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Simmetrie

Post n°1095 pubblicato il 15 Gennaio 2008 da ossimora
 

Come le lucciole ,le religioni per splendere

hanno bisogno delle tenebre.

A.Schopenhauer ,Parerga e paralipomena

*******************************************************************

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Commenti al Post:
magdalene57
magdalene57 il 15/01/08 alle 10:50 via WEB
si, ce lo vedo proprio uno alla finestra di s.pietro a parlare di genetica.... sanno difenderlo bene, LORO, il territorio....
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 15/01/08 alle 10:50 via WEB
Il processo contro Galileo fu ragionevole e giustoPapa alla Sapienza, no degli scienziati: la sua visita è un evento incongruo. Sessanta "cervelli" scrivono al Rettore: l'intervento sia annullato. Radio Vaticana: iniziativa censoria. Una censura per impedirgli di fatto di affermare che: "All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto" (che in verità risulterebbe una ripresa di una citazione di Feyerabend, lasciamo parlare chi ne sa). Bah, io direi che ci sono due visioni del mondo che si scontrano, e c'è competizione. Che questo serva alla scienza per ritrovare i suoi argomenti e la sua fiducia, per il resto, che volete che vi dica, io sarei per dare spazio al chierico sul modello "Ahmadinejad alla Columbia University". "Perché non mi fanno parlare in un Paese libero?". L'argomento è lo stesso. Ebbene, siete liberi di parlare, ma a condizione che l'evento abbia il carattere del contraddittorio, altrimenti troppo facile sparare in tutta libertà le vostre corbellerie e ciao ciao senso critico. (come dite? Ahmadinejad e il Papa non sono la stessa cosa? Che non siano la stessa cosa lo si deve probabilmente proprio alla cosidetta "dittatura del relativismo", che aiuta il pontefice a non allargarsi troppo: la "mitezza" della Chiesa è una conquista relativamente recente). Forma MENTIS
(Rispondi)
 
brubus1
brubus1 il 15/01/08 alle 12:09 via WEB
Dove c'è il bene esiste il suo opposto: il male. E' stato Dio che ha creato il suo angelo più splendente sapendo come si sarebbe comportato. Ed è stato sempre Dio che ha creato gli uomini a sua immagine e somiglianza, pur sapendo come si sarebbero comportati. Credere o non credere, esiste quotidianamente quel margine di dubbio. la frase del tuo post però potrebbe racchiudere altre interpretazioni. Un caro saluto amica ossimora, è sempre un piacere venire a leggerti.
(Rispondi)
 
MacRaiser
MacRaiser il 15/01/08 alle 12:15 via WEB
Al di la' dell'assoluta inopportunita' e stupidita' dell'invito rivolto al capofila di coloro che affermano la superiorita' della Verita' rivelata rispetto alle verita' scientifiche, mi pare che ci troviamo di fronte l'ennesimo polverone mediatico. Di questo papa importa quasi nulla a nessuno, se non ai media e ai politici. Sta trasformando la chiesa cattoltica e l'intera cristianita' che fa capo a Roma (purtroppo) nell'ennesimo partitucolo italiano da tg di mezza sera. Ormai e' difficile distinguere Radio Vaticana, Avvenire, o L'osservatore romano da AN, UDC o UDEUR. Dicono tutti le stesse cose. Credo che i cristiani, all'interno della chiesa cattolica, farebbero bene a darsi una svegliata e a reagire a questo per loro avvilente ritorno al mondano, da parte di un pontificato il cui nome tanto piu' e' portato orgogliosamente sulle labbra e sui petti dei potenti di turno, quanto meno e' amato dalla gente "semplice". Oggi piu' che mai, certo, tutta la gloria del potere appartiene a Benedetto XVI. Almeno tanto quanto tutto il rimpianto dei fedeli a Giovanni Paolo II. In merito poi a Galileo, chiesa e ragione, c'e' solo una cosa da dire: Galileo aveva ragione e la chiesa no, punto. Ciao, Anto :)
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/01/08 alle 14:38 via WEB
Temo tu ti sbagli sul fatto che non sia amato ;è amato proprio da quei credenti che aspiravano ad un secco ritorno i velluti rossi,i monili d'oro e le spalle girate nel ceelbrar funzioni.Ha una sua audience ben radicata e forte.Ammesso che l'Italia sia tradizionalmente un paese di scontri fra guelfi e ghibellini il pontificato in corso fa di tutto per mantenere viva la cosa.
(Rispondi)
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 15/01/08 alle 18:31 via WEB
Non ho scritto che non e' amato, ho scritto che e' amato solo dai potenti, dai politici e (quindi) dai media. GPII era amato, punto. Comunque non credo che Ratzinger tenga un granche' ad essere amato. Preferisce essere temuto.
(Rispondi)
 
