Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

QuartoProvvisoriojigendaisukeje_est_un_autreossimoraexiettoalf.cosmoscassetta2anakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21atapoormalibera
 

Ultimi commenti

Preferisco la Parigi del commissario Maigret.
Inviato da: jigendaisuke
il 17/04/2024 alle 19:00
 
Diciamo che ne avevo sentito certamente parlare ma dopo la...
Inviato da: ossimora
il 16/04/2024 alle 12:58
 
Ma dai! Non conoscevi i fatti di Acca Larentia?? Li conosco...
Inviato da: jigendaisuke
il 15/04/2024 alle 19:36
 
Direi proprio di si
Inviato da: ossimora
il 15/04/2024 alle 11:12
 
ecco, appunto, hai ragione.
Inviato da: exietto
il 13/04/2024 alle 21:48
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« Sepolcri imbiancatiMessaggio #720 »

Post N° 719

Post n°719 pubblicato il 13 Dicembre 2006 da ossimora
 

Molti animali sono gay:

 Meno assodato è che anche autentiche icone della virilità, come i

bisonti americani,

 siano stati sorpresi e immortalati in atteggiamenti e pose inequivocabili.

immagine

Music

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/ossimora/trackback.php?msg=2026362

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
upmarine
upmarine il 14/12/06 alle 01:19 via WEB
Va bene che bisogna essere tolleranti. A me, dei gusti sessuali del mio prossimo interessa fino a un certo punto. Che ora, però, mi si faccia passare per anormale, solo perchè sono etero, mi sembra esagerato. Fra un po' verrà detto che la dimostrazione sulla naturalezza della tendenza omosessuale passa attraverso gli studi di etologia. Spero di non essere discriminato.
(Rispondi)
 
 
inthemoodforlove1
inthemoodforlove1 il 14/12/06 alle 07:53 via WEB
accettare la normalità del diverso da noi, e sopratutto la immensa diversità, sessuale oppure no, del mondo passa proprio attraverso il non discriminare. se poi i bisonti sono gay, pace. in fin dei conti anche swarzenegger ha posavato per foto gay.... piu discriminatorio di lui.....
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 14/12/06 alle 10:37 via WEB
M aproprio non ci sarebbe il bencheè minimo bisogno di starsi a preoccupare sulla vita sessuale delle persone /cose /animali....ognuno se la gioca come vuole è tanto semplice...kiss
(Rispondi)
 
Oceano_Irrazionale
Oceano_Irrazionale il 14/12/06 alle 03:22 via WEB
L'ho sempre detto che i bisonti hanno una corsa molto Gaia... Muahahahahaaa...haa..ha..a.
Scusa Antonia, prometto di non farlo più :-)))
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 14/12/06 alle 10:33 via WEB
eh eh ehe hai ragione ...hanno la goffa andatura di chi...però si diverte..scusA DI CHE ????
(Rispondi)
 
 
 
Oceano_Irrazionale
Oceano_Irrazionale il 14/12/06 alle 15:49 via WEB
Scusa che ti faccio i commenti grulli, ma a volte non riesco davvero a farne a meno! Grulli si nasce, mica cavoli!!! ; )
(Rispondi)
 
cavillatore
cavillatore il 14/12/06 alle 09:05 via WEB
Certe considerazioni sono faziose e superficiali come chi le scrive. Mah.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 14/12/06 alle 10:34 via WEB
Cavillatore solitario dei miei mocassini ...a chi ti riferisci ??? ALL'ARTICOLO DI repubblica a qualche commento??? Non capisco
(Rispondi)
 
 
 
cavillatore
cavillatore il 14/12/06 alle 12:40 via WEB
Non ho dubbi su questo, tranquilla.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 14/12/06 alle 16:13 via WEB
Certo ,il dubbio è indizio di sapienza e da uno come te che si aggira per i blog degli altri offendendo le persone dall'alto della sua presunzione non ci si può aspettare che questo.
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 14/12/06 alle 16:16 via WEB
io invece sono piena zeppa di dubbi ..oh si
(Rispondi)
 
