anche un altro qualcuno e vorresti li con te anche quest'altro qualcuno.
E alla fine i qualcuno che ti farebbero stare meglio diventano tanti.
E in fondo ti rendi conto che non è un problema di dove o con chi.
Semplicemente, ci sono vuoti che qualcuno potrebbe riempire e perciò non possono essere veramente riempiti da nessuno.
Ogni tanto arriva qualcuno che dopo un periodo di tempo piuttosto variabile si lamenta di aver detto tutto di sè ma di non conoscermi affatto.
Gli sarà mai passato per la testa che sia proprio io a non volerlo?

 
 
 

Tre anni

Post n°42 pubblicato il 14 Agosto 2007 da oltrelorgoglio

Erano tre anni.
Tre anni passati a cambiare donna con la velocità di fuga di uno shuttle della NASA e talvolta con gli stessi danni.
Tre anni a chiedersi se fosse ora di fermarsi.
Tre anni a rispondersi di no.
Erano tre anni che mi dicevo “perché rinunciare alla prossima?”.
Tre anni senza rimorsi nè rimpianti.
Tre anni di schiacciasassi sentimentale.
Tre anni di illusioni e fughe precipitose.
Erano tre anni.
Un'altra pausa (forse) o magari solo un respiro prima di un'altra apnea.
Qualcosa cambia senza lasciare traccia di quello che è stato.
Qualcosa lascia tracce evidenti, in rilievo sulla pelle.
Qualcosa si fa attendere come un ospite inatteso.
C'è chi insegue ossessivamente la perfezione e chi, con molta maturità, si gode i continui miglioramenti che vengono dal percorrere quella strada.
Certe situazioni le riconosci per l'atmosfera.
Come una certa luce svegliandoti al mattino ti comunica che non sei più in estate.
Come una certa sensazione quando sei con una persona ti comunica che non è una persona qualsiasi.
Come la sensazione di disastro imminente prima che inizi un periodo turbolento.
Ogni uomo ha il diritto di cercare la propria felicità.
Il diritto di trovarla, purtroppo, è tutt'altra storia...

 
 
 

Semplicemente

Post n°41 pubblicato il 04 Agosto 2007 da oltrelorgoglio

Lo dicevo che bisognerebbe imparare, eppure certe cose succedono sempre per la prima volta.
Per quanto tu conosca i come, i cosa, i perchè, ogni volta è diverso e imprevedibile.
Il bello dei rapporti sta proprio in questo, nella loro diversità costante, e per uno che si adatta difficilmente, diventa complicato.
In genere basta aspettare che sia il mondo, se ne ha voglia, ad adattarsi [ogni tanto capita, ogni tanto no].
Ma alle volte si mettono di mezzo quelle scomode sensazioni chiamate sentimenti e tutto diventa confuso, diventa difficile capire, diventa difficile scegliere.
Poi c'è chi ha un talento particolare per le scelte sbagliate.
E ti trovi ad annaspare sperando di non essere travolto da un'onda troppo alta, alla ricerca di un appiglio qualsiasi, magari chiedendo aiuto a chi ne ha ricevuto o dovrebbe avere più esperienza, ma alla fine, come detto, tutto è sempre diverso e non c'è consiglio che tenga, bisogna andare a tentoni e sperare in una botta di culo.
Perciò ogni tanto ti fermi, ti guardi intorno e ti chiedi dove diavolo sei e come ci sei arrivato e, di seguito, ti chiedi se era proprio qui che volevi arrivare, qui, in questo strano rapporto da amanti single, che si cercano ad intervalli regolari senza mai rischiare il contatto eccessivo.
Niente invasione degli spazi, niente stravolgimenti di abitudini.
Forse troppo comodo.
O magari volevi essere altrove, con un'altra persona, magari vorresti essere in una città diversa a vedere come andrebbero le cose, ce ne sono state tante, di città diverse, e tanti motivi per essere in ogni città.
Qualche motivo esiste ancora, qualche altro no, qualcuno ogni tanto vorresti esistesse ancora [ma sei convinto che in fondo sia meglio così].
Alla fine sono solo tentativi, si sa, e i tentativi ogni tanto falliscono.
E così ti trovi una sera d'estate, mentre accanto a te scorrono le immagini del Thè nel deserto, a ripensare a questi otto mesi, a queste cinque donne, a queste cinque storie, e capisci che si va avanti senza troppe domande perchè, semplicemente, di risposte non ce ne sono.

 
 
 
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