Red_Lady
Red_Lady il 15/01/08 alle 12:26 via WEB
http://blog.libero.it/myblog2/commenti.php?msgid=3918825&id=123770#comments è un po' lungo, se vi va, andatevelo a leggere...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/01/08 alle 15:27 via WEB
Anche Shopenhauer diceva delle corbellerie!E crasse pure!
(Rispondi)
 
qis
qis il 15/01/08 alle 15:47 via WEB
:) Staino m'è simpatico dai tempi di tango quando disegnava il compagno molotov, ma il termine "dissidente", diomio, è piuttosto fuori luogo, anche imbarazzante, se vuoi chiamiamola una gaffe. Capita anche ai grandi umoristi. ciao
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/01/08 alle 23:46 via WEB
eh ehe ...giusto cercare una sciocchezzuola per non dire niente!
(Rispondi)
 
etnego
etnego il 15/01/08 alle 17:08 via WEB
Il papa è semplicemente tornato a parlare a casa sua. Se non sbaglio l'Università "La sapienza", è stata fondata da Papa Bonifacio VIII nel 1303. E poi solo 60 professori ex sessantottini, su 4500 docenti, lo contestano!!! Siate seri!!! Mi sa tanto di "cultura e ideologia di regime"
(Rispondi)
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 15/01/08 alle 18:43 via WEB
Come no, Etnego. Te e Ratzinger mi fate venire in mente i Savoia. Tra un po' chiedera' anche lui un indennizzo.. oppure andra' direttamente ad installarsi al Quirinale con le guardie svizzere. Dopotutto anche quello e' "casa sua", no? E meno male che quello "serio" sei tu :p
(Rispondi)
 
Red_Lady
Red_Lady il 15/01/08 alle 17:36 via WEB
Annullata la visita del papa alla sapienza ufficialmente per motivi di sicurezza. bene, perchè se vogliamo parlare di libertà, questa deve valere per tutti, deve valere anche per il dalai lama, per sofri da fazio, per luttazzi anche se parla male del papa, per tutti, insomma. che si lamenti chi per primo chiede la censura (quella vera) nei confronti di chi non la pensa come lui, poi mi fa ridere. un esempio? http://www.linformazione.com/archivio/20071113/10_PR1311.pdf riassumo. don scaccaglia, parroco noto per le sue battaglie pacifiste, invita la ministra pollastrini a parlare in chiesa di aborto. il vescovo NEGA la disponibilità della chiesa e costringe tutti a traslocare in un auditorium. e poi questi vogliono fare la morale ai professori che protestano? ma stiamo scherzando? Prepariamoci, ora, al classico chiagni e fotti. i voltagabbana ci accuseranno di tappare noi la bocca alla chiesa, nella perfetta tradizione della loro immensa faccia di culo. vediamo se il Vaticano invita, chessò, la Hack per parlare di laicità e ateismo.
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/01/08 alle 18:59 via WEB
che bello, hai nominayto don scaccaglia, siamo pure vicini di casa... sai le polemiche sul giornale del ducato, ai tempi di quell'invito? la sognora pollastrini, da gran signora, placò gli animi, ma quello che le tv locali non dissero contro don scaccaglia... e quel che non dicono ogni volta lui parla di poveri, extracomunnitari, accoglienza, divisione della ricchezza (per inciso, nella sua chiesa ci dormono i senza tetto in attesa di una sistemazione migliore. e qualche volta ci mangiano pure)Mag
(Rispondi)
 
