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« Hungry heartnumeretti insignificanti »

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Post n°2014 pubblicato il 01 Febbraio 2015 da ossimora
 



I puntini di sospensione si usano sempre nel numero di tre, per indicare la sospensione del discorso, quindi una pausa più lunga del punto. In filologia, i puntini, posti fra parentesi quadre, servono a segnalare l'omissione di lettere, parole o frasi di un testo riportato (Malagoli 1912 scriveva: «se indicano un'omissione di lettere in una parola, sono tanti i puntini quante le lettere che mancano»).

 

E questa qui è la definizione dell’Accademia della crusca , ovviamente non ci  offre che  una lettura formale, più che formale  dell’uso dei puntini di sospensione.

Una mia amica un giorno mi disse, convintissima :”diffida di chi usa troppi puntini di sospensione”, non fidarti, eh  addirittura… lì per lì ho malapena ascoltato questa battuta .

Evidentemente Simo aveva dato un senso “esistenziale /esperienziale/ personale alla cosa , posso capire ma  io sono più interessata al senso estetico , alla “scrittura” ed al suo esercizio.

 

Mi è tornata  però in mente sta frase , svolazzando fra i blog  ( per non parlare di FB).

 

C’è  proprio un sacco di gente che li usa , anzi in qualche caso sono l’unica cifra stilistica , lanciando frasi come dardi  , semiconduttori di tesi senza conclusioni , non  assertive quindi , si direbbe “testi aperti " , un’alluvione di …puntini di sospensione .

 La cosa può apparire strana: tutto sommato i puntini sono un po' la cenerentola tra i segni di punteggiatura. Si dovrebbe far ricorso ad essi assai di rado e ciò per un ottimo motivo: la scrittura è espressione, mentre i puntini sono un'elusione dell'espressione;uno si mette a scrivere per dire qualcosa, i puntini sono invece lo strumento del non dire, o peggio della sciatteria.

Si usano  quando vogliamo dire  che, oltre alla cosa della quale abbiamo appena parlato, ce ne sarebbero altre che non vogliamo perdere tempo ad enumerare; in questo caso i puntini sono un sostituto assai più elegante del sincopato e cacofonico "etc", o dell'arcaico e banale "e via discorrendo".

Oppure i puntini ci servono proprio per far intendere qualcosa che preferiamo tacere ma che il contesto del discorso, peraltro, rende evidente. O, ancora, questo segno è usato quando vuole mettere in luce una condizione di disagio, di imbarazzo o timore da parte di un personaggio, che vorrebbe parlare ma, ad un cero punto,preferisce tacere e allora. . .

Dunque i nostri puntini sono uno strumento utile ma quando abusato diventano davvero fastidiosi e spesso , sopratutto nei blog un ottimo motivo per interrompere la lettura stessa, il profluvio di puntini è quasi sempre preludio al nulla .

 Si  tratta  forse di una sorta di scorciatoia o fuga dalla difficoltà di esprimere uno stato d'animo, descrivere una situazione, analizzare una personalità?

Una rinuncia a misurarsi con la fatica di scrivere?

 Si scarta l’ostacolo?

Un pò come i bambini quando non sanno  ancora andare a capo bene e scrivono fino infondo infondo alla riga per non sbagliare?

 
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Commenti al Post:
GnothiTauton
GnothiTauton il 01/02/15 alle 11:31 via WEB
...
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 01/02/15 alle 12:12 via WEB
...
(Rispondi)
 
nell.ombra
nell.ombra il 01/02/15 alle 11:51 via WEB
Detesto l'abbondanza smodata dei puntini sospensivi. Scrissi anche un post a riguardo. Di contro, c'è un sacco di gente che ignora del tutto il punto e virgola.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 01/02/15 alle 12:14 via WEB
Vero , anzi direi che è quasi in estinzione , è una sfumatura , spesso molto soggettiva .
(Rispondi)
 
 
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 01/02/15 alle 12:29 via WEB
il punto e virgola è un'arte
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 01/02/15 alle 15:38 via WEB
direi proprio che è verosimile !
(Rispondi)
 
nell.ombra
nell.ombra il 01/02/15 alle 12:44 via WEB
La conoscenza della lingua italiana è diventata un'Arte. (poveri noi!)
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 01/02/15 alle 15:39 via WEB
Beh , non puoi negare che l'uso del punto e virgola ha un che di soggettivo però!
(Rispondi)
 
