OperatorediLuce

Energia e Vibrazioni

Oggi vorrei portare alla vostra attenzione un concetto che di questi tempi sta cominciando a diffondersi rapidamente ma che in realtà credo meriti un’accurata riflessione da parte di ognuno. Vi chiedo quindi di leggere fino in fondo.

Come forse già saprete ogni singolo umano Crea la realtà che vive e che vivrà. Generalmente si parla di co-creazione intenzionale. L’umano crea con il pensiero a seconda del modello vibrazionale dei suoi pensieri…ciò che spesso non si dice è che il tutto, questa forza, identificata e riconosciuta come “legge di attrazione” non viene solamente generata dal “semplice pensare”e quindi non sempre è sufficiente la focalizzazione su un’obiettivo per fare in modo che esso si manifesti! Perché tutto ciò? Facciamo una piccola parentesi…

Poniamo come esempio che il mio fine sia il benessere economico. Anche se ad esempio focalizzo il mio pensiero su questo ma in realtà il processo di co-creazione conserva una qualsiasi vibrazione di mancanza, quel fine/obiettivo sarà difficile che possa manifestarsi nella forma più piena.

Accanto al processo di co-creazione, il dilettante co-creatore intenzionale dovrebbe a parer mio considerare almeno due fattori.

Nell’argomentare questo primo fattore prendo in considerazione il fatto che qui nell’esistenza terrena, non si tratta solo di comprendere come co-creare il meglio per sé, la lezione più ampia credo abbia a che vedere col fatto di comprendere attraverso l’esperienza il significato del creare Amore ed il significato di creare mancanza d’Amore. E qui si interseca il nostro progresso spirituale il quale lo vedo in linea con creazioni armoniose intrise di pura forza d’Amore. In realtà non esiste nessun’altra forza, quello che non è amore è solo la mancanza di esso.. e sulla Terra, la nostra scuola, una mancanza d’amore è solo un’illusione, per farci rendere conto delle nostre creazioni e per farci divenire sempre più co-creatori consapevoli. Se è presente vera consapevolezza essa non può centrarsi su elementi diversi dall’Amore.

Allora torniamo all’esempio e cerchiamo di comprendere che tipo di creazione stavamo alimentando… dunque se c’è una qualsiasi forma di paura il fine che ci auspichiamo non potrà arrivare in maniera perfetta, ma, dobbiamo chiarire ancora qualcosa… cosa intendo per qualsiasi forma di paura? La risposta a questa domanda la trovate

1 nelle motivazioni che hanno generato la voglia di raggiungere l’obiettivo (il fine)

2 nelle aspettative inerenti il fine.

Insomma, se penso ad un obiettivo ma credo che questo non possa facilmente essere raggiunto, questa è un’energia di paura, paura di non farcela, mancanza. Il fine non è coerente con questo timore pertanto potrete dedurne che la creazione non sarà in linea con l’obiettivo dichiarato.

Le motivazioni. Se si parla di motivazione come una qualsiasi forma di ego, potrete ben capire che esso non è amore per tutti e quindi, a parer mio, l'ego non ha a che fare col più profondo concetto d’amore. Ma allora questo può veramente bloccare il realizzarsi di una co-creazione? Dipende. Potrebbe succedere che la cocreazione abbia luogo, che il risultato venga raggiunto e questo sempre in rispetto alla convinzione personale che contempla la capacità di farcela. Se li non c’è mancanza, l’obiettivo può essere raggiunto.

Un momento.Nel caso in cui una co-creazione si riferisca ad un obiettivo motivato dall’ego, potrà solo sembrare che l’obiettivo venga raggiunto, in realtà, dando per postulato il fatto che siamo qui per acquisire consapevolezza circa la responsabilità di creare amore puro, la creazione non incline all’amore incondizionato condurrà al ripresentarsi nella mia esperienza di vita delle vibrazioni corrispondenti all'energia con la quale la co-creazione é stata alimentata. Se alla base c'é ego ritornerrà indietro ego al di là dell'apparente conseguimento dell'obiettivo che volevo raggiungere... Se alla base della co-creazione c'é amore puro senza condizioni, saranno ricondotte al soggetto co-creatore solo vibrazioni d'amore puro.