snoopy68
snoopy68 il 15/01/08 alle 18:17 via WEB
Ratzinger non andrà alla Sapienza, io credo che il Vaticano questo clima se lo sia cercato da quando questo papa ha iniziato a far capire la sua ideologia intollerante ed apertamente interventista sulle questioni di competenza dello Stato Italiano, attraverso la voce di Ruini e di tutta la congrega reazionaria che, gradatamente, sta occupando i posti di potere in Vaticano. Sicuramente non è una bella situazione quella che si è creata e che dubito sarebbe stata la stessa nei confronti di Giovanni Paolo II (sicuramente non un papa progressista ma sicuramente capace di seguire le vie di un dialogo corretto), ma fotografa esattamente la polveriera su cui siamo seduti e che prima o poi finirà inesorabilmente per saltare. Mi sembrano un po' ridicoli e certamente in malafede gli anatema di Casini e compagnia, sicuramente posso capire l'imbarazzo del ministro Mussi ma se si tira troppo la corda questa si spezza e davvero mi pare che l'invadenza vaticana sugli affari nostri abbia davvero passato il segno. Per questo motivo non sono certo rammaricato che herr Ratzinger se ne sia rimasto a casa anche se, riconosco, che si tratta di una ben magra soddisfazione rispetto ai beceri attacchi contro la 194, il divorzio, il diritto di creare una famiglia a persone dello stesso sesso, la procreazione assistita e quant'altro...ciao a tutti, Adalberto
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/01/08 alle 18:27 via WEB
Adalberto, ma secondo te di cosa deve parlare, e non parlare la Chiesa??? Il Papa non ha preteso di aprlare all'università, ha semplicemente accolto l'invito a parlare! Ma non ti viene in mente nessuno che nella storia recente d'Italia ha agito in q questo modo? la violenza di 60 che non volevano il Papa contro 4500, e ha vinto la violenza.
(Rispondi)
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 15/01/08 alle 18:49 via WEB
Quando si cerca lo scontro ad ogni dichiarazione, e' normale che alla fine vinca la violenza. Non ci vuole un sondaggista, per capirlo. Ratzinger e' causa del suo mal, e quindi gli tocca piangere se' stesso.. Oppure potrebbe recitare un bel mea culpa.. dipende dai gusti. I suoi sono leggermente retro', giusto? ;)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/01/08 alle 19:06 via WEB
io credo che alla fine lui sarà il martire a cui è stata tolta la facoltà di parlare. mi chiedo invece che cosa sia passato per la testa al rettore di codesta università, che mi pare sia di sinistra, nel programmare scientemente la situazione che s\\\'è venuta a creare. non è possibile non avesse previsto un\\\'alzata di scudi da parte di chi giorno dopo giorno, mese dopo mese, deve far fronte agli attacchi della chiesa contro la scienza e la ricerca. credo l\\\'avesse prevista. ma non ho chiaro il perchè l\\\'ha provocata. è lui il primo che va rimosso dall\\\'incarico. è come uno che ha il controllo di una polveriera, ed invita a visitarla un accanito e noncurante fumatore.
(Rispondi)
 
ildemonologo
ildemonologo il 15/01/08 alle 20:34 via WEB
Il presidente dell'Iran ha potuto parlare alla Columbia. Il papa a Roma no. Credo che lezioni di democrazia per oggi ne abbiamo date abbastanza, vero O.? Ma la cosa che mi brucia è stata la motivazione: egli ha rinunciato ad andare perchè anche se invitato non vuole dividere una famiglia. Questa è stata violenza nei confronti di chi lo avrebbe voluto ascoltare. La democrazia della piazza mi fa paura...
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/01/08 alle 21:08 via WEB
dem, chi lo vuole ascoltare ha tutti i santi giorni, più le feste comandate. non c'è argomento o situazione in cui lui non dica la sua, a volte permettimi, anche a sproposito. ha una piazza, la stampa, le chiese, una radio potentissima... ti pare che abbia problemi a comunicare con chi lo vuole ascoltare? solo che ci sono pure quelli che no, ritengono inopportuna la sua presenza. mica per altro, sai... ma non fa altro che criticare...
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/01/08 alle 21:17 via WEB
Lui ha il dovere di dire la sua, lo impone il suo magistero. Noi siamo liberi di ascoltare o meno; anzi mi spingerei oltre direi che noi abbiamo il dovere di vagliare criticamente ciò che dice in base alle nostre categorie e di decidere. Ora che una parte decida di ergersi a rappresentare tutti lo vedo pericoloso, soprattutto se non si è imposto ma è stato invitato. Semplicemente non è la mia idea di laicità e democrazia. Dem.
(Rispondi)
 