 
 
 
cavillatore
cavillatore il 14/12/06 alle 19:36 via WEB
Ma è solo su te che non ho dubbi, gentile signora. Inoltre è evidente che quella che non ha dubbi sia tu, basta guardare il tuo blog!
(Rispondi)
 
 
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 14/12/06 alle 19:44 via WEB
ma vai a cagare.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 15/12/06 alle 09:43 via WEB
Gentile signora detto da te suona come un offesa,il fatto che tu affermi che non ho dubbi(non sai quanto mi piace conoscere chi mi conosce così bene !!!una vera emozione)deimostra solo una cosa o non hai letto niente o non sai proprio leggere.Giuro, che visto che ho praticamente tempo zero in questo periodo ,avevo postato questa lepidezza per non avere nessuna polemica...bah la prossima volta lascerò un articolo sulle saponette alla lavanda.
(Rispondi)
 
cinico_nick
cinico_nick il 14/12/06 alle 11:56 via WEB
... chissà perchè questo interesse a sapere chi scopa e con chi...
(Rispondi)
 
cristina914
cristina914 il 14/12/06 alle 15:58 via WEB
E così l’omosessualità non è più una "espressione anomala della sessualità" neanche nel mondo animale! Mi è piaciuto molto questo studio sui comportamenti e sui costumi sessuali negli animali.
(Rispondi)
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 14/12/06 alle 17:24 via WEB
Anche gli animali, come l'uomo, appartengono al regno animale e non vedo perchè avrebbero dovuto fare eccezione e non poter essere soggetti anch'essi a quella che hai chiamato "espressione anomala della sessualità".
L'unica bestialità che ho trovato nell'articolo è quando si dice che il cigno nero ha addirittura risolto il problema della maternità confondendo la maternità con la cova.
Eheheh la scienza, la scienza.
(Rispondi)
 
 
 
cristina914
cristina914 il 14/12/06 alle 21:40 via WEB
Ciao lupo, spero di non essere stata fraintesa. Intendevo soltanto sottolineare che è stato sfatato un luogo comune che veniva spacciato per verità assoluta. Perciò sono d’accordo con quello che hai scritto. Ne approfitto anche per dirti che da tempo, di tanto in tanto, leggo il tuo blog (prima si chiamava, se ricordo bene, "la scatola di latta"): mi piace molto.
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 15/12/06 alle 09:44 via WEB
espressione anomala della sessualità a mio parere è solo esecitare qualsiasi tipo di pratiche con persone minori e /o non accondiscendenti.;)
(Rispondi)
 
 
 
 
cristina914
cristina914 il 15/12/06 alle 12:48 via WEB
Hai ragione ossimora, anche se penso che sei molto generosa nel chiamare "espressione anomala" questo tipo di violenza ignobile e infame.
(Rispondi) (Vedi gli altri 20 commenti )
 
 
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 16/12/06 alle 10:55 via WEB
Ciao Cristina, io invece la penso diversamente da te ed Antonia. Ritengo che la violenza sessuale abbia due radici distinte. Una, è quella di chi si procura sesso in modo violento così come il rapinatore si procura il danaro e, in questo caso anche se vile, infame e sporca, quella violenza rimane solo un reato. Un’altra radice è invece quando la violenza è parte integrante della tua sessualità e senza di essa non riesci a godere. In questo caso oltre che essere un reato è anche una forma anomala di sessualità. La pedofilia idem: in certi casi è solo un reato della peggior specie, in altri casi, invece, quando è la tua unica garanzia di godimento è soprattutto una forma anomala della sessualità. L’omosessualità è anch’essa, ovviamente, una forma anomala della sessualità.
Io non penso che la sessualità sia una forma di piacere come scegliere fra l'andare all’opera piuttosto che alla partita. Quella è una forma di piacere legata alla tua cultura. La sessualità ha soprattutto un vincolo molto intimo con il tuo essere. Ciao, ciao.
(Rispondi)
 
