antonia nella notte

sull'aridità del ramo, caduto del cuore del più arido dei deserti solo un'immagine onirica si poteva impigliare. il sale da sapori ma non frutti. la vita è altrove ma dove ma quando? e non mi dirò mai se soltanto...che sarebbe la mia vera morte...suoni e cacofonie non colmano il vuoto del tempo e i colori che il sole riversa nello spazio non tornano indietro e anch'io vedo luce che non so non so dove andrà...

Anche provando l'opzione della non-conoscenza, in una prima fase il tributo alla sanezza rimarrebbe la stessa costrizione già nota. La conoscenza poi delude, perché non risolve, sebbene risolvere fosse (sembrasse) il suo solo motivo di esser presa in considerazione. Forse una sorta di beneficio arriva poi con una successiva non-conoscenza, intenzionale, che prende ed accetta tutto così com'è, e con la conoscenza di quella non-conoscenza. Per così dire.

Ma parlate come mangiate...Pseudo intellettuali da strapazzo.

si parla bene e si mangia meglio of course ...e poi guarda che "inellettuali" non è una parolaccia,molto meglio di "grezzo ignorante" per esempio no?

ed anche di pseudo ignorante

visto che con tutti gli sforzi possibili non riesco a lggere niente di così ermeticamente impraticabile...mah!

solitudine in forma di pienezza......c'e' da riflettere...!

Disegno splendido!

Giovanni Segantini, Le cattive madri, 1894 Vienna Kunsthistorisches Museum

:)) uffa! che cyppamiento :))) mi fa ridere il cyppamiento ;)

;)))

Carissima Antonia, ti ringrazio tanto per quello "spazi sovraffollati di doveri", per le cellule celebrali protese veso deserti di sole" grazie per aver dato parole alle mie cellule e ai miei spazi angusti. Come stai?:)

ciao e grazie a te perchè leggi e mi /ti ascolti.Sto bene ;un pò pigra ...ma in complesso bene...

buon giorno, grazie di avermi questa mattina arricchito diun vento.. d'emozioni leggendoti una serena settimana anna