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 15/01/08 alle 22:33 via WEB
Semplicemente hanno sbagliato ad invitarlo e lui se n'e' reso conto. Tutto qui. Inoltre l'universita' non e' mica il parlamento. Te ti fanno parlare? No. Me nemmeno. E allora? Di che democrazia parli? Sono scelte del rettore. In questo caso scelte sbagliate e inopportune e l'esito lo dimostra. Detto questo, prova a riflettere sul fatto che GPII avrebbe raccolto reazioni ben diverse. Qualcosa vorra' pur dire, che dici?
(Rispondi) (Vedi gli altri 11 commenti )
 
 
 
 
ildemonologo
ildemonologo il 15/01/08 alle 23:02 via WEB
Che quando il dito indica la luna tu guardi il dito.
(Rispondi)
 
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 15/01/08 alle 23:23 via WEB
Rispondere dando valutazioni sulle personali e piu' o meno presunte attitudini dell'interlocutore, invece che sul merito della questione e' un ben noto artificio dialettico per trarsi d'impaccio quando non si sa cosa dire, Demonologo. Potrei risponderti con la stessa identica frase che hai scritto tu, e con eguale diritto. Non avremmo entrambi comunque detto un piffero. Se vuoi discutere, bene. Se invece vuoi dirmi cosa faccio e non faccio, dialoga pure davanti ad uno specchio.
(Rispondi)
 
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 16/01/08 alle 11:43 via WEB
Nessuna valutazione personale. La risposta è semplice nella sua laconicità: se tu parli di GPII e lo paragoni a BXVI ti dico che guardi il dito. Non mi sembrava straordinariamente difficile. Quello che fai o non fai, sappilo per certo, non mi riguarda. Dem
(Rispondi)
 
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 17/01/08 alle 11:13 via WEB
Non hai qualificato ne' controargomentato rispetto ad alcun passaggio della mia argomentazione, nemmeno in questa tua inutile risposta. Hai semplicemente qualificato il mio guardare il tuo dito che indica la luna. Se non e' valutazione personale questa, spiegami quale lo e'. Dove si posa il mio sguardo sono affari miei e a te non deve interessare. Ripeto: attieniti all'argomento e non dare valutazioni su di me o sul mio modo di guardare alcunche', se vuoi discutere. Altrimenti parla da solo.
(Rispondi)
 
 
 
 
ildemonologo
ildemonologo il 17/01/08 alle 19:24 via WEB
La luna è la fede, il dito il papa. Se parli di GPII e BXVI parli di due stili (mi si passi la parola) ma la sostanza è un'altra. La sostanza è la fede e vi si può credere o meno, e su questo non discuto, ma non riduciamo la fede al papa. Il mio dito non indica nulla. La smetti di leggere tutto in chiave personale? Non ho nessuna intenzione di attaccarti. Non condivido. Fine. Ma questo non vuole indicare nulla di più del fatto che non concordo con le tue idee. Per quel che ne so io potresti anche essere una persona splendida, certamente il fatto che non concordi non mi impedirebbe di bermi un bicchiere con te ed alla tua salute. Per altro non condivido neppure le idee della padrona di casa, ma le rispetto e le leggo con attenzione. Ma è obbligatorio condividere le stesse opinioni per parlare insieme?
(Rispondi)
 
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 18/01/08 alle 11:44 via WEB
Nessun obbligo, ci mancherebbe. Sei tu che confondi le acque con allegorie di dubbio gusto, Demonologo. poi che c'entra la fede con la contestazione della presenza di Ratzinger all'inaugurazione dell'anno accademico? E poi, se permetti, ma basta parlare -della- Fede. Esistono LE FEDI. Il mondo e' stracolmo di religioni, chiese, chiesette, santuari e miracoli. Ed hanno tutte e tutti la medesima dignita'. Basta con questo cattocentrismo e papocentrismo da monarchici falliti. Gia' solo la cristianita', la fede in Gesu', e' cosa incommensurabile rispetto al solo cattolicesimo. Vogliamo il re? E richiamiamo i Savoia. Almeno sono italiani, che caspita. Ti assicuro che con tutti i 260 milioni richiesti e le proprieta' restituite, risparmieremmo. Ma di brutto.
(Rispondi)
 
