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Enneagramma

Post n°338 pubblicato il 10 Febbraio 2009 da maredolce72

L’enneagramma, antico mezzo di conoscenza di sè e di evoluzione spirituale, pare sia nato in Persia più di duemila anni fa, dove era usato come percorso iniziatico dai maestri Sufi. É uno strumento che aiuta a fare verità su se stessi: da una parte ci rende consapevoli della nostra unicità e dall’altra ci spinge a cogliere le similitudini che ci legano alle altre persone. Permette infatti di rendersi conto che ognuno di noi ha modelli di comportamento, tendenze selettive o filtri che lo condizionano, e che gran parte delle difficoltà umane sono causate dal fatto che siamo ciechi al modo di vedere degli altri.

L'enneagramma descrive nove diversi tipi di personalità e il rapporto tra loro. Se siamo in grado di riconoscere il tipo a cui apparteniamo, potremo affrontare meglio i nostri problemi, oltre che conoscere meglio i nostri familiari, amici e colleghi. Ma oltre alla descrizione delle varie caratteristiche umane, l'enneagramma conduce al cambiamento interiore. E’ più di un'indagine psicologica per la conoscenza di sé: ci dà la possibilità di metterci a confronto col nostro io inconscio, invitandoci a prenderne coscienza.
I 9 tipi dell’enneagramma si raggruppano in 3 diversi centri: viscere, cuore e testa.

 
 
 

Cimento invernale

Post n°337 pubblicato il 25 Gennaio 2009 da maredolce72
Foto di maredolce72

Riprendendo l'antica tradizione milanese del "Cimento invernale", cento coraggiosi nuotatori, con tanto di costume e cuffia d'epoca, si sono tuffati nelle gelide acque del Naviglio Grande attraversando un tratto di 150 metri. Ribattezzata "100 per il Cimento", la manifestazione è stata riproposta per la prima volta quest'anno dall'associazione Nuova Canottieri Olona e ha riscosso grande entusiasmo tra partecipanti e spettatori. A tuffarsi in acqua nel cuore dell'inverno sono stati cento appassionati, età media 40 anni, per la maggior parte uomini anche se non sono mancate le donne (una quindicina). Divisi in gruppi di dieci, i nuotatori hanno attraverso il Naviglio Grande nel tratto dei "brelin dei lavandai", vicino al ponte San Cristoforo. Acque gelide, come hanno confermato i partecipanti, ma per niente inquinate, visto che gli esami batteriologici le inquadrano in livelli simili se non migliori alle normali spiagge italiane. Il "Cimento 2009", non avendo carattere competitivo, ha visto tutti i partecipanti vincitori, premiati con medaglia e attestato in ricordo di una gara che ha avuto inizio nel lontano 1895 (Di Piazza)

 
 
 

Grande Josè Mourinho

Post n°336 pubblicato il 22 Gennaio 2009 da maredolce72

"Il primo scudetto l'avete vinto in segreteria, il secondo senza avversari, il terzo all'ultimo minuto".

 
 
 

GRANDE TETTAMANZI !!!!!!!!!!!!!!!!!

Post n°334 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da maredolce72

MA LA LEGA LO SA CHE GESU' DICEVA DI AMARE SOPRATTUTTO CHI CI ODIAVA E CHI NON ERA CONCORDE CON I CATTOLICI ?

