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Orme dell'Anima blog by princesssweet
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Messaggi del 26/09/2014
“L’Uomo ha paura del Tempo.
Ma il Tempo ha paura delle Piramidi””
Quando ero piccola avevo un sogno:
da grande sarei diventata un' archeologa
oppure, se mi andava male avrei fatto
l'astronauta se poi proprio mi andava
malissimo allora mi sarei accontentata
di fare il chirurgo, (eh si, dopotutto sono
sempre stata una ragazza che si accontenta di poco )
Poi crescendo ho scoperto che il solo
pensiero di stare a due centimetri da
una mummia mi dava i brividi, che la sola idea
di viaggiare nel buio silenzioso,desolato
e immenso universo mi metteva paura più
di un film horror (di quelli di una volta però )
e che operare pazienti non faceva proprio al caso mio.
Ma la passione per l'archeologia mi è rimasta dentro
più viva e pulsante che mai! Se saltando da un canale
tv all'altro "finisco" su un documentario dove si parla, ad
esempio,di piramidi e faraoni, i miei occhi si illuminano
come cento soli
e costringo tutti i poveri sventurati che
in quel momento guardano la tv insieme
a me, a seguirlo, (beh mica è colpa mia se
l'Egitto mi fa battere il cuore!
Non so come sia scoccata la scintilla, ricordo
che ero alle elementari e l'insegnante era
intenta a spiegare la lezione di storia,
di cosa si parlava? Degli antichi popoli:
nello specifico GLI EGIZI .
Sfogliando le pagine del libro, fui presa,
quasi catturata, da un'immagine:
lui, così alto e tenebroso, guardava
con sguardo severo l'altro, un tipo che
potrei definire mmmmm stanco morto?
Chi erano questi due?
beh il tipo alto e tenebroso era lui
e l'altro...beh penso abbiate capito chi era l'altro
quello stanco morto (beh più morto che stanco!)
Non so dirvi cosa mi sia "scattato dentro"
in quel momento ma, vedendo quell'immagine
il mio primo pensiero è stato...... "wow! Che forti sti egizi!"
In quel momento è anche nata la mia passione
per il genere horror (ora non scandalizzatevi ebbene si,
anche la donzelle amano il genere horror),
e fu così che....
Da allora in avanti mi sono interessata
sempre di più a questa meravigliosa civiltà
che sembra anche essere stata molto più avanzata
della nostra, contrariamente a ciò che credevamo.
Prendiamo le piramidi ad esempio, esse sono tra i
monumenti che sono giunti intatti fino a noi, perciò
sorge una domanda: come saranno state costruite?
Fino a poco tempo fa, la teoria che circolava era che
gli schiavi avrebbero trascinato i pesanti blocchi uno ad uno
(alcuni anche soccombendo sotto il loro peso) ora ci sarebbe
una nuova teoria, a quanto pare i pesanti blocchi in pietra
venivano trasportati attraverso un ingegnoso sistema che,
ricorrendo a sabbia bagnata, riduceva di molto lo sforzo
necessario, o almeno è questo ciò che
affermano alcuni studiosi olandesi :
"È noto come fondamentale fosse il ricorso
alle slitte di legno per trascinare i massi
già tagliati o le statue: sì, ma come si
superava il problema dell’attrito,
ottimizzando così le energie spese?
La risposta l’avrebbero trovata gli
scienziati della University of Amsterdam
i quali, osservando il modo in cui un
corpo scivolava sulla sabbia asciutta o
bagnata, hanno concluso che per agevolare
lo svolgimento dei lavori che tanto
segnarono e caratterizzarono la geografia
dell’antico Egitto sarebbe stata
sufficiente nient’altro che una
modesta quantità d’acqua.
Attraverso alcuni esperimenti,i
ricercatori hanno dimostrato come
l’attrito può essere considerevolmente
ridotto grazie all’aggiunta di acqua,
purché in piccole quantità:la conseguente
capillarità, ossia l’interazione tra le
molecole di acqua e quelle che compongono
il materiale solido, aumenta il modulo di
scorrimento della sabbia,favorendo quindi
in sostanza lo scivolamento degli oggetti
trascinati su di essa. L’operazione andava
condotta, senza dubbio,con molta perizia
e in base a precisa esperienza, dal momento
che troppa acqua avrebbe causato ulteriori
problemi, aumentando il coefficiente di
frizione e portandolo nuovamente ai livelli
di quello della sabbia asciutta;quest’ultima,
oltre a presentare il problema dell’attrito,
tende ad accumularsi, creando così un ostacolo
aggiuntivo all’oggetto che viene trasportato,
ragione in più per ricorrere alla sabbia
lievemente bagnata onde utilizzare al meglio
le energie dei lavoratori.
Ma le sorprese non sono finite qui.
Già noto per la sua caratteristica tematica,
il dipinto (3900 anni fa) rappresenta 172
uomini che, muniti di corde e slitte,
trascinano una statua alta diversi metri.
(...) fino ad oggi, gli egittologi avevano
interpretato il gesto come parte di un rituale
di purificazione. E invece la spiegazione,
potrebbe essere più facile di quanto immaginavamo
e i nostri antenati dell’antico Egitto assai
più attenti alle questioni pratiche di come,
talvolta, abbiamo la tendenza a credere.
E in effetti, concludono gli scienziati,
queste osservazioni potrebbero tornare
utili anche oggi nell’età contemporanea
per mettere a punto migliori strategie
utili al trasporto di materiale
granulare come la sabbia."
(tratto da un articolo di fanpage.it)
Sarà davvero così?
comunque, vero o no che sia,
la costruzione delle piramidi rimane ancora
oggi avvolta nel mistero. Sii è ipotizzato di tutto:
Mariio Pincherle ad esempio ipotizzò che la piramide
di Cheope (secondo lui non sarebbe esistito nessun
faraone di nome Cheope poichè questo nome
nascondeva solo un significato più profondo"mangiatoia
o culla del divino" ) non fosse altro che un involucro
costruito attorno ad una torre : LO ZED dapprima
posta in cima alla piramide di Zoser, ma c'è da dire
che le sue teorie sono pseudoscienza
poichè non sono state ancora dimostrate.
Altri hanno ipotizzato che le piramidi non siano
opera umana ma che fossero state "lasciate in eredità"
al popolo egizio da una civiltà tecnlogicamente più
avanzata proveniente da un altro mondo non terrestre.
insomma dagli ALIENI (su questa teoria si basa
il film "stargate) Ma gli Egizi non sono l'unico
popolo da cui dovremmo imparare, è noto come
la costruzione delle strade ancora oggi si basi
sull'antica opera ingegneristica che risale addirittura
all'epoca dell'antica Roma. Dovremmo imparare
a guardare con più rispetto quelli che erroneamente
oggi chiamiamo "popoli antichi" attribuendo al termine
non un significato negativo (antichi =ignoranti)
ma imparando invece a dare il giusto valore
a coloro che hanno lasciato così tanto all'umanità.
Come ho già detto, l'altro sogno che avevo
da piccola era quello di fare l'astronauta
ma questa è un'altra storia
che vi racconterò presto
CONTINUATE A SEGUIRMI
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