 
 
 
cristina914
cristina914 il 16/12/06 alle 17:55 via WEB
Ciao lupo, innanzitutto vorrei dire che per me l’omosessualità non è una "forma anomala" della sessualità ma semplicemente una forma della sessualità. Per quanto riguarda, invece, la violenza, non c’è dubbio che in alcuni casi la violenza sessuale sia una "forma anomala" della sessualità ma, nella grande maggioranza delle vicende è frutto di una cultura maschilista dura a morire che vuole la donna totalmente sottomessa all’uomo, quasi fosse una sorta di "proprietà" dell’uomo. Non è un caso che la maggior parte delle violenze sessuali è perpetrato tra le mura domestiche. Quei dieci milioni di donne tra i 14 e i 59 anni che hanno subito (tra il 1997 ed il 2002, come documentato dall’ISTAT) nel corso della vita violenze, molestie o ricatti sessuali non sono vittime di una "forma anomala" della sessualità. È da sfatare anche la leggenda che le numerose donne che vengono uccise devono la loro morte a gesti di uomini disperati che, per troppo amore, non sono riusciti, ad esempio, a sopportare il dolore della crisi o della fine di un amore. Si tratta, invece, di manifestazioni dovute al profondo egoismo ed alla volontà di alcuni uomini di avere e continuare a mantenere il predominio sulla donna, di essere il "sesso forte" che comanda sul "sesso debole". L’abuso sui minori, poi, è una cosa ancora più infame ed aberrante sia perché perpetrato sui soggetti più deboli che non sanno e non possono difendersi, sia perché spegne un’infanzia e, spesso, non consente di vivere serenamente il resto della propria vita. Ed anche qui sono le cifre a dirci chiaramente che il fenomeno non può essere giustificato da una "forma anomala" della sessualità (nell’accezione da te indicata). Secondo un recente rapporto dell’ONU, ogni anno vengono stuprate 150 milioni di bambine, cioè ben il 14% delle bambine esistenti nel mondo, mentre i bambini (maschi) stuprati sono 73 milioni. Ogni anno, quindi, vengono stuprati 223 milioni di bambini ... senza contare le innumerevoli storie rimaste all’ombra, taciute. Sono dati sconvolgenti. Per non parlare, infine, delle bambine soldato che subiscono la doppia violenza (come denunciato recentemente da Save the Children) di essere rapite per essere reclutate e di essere, poi, costrette a diventare "mogli" dei combattenti, a subire violenze psicologiche e sessuali, a soddisfare ogni desiderio dei guerriglieri (soprattutto in Uganda, nella Repubblica Democratica del Congo, nellolo Sri Lanka). Tutto questo è profondamento barbaro, ignobile, mostruoso, aberrante, feroce, insopportabile ... ed è per questo che ho detto ad ossimora che era molto generosa nel chiamare "forma anomala" questo tipo di violenza.
(Rispondi)
 
 
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 17/12/06 alle 02:56 via WEB
Ciao Cristina, quel “soprattutto” riferito ad Uganda, Congo e Sri Lanka, mi pare sia un tantino discriminatorio considerando i precedenti italiani in Somalia. Bambini e donne sono indubbiamente le vittime preferite della violenza e non solo di quella sessuale. I bambini per un problema di forza e le donne, convengo con te, per la cultura maschilista con la quale l’uomo si è disegnato il mondo lasciandovi l’otto marzo e nemmeno le quote rosa. Sulle sessualità anomale sono quelle le mie opinioni. :o)
(Rispondi)
 