 
 
 
ildemonologo
ildemonologo il 18/01/08 alle 12:32 via WEB
Monarchici falliti?
(Rispondi)
 
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 18/01/08 alle 22:13 via WEB
Anto'.. che c'e' l'eco sul tuo blog? :p
(Rispondi)
 
 
 
 
ildemonologo
ildemonologo il 18/01/08 alle 23:13 via WEB
Sei un paranoico.
(Rispondi)
 
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 19/01/08 alle 01:36 via WEB
Insulti in vece di parole. Pazienza. Si vede che solo quelli, ti sono rimasti, Demonologo.. o desideri che da oggi ti si appelli piu' propriamente ingiuriologo? :p
(Rispondi)
 
 
 
 
ildemonologo
ildemonologo il 19/01/08 alle 13:19 via WEB
Mi pare sia l'unico linguaggio che conosci...
(Rispondi)
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 15/01/08 alle 22:24 via WEB
C'e' questa piccolissima, microscopica, infinitesimale differenza: che il presidente dell'Iran non parla tutti i giorni urbi et orbi su tutti i canali tv di stato nonche' privati. Il termine censura, usato nei confronti di Ratzinger, farebbe ridere se non fosse usato veramente a sproposito. Chi vuole ascoltare il papa non ha che da prendere il telecomando e poi ha solo l'imbarazzo della scelta del canale. Invito ad avere almeno un po' di rispetto per chi e' censurato sul serio, nelle dittature sparse per il mondo.
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/01/08 alle 22:33 via WEB
Usa il telecomando e cambia canale. Ma non impedire a me di sentire ciò che voglio. Di certo non è occupando un rettorato che si danno lezioni di civile dialogo. Invito a ponderare meglio le frasi ad effetto: possono risultare fastidiose.
(Rispondi)
 
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/01/08 alle 22:34 via WEB
Pardon. Sono il Demonologo
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 15/01/08 alle 23:31 via WEB
Ho paura che l'unica soluzione, per me, sia di spegnere direttamente la tv. Ma tu, che ne saprai certo piu' di me in fatto di censure, diritto di parola e democrazia, sentiti pure libero di farmi sapere su quale canale mi devo sintonizzare per non trovare il papa su tutti i tg, ogni singolo giorno dell'anno. Sono certo che se t'impegni, ci riuscirai.
(Rispondi)
 
 
 
 
Red_Lady
Red_Lady il 16/01/08 alle 10:24 via WEB
non esiste paese al mondo dove giornali e telegiornali abbiano, in scaletta fissa e quotidianamente, tutti gl'interventi del papa, che è il capo sì, di una comunità religiosa ( e neanche la piu' numerosa ), ma è soprattutto il capo di uno stato estero, e che per questo dovrebbe andare fra la politica estera in terza o quarta pagina, non in prima e soprattutto solo se ha qualcosa di veramente importante da comunicare, perchè allora io voglio vedere e sentire anche l'imam, il rabbino, il pastore ortodosso eccetera. che si straccino pure le vesti, questi politici, e non solo loro. intanto io mi segno i nomi degli ipocriti che parlano di censura, per non votarli mai più. è l'affermazione più ridicola che abbia mai sentito (il papa è il politico con maggiore presenza sui media, quando starnutisce esce in prima pagina su tutti i giornali), e non posso credere che qualcuno l'abbia fatta in buona fede.
(Rispondi)
 
 
 
snoopy68
snoopy68 il 15/01/08 alle 22:56 via WEB
Condivido in pieno gli interventi di Mac sia perchè rispecchiano il mio pensiero, sia perchè riflettono una situazione concreta. Mi pare assolutamente paradossale parlare di "censura" in un caso come questo, direi grottesco. Ripeto che questa situazione è stata il Vaticano a crearla e adesso raccoglie quello che ha seminato
(Rispondi)
 
