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Un Grande Uomo
Post n°18 pubblicato il 27 Aprile 2011 da oltre_ogni_suono
Premessa: oggi vi racconterò una storia, una grande storia di vita vera. Appena comparirà il nome del protagonista, se non lo riconoscerete, vi prego di non andare a ricercarlo nel web, lasciate che vi guidi in tutta la sua storia fino a svelare la sua identità più famosa. Lasciate che un pò di mistero, vi avvolga con le sue calde braccia, fino a quando non avrete capito. Detto questo, il post vero e proprio, può iniziare. __________________________________________________ "sono una stella cadente che attraversa il cielo Farrokh Bulsara, è nato il 5 settembre del 1946 nella "città di pietra", Stone Town, una cittadina al largo della Tanzania sull'isola principale dell'arcipelago di Zanzibar. Le sue origini erano parsi e indiane, insomma, un gran bel mix di civiltà e culture. A nove anni, i genitori mandarono Farrokh a un collegio scolastico in India. Eccelleva nello sport, nel disegno, aveva un grande talento artistico. Fondò con alcuni amici una piccola band dove lui ne era il pianista. Dopo aver trascorso gran parte dell'adolescenza in India, nel 1962, tornò a Zanzibar, dove scoppiò una rivoluzione. Quindi la sua famiglia fu costretta a trasferirsi in Inghilterra. Fu in Inghilterra che conobbe band e artisti di gran calibro: Led Zeppelin, Black Sabbath, Jimi Hendrix, John Lennon, Liza Minelli, The Who. Fino al 1969 (quando terminò gli studi accademici) militò come cantante, bassista, compositore in diverse band di ragazzi. Poi, insieme a 4 amici, fondò lui stesso una band e le diede un nome, che dirò tra poco. La band a cui Freddie diede il nome, ovviamente, è quella dei Queen, e giustificò così la scelta: "È un nome corto, semplice e facile da ricordare; poi esprime quello che vogliamo essere, maestosi e regali." Ho voluto parlarvi di questa prima parte della sua vita perchè ritengo che dia giustizia alla sua formazione. Certamente, la sua vita, nonostante breve, sia stata molto intensa, piena e grande... come lui: un Grande Uomo, certamente. Nel figurarmi Freddie, vedo un uomo energico, sorridente e solare... dedito alla musica, agli amici e all'amore. Freddie è stato un grande artista e, credo, che si sia conquistato l'immortalità grazie a chi riesce ad apprezzarlo e ai suoi fan. Lui aveva un grande dono: una voce capace di raggiungere un'estenzione pari a tre ottave senza l'uso del farsetto. Leggendo la sua biografia il suo modo di essere mi ha molto colpita, in particolare non dimenticherò il concetto di un suo discorso: "Non voglio cambiare il mondo, lascio che siano le mie canzoni ad esprimere le sensazioni e i sentimenti che provo ed ho provato. Essere felici è il traguardo più importante per me, ora, e quando sono felice il mio lavoro lo dimostra. Alla fine tutti gli errori che ho commesso e tutte le relative scuse saranno da imputare solo a me: mi piace pensare di essere stato solo me stesso... Adesso voglio solamente avere tutta la gioia e la serenità possibili, e vivere quanta più vita possa, per tutto quel poco tempo che mi resta da vivere." Fino all'ultimo istante della sua vita, ha tenuta nascosta la sua malattia, per non intristire i fan e per dividere la sua vita pubblica dalla sfera privata, che non ha mai voluto dare in pasto ai giornalisti. Il 22 novembre del 1991, Freddie scrisse un comunicato stampa che fu pubblicato il 23 novembre: "Desidero confermare che sono risultato positivo al virus dell'HIV, ho contratto l'AIDS. Ho ritenuto opportuno tenere riservata questa informazione fino a questo momento al fine di proteggere la privacy di quanti mi circondano. Tuttavia è arrivato il momento che i miei amici e i miei fan in tutto il mondo conoscano la verità. Spero che tutti si uniranno a me, ai dottori che mi seguono e a quelli del mondo intero nella lotta contro questa tremenda malattia." Ed è con profonda commozione che scrivo questo: il 24 novembre, Freddie, morì, stroncato da una broncopolmonite per lui incurabile, data l'immunodeficienza causata dall'AIDS. Quindi circa 24 ore dopo che il mondo apprese della sua malattia. Il suo corpo fu cremato e le sue ceneri sparse nel lago di Ginevra, come da sua volontà. Tenevo molto a fare questo post perchè, Freddie Mercury, è al primo posto tra i miei artisti preferiti; ogni volta che sento la sua voce resto come imbambolata in un'emozione continua e ipnotica. La storia di questo grande Uomo, lunga solo 45 anni effettivi, resterà eterna.
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