Lui dentro al collegio religioso a parlare di "questione morale", a criticare il consumismo contrapponendolo alla solidarietà, ad invocare la "sobrietà di stile" di chi fa politica. I leghisti fuori, con gli striscioni "Tettamanzi vescovo di Kabul" e "Varese ambrosiana, mai musulmana". Non ha avuto una accoglienza calorosa l'arcivescovo di Milano, Dionigi Tettamanzi, arrivato a Varese per la prima tappa del suo giro di incontri con gli amministratori pubblici delle province della Diocesi ambrosiana. Ad aspettarlo, anche se tenuti a debita distanza dalla una folta presenza di forze dell'ordine, una trentina di militanti della Lega Nord."Un presidio in difesa dei valori e della tradizione cristiana", spiega il segretario cittadino del Carroccio, Fabio Binelli, che esprime "dissenso rispetto all'atteggiamento di succube accondiscendenza, quando non di attivo collaborazionismo, manifestato dal cardinale nei confronti dell'espansione islamica nella diocesi". Dal suo discorso Tettamanzi ha volutamente lasciato fuori i temi caldi del dialogo con l'Islam, limitandosi a criticare "la solidarietà per categorie" che distingue "i poveri a seconda del colore della pelle e della provenienza". Il fulcro del discorso era altro: l'invito ai politici a praticare "una rinnovata sobrietà nelle parole, nell'esibizione di sé, nell'esercizio del potere e nello stile di vita", il biasimo è per l'abitudine al "cumulo delle cariche", per lo "spreco di parole", per "l'ostentazione di grandezza e ricchezza". Avvenire, il quotidiano dei vescovi, definisce l'accaduto una "indecorosa gazzarra" sulla quale "varrebbe la pena di stendere un velo pietoso" in un boxino riconducibile alla direzione. "Ma non si può tacere - scrive Avvenire - che lo stesso padrone di casa, il sindaco Fontana, ha deciso di sponsorizzare (con appena qualche cautela preventiva) quella brutta iniziativa, venendo meno non solo a un basilare dovere di rappresentanza di tutta la sua città, ma anche alla più elementare cortesia istituzionale". Il quotidiano critica poi "gli inaccettabili slogan di certi uomini di partito che per sostenere la loro polemica con gli islamici non trovano di meglio che prendersela anche con il pastore della Chiesa ambrosiana".

 
 
 

Viados

Post n°330 pubblicato il 14 Gennaio 2009 da maredolce72

«Io, viado malato di Aids
In un anno duemila clienti»
Transessuale di 32 anni, fino a 200 euro a prestazione. «A chiamarmi sono soprattutto gli uomini sposati»

 










Prostituzione in strada
Prostituzione in strada


MILANO
- Un monolocale a Milano e uno a Bergamo. Il sesso, il
marciapiede, la paura di morire da un momento all'altro di Aids.
Adrieli è un transessuale dai capelli biondi che le cadono sopra una
vestaglietta che a malapena le copre il sedere. Magra, alta 1,82. È
brasiliana di Curitiba, la capitale dello stato di Paraná. Ha 32 anni e
da 13 è in Italia. Da quando, a soli 19 anni, è arrivata a Milano già
malata. Con la sua amica Jessica, sieropositiva anche lei.



Infettate dallo stesso uomo, un ingegnere giapponese che le ha
poi liquidate con soldi e biglietto aereo San Paolo-Malpensa. E' una
delle tante passeggiatrici che si muovono tra via Novara, corso
Sempione, Monumentale. Nei regni incontrastati dei viados e «travesta».
L'approccio è in strada, la prestazione sessuale in casa. Una media di
dieci clienti al giorno, per un tariffario che spazia dai 30 ai 200
euro, regalini esclusi. «Adesso non lavoro sempre, perché a volte
crollo dai dolori. L'ultima grande ricaduta, un paio di anni fa. Ho
dovuto rimanere al Sacco quattro mesi. Lì ho creduto proprio di non
farcela, di morire come tanti miei amici transessuali».



Adrieli è una sorta di untore, perché a chi le chiede di fare
l'amore senza profilattico, non dice di no. «E sono tanti, in
prevalenza uomini sposati. Oppure, devo credere che siano malati come
me e che non abbiano nulla da perdere. Nessuno mi chiede niente ma se
dovessero domandarmi se sono malata, io rispondo di no. Mi sento
cattiva dentro e non voglio perdere i clienti. L'Aids? Ci convivo. Non
è la mia prima paura della giornata. Al lavoro uso il preservativo. Se
però mi capita un'avventura non ci penso proprio». E riflette, per
difetto, su quanti uomini potrebbero essere stati infettati da lei.
Duemila rapporti all'anno per 13 anni di permanenza da noi.
Ventiseimila. E, siccome il 50 per cento dei clienti disdegna il
preservativo, possiamo azzardare che un 5 per cento si sia ammalato:
800 persone.