 
 
ilcoraggiodelcuore
ilcoraggiodelcuore il 16/01/08 alle 00:07 via WEB
Insomma il succo è : siccome parla tutti i giorni è inutile che parli anche all'Università . E l'invito nn era una libera scelta ma un atto provocatorio da parte del rettore . In effetti nn è censura è solo stata una grande opera collettiva per evitare una manipolazione ed uno sbaglio. Interessante esempio di "pensiero laterale" .
(Rispondi)
 
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 17/01/08 alle 11:17 via WEB
Ma di che censura vai parlando? Era annunciata una manifestazione fuori l'universita'. E allora? Nun se po'? Parla il papa e noi italiani perdiamo di colpo i nostri diritti civili? Rivendico la liberta' di manifestare contro la presenza di chiunque, ovunque. Perfino del papa all'universita'.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/01/08 alle 22:40 via WEB
Il dubbio è che i profeti del pensiero debole, in fondo in fondo, abbiano nostalgia di una bella ideologia forte, qualcosa di messianico e pesante come il marxismo. E forse hanno bisogno di un nemico. Ratzinger in questo è perfetto. Molto meglio lui di Wojtyla, che con quel talento istrionico da attore e con il carisma della sofferenza umana era spiazzante. Un saggio di Richard Dawkins, un biologo di Oxford, può essere considerato la bibbia dei «laici fondamentalisti». Il titolo è The God Delusion. È la corrente di pensiero di chi condanna non solo la fede in un Dio, ma anche la tolleranza nei confronti di chi ha un credo religioso. Il sogno è questo: «La ragione riuscirà a soggiogare la superstizione, l’intelligenza avrà la meglio sulle illusioni e saremo in grado di tenere a bada la demoniaca tentazione della fede».
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 15/01/08 alle 23:45 via WEB
Perché non festeggiare la vittoria laica della Sapienza contro le ingerenze dello Stato del Vaticano? Su, esultiamo un po’. Davanti alla grande mobilitazione della scuola romana, dai docenti agli studenti, la millenaria intelligenza del Vaticano ha consigliato una rapida e precipitosa ritirata! Cosa sarebbe successo all’immagine del Vaticano se il Papa avesse fatto la fine di Lama nel ‘ 77, travolto e cacciato dalla contestazione? Come non dar ragione ai 67 prof.universitari ( su 70) che hanno contestato la scelta di far inaugurare l’anno accademico ad un capo di Stato Straniero? Si,capo di Stato straniero, perché quando la magistratura italiana chiese di indagare sui traffici di armi e droga del Vaticano via P2/Mafia, all’epoca Marcinkus, il Papa rifiutò ed impedì ogni indagine sostenendo che il Vaticano è uno Stato straniero. E perché far inaugurare un grande Centro di cultura pubblica e scientifica ad un Papa che ha sostenuto che il vergognoso processo a Galileo fu giusto e ragionevole ? (Confermando che l’autocritica di Woitila sui crimini della Chiesa nella storia fu solo una cosa formale e di brevissima durata.) Perché non festeggiare la ritirata di chi sostiene che le donne che abortiscono sono delle assassine? Perché non gioire almeno un giorno chi si fa dare non meno di una decina di miliardi di nostri euro ogni anno in contributi ed agevolazioni? Compresi i soldi dei non cattolici? Perché non esultare della ritirata di una gerarchia Vaticana sempre vicina ed alleata nella storia, dei ricchi e potenti non ha mai scomunicato i grandi criminali dell’umanità come Hitler e Mussolini ieri, oggi Bush, ma si è sentito in dovere di appoggiare e benedire altri criminali recenti come i sanguinari dittatori Pinochet e Videla? Esultiamo, esultiamo Esultiamo, sentendoci per un attimo nelle decine di migliaia di famiglie dei desaparicidos, e ricordando la benedizione del precedente Papa al criminale Pinochet:«Al generale Augusto Pinochet Ugarte e alla sua distinta sposa, Signora Lucia Hiriarde Pinochet, in occasione delle loro nozze d'oro matrimoniali e come pegno di abbondanti grazie divine», scrive senza imbarazzo il Sommo Pontefice, «con grande piacere impartisco, così come ai loro figli e nipoti, una benedizione apostolica speciale. Giovanni Paolo II.»
(Rispondi)
 