 
 
 
cristina914
cristina914 il 17/12/06 alle 16:25 via WEB
Ciao lupo, quel “soprattutto” non voleva essere discriminatorio ma era riferito a quanto denunciato da Save the Children alla fine di novembre (in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne). Secondo le stime di Save the Children, le bambine soldato sono 6.500 in Uganda, 12.000 nella la Repubblica Democratica del Congo e 21.500 nello Sri Lanka. Considerato che i minori sono impiegati in guerra in ben 85 paesi, che il totale dei minori impiegati negli eserciti regolari e nei gruppi armati di opposizione è stimato in circa mezzo milione, che circa 300.000 (di questo mezzo milione) prendono parte ai combattimenti, che il 40% (dei 300.000, pari cioè a circa 120.000) è rappresentato da bambine ... considerato tutto questo, il fatto che ben 40.000 bambine siano parte attiva nei combattimenti in soli tre paesi (degli 85 interessati dal fenomeno) è un dato di notevole rilevanza. Ciò non toglie né diminuisce alcuna responsabilità a quello che accade negli altri 82 paesi.
(Rispondi)
 
 
 
 
cristina914
cristina914 il 17/12/06 alle 19:05 via WEB
Si, lupo, mi è capitato di parlare con un omosessuale e le paure di cui tu parli sono vere. Sono convinta, però, che in tutto questo gioca un ruolo determinante la società che non accetta una sessualità che non sia eterosessuale. Nulla da perdonarti: lo so che dici sempre quello che pensi anche se a volte può risultare scomodo. :o)
(Rispondi)
 
 
 
 
cristina914
cristina914 il 17/12/06 alle 19:08 via WEB
ops ... questo commento non andava qui ... provo a riscriverlo al posto giusto
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 17/12/06 alle 09:36 via WEB
Perchè sarebbe anomala la sessualità omosessuale?Sii più chiaro.
(Rispondi)
 
 
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 17/12/06 alle 13:29 via WEB
Da un punto di vista prettamente biologico l'accoppiamento ha come unico fine la procreazione per la conservazione della specie. In quest'ottica l'omosessualità, non portando alla procerazione, potrebbe essere considerata come una "sessualità anomala". Qualcosa di non ortodosso e che quindi in natura non ha alcuna ragione di esistere. D'altro canto è anche vero che, per quanto riguarda la specie umana, l'omosessualità - così come l'eterosessualità - non si sceglie, ma è qualcosa che fa parte della propria natura, ed è un'espressione della propria personalità (fatta eccezione, naturalmente, per chi prova l'omosessualità con il semplice fine di sperimentare qualcosa di trasgressivo). Adesso emergono evidenze per cui l'omosessualità esiste anche nel mondo animale e non solo nell'uomo, pertanto un suo significato naturale lo deve avere. Che questo sia un controllo numerico della specie, un controllo sull'agressività o altro, poco importa. Ciò che invece appare importante è la sua presenza al di là della specie umana, in quanto toglie quell'alone di "patologico" che per molto tempo ha accompagnato l'omosessualità. Personalmente considero l'omosessualità come una variante, una forma alternativa di sessualità. Cosa molto diversa è secondo me la pedofilia. Questa sì la considero una perversione patologica, che sfocia in uno dei crimini più terribili e aberranti. Ma d'altro canto convengo anche con lupo che queste persone hanno un problema oggettivo, se quella è l'unica forma di sessualità che dà loro soddisfazione. Così come chi pratica violenze sessuali. Non mi riferisco tanto alle violenze perpetrate tra le mura domestiche come forma di potere esercitata dall'uomo sulla donna, ma di chi sente la pulsione a violentare donne o ragazze semplicemente incontrate per strada. Al di là dell'aspetto penale, del reato commesso verso queste donne e del segno permanente che resta su di loro in seguito ad una simile esperienza, ritengo anche chi pratica questo tipo di violenza sia malato e vada curato. E infatti spesso è da questi stessi soggetti che proviene la richiesta di essere sottoposti a castrazione chimica, in quanto quella è l'unica forma di sessulatià che essi sono in grado di vivere. Dietro le violenze sessuali vi sono pertanto molteplici aspetti e cause scatenanti: dall'esercizio di potere, frutto di una mentalità e cultura maschilista, alle vere e proprie patologie, che andrebbero perciò trattate come tali.
Dopo questo lungo e noioso papiro concludo ringraziandoti per aver segnalato il mio post sul telethon. :o))
(Rispondi)
 
