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Palermo, 18 giu. - (Adnkronos) - 'L'indicazione che perviene dall'Unione europea e dalle sue istituzioni di porre i giovani al centro dell'attenzione delle politiche del lavoro rappresenta un segnale importante che ogni stato membro deve cogliere. In Italia la situazione e' particolarmente critica''. Lo ha scritto il ministro del Lavoro Elsa Fornero in un messaggio inviato al seminario organizzato a Palermo, dal Fondo sociale europeo sul tema 'Il programma operativo Fse 2007/2013 - Il piano straordinario per il lavoro in Sicilia: Opportunita' Giovani''.
''Le caratteristiche strutturali del mercato del lavoro per la fascia giovanile, accentuatesi con la crisi economica, consistono in alti tassi di disoccupazione accompagnati da bassi tassi di partecipazione - si legge ancora - sappiamo che i problemi della disoccupazione giovanile sono in larga misura connessi con un alto tasso di dispersione scolastica, bassi livelli di qualifica professionale e un generale disallineamento tra domanda e offerta di lavoro''.
''Queste distonie diventano acute se guardiamo al Sud, dove lo spazio per i giovani - ha concluso - e' quasi inesistente e la prospettiva per le ragazze e i ragazzi e' quasi esclusivamente il trasferimento verso altre Regioni del Paese o del mondo''.
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Roma, 18 giu. (LaPresse) - "L'arrivo del grande caldo fa volare i consumi di gelato che raggiungono il massimo dall'inizio dell'anno, ma si registra anche un forte incremento nei consumi di frutta fresca". E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la primavera 2012 si classifica al sesto posto tra le più calde da 210 anni con una temperatura superiore di 1,29 gradi centigradi rispetto alla media, sulla base dei dati Isac Cnr. "L'anticiclone Scipione con il grande caldo - sottolinea la Coldiretti - ha spinto il consumo di gelati a livello record nel weekend ma ad aumentare è anche la domanda di acqua e di frutta e verdura fresche particolarmente importanti per difendere l'organismo da colpi di calore. Se grazie alle temperature elevate in questo momento è disponibile la più ampia gamma di frutta e verdura disponibile su tutto il territorio nazionale, nel 2012 per il gelato si registra l'arrivo sul mercato di oltre 600 gusti disponibili nelle oltre 36mila gelaterie artigianali presenti in Italia".
"Sembrano tramontare i gusti artificiali - aggiunge ancora l'associazione di consumatori -, come ad esempio il puffo, e si riscoprono quelli di stagione e locali ottenuti da prodotti caratteristici del territorio. Da segnalare - continua la Coldiretti - la moltiplicazione delle iniziative volte a garantire la genuinit del prodotto a partire dall'impiego di latte fresco di produzione locale al posto dei surrogati a basso costo. La maggiore attenzione alle materie prime si realizza con l'impiego di latte di alta qualit locale e addirittura la nascita di agrigelaterie adiacenti alle stalle".
"Si stima che - sottolinea la Coldiretti - gli italiani spenderanno per i gelati 2,5 miliardi nel 2012 con i consumi che si concentrano per oltre la met nelle regioni del Nord seguite dal Mezzogiorno e dal Centro Italia. I gusti più gettonati sono nell'ordine il cioccolato, la nocciola, il limone, la fragola, la crema e la stracciatella, ma si registra una tendenza verso sapori meno conosciuti del Made in Italy, dal Bergamotto al vino Recioto fino al pistacchio di Bronte. Con la crisi cresce anche - conclude la Coldiretti - la preparazione casalinga dei gelati che consente una accurata selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta".
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MILANO (Reuters) - Le societ del gruppo Mediaset avrebbero realizzato una frode fiscale da 40 milioni di euro nel periodo tra il 2001 e il 2003 attraverso i costi gonfiati per l'acquisto dei diritti tv.
A sostenerlo oggi è il pm Fabio De Pasquale, nel corso della sua requisitoria nel processo in corso a Milano, che vede tra gli imputati l'ex-premier Silvio Berlusconi e il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. Secondo il pm, inoltre, tra il 1994 e 1998 il costo dei diritti tv acquistati sarebbe stato gonfiato per 368 milioni di dollari.
De Pasquale - che nel pomeriggio dovrebbe pronunciare le richieste di pena - ha inoltre citato la testimonianza di un manager della Fox che ha parlato del "gioco delle tre conchiglie" riferendosi al meccanismo usato dalle "societ guidate saldamente da Silvio Berlusconi per frodare il fisco".
Il processo ha per oggetto la compravendita dei diritti televisivi e cinematografici con societ Usa per 470 milioni di euro che sarebbe stata effettuata da Fininvest - societ di propriet della famiglia dell'ex-premier - attraverso due societ off-shore.
La procura di Milano ipotizza che major americane abbiano venduto i diritti alle due societ off-shore, le quali li avrebbero poi rivenduti con una forte maggiorazione di prezzo a Mediaset allo scopo di aggirare il fisco italiano e creare fondi neri a disposizione di Berlusconi. Tutti gli imputati negano ogni addebito. - Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
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del partito di centrodestra Nuova Democrazia (ND) alle elezioni legislative di ieri, ora in Grecia la prima priorit è . Questa volta però le cose sono ben diverse rispetto a quanto venuto fuori dai risultati delle .