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Anonimo il 15/01/08 alle 23:55 via WEB
Grazie al cielo, e grazie alla lettera dei 70 docenti dell'università La Sapienza di Roma. Il pastore tedesco Ratzinger non andrà all'inaugurazione dell'anno accademico, il suo gregge di politici al guinzaglio già inizia ad ululare. Per una volta si afferma il laicismo, elemento cardine della nostra Repubblica. Per una volta la scienza si impone sulla superstizione, la magia e i suoi sciamani con ai piedi prada non intaccano la Sapienza. Affidare la Lectio magistralis nella università statale più antica d'Europa al papa, a questo papa integralista, -che si era espresso recentemente con la sua enciclica contro l'illuminismo (ma la Chiesa in 18 secoli non abolì la schiavitù, cosa che fece la Prima Repubblica illuminista francese del 1794) -che si oppone alla ricerca scientifica sulle staminali, all'aborto, all'eutanasia, -che vorrebbe sostituire nelle scuole lo studio della teoria evoluzionistica di Darwin con l'allegra favoletta della genesi di Adamo ed Eva ("Adamo ed Eva mangiano la mela e Dio li caccia dal paradiso terrestre. Meno male che non ha scoperto cosa avevano fatto con le banane..." Daniele Luttazzi) -che nel 1990 disse che il processo contro lo scienziato Galileo Galilei "fu ragionevole e giusto" sarebbe stato appunto un ulteriore insulto al principio costituzionale che ci vuole stato laico. Dal vaticano sbraitano in color porpora di censura. Censura all'unico uomo al mondo a cui non è consentito contraddittorio? Che ogni santa domenica ha a disposizione RAI UNO pagata col nostro canone per il suo live-show in diretta da piazza s. Pietro? Solo un altro unto dal signore ha un'esposizione mediatica domenicale con più audience del papa, perchè è il presidente del milan. Chiudiamo il post con Voltaire, scomodato in maniera errata e fallace in queste ore da una destra assai poco caritatevole-cristiana, Voltaire che idealmente risponde a papa-nazi e alla sua enciclica anti-illuminismo: "(...) tutti i giorni, nei paesi cattolici, si vedono preti e monaci che, uscendo da un letto incestuoso senza neppure essersi lavati le mani insozzate d'impurità, vanno a produrre dei a centinaia, a mangiare e bere il loro dio, a cacare e pisciare il loro dio. Questa superstizione, cento volte più assurda e sacrilega di tutte quelle degli egiziani, ha valso a un prete italiano miliardi di rendita e il dominio di un paese, e ad alcuni verrebbe voglia di andare, a mano armata, a cacciare quel prete che si è impadronito del palazzo dei Cesari" Voltaire da "Dizionario filosofico" (1764)
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Anonimo il 15/01/08 alle 23:59 via WEB
qualcuno si dimentica che il papa è stato invitato. Prendetevela con chi l ha fatto. Si scopre anche che woitila era meglio: in realtà uno continua la politica dell'altro con meno ipocrisia. Mi meraviglio che certi commentatori così sensibili alla libertà di espressione questa volta si schierano non a favore delle opinioni degli scienziati(che semmai hanno criticato il rettore) ma dei teppisti che hanno minacciato guerriglia. State facendo il gioco dei clericali. Utili idioti. Qualcuno particolarmente accanito.
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Anonimo il 16/01/08 alle 00:01 via WEB
e tu sei un inutile idiota
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ossimora
ossimora il 16/01/08 alle 00:07 via WEB
wow CHE BOLGIA!!! vado a letto.
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Anonimo il 16/01/08 alle 12:40 via WEB
Scritta così sembra quasi che tu abbia raggiunto un obiettivo.
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Anonimo il 16/01/08 alle 14:24 via WEB
chi Sei? Anto
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ossimora
ossimora il 16/01/08 alle 15:53 via WEB
In realtà il mio post mi sembrava piuttosto "lieve"ma c'è sempre chi ha il coltello fra i denti.
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Anonimo il 16/01/08 alle 16:36 via WEB
E' proprio vero