 
 
 
cristina914
cristina914 il 17/12/06 alle 16:28 via WEB
Ciao Vaga, non nego che ci sono casi in cui la pedofilia (o la violenza sulle donne) rientri in una sfera patologica al pari di una malattia, ma si tratta di una minoranza di casi e non del fenomeno nel suo complesso. Anche per la pedofilia, è ormai assodato che le violenze vengono subite soprattutto all’interno delle mura domestiche. Il vero problema della pedofilia, perciò, non è quello che "questa è l’unica forma di sessualità che dà loro soddisfazione". Generalizzando specifiche situazioni si rischia di "giustificare" atti criminosi che nulla hanno a che vedere con forme patologiche vere e proprie.
(Rispondi)
 
 
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 17/12/06 alle 14:38 via WEB
Nella discussione precedente la definii "devianza", qui in modo più gentile l’ho definita "anomalia". Vega è caduta nel tranello dell’articolista dicendo che l’eventuale omosessualità dei bisonti toglie l’alone patologico all’omosessualità. Davvero? Forse voleva dire che non è SOLO una patologia umana. Ovvio, l’uomo appartiene al regno animale ed i bisonti non hanno dimostrato nulla di nuovo o di diverso tranne che anch’essi come tutte le altre specie non solo appartenenti al regno animale possono nascere con una "anomalia" o possono diventare "anomali". Non si può scegliere la propria sessualità ma si può scegliere il modo di vivere la propria sessualità. Non ci sono sessualità alternative ma ci sono modi alternativi di fare sesso.
Continuo a pensare che il vero problema sia nel fatto che la maggioranza "ipocrita" non voglia usare il termine "patologia" o "malattia" o "anomalia" nei confronti dell’omosessualità come se non fossero "patologia" o "malattia" o "anomalia" anche la calvizie o l’astigmatismo o la carie o l’onicofagia o la stessa ipocrisia.
Ovviamente sono soltanto mie opinioni.
(Rispondi)
 
 
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 17/12/06 alle 15:51 via WEB
Tutti gli animali in generale, ed i mammiferi in particolare, possono ammalarsi esattamente delle stesse patologie di cui si ammala l'uomo. La differenza sta nel fatto che, se un animale non vive in cattività e non viene curato, tende ad essere eliminato a causa della fortissima pressione di selezionein esistente in natura. Questo è ancora più evidente per "patologie congenite" che tendono ad essere addirittura "estinte", perchè la natura è "economa" e non conserva nulla che non abbia anche un suo scopo e una sua utilità. Anche molte malattie vengono conservate anche se sono "patologiche", perchè hanno un ruolo utile, oltre all'aspetto patologico: si chiama Polimorfismo bilanciato e ne è un esempio eclatante la Talassemia. Non so dirti se l'omosessualità rientri in questi casi, ma se nel mondo animale non si è estinta evidentemente ha anch'essa un suo scopo.
Ora, io personalmente non mi sento di definire l'omosessualità una patologia, ma piuttosto una variante nel modo di vivere la sessualità, anche perchè nella mia mente al termine "patologia" fa subito seguito il termine "terapia" e onestamente non penso sia giusto, nè corretto, nè tantomeno desiderato da parte del diretto interessato, essere curato. Credo che un omosessuale non desideri altro che poter esprimere se stesso e poter vivere in pace la propria sessualità perchè solo così si sentirà coerente con se stesso e non vivrà alcuna condizione di disagio nè di sofferenza a meno che non gliela facciamo pesare noi eterosessuali... Non vuole certo essere discirminato, nè tantomeno essere "riconvertito", perchè per lui sarebbe una violenza. E ciò è molto diverso rispetto a condizioni come l'astigmatismo, l'ipertiroidismo, la carie, l'anoressia, l'anuresi, e perfino l'onicofagia e l'ipocrisia. Queste, in quanto condizioni "patologiche", vanno curate.
(Rispondi)
 
 
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 17/12/06 alle 15:57 via WEB
-a+e (enuresi)
(Rispondi)
 