L'ultimo, in ordine di tempo, potrebbe essere un ragazzo di 20 anni,
finito a casa di Adrieli, accompagnato da un'amica comune. «Era già
strafatto di non so cosa. Un rampollo pieno di soldi che ha voluto
stare con me tutta la notte. Mi ha dato mille euro per farmi subire un
rapporto orale». Poi ricorda il primo lavoro al suo Paese, a soli 12
anni. Un impiego come posteggiatore dato dal Comune per togliere i
ragazzi dalla strada. «A 14 anni sono scappata da casa e un'amica mi ha
convinto a diventare una donna, per vendermi meglio. Non mi sono mai
operato però. Adesso sono in perenne fuga da me stessa, se mi fermo a
pensare inizio a piangere». E prende due delle quattro pillole di nuova
generazione contro l'Aids. «Il cocktail di farmaci che assumevo prima,
mi deprimeva e avevo sempre timore di dimenticarmi qualche pastiglia».
Le squilla uno dei tre cellulari. «E' Giuseppe. Una brava persona di
Catanzaro. Dice che io sono bellissima e inquietante. La riuscita
costruzione artificiale a metà tra i sogni perversi e la femminilità
prorompente ed eccitante». E torna ad offrirsi a ore, spesso per
soddisfare curiosità insane.

 
 
 

PUNTARE UN UOMO E COLPIRLO

Post n°329 pubblicato il 29 Dicembre 2008 da maredolce72

Un tassista, poi risultato positivo alla cocaina, ha volontariamente
investito un extracomunitario marocchino che era uscito da un locale di
via Sammartini, a Milano, procurandogli la frattura di entrambi gli
arti inferiori e un trauma cranico. L’uomo è indagato a piede libero
per lesioni aggravare e guida in stato di alterazione psicofisica
dovuta all’assunzione si sostanze stupefacenti.  MANOVRA VOLONTARIA - L’episodio è avvenuto intorno alle 4.40
all’intersezione tra via Sammartini e via Tonale, nella zona della
stazione Centrale. A quanto risulta dalla ricostruzione dei fatti, due
extracomunitari marocchini regolari, di 51 e 28 anni, appena usciti da
un locale della zona, hanno chiesto a un tassista, Francesco G., 30
anni, di accompagnarli a Monza, ma lui si sarebbe rifiutato (a detta
del tassista in quanto la via era imprecisata). A questo punto i due si
sono incamminati lungo la via Tonale in direzione della stazione. Ma
l’autista, con una manovra volontaria, ha investito deliberatamente il
pedone più giovane, come poi le telecamere comunali avrebbero
dimostrato.

 
 
 

Buon Natale !!!!!!

Post n°328 pubblicato il 27 Dicembre 2008 da maredolce72

In una chiesa di Bergamo il parroco si è rifiutato di mettere la statuetta di Gesù Bambino nel presepe (come accade, per tradizione, il 24 dicembre), perché la gente "non è pronta". E ora fa discutere la scelta di monsignor Attilio Bianchi, parroco della chiesa di Santa Lucia, il Tempio votivo di Bergamo, annunciata nel corso dell'omelia, alla Messa di Mezzanotte. Il sacerdote, che durante le omelie domenicali invita i fedeli a curarsi dei poveri e degli emarginati, ha deciso di comportarsi di conseguenza. E durante l'omelia ha proclamato: "Questa notte non è Natale. Non siete pronti. Se non sapete accogliere lo straniero, il diverso, non potete accogliere il Bambin Gesù. Perciò Gesù non nasce". E quindi non ha fatto porre nel presepe della chiesa la statuetta (già pronta) del Bambinello. A chi ha chiesto spiegazioni ha poi detto che il presepe era basato sul racconto di Ezio del Favero 'Al chiaro delle stelle', in cui Gesù Bambino esce dalla culla per andare da un bimbo povero che non osava stargli vicino: "Il messaggio che abbiamo voluto dare è proprio questo: Gesù non ha paura di avvicinarsi agli emarginati, agli ultimi. E' ora che chi si dice cattolico metta in pratica gli insegnamenti di Cristo".

 
 
 

Il benessere italiano

Post n°325 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da maredolce72

Il 5,3% delle famiglie italiane alla fine del 2007 ha dichiarato di
avere avuto nel corso dell'anno «momenti con insufficienti risorse per
l'acquisto di cibo». Il dato emerge dall'indagine dell'Istat sulla
distribuzione del reddito e le condizioni di vita in Italia. A fine
dell'anno precedente il numero delle famiglie in difficoltà con gli
acquisti di alimentari era risultato il 4,2%. Particolarmente critica
la situazione delle coppie con tre o più figli, delle famiglie
monoparentali (in particolare le madri sole) e degli anziani soli. Per
quanto riguarda le famiglie con almeno tre figli, il 25% ha difficoltà
ad arrivare a fine mese, l'8,1% non ha soldi per le spese alimentari e
il 25,3% ha difficoltà a trovare soldi per l'abbigliamento.