A questo punto è importante comprendere che forse non è fondamentale "il cosa" creiamo nel dettaglio dal punto di vista della forma, piuttosto sembra rilevante il tipo di energia vibrazionale nella quale decido di "immergere" e quindi "portare a termine" la co-creazione. Se perseguo un obiettivo usando energia poco amorevole, quest'ultima verrà ripresentata al co-creatore come frutto del suo lavoro cosicché quello che pensavamo un’obiettivo pratico, se non allineato all’amore verso tutto e verso tutti, si rivela per quello che è: un fuoco di paglia. Presto il fuoco si spegnerà e farà vedere cosa ho veramente creato… risonanza con le motivazioni che hanno spinto alla creazione. Se queste vibrazioni di motivazione sono Amore puro verso tutti…e se mi aspetto quel determinato risultato (sempre di vibrazione amorevole) beh… allora il risultato non potrà essere diverso da ciò che ci si attende… Se invece ci si attende una cosa ma le motivazioni non contengono amore, il rislutato come lo volevo sarà di breve durata… perché appunto i frutti veri si presenteranno di nuovo per farmi capire cosa non va nella creazione… per farmi capire che solo l’amore è l’energia dell’armonia con il Tutto!

Quindi, la "mancanza" di vibrazioni di puro amore in quella che chiamiamo “motivazione di fondo” ha in realtà ripresentato a noi stessi un rebus da risolvere. E questa volta, come risolveremo una difficoltà che noi stessi abbiamo creato? Per mezzo di un approccio d’amore oppure affogando nuovamente nella mancanza che potremmo qui descrivere con tutti gli aggettivi che esprimono negatività??? Quindi è qui che entra in gioco l’importanza delle nostre reazioni ai fatti quotidiani… è qui che entra in gioco quella sorta di riprogrammazione mentale a cui molti accennano e che riguarda le personali convinzioni.

Il sistema è perfetto e tale perfezione è corrispondente alle vibrazioni che emaniamo in ogni momento. Ma a fronte di una simile affermazione vi chiedo per un attimo di non vedere la vostra vita come un foglio bianco… avete mai pensato di poter esservi portati dietro le conseguenze vibrazionali di creazioni di una vita passata? Ho sentito dire spesso di questi tempi che una vita difficoltosa propone molte più opportunità per comprendere… le nostre reazioni “illuminate” portano ad una comprensione profonda del nostro Sé spirituale e di come funziona il tutto…

Dicevo che ciò che ritengo fondamentale riconoscere  in questo processo di co-creazione (che, ricordiamo, è continuo) è determinare la motivazione che spinge ad esprimere mentalmente l’ energia-pensiero. Sto cercando di trasmettervi il concetto per me importante che porta a chiedersi quale sia il fattore che ci spinge a volere una determinata cosa. In altre parole ritengo di fondamentale importanza capire che tipo di energia generi l’intento quindi anche la cocreazione.

Per questa spiegazione userò la parola intento ma vorrei precisare cosa intendo con questa parola. In questa esposizione quando parlo di intento mi riferisco in primo luogo al fine, in secondo luogo all’energia/vibrazione della motivazione e per terzo, il gradiente di forza di volontà che porta a conseguire l’obiettivo..  Alcuni potranno dare interpretazioni diverse a questa parola ma ciò non vi deve ingannare perché le parole sono solo etichette.E’ importante invece cogliere il significato racchiuso in esse ed espresso nel ragionamento. Dunque ho detto che sarebbe forse superficiale parlare solo di “pensare” ad una cosa per crearla. Poi ho voluto sottolineare che ciò che a molti sembra velato e nascosto riguardo al funzionamento del processo di co-creazione coincide (a parer mio) con la motivazione che muove l’energia pensiero. Dunque, detta motivazione non è l’intento descritto nella sua completezza perché se ad esempio dico di avere un intento amorevole vuol dire che quando parlo di intento in parte che mi sto riferendo ad un fine, in parte al sincero perché (motivazione) voglio quel fine, ed in altra parte che mi sto riferendo a quanta voglia ho di conseguirlo. La motivazione di fondo genera la volontà di conseguire il fine. Quindi, al fine di comprendere come funziona la co-creazione intenzionale è secondo me fondamentale precisare che se parlo di intento solo come gradiente di volontà o solo come fine non avrei colto tutti quelli che ritengo essere le parti che lo compongono.