Come sar la nuova coalizione di governo
Alle elezioni di ieri ND ha preso circa il 10 per cento di voti in più rispetto alle consultazioni precedenti. Dunque, se a maggio aveva ottenuto solo 108 seggi, stavolta ne ha presi 129. Anche il partito di sinistra radicale SYRIZA ha guadagnato 10 punti percentuali, ottenendo 19 seggi in più rispetto a maggio. La differenza è sostanziale perché la maggioranza del Parlamento greco (300 seggi totali) è fissata a 151 e stavolta se ND creasse nuovamente una "grande coalizione" con i socialisti del PASOK (33 seggi) arriverebbe a quota 162 seggi (a maggio, invece, insieme arrivavano a 149).
Oltre al PASOK, secondo quanto riporta la stampa locale, ND vorrebbe un altro alleato nel governo di coalizione e responsabilit nazionale, sostanzialmente per due motivi: per avere una maggioranza più ampia e stabile e, inoltre, per ripartire in modo più ampio oneri politici e decisioni impopolari (soprattutto a vantaggio di SYRIZA).
Oggi Samaras ha gi ricevuto dal presidente greco Karolos Papoulias il mandato di formare un nuovo governo di coalizione. Nonostante alcune riserve circolate ieri, l'alleanza tra ND e PASOK pare scontata, così come era scontato il rifiuto (confermato ieri in serata) di SYRIZA di entrare in un governo di responsabilit nazionale. Il terzo partito della coalizione potrebbe essere dunque Sinistra Democratica (SD), un partito di ispirazione europeista che ha ottenuto 17 seggi e che gi la volta scorsa è stato vicino a stringere un accordo con ND e PASOK. del leader di SD, Fotis Kouvelis, lo confermano.
I negoziati con l'Europa e la Germania
Il nuovo governo dovr cercare di portare la Grecia fuori dalla grave crisi economica e finanziaria degli ultimi anni. Nelle ultime settimane Samaras ha detto che i piani di austerit del cosiddetto "memorandum" accordato con la troika (Fondo Monetario Internazionale, Banca Centrale Europea e Unione Europea) andrebbero rivisti. Ieri sera l'Unione Europea si è dimostrata conciliante e ha detto che cercher di venire incontro ai greci.
La situazione in Grecia comunque resta molto complicata, sia sul piano internazionale che all'interno del paese. Nelle ultime settimane, visto che i piani di risanamento dell'economia greca sembrano molto difficili da applicare, si è detto che la Grecia potrebbe presto avere bisogno di un altro prestito internazionale, il terzo dopo i 240 miliardi di euro dei primi due, per evitare il default completo e l'uscita dall'euro.
Il problema, anche qui, è la Germania, che non vuole sborsare altri soldi (che comunque dovrebbero essere approvati dal suo parlamento Bundestag), anche perché per i tedeschi sarebbe ingiusto nei confronti di Portogallo e Irlanda che invece si sono pressoché attenuti alle misure di austerit stabilite dalla comunit internazionale. Un ulteriore deterioramento delle condizioni economiche della Grecia e una sua uscita dall'euro causerebbero effetti probabilmente devastanti in Europa, soprattutto nei paesi a rischio di contagio come Spagna, Italia e, a breve termine, .
I primi tagli del nuovo governo
La prima cosa che dovr fare il futuro governo Samaras sar approvare nuovi tagli da circa 11 miliardi di euro, necessari per ricevere la tranche di aiuti prevista dal secondo prestito internazionale. La decisione potrebbe provocare ulteriori tensioni nel paese ma la Grecia ha poco tempo. Il 13 giugno scorso l'oramai ex ministro del Lavoro Antonis Roupakiotis aveva gi fatto intendere che il prossimo agosto lo Stato greco potrebbe non avere i soldi sufficienti per pagare le pensioni.
I problemi dell'economia greca oggi
I problemi, poi, rimangono sempre gli stessi. Nonostante una riduzione progressiva del rapporto deficit/PIL (era al 15 per cento nel 2009, quest'anno dovrebbe essere la met ), questa non è ancora sufficiente per gli obiettivi europei (il 3 per cento entro il 2014). L’economia è in grave recessione, le entrate fiscali sono scese e gli interessi delle nuove obbligazioni restano ancora troppo alti.
Inoltre le banche greche vedono ridursi, giorno dopo giorno, i loro depositi bancari. Questo ha gravi conseguenze per il sistema bancario greco che in questo modo ha sempre meno liquidit . Oramai che ogni giorno i greci ritirino dai 100 ai 500 milioni di euro dalle banche e che solo a maggio sono stati ritirati quasi 6 miliardi di euro. Dalla fine del 2009, quando è esplosa la grave crisi finanziaria in Grecia, sarebbero stati ritirati gi 80 miliardi di euro. Non è ancora una “corsa agli sportelli”, quanto il segnale che un numero sempre maggiore di greci ha iniziato a vivere di risparmi.
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foto: Oli Scarff/Getty Images
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(ASCA) - Roma, 18 giu - Sulla raffinazione serve un tavolo
europeo simile a quello adottato in Italia. Lo ha detto il
sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti,
rispondendo all'allarme dell'Unione petrolifera sul rischio
della scomparasa della raffinanzione in Europa.
Il sottosegretario, intervenendo all'assemblea annuale
dell'Unione petrolifera, ha spiegato che ''la crisi della
raffinazione e' strutturale'' anche per la concorrenza che
arriva dall'Asia e che non ha necessita' di seguire i vincoli
europei.
''Occorre - ha aggiunto De Vincenti - un tavolo sulla
raffinazione in Europa analogo a quello in Italia''.
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