 
 
 
cristina914
cristina914 il 17/12/06 alle 16:32 via WEB
“Credo che un omosessuale non desideri altro che poter esprimere se stesso e poter vivere in pace la propria sessualità perchè solo così si sentirà coerente con se stesso e non vivrà alcuna condizione di disagio nè di sofferenza a meno che non gliela facciamo pesare noi eterosessuali... Non vuole certo essere discirminato, nè tantomeno essere "riconvertito", perchè per lui sarebbe una violenza” Mi trovo pienamente d’accordo con te.
(Rispondi)
 
 
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 17/12/06 alle 17:09 via WEB
Ciao Cristina, hai mai parlato con un ragazzo della sua omosessualità e di come la vive? Sei sicura che si accetti nel momento stesso in cui la scopre? Sai le paure e le umiliazioni che vive con i compagni? Sai le paure e le sofferenze che vive in famiglia ed in che modo la nasconde?
No, ti prego, non dirmi che è tutta colpa dll'ambiente esterno che lo condiziona. Su questo sono d'accordo.
Volevo solo che fosse chiaro che intanto non è una scelta e che tantissimi ragazzi se potessero la rifiuterebbero.
Così come tanti genitori "tolleranti" se avessero la possibilità di evitarla ai propri figli la eviterebbero.
Perdonatelo a lupopezzato se dice cose scomode al di là di ogni ipocrisia. :o)
(Rispondi)
 
 
 
 
cristina914
cristina914 il 17/12/06 alle 19:08 via WEB
Si, lupo, mi è capitato di parlare con un omosessuale e le paure di cui tu parli sono vere. Sono convinta, però, che in tutto questo gioca un ruolo determinante la società che non accetta una sessualità che non sia eterosessuale. Nulla da perdonarti: lo so che dici sempre quello che pensi anche se a volte può risultare scomodo. :o)
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 17/12/06 alle 19:31 via WEB
Non dici cose scomode,dici cose che più o meno dicono in moltissimi;io ho partecipato ed aiutato ad organizzare un paio di gay camp,con un mio caro amico cofondatore di una rivista nazionale piuttosto nota,ho un panorama di perosne e di casi abbastanza variegato .Non è vero che tutte le famiglie vivono con sofferenza la presa di coscienza dell'omosessualità sei figli ,ci sono infinite varianti e la distinzione "forte" è quella dell'autoaccettazione ;un omosessuale consapevole,soddisfatto delle cose che fa ,tranquillizza anche la famiglia e la ingloba nella sua esistenza appagata .I problemi arrivano ai ragazzi/e che in primis non si accettano e di riflesso coinvolgono le famiglie in nevrosi tremende.I genitori eviterebbero ai figli anche di togliere un dente o di avere una frustrazione di qualsiasi tipo,quindi è ovvio che dato che la società è pervasa di omofobia glielo eviterebbero.
(Rispondi)
 
 
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 17/12/06 alle 16:59 via WEB
Non so se l'omosessualità abbia uno scopo come non so se l'abbia la calvizie. Quella calvizie che, non so se involontariamente o furbescamente, hai eliminato dall'elenco delle patologie che avevo fatto io. Non mi pare che tutte le patologie vanno curate. La calvizie ad esempio l'accetti e la vivi come la tua sessualità ovvero nel modo che ritieni più opportuno: "nature", "parrucchino", "trapianto". Ma lasciamo perdere e concentrati solo su questa domanda "se la scienza scoprisse o ammettesse che l'omosessualità è una patologia" cosa ti cambierebbe?
A me non cambierebbe un cazzo perchè io penso e continuo a pensare che l'omosessuale è un DIVERSO nella stessa misura in cui lo sono io che sono scemo o lo sei tu che sei astigmatica o lo è lui che è albino o lo è l'altro che ha la forfora o lo è lei che è frigida e così via.
Capisci?
Definirsi "tolleranti" è già un discriminare perchè significa distinguere chi tollera da chi viene tollerato.
Un sorriso patologico :o)
(Rispondi)
 
 
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 17/12/06 alle 17:59 via WEB
Ehehehehe.... Rido. Ammetto di aver omesso intenzionalmente dall'elenco delle patologie la "calvizie"...
Ma solo perchè per me la calvizie non è una vera patologia ed è quindi per questo che non va necessariamente curata. Il vero problema, secondo me, è intendersi sul significato che diamo alle parole; in fondo, sia pur in modo più o meno esasperato, stiamo dicendo la stessa cosa.
Ok, posso essere d'accordo con te che un omosessuale non abbia per la sua specie un ruolo canonico in termini procreativi e che quindi, sotto questo aspetto, sia un diverso. Ma io preferisco definirlo come una variante, non come un'anomalia patologica. Esattamente com'è una variante una persona pelosa come una scimmia rispetto ad una glabra, oppure una persona di colore rispetto ad un bianco, oppure un calvo rispetto ad un capellone.
Concordo anche che definirsi "tolleranti" sia già di per sè un discriminare; ecco perchè, secondo me, la parola "tolleranza" sorge più facilmente in presenza della parola anomalia piuttosto che della parola variante.
E'certo che l'omosessualità non sia facile da accettare e che un omosessuale si senta comunque un diverso. Probabilmente non è facile da accettare con se stessi prima ancora che con gli altri, ed è comprensibile che in una società in cui l'omosessualità è solo tollerata, ma non pinamente accettata, un genitore (e quindi un eterosessuale) se potesse, preferirebbe che il proprio figlio non fosse omosessuale. Però " non tutti i gusti sono al tamarindo", e noi dobbiamo prenderne atto.
Un sorriso ammiccante. :o)
(Rispondi)
 
 
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 17/12/06 alle 18:38 via WEB
Dovresti vergognarti. Malgrado le tue lauree in biologia e astrologia, ricorri a mezzucci disonesti come nascondere la calvizie pur di mettere in difficoltà un metalmeccanico. Pfui!
(Rispondi)
 
 
 
 
VegaLyrae
VegaLyrae il 17/12/06 alle 19:06 via WEB
Ehehehe ed è soprattutto la mia laurea in astrologia che mi insegna come nasconere la calvizie..dovresti vedermi quando mi metto il fazzoletto in testa tipo zingara...
... saresti tu il metalmeccanico?? Rido!
(Rispondi)
 
 
 
 
champaosel
champaosel il 16/12/06 alle 09:00 via WEB
è uno dei pochi tabù saggi elaborati dagli umani, perché nel mondo animale, e noi come detto sopra ne siamo parte integrante, nessuno rispetta quella regola, anzi sembrerebbe spesso, e non di rado lo è una regola. non stupiamoci allora di quello che accade fra noi. la strada dell'emancipazione umana dall'animalità, con buoma pace dei credenti nell'immagine e somiglianza di dio, è strada ancora lunghissima.
(Rispondi) (Vedi gli altri 3 commenti )
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 17/12/06 alle 19:16 via WEB
M...piacevole salotto ....l'omosessualità costituisce "una variante del comportamento sessuale umano".Questo recita la definizione dell'OMS e questo credo anche io.
(Rispondi)
 
 
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 17/12/06 alle 19:24 via WEB
L'OMS dovrebbe aggiornare la sua definizione in:
"Una variante del comportamento sessuale umano ED animale" altrimenti adesso mi discrimina i bisonti.
:o)
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 17/12/06 alle 19:31 via WEB
eh eh ehe ...
(Rispondi)
 
lauretta72
lauretta72 il 15/12/06 alle 11:02 via WEB
E del toro si sa niente?
(Rispondi)
 
scalzasempre
scalzasempre il 15/12/06 alle 15:23 via WEB
potrei piantarci i pomodori in quel modo lì. In soffitta che è abbastanza luminoso. Fuori portata dal felino e dall'asino del CLB. ILY sisterylla. Necessito di matematici accorgimenti.
(Rispondi)
 
Filottete3
Filottete3 il 15/12/06 alle 22:52 via WEB
mi piacciono i tuoi dipinti....emanuele
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963