POVERTÀ - Sale dal 14,6% al
15,4% il numero delle famiglie che ha dichiarato di arrivare con molta
difficoltà alla fine del mese. L'Istat rileva «segnali di disagio
particolarmente marcati» al sud e nelle isole, e in particolare in
Sicilia dove sale al 10,1% il numero di famiglie con problemi di
risorse per il cibo. La situazione migliore si registra in provincia di
Bolzano e in Emilia Romagna.



REDDITO - Una famiglia su due
ha guadagnato nel 2006 meno di 1.924 euro al mese, con un aumento del
reddito del 2,8% rispetto al 2005, superiore all'inflazione che
all'epoca era al 2,1%. In media le famiglie italiane hanno percepito un
reddito netto di circa 2.379 euro al mese, tuttavia per il 61,8% il
valore si attesta sotto la media e in tutte le regioni meridionali.
L'indagine Istat conferma quindi la forte diseguaglianza nella
distribuzione del reddito registrata negli anni precedenti, non solo
tra le famiglie del nord e sud, ma anche nel meridione dove è
confermato un forte divario tra famiglie povere e ricche.

 
 
 

Saviano insegnante del nuovo PD

Post n°324 pubblicato il 19 Dicembre 2008 da maredolce72

«Abbiamo intenzione di creare una nuova scuola di formazione politica nel Mezzogiorno. Così il segretario del Pd, Walter Veltroni, alla direzione del Pd: «Giovedì ho chiesto a Roberto Saviano di partecipare a questa iniziativa e lui ha accettato». Lo scrittore ha precisato che ha accettato a patto che vengano allontanati «i dirigenti collusi».La scuola si occuperà di formare «una nuova leva di amministratori» e avrà il centro «i temi della legalità». Veltroni ha reso noto di aver chiesto all'autore di Gomorra di partecipare ai lavori della scuola ricevendo un sì. «Sono segni di speranza che dobbiamo incoraggiare - ha commentato Veltroni - e dai quali dobbiamo attingere energie».«Sarò lieto di tenere una lezione alla scuola di formazione nel Mezzogiorno, a condizione però che il Pd si impegni a portare avanti un doveroso percorso di azzeramento della classe dirigente (meridionale e non solo) collusa e compromessa, che ha purtroppo dimostrato di essere inadeguata alla realtà territoriale», ha precisato Saviano. «Solo così tali iniziative potranno finalmente avere un impatto positivo sul territorio e si dimostreranno effettive volate al cambiamento», ha proseguito l'autore. «Io sono uno scrittore e non un politico, quindi ho il privilegio di poter parlare a tutti, perché prima di ogni differenza o divisione c'è la legalità che è la premessa assoluta e non la conseguenza della dialettica democratica. Non dimentichiamo che le mafie sono unite, è tempo che lo sia anche chi vuole contrastarle».

 
 
 

Ottimismo italiano

Post n°323 pubblicato il 18 Dicembre 2008 da maredolce72

Berlusconi ribadisce che per superare la crisi serve ottimismo. Guai a
dire che le cose vanno male innescando un circolo vizioso che poi porta
davvero a scendere la china, afferma il premier, spronando a spargere
fiducia e a non far circolare dati negativi. Compresi quelli messi nero
su bianco dal Centro Studi di Confindustria su crisi economica e
disoccupazione. «Io non renderei note queste cose» dice il Cavaliere.

 
 
 

