Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(pił o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

jigendaisukeossimoraQuartoProvvisorioje_est_un_autreexiettoalf.cosmoscassetta2anakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21atapoormalibera
 

Ultimi commenti

Sento odor di fiction
Inviato da: jigendaisuke
il 22/04/2024 alle 18:35
 
Preferisco la Parigi del commissario Maigret.
Inviato da: jigendaisuke
il 17/04/2024 alle 19:00
 
Diciamo che ne avevo sentito certamente parlare ma dopo la...
Inviato da: ossimora
il 16/04/2024 alle 12:58
 
Ma dai! Non conoscevi i fatti di Acca Larentia?? Li conosco...
Inviato da: jigendaisuke
il 15/04/2024 alle 19:36
 
Direi proprio di si
Inviato da: ossimora
il 15/04/2024 alle 11:12
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« Domenica così è »

rrtt

Post n°852 pubblicato il 29 Maggio 2007 da ossimora
 
Tag: Ester

immagineIl vento forte dinamizzava ogni cosa come tanto  le piaceva.Ester superato il primo impatto estraniante e ostile si incamminò a passo veloce verso il centro.

 Di là del ponte metallico sulla ferrovia un cospicuo gruppo di pioppi centenari aveva sparso in aria fiocchi ineffabili ed indisciplinati che posandosi a  terra avevano lasciato un sottile velo ,insinuantesi ovunque.

 Sorrise. Pur largamente auspicabile, la consapevolezza che stava rientrando nel flusso della quotidianità la turbava .

Da almeno un paio d’ore non pensava più ad I.

 La pelle sensibile, quell ’aria forte ,la luce stessa la stancavano parecchio .

La sua autosegregazione l’aveva ormai abituata a gesti minimali a non essere guardata a non curarsi della presenza di cose e persone .Avrebbe voluto fosse notte.

Procedeva rapida verso i vicoli  del quartiere vecchio dalle larghe pietre levigate dal tempo ,lucide sotto la pioggia  (da bambina saltava con sistematica organizzazione da un pietra all’altra costringendosi a non pestare mai le righe ,contando i passi e bachettandosi in una gara interiore /personale se questo accadeva…)

Sulla piazzetta c’era un bugigattolo dove ai tempi della scuola passava a prendere il famoso “panino del venerdì”;un po’ di carciofini ,qualche cipollina adagiati su un bello strato di tonno.

Quei sapori ,che diventano nel ricordo cialtrone e traditore, ineguagliabili ed in irraggiungibili.

Accellerò il passo stuzzicata dai suoi stessi ricordi ,girò l’angolo e si trovò di fronte il negozietto .Entrò decisa e si accorse immediatamente che nulla era rimasto come ricordava ,alle pareti mattonelle blu arabescate circondavano un grande schermo al plasma dal quale si propagava il suono di una canzone araba ,tralci di coloratissimi fiori di plastica circondavano il perimetro del locale . La ruota del Kebab girava lenta mentre seduti in comodi sgabelli  ad un tavolo rotondo un gruppetto di uomini con la jellabba, bevevano the alla menta  nei bicchierini di vetro.

Sollevata dall’affrontare la struggente paccottiglia dei suoi ricordi si sedette in un altro tavolo decisa a riposarsi un po’.

Tags: Ester

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963