 
 
GnothiTauton
GnothiTauton il 02/02/15 alle 12:14 via WEB
tra gli anglo-sassoni e derivati il punto e virgola è semplicemente non compreso.
(Rispondi)
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 01/02/15 alle 13:38 via WEB
Proprio vero, sembra quasi che i puntini abbiano preso il posto del "cioè" di qualche anno fa..................
(Rispondi)
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 01/02/15 alle 13:39 via WEB
Che poi, magari a volte a me scappano troppi puntini. Ma vogliamo parlare delle sfilze di punti esclamativi???
(Rispondi)
 
meninasallospecchio
meninasallospecchio il 01/02/15 alle 14:36 via WEB
Ho una teoria leggermente diversa sull'eccesso di puntini, vediamo se riesco a spiegarmi. Lo scritto su web, soprattutto nelle mail, nei messaggi, nei commenti, è considerato meno "paludato" dello scritto classico. Io stessa nelle chat, per esempio, ometto le maiuscole, anche dopo il punto o nei nomi propri. Per alcuni questa semplificazione si spinge fino alla punteggiatura e i puntini sostituiscono ogni tipo di pausa, dalla virgola al punto e virgola, al punto. Oltretutto giustificano il non uso della maiuscola alla ripresa. Con questo non intendo sdoganarne l'uso smodato, ma non lo attribuisco a una sospensione del pensiero, quanto a una mera semplificazione.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 01/02/15 alle 15:42 via WEB
Si ,è vero che la scrittura nei social e comunque in internet ( se si escludono siti più strutturati) è semplificata e spesso supera e scompiglia le regole della lingua ( e può anche essere divertente)però nel caso dei puntini di sospensione c'è di più .Anche qualche editor si lamenta perchè nei manoscritti che riceve rileva un abuso al quale lui risponde invitando lo scrivano in questione a riscrivere i periodi , togliendo i puntini.
(Rispondi)
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 01/02/15 alle 17:24 via WEB
.........
(Rispondi)
 
angiolhgt
angiolhgt il 01/02/15 alle 22:08 via WEB
è ineccepibile la tua riflessione, io per primo trascuro la punteggiatura..; in on the road di kerouak nella sua versione di getto, iniziale, era senza "a capo" e con una punteggiatura quasi inesistente, poi la rilettura e la aggiunta della punteggiatura. I puntini sono come dici una scorciatoia, una pausa che si prende chi scrive per farsi perdonare digressioni o la pigrizia di approfondire il concetto........ Nella mia scrittura ahimè abbondano e ogni tanto ne tolgo un po' quando rileggo : sono puntini di imbastitura. Ma spesso non mi rileggo e errori e punteggiatura e vuoti mentali puntinati si accumulano, Forse l'abuso dei maledetti puntini è un modo di scrivere come se trascrivessimo il parlato. Scrivere secondo le regole è un esercizio molto rigoroso, difficile , parlando si vagola.... Vedi la trascrizione delle intercettazioni telefoniche hai notato quanti puntini?
(Rispondi)
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 02/02/15 alle 22:55 via WEB
E' tutto vero quello che hai scritto, riguardo i puntini di sospensione. Ma è anche vero, che la scrittura è anche intima e soggettiva. E i puntini, possono dare respiro. Ecco, sì, a me danno respiro. Quando scrivo i miei fiumi, di parole, quando ho bisogno, di loro, li uso per "respirare"; si, ok, lo so, sono una scrittrice impiastro ed anomala. Che usa il che dopo il punto, e ama anche il punto e virgola e tutto! I segni, tutti, virgole e tutto il resto fanno parte della nostra bellissima lingua italiana.. (della nostra letteratura) che anche se è maltrattata, resta bella assai, con i suoi dialetti, e con i suoi intercalare, e non si offende, nemmeno quando la strapazziamo (noi bloggher), se sappiamo far uscire qualcosa di profondo, da lei. Perché sappiamo forse con il suo aiuto far uscire anche un po' del nostro cuore:-) Tornando ai puntini, sai, ho notato che anche un illustrissimo scrittore dello scorso secolo ne usava tantissimi, mi sono riconsolata... Dopo averlo letto! E' quando si soffre è quando non si bada molto alla forma, forse, o meglio, ci si vuole badare ma si scrive di getto, si vuole far uscire dalla viscere le proprie emozioni. un abbraccio! Roby
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/02/15 alle 19:52 via WEB
A dire il vero credevo di avere già interagito con te...ma scherzi dell' i pad ...ripassando mi sono accorta che non c' e' il mio messaggio, va bene . Provo a ripetere . Più o meno era una cosa sul fatto che esistono fior di scrittori che hanno sbeffeggiato ed usato le regole della punteggiatura a loro piacimento ed altri canonici al massimo . Le emozioni passano per la totale libertà o per l' adesione alla precisione delle regole .
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 03/02/15 alle 19:54 via WEB
Senza distinzioni, sembra.
(Rispondi)
 
