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Post N° 671

Post n°671 pubblicato il 20 Ottobre 2006 da ossimora
 
Tag: Utility

Un'associazione dei consumatori (Movimento dei Consumatori di Torino) ha condotto una ricerca sui prezzi dei farmaci post liberalizzazione della vendita permessa dal decreto Bersani.

L’indagine ha rivelato che i prezzi dei farmaci da banco praticati nei due centri commerciali sono scontati del 20 - 25 % rispetto al prezzo di listino mentre nei prodotti di c.d. automedicazione si arriva ad un risparmio del 30% rispetto ai prezzi di listino delle farmacie.Dall’indagine è altresì emerso un dato molto positivo: questa liberalizzazione ha indotto le farmacie omologarsi ai tempi e, ormai, praticamente tutte, applicano automaticamente il 10% di sconto sul prezzo di listino (ancora inferiore al tetto del 20% introdotto dal decreto Storace del 2005).
Nello specifico,a titolo d’esempio, il prezzo di una confezione di Aspirina da 20 compresse, varia da € 3.16 al Carrefour di Grugliasco (20% di sconto sul prezzo di listino), a € 2.96 all’IPERCOOP di Via Livorno a Torino,ove viene applicato il 25%di sconto. Nelle farmacie, comunali e non, il prezzo applicato è di € 3.95,con uno sconto sul prezzo di listino del 10%
..

Ennesima dimostrazione empirica che la concorrenza può portare beneficio al consumatore finale.

Quindi ringraziamo Bersani e incoraggiamo l'Ulivo e in particolare i DS a non farsi continuamente fagocitare ..ecchecc

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Commenti al Post:
inthemoodforlove1
inthemoodforlove1 il 20/10/06 alle 21:08 via WEB
eccheccazz..... se pensi poi che alla base americana l'aspirina da 100 compresse costa due dollari due..... vuol dire che ancora si deve pedalare...... buffo che a torino ci sia una coop in via livorno. giuro che a livorno ne trovi una in via torino..... si saranno mica messi daccordo? .... comunisti di merda! ehehehe. bacioni ed energia a secchiate. prometti che la acchiappi?
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 20/10/06 alle 21:41 via WEB
rientro da un posto molto poco energizzante...e oplà..l'acchiappo tutta la tua bella energia ,al volo!A
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 21/10/06 alle 10:30 via WEB
l'immagine è dal Palais de TOKIO di Parigi
(Rispondi)
 
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/10/06 alle 19:47 via WEB
ottimo posto il palais
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/10/06 alle 20:19 via WEB
wow
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Sir_George
Sir_George il 21/10/06 alle 16:12 via WEB
apparte il farsi fagocitare..uno dei problemi grossi della sinistra è che proprio non sanno farsi pubblicità.Che in teoria non dovrebbe servire..ma purtroppo serve eccome
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/10/06 alle 16:24 via WEB
Concordo perfettamente con te e faccio una battaglia personale per un informazione più giusta Hai ragione"!!!!Anto
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/10/06 alle 20:22 via WEB
uno dei problemi della sinistra è che è minoritaria.
(Rispondi)
 
MiseEnAbime
MiseEnAbime il 21/10/06 alle 17:15 via WEB
voglio portare una critica, se possibile non costruttiva, alla questione. la mia critica è questa: perché a sinistra ci scaldiamo per queste liberalizzazioni?, io non ci trovo nulla di particolarmente eccitante e, sinceramente, faccio fatica a credere che un euro o due di sconto sull'aspirina sia qualcosa che assomigli a una conquista. con questo non voglio negare che c'è chi potrà risparmiare questo euro o due, né sottovalutare il fatto. quello che dico è che questa riforma ci restituisce l'immagine della sinistra attuale: nessun progetto è lecito se non quello neoliberale. le persone sono portatori i diritti in quanto consumatori e non in quanto cittadini. ti faccio risparmiare qualcosa se tu accetti (e non hai alternative) che il meccanismo della domanda e dell'offerta sia l'unico regolatore dei rapporti tra le persone. Possiamo immaginare questo governo che decide di ristabilire un minimo di decenza alla condizione di milioni di persone in quanto lavoratori e non in quanto consumatori? no, non perché non ci siano le mitiche condizioni oggettive, ma perché è un'idea che cade assolutamente al di fuori dell'orizzonte mentale e culturale di questa sinistra, che si è data il compito di liberare i mercati dai vincoli e non le persone. la morale è questa: se accettate di vivere in una condizione di precarietà, in cui non esistono diritti, ma beni e servizi da acquistare liberamente sul mercato, allora noi possiamo darvi in cambio il taxi a sconto, o l'aspirina ai saldi. ma veramente questa è l'idea che abbiamo di società? non vogliamo più un servizio di trasporto pubblico di qualità? non vogliamo più la sanità pubblica e universale di qualità? riflettiamo su questa condizione: siamo in mano a capezzone.
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/10/06 alle 19:46 via WEB
Sono in crisi profonda per i comportamenti del governo ma sono anche certa ,per vari motivi ed anche per consapevolezze e informazioni dirette che purtroppo la "sinistra "ha una voce di poco conto in questa coalizione che ha vinto pe r il rotto della cuffia e moltiplica le £dipendenze".
(Rispondi)
 
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