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Anonimo il 17/01/08 alle 12:33 via WEB
Commento lungimirante
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eirecam
eirecam il 16/01/08 alle 00:23 via WEB
Il Papa sta serrando le fila, circa un mese fà si rivolse ai politici ad ispirazione cattolica chiedendo di manifestare e adoperarsi a difesa dei principi cattolici,insomma chi ha votato Rutelli scopre così dal voto che si modificherà la legge 194,insomma a cose fatte. Se il Papa ha diritto di parlare io ho il diritto di sapere prima di andare nella cabina elettorale se Di Pietro vuole una legge sulle coppie di fatto,se gli omosessuali non possono adottare...
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Anonimo il 16/01/08 alle 14:59 via WEB
C'è qui qualche "intellettuale" laici con il puzzo al naso e la "verità" in tasca, super intelligente, liberato dalle superstizioni della chiesa cattolica, che nella sua beota cecità non capisce neppure la figuraccia mondiale che l'Italia sta facendo nel consesso delle nazioni "civili". Leggeti, o crasso beota, la stampa estera... e forse capirai. Impara dall'Equador, dove proprio ieri, l'Università cattolica HA INSIGNITO DELLA LAUREA HONORIS CAUSA" IL PRESIDENTE DELLA CAMERA, NONCHE' COMUNISTA DOC, FAUSTO BERTINOTTI, DOPO CHE AVEVA SVOLTA LA SUA "LECTIO MAGISTRALIS". Le università, o beota, non hanno paura dei confronti,e tantomeno con un teologo di fama mondiale come Ratzinger, a parte l'Universitù dell'ignoranza di Roma. Etnego.
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MacRaiser
MacRaiser il 17/01/08 alle 11:28 via WEB
Che tempra di cristiano.. dare del "beota" a qualcuno, solo perche' non la pensa come te, suvvia.. Se e' vero che le piu' grandi lezioni si impartiscono attraverso l'esempio, non stai dando certo un bello spettacolo di come si comporta un cattolico verso il suo prossimo, Etnego. Altro che catechismo.. Questa si che si chiama pessima pubblicita'..
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etnego
etnego il 17/01/08 alle 15:48 via WEB
Sorry. et.
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ossimora
ossimora il 16/01/08 alle 15:44 via WEB
Io credo che tu ,invece di sparare a destra e a manca dovreti leggere un pò di più in giro così magari scopriresti che nei siti stranieri,nei grandi giornali è stato dato scarso o nullo risalto alla protesta della Sapienza:peraltro mi piacerebbe farti notare che nessuno gli ha impedito di andare :è stata una sua libera scelta quella di rinunciare ,s e voleva poteva affrontare la protesta e magari aprire un dialogo ,anche un conflitto ma non lo ha fatto,evidentemente preferisce avere solo salamelecchi ed applausi. Buon per lui.
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Anonimo il 16/01/08 alle 17:52 via WEB
tI IMMAGINI IL CAN CAN SE QUALCHE STUDENTE DURANTE LA "FROCESSIONE" E LO SPETTACOLO BLASFEMO IN PROGRAMMA, AVESSE PRESO UN "BUFFETTO" DA UN POLIZIOTTO! POVERI NOI! A TE PIACE QUESTA ITALIETTA CHE AFFONDA NELLA SPAZZATURA MORALE E MATERIALE? GODITELA!!! ETNEGO
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Anonimo il 17/01/08 alle 21:37 via WEB
Il discorso completo del Papa in realtà è questo: è abbastanza complesso ma ha un significato diverso da quello che si vuole dare. Bisogna cercare di essere più obiettivi e meno impulsivi... e forse anche un più razionali nell'esprimere certi giudizi frettolosi sulle affermazioni del Papa, che, per quanto possa sembrare rigido, dogmatico e irremovibile su certi aspetti, è comunque una persona estremamente intelligente. Nell’ultimo decennio, la resistenza della creazione a farsi manipolare dall’uomo si è manifestata come elemento di novità nella situazione culturale complessiva. La domanda circa i limiti della scienza e i criteri cui essa deve attenersi si è fatta inevitabile. Particolarmente significativo di tale cambiamento del clima intellettuale mi sembra il diverso modo con cui si giudica il caso Galileo. Questo fatto, ancora poco considerato nel XVII secolo