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 04/02/15 alle 11:16 via WEB
la scrittura come guarigione e totale libertà .. ma senza abusi, forse. Grazie, di avere risposto.
(Rispondi)
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 04/02/15 alle 11:15 via WEB
:-)
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 03/02/15 alle 23:37 via WEB
Complimenti per il post! Hai richiamato l'attenzione su un comportamento molto abusato (anche da me...). Ecco, cosa esprimono questi puntini? Nello scrivere ho fatto una risatina, ecco, stanno al posto della risatina. Scrivere ahahaha è molto più sguaiato, i puntini invece... [io li trovo più "raffinati", perché invitano il lettore a fare un esercizio di immaginazione]. E poi talvolta sembra brutto il punto che chiude un discorso, che invece si vuole lasciare aperto, magari attendendo una risposta [...]. Poi mi hai fatto ridere col discorso dei bambini, ma lo sai che io, nonostante non sia proprio un illetterato, ancora non so come si dividono le parole? Di solito spezzo solo le doppie, ma ormai il divino word scrive solo parole intere....[ahahah] Io penso che sei una persona simpatica.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/02/15 alle 23:41 via WEB
Beh ! Ti ringrazio per le gentilezze . In effetti non volevo essere barbosa nel parlare dei famigerati puntini ( anche io li uso e spesso, sopratutto on line) mi ci ha fatto ripensare un'amica che probabilmente ha avuto una brutta esperienza con un uomo che scriveva troppi puntini e mi ha detto di diffidare !!!
(Rispondi)
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 04/02/15 alle 23:43 via WEB
fanno anche sbagliare le formattazioni delle pagine
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ziryabb
ziryabb il 09/02/15 alle 19:32 via WEB
Alcuni studiosi inglesi vogliono eliminare completamente la punteggiatura. A me piacciono i tre punti di sospensione. Dilagano da Celine credo nel Viaggio...
« Ve lo dico io, gentucola, coglioni della vita, bastonati, derubati, sudati da sempre, vi avverto, quando i grandi di questo mondo si mettono ad amarvi, è che vogliono ridurvi in salsicce da battaglia... È il segnale... È infallibile. È con l'amore che comincia. » "
È vero la web scrittura ignora lo scrivere bene. Che dire dell'abuso dei punti esclamativi o interrogativi? Eppure ne basta uno in ciascun caso.
Poi nell'era del web trionfano i geroglifici i cosiddetti smiley.
Per Angiolhgt: ho scoperto il tuo blog per la prima volta leggendo un post sulla chat web e l'abuso di emoticon
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 11/02/15 alle 00:38 via WEB
ecco , Celine, mi aspettavo che qualcuno lo citasse : Beh , la sua è una scrittura che va oltre la punteggiatura ,io più banalmente mi riferivo in primis alla scrittura da social , massimo da blog.Ciao!
(Rispondi)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 12/02/15 alle 13:33 via WEB
ma non si era capito, che era lui l'illustre scrittore da me richiamato? :) grazie Giuseppe. Naturalmente, non l'ho citato per non accostarmi a lui. Ma, devo dire, che ritrovare i suoi puntini, (come ho già scritto) - mi ha sollevato da un post, che avevo letto in un blog, che li demoliva tout court. Non sono una scrittrice, e i blog devono anche essere cosa leggera, ma a volte servono per sfogarsi e i puntini servono a tirar fuori ciò che altrimenti non uscirebbe o uscirebbe male o non uscirebbe affatto. Una volta Caterina, leggendomi mi disse. Odio i puntini, ma i tuoi so comprenderli... sono i tuoi respiri, di fatica e angoscia. Ti servono per liberarti. Ovviamente non siamo tutti uguali, e non a tutti può piacere ciò che scrive un'altra persona. In quei puntini, magari ci legge dell'altro, non gli piacciono, gli urtano.
(Rispondi)
 
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