CHIMERA CLASS-ACTION 

Post n°322 pubblicato il 18 Dicembre 2008 da maredolce72

Ancora
una sospensione per l'operativita' della class action. Nel decreto
Milleproroghe e' infatti stata inserita una proroga al 30 giugno 2009
per l'entrata in vigore del ricorso collettivo risarcitorio. La class
action, introdotta con la finanziaria per il 2008, sarebbe dovuta
entrare in vigore a giugno di quest'anno, poi con il decreto estivo
sulla manovra il nuovo strumento era stato sospeso fino al 31 dicembre
2008. Con il decreto di oggi e' arrivato un ulteriore slittamento di
sei mesi. Oltre allo
slittamento, il governo ha varato una class action che riduce i margini
di operatività. La possibilità per i consumatori di ricorrere ad
un'azione collettiva di risarcimento scatterà soltanto per gli illeciti
avvenuti a partire dal primo luglio 2008. Viene eliminata, inoltre,
l'esclusiva alle associazioni dei consumatori nel promuovere l'azione e
si concede maggiore potere di filtro ai giudici sull'ammissibilità. L'esecutivo
depotenzia così la norma che era stata introdotta con l'ultima
finanziaria di Prodi. Con la forte limitazione alla retroattività si
vieta quindi di far ricorso collettivo sulle più note vicende che hanno
colpito i risparmiatori, da Cirio a Giacomelli, da Parmalat ai bond
argentini. Furiosi i
consumatori. "Vergogna! Siamo indignati - dicono i presidenti di
Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti - E'
evidente che gli obiettivi sono altri. Il Governo e la Confindustria
vogliono rendere impossibile l'azione di risarcimento per i danni
subiti dai cittadini nelle truffe Cirio, Parmalat e vogliono rimandare
il più possibile l'attuazione della legge stessa". "Il rinvio è un' ulteriore cattivissimo segnale della assenza di
attenzione di questo Governo alle necessità e alle preoccupazioni dei
cittadini e dei consumatori" commenta Paolo Fiorio del Movimento
Consumatori. Critica anche la
posizione di Legambiente. Per l'associazione ambientalista l'obiettivo
del rinvio è quello di "allontanare i cittadini dalla tutela dei propri
diritti".
 

 
 
 

Parma città d'esempio

Post n°321 pubblicato il 18 Dicembre 2008 da maredolce72

Le sue prospettive non sono al momento quelle di New York, dove il sindaco Michael Bloomberg ha promesso la costruzione di 3000 km di piste ciclabili nei prossimi 20 anni, ma è Parma la città più eco-mobile d'Italia: la città emiliana vince infatti la palma d'oro per trasporto pubblico, gestione della mobilità, auto a basso impatto, smog sotto controllo. Nella top-ten seguono Bologna, Firenze e Venezia a pari merito, Padova è quinta.Al sesto posto Torino e al settimo Bari, seguite da Modena, Ferrara e Genova. Fanalini di coda Taranto, L'Aquila, Campobasso. Questa la classifica delle città italiane alla ricerca della mobilità sostenibile, contenuta nel secondo rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 citta", elaborato da Euromobility e Kyoto Club, in collaborazione con Assogasliquidi e Consorzio Ecogas, con il patrocinio del ministero dell'Ambiente.

 
 
 

La Miss infelice

Post n°320 pubblicato il 16 Dicembre 2008 da maredolce72

Le tre ore peggiori della sua vita, dice. Quelle dello stupro. E del racconto dello stupro. Linor Abargil è d'una bellezza che toglie il fiato agli altri, ma ne dà a lei per ricordare tutto col sorriso, dopo dieci anni esatti. Il suo caso fece parlare il mondo, 26 novembre 1998, perché a denunciarlo fu Miss Mondo. Linor stava in concorso alle Seychelles, non sorrideva granché e glielo dicevano — «Linor, un po' più d'allegria, che diamine» —, ma a lei non veniva. Stava lì con le gambe a 77, in passerella con le altre, finché non annunciarono «and the winner is... Miss Israel!», coi gridolini e le lacrime di rito. Le misero la fascia addosso, la corona in testa, lo scettro in mano e un microfono sotto il naso: è vero che un mese fa era in Italia, a Milano, e ha denunciato una violenza? All'inizio, lei balbettò un «non so di che cosa stiate parlando...».«Per una donna — dice oggi —, il momento più duro è ripetere che cos'è accaduto. Davanti ai poliziotti, ai giudici. Guardare gli altri e chiederti se ti stanno credendo». Lo stupro di Linor diventa un film, dopo dieci anni esatti. Un documentario, che verrà girato dalla prossima estate. «Si partirà dalla mia storia», questo è chiaro, «ma poi sarà tutto dedicato alle donne e a quel che, in tutto il mondo, sono costrette a sopportare». La paura di denunciare lo stupro, l'angoscia di testimoniare davanti agli stupratori. Perché non sempre c'è l'opportunità di parlarne con quella corona in testa. Allora, anche Linor era solo una modellina diciannovenne. Entrò nell'agenzia di viaggi d'un arabo israeliano, a Corsico, comprò un biglietto aereo, accettò il passaggio su una Bmw e si trovò perduta nelle campagne dell'hinterland: «C'era la settimana della moda. L'uomo fu arrestato e rilasciato dopo pochi giorni dalla giustizia italiana. Ci volle il clamore sul mio personaggio, per vederlo finire in un carcere israeliano».«Quando venni a deporre in aula, a Tel Aviv, l'udienza fu a porte chiuse. Tre ore. Piangevo io e piangeva anche la pubblica accusa, una donna». Si scoprì che l'imputato era già stato assolto a Milano per un altro stupro, che era ricercato dalla polizia italiana per un ammanco finanziario. Si disse pure che l'uomo fosse un informatore dei servizi. «Lui si difese accusandomi di cercare pubblicità», anche se non era di quella pubblicità che una miss ormai eletta aveva bisogno: l'uomo fu condannato a 16 anni ed è ancora dentro, in Israele.