Dunque la motivazione di fondo è ciò che appare come requisito meno evidente.

Perché una simile precisazione?

Perché se anche uno solo dei tre elementi derivanti dall’intento sono non-coerenti dal punto di vista vibrazionale, il risultato finale sarà alterato quindi non conforme al fine che ci si era prefissi.

Questa affermazione potrà anche essere ben conosciuta ma se non si considera il secondo e terzo elemento componente l’intento, essa nella sua applicazione rimarrà incompleta.

Allora a questo punto è necessario parlare di vibrazioni, altrimenti non si può comprendere quanto detto sopra. Per farlo verrà inserito il concetto di discernimento.

Il discernimento è quella personale capacità di ogni umano di valutare la vibrazione, ossia comprendere il tipo di energia che (riferito a questo caso) avvolge la nostra co-creazione. Ma in genere questa capacità umana di autovalutazione delle vibrazioni viene impiegata in contesti svariati come ad esempio la valutazione delle vibrazioni emanate da un’informazione oppure da ogni tipo di situazione vissuta.

Ma nell’effettuare una co-creazione intenzionale il discernimento si riferisce a se stessi valutando le energie che generano la scintilla che accende il processo co-creativo.Quindi è solo grazie alla nostra capacità di discernere che siamo in grado di comprendere con più o meno appropriatezza il tipo di energia che stiamo alimentando e così essere in grado di dissipare la nebbia sulle sincere motivazioni di fondo che ci portano ad effettuare una co-creazione.

Perché è importante comprendere le motivazioni di fondo?

E’ una domanda del tutto appropriata. Prima di tutto valutare le motivazioni di fondo significa in fondo fare una scelta riguardo a cosa veramente vogliamo creare. Valutare le vibrazioni significa valutare l’energia di cui è permeata una nostra co-creazione. Già da diverso tempo sappiamo una cosa: il simile attira il simile cioè se emano una certa vibrazione, ne tornerà a me una corrispondente… e questo indipendentemente dal fine che mi ero preposto! Allora, avrete ben capito che non è importante il dettaglio di ciò che create, è invece importante che la vostra creazione non contenga vibrazioni che CONSAPEVOLMENTE non vorreste avere! Sapendo come funziona il tutto, essendo quindi consapevoli, creereste delle vibrazioni che generano sofferenza, dolore, mancanza d’amore???

E allora,come si misurano le vibrazioni? Beh, per comprendere il tipo di vibrazione che stiamo creando (e quindi che riceveremo) è importante discernere osservando con accuratezza se si tratta di vibrazioni amorevoli o non amorevoli. C’è amore puro - cioè amore incondizionato - oppure la sostanza vibratoria è composta dalla mancanza di questo amore? Ecco perché ho parlato dell’importanza della motivazione di fondo… perché se non prendiamo in considerazione questo aspetto, potrebbero facilmente prendere vigore i desideri basati sull’ego. Se il fondo della co-creazione è inquinato con vibrazioni poco amorevoli verso tutto e tutti in egual misura, come potrà ritornarti amore puro? No, in quel caso ci sarà sempre qualcosa da imparare e tu stesso avrai ricreato attorno a te il clima vibratorio che da te è partito. Essere consapevoli di questo può aiutare molto in quest’epoca tesa all’evoluzione interiore!

Sono sicuro che da voi stessi potrete discernere e comprendere il significato di alcuni insegnamenti religiosi puri come ad esempio “Ama il tuo prossimo come te stesso” oppure “Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te” oppure “Porgi l’altra guancia”. Riguardano le vibrazioni, l’energia di fondo emanata da ognuno di noi nell’ambito dell’essere a immagine e somiglianza del Creatore ossia essere co-creatori.

In questo contesto, mentre sto scrivendo ho avuto modo da riflettere su un’insegnamento canalizzato che esprimeva il concetto che interpreto col fatto di non creare in maniera dettagliata ma di lasciare mano libera al Sé superiore orientando il contesto co-creativo semplicemente per il massimo bene di tutti e del Tutto. Dal momento che l’umano non riesce ancora a vedere il quadro completo, ritengo che un simile insegnamento rispecchi saggezza.