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IL NUOVO MONDO

Post n°11 pubblicato il 13 Maggio 2009 da Lucidanotte

A quattro anni dalla fine del conto alla rovescia per il 2012, è evidente che il mondo del 12:60 è in ginocchio. L’anno gregoriano 2008 ha officiato il grande crollo dei mercati finanziari, che ha indotto amministratori delegati e primi ministri a fare i salti mortali per cercare di arrestare l’emorragia di denaro ed il collasso del sistema economico. Ma è troppo tardi. (vedi “2009, l’Anno della Grande Divisione”)

Annuncio della Fine del 12:60

II. Trionfo Solare della Profezia e Scienza dell’Arcobaleno:

Una breccia gigantesca nel campo magnetico terrestre

Ha destato grande scalpore il fatto che la NASA abbia reso pubblica la notizia che una gigantesca tempesta solare potrebbe abbattersi sul campo magnetico della Terra nel 2012. Cosa c’è dietro questa rivelazione?

Il 16 Dicembre, giorno 6 della Luna Ritmica, kin 42, Vento Elettrico Bianco, la NASA ha annunciato che le sue cinque sonde THEMIS “hanno scoperto una breccia nel campo magnetico terrestre, dieci volte più grande di quanto si pensava potesse mai esistere. Il vento solare può ora fluire attraverso l’apertura e caricare la magnetosfera per poderose future tempeste geomagnetiche.”

(http://science.nasa.gov/headlines/y2008/16dec_giantbreach.htm

Quando le cinque sonde Themis hanno serenamente attraversato la breccia, i dati che hanno trasmesso sono stati sbalorditivi. Il vento solare aveva aperto una breccia nel campo magnetico della Terra, grande quanto il pianeta stesso. All’aprirsi della gigantesca falla, quantità incalcolabili di plasma solare hanno penetrato la magnetosfera al ritmo di 10 alla 27ª potenza particelle al secondo – si scrive 1 seguito da 27 zeri. Nelle parole della NASA, “questo tipo di flusso è di un ordine di grandezza di gran lunga superiore a ciò che credevamo fosse possibile

Come è successo: una volta che il flusso massiccio di vento solare ha raggiunto il campo magnetico della Terra, lo ha avvolto e lo ha “schiacciato” come una noce. Ciò è stato reso possibile grazie ad un processo detto “riconnessione magnetica”. In altri termini, al di sopra delle regioni polari della Terra, i campi magnetici solare e terrestre si sono riconnessi, collegandosi per formare delle condotte di vento solare sull’Artico e sull’Antartico. Nell’arco di pochi minuti, queste condotte hanno raggiunto l’equatore, formando in tal modo la più grande falla del campo magnetico mai riscontrata.

Le dimensioni della breccia hanno colto di sorpresa gli scienziati, ma per i ricercatori della NASA 

Un evento simile non scatena immediatamente tempeste elettromagnetiche sul pianeta, ma prepara il campo per poderose tempeste nel futuro prossimo. Caricando l’intero campo magnetico di plasma, le tempeste che ci attendono porteranno presumibilmente aurore spettacolari, black-out ed altri disturbi del campo elettromagnetico. La breccia apre la strada a tempeste geomagnetiche di una magnitudine senza precedenti, nel caso che, ad esempio, il campo elettromagnetico terrestre sia colpito da una forte EMC (Emissione di Massa Coronale o eruzione solare).

Siamo entrati recentemente nel 24° ciclo di macchie solari da quando abbiamo incominciato a portarne il conto, nel 1760. Le EMC di numeri pari (come il 24) tendono a colpire la Terra con un angolo di incidenza magnetizzato verso il nord. Un simile evento è previsto per l’anno 2011 o 2012, quando inizieranno a verificarsi e ad accrescere la loro energia le EMC del ciclo attuale.

Cosa ne è stato della saggezza convenzionale? Nello studiare gli aspetti fisici della gigantesca breccia, i ricercatori stanno riscontrando che la chiave di comprensione è la riconnessione ai poli. La saggezza convenzionale riteneva invece che fosse più importante la riconnessione equatoriale. Nel postulare una riconnessione circumpolare, questa breccia e le sue implicazioni sono un trionfo della scienza dell’arcobaleno ed una realizzazione della profezia.

Dunque ci aspettano:

1)      Entro il 2012, una poderosa eruzione solare che disattiverà completamente l’intera rete energetica del 12:60 – effetto “Il giorno che la Terra si fermò”. Sarebbe la conseguenza degli enormi quantitativi di particelle elettricamente cariche che si stanno accumulando nel campo magnetico, e che sarebbero rilasciate quando una EMC dovesse colpire la magnetosfera, inondando e saturando il campo elettromagnetico 12:60 ad un livello tale da arrestarlo all’istante. Il sistema 12:60 – la tecnosfera – sarebbe irrevocabilmente terminata. Questo sarebbe ancor più vero dal momento che la forza elettromagnetica sarebbe orientata verso il nord – cioè l’emisfero nord, in cui è generato il campo energetico dominante del 12:60.

2)    C’è una ulteriore considerazione da fare riguardo alla gamma di possibili conseguenze, specialmente sul fattore della intensa riconnessione polare solar-terrestre: che la tempesta o perturbazione geomagnetica che si scatenerà potrebbe essere di una magnitudine tale da produrre lo slittamento del campo magnetico polare, di cui si parla da molto tempo. Ovviamente questo risulterebbe in una perturbazione dell’intero campo magnetico planetario senza precedenti, che a sua volta scatenerebbe tempeste e rivolgimenti naturali assolutamente imprevedibili. (vedi Il Cataclisma mondiale del 2012 di Patrick Geryl, Macro Edizioni)

3)     Contemporaneamente ad un evento simile, si verificherebbe una riconnessione polare – le aurore di entrambi i poli si riunirebbero in un unico, continuo flusso, che si ricongiungerebbe simultaneamente sopra l’equatore, per creare spontaneamente, in effetti, un ponte dell’arcobaleno circumpolare.

4)    Secondo la scienza dell’arcobaleno della Legge del Tempo, un tale flusso continuo delle aurore, sostenuto da una meditazione telepatica planetaria prolungata e sostenuta, diventerebbe un carattere permanente del campo elettromagnetico terrestre – l’arcobaleno circumpolare. Questa possibilità sottolinea l’importanza dell’attivazione del Progetto CREST 13 entro il 2012, in modo che possano avere inizio le pratiche preliminari di unificazione telepatica per tale evento.  

L’annuncio della NASA va preso sul serio, poiché di fatto sottolinea l’imminenza di una totale destrutturazione dell’intero ordine della civiltà globale. Alla luce di questo fatto, non è troppo tardi per incominciare i preparativi per la sopravvivenza

le circostanze si sono rivelate ancora più bizzarre. Prima di questo evento, si riteneva che aperture del campo magnetico terrestre potessero prodursi solo in presenza di campi magnetici solari orientati verso sud. Questa volta invece puntavano verso nord. Secondo la teoria ufficiale, quando il vento solare colpisce il campo magnetico terrestre puntando verso il nord, il campo elettromagnetico stesso avrebbe dovuto chiudersi. Invece, l’impatto ha contraddetto tutte le teorie, e ha fatto il contrario – ha aperto una falla delle dimensioni del pianeta stesso, esponendo così l’intero lato diurno del campo magnetico.

 
 
 
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