 
 
 

La fame cresce

Post n°319 pubblicato il 10 Dicembre 2008 da maredolce72

Cresce nel mondo il numero di quelli che hanno fame. I senza cibo
del Pianeta, stando ai dati Fao, sono 963 milioni, 40 in più dell'anno
scorso e 115 milioni in più rispetto al biennio 2003-2005. E l'attuale
crisi finanziaria potrebbe aggravare ulteriormente la situazione. A
lanciare l'allarme è l'ultimo rapporto sullo «Stato dell'insicurezza alimentare nel mondo (Sofi)»
, che riporta i dati del 2007, aggiornati dall'agenzia Onu agli ultimi
mesi di quest'anno e riportati nella conferenza stampa di lancio del
documento, a testimoniare come la piaga della fame proceda
inarrestabile e a ritmi sostenuti. Alla base del «drammatico quanto rapido» aumento del
numero di affamati cronici nei Paesi del sud del mondo c'è l'impennata
dei prezzi delle materie prime agricole, che ha fatto precipitare
nell'insicurezza alimentare milioni di poveri e ridotto drasticamente
la quantità e qualità del cibo a loro disposizione. «I prezzi dei
principali cereali - si legge nel rapporto - sono calati di oltre il
50%o rispetto al picco raggiunto agli inizi del 2008 ma rimangono più
alti del 20% rispetto all'ottobre 2006». «Bambini, donne in gravidanza
e in allattamento sono molto a rischio - ha detto il direttore generale
della Fao, Jaques Diouf - i disordini civili che si sono già verificati
nei Paesi in via di sviluppo sono il segnale della disperazione causata
dall'aumento dei prezzi alimentari. Gli effetti della crisi saranno più
devastanti tra i poveri delle aree urbane e le donne-capo famiglia». La
peggiore situazione si registra nell'Africa sub-sahariana, dove una
persona su tre, vale a dire circa 236 milioni, soffre cronicamente la
fame.

 
 
 

Biscotti di carne umana

Post n°318 pubblicato il 27 Novembre 2008 da maredolce72

Un'azienda olandese ha trovato il modo per riciclare il grasso umano derivante dalla liposuzione: lo trasforma in alimenti che si esportano verso il terzo mondo. Lo dichiara Mieke Smits, fondatrice della Irfak, nella pagina internet della società. Tale grasso, sostiene Smiths, è molto nutriente. Per incrementare il numero dei donatori, poi, l'azienda ha bandito una riffa che assegna al vincitore una liposuzione gratis. Nel sito dell'azienda, l'imprenditrice spiega che l'azienda "ricicla grasso umano e lo trasforma in alimenti che si esportano verso il terzo mondo" o verso regioni con problemi di denutrizione a causa di guerre.  Mieke Smiths illustra, per esempio, che uno dei suoi prodotti, sigillato ermeticamente per essere distribuito anche in situazioni estreme, è composto "al 50 per cento di grasso umano, al 50 per cento di zucchero e da un'enorme quantità di vitamine aggiunte". Per rendere più convincente questa pratica di riciclo, nel sito Internet dell'azienda viene riportata una lettera di tale Dingana, sedicente 'beneficiaria' etiope, che ringrazia la Irfak per averle consentito di sopravvivere: "Quando mi hanno raccontato che il cibo che mi consentiva di andare avanti era fatto di grasso umano ho sorriso: ho pensato che in Occidente la gente aveva mangiato così tanto che mia sorella ed io riuscivamo a vivere con il loro grasso in eccesso".

 
 
 
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