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« IllusioneMessaggio #811 »

Post N° 810

Post n°810 pubblicato il 10 Aprile 2007 da ossimora
 

E ,lungo il pomeriggio ,a volte capita che ti arrivi ,addosso(nell'otium più totale ) , vasta e piena ,la serenità.

Magari era lì ,già da tempo ,solo che non te ne eri accorta ,non te ne accorgevi e continuavi ad agitarti ,

muoverti troppo,

parlare troppo,

tutto troppo .

La consapevolezza cambia il ritmo,raffina i gesti , ha cura dei particolari ,acuisce  e fa splendere i sensi ed è indulgente.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/04/07 alle 07:52 via WEB
buongiorno ragazza, assaporala, quindi, in tutta la sua pienezza,ti abbraccio, margy
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 10/04/07 alle 11:14 via WEB
Come sei mattiniera Margy!!!già lavori?Noi siamo rientrati prima in Settembre per concederci questa lunga vacanza pasquale...e io stanco il letto!!!Buonagiornta ;)
(Rispondi)
 
pelino55
pelino55 il 10/04/07 alle 11:40 via WEB
otium litteratum? Beata te.
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 10/04/07 alle 12:09 via WEB
Ciao Guidoriccio,proprio così!!Un bacione
(Rispondi)
 
snoopy68
snoopy68 il 10/04/07 alle 16:00 via WEB
Ti mando un articolo di Gianni RossiBarrili tratto dal Manifesto del 6 aprile, giusto per non farci distrarre troppo dalle "minacce" a monsignore:" Si suicida a 16 anni. Lacrime di coccodrillo" Uno studente di 16 anni si suicida perché non ne può più dei compagni che gli danno del finocchio. Ma la preside della scuola che frequentava, intervistata dal “Corriere della sera”, sostiene che nei confronti del ragazzo “non c'era alcun bullismo né l'intenzione di far male, solo degli sciocchi scherzi involontariamente crudeli”. La parola “bullismo”, carica di questi tempi di sfumature efferate, le sarà sembrata un po' eccessiva per definire i normali comportamenti di un gruppo di normalissimi ragazzini del tutto inconsapevoli del male che stavano facendo. In fondo, i cattivi di questa storia non spacciavano droga in classe, né avevano organizzato un racket di estorsioni sulle merendine o inviato su You Tube il pestaggio di un compagno disabile. Si limitavano a fare ciò che moltissimi loro coetanei maschi fanno abitualmente: dare del frocio a qualcun altro per confermare così sul campo la propria discutibile virilità. Se questo fosse considerato bullismo, andrebbe a finire che la maggioranza dei ragazzi sono bulli. E in effetti è così. La selezione “naturale” adolescenziale ha le sue regole e la conquista di un'identità sessuale normale non è un pranzo di gala. Che ci sia qualche morto e ferito è inevitabile, così come è certo che i deboli e i non adatti sono destinati a soccombere. Sbaglierebbe però chi pensasse che tutto questo non abbia nulla a che vedere con l'ufficialità della pedagogia scolastica, come capita a parecchi insegnanti che cadono dalle nuvole quando scoppia il caso. L'istituzione scuola è anzi doppiamente responsabile del bullismo d'ordinaria amministrazione. In primo luogo perché non lo sa prevenire, stigmatizzandolo culturalmente e suggerendo modelli di comportamento alternativi. E in secondo luogo perché fornisce ai bulli in erba i chiodi per crocifiggere le loro vittime, dando del tutto per scontata la cornice dell'eterosessualità normativa con i suoi caricaturali cliché di mascolinità e femminilità. Ragazzi e ragazze che stanno sui banchi devono diventare veri uomini e vere donne come i rispettivi babbi e mamme, per questo vengono educati a non sospettare neppure che dietro gli stereotipi di genere esista una realtà più complessa e piena di sfumature espunte di proposito dal processo di apprendimento. Perbenisti di centrodestra e centrosinistra convergono d'altro canto sull'idea che fino al raggiungimento dell'età adulta i ragazzi debbano essere considerati tutti eterosessuali d'ufficio. Ci sono gruppi di volontariato che cercano di combattere questa mentalità andando a parlare nelle scuole. E che spesso vengono tenuti alla larga in nome della decenza da presidi e genitori tutti d'un pezzo, o magari invitati a intervenire “in contraddittorio” con preti e/o psicologi reazionari in grado di opinare che chi non è sessualmente conforme è malato. Stupiscono perciò le lacrime di coccodrillo del ministro dell'istruzione Fioroni per il suicidio di un ragazzo sedicenne. Il ministro, che è un cattolico convinto in procinto di andare al family day, dovrebbe sapere che l'omofobia propagandata dalla chiesa ha i suoi prezzi.
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 10/04/07 alle 16:02 via WEB
grazie Ciao Adal
(Rispondi)
 
elioliquido
elioliquido il 10/04/07 alle 22:51 via WEB
Ti sei sincronizzata con la frequenza giusta... Mi viene in mente l'espressione serafica di un mio collega che, quando arriva al lavoro, esordisce con: la pace, e il bene, sia con voi, e poi, uno ad uno, bondì sior franco, bondì sior...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/04/07 alle 01:20 via WEB
si...ci voleva un bl periodo di calma...
(Rispondi)
 
arianna_leggera
arianna_leggera il 12/04/07 alle 14:39 via WEB
Che bella la sensazione che provo leggendo questo tuo scritto...Hai ragione, la serenità raffina i gesti. E se solo ci fermiamo un istante, ci rendiamo conto che correre a perdifiato non sempre serve. Anzi, quasi mai. Parole molto evocative le tue. Complimenti :)
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/04/07 alle 17:30 via WEB
grazie...scusa per il ritardo della risposta,la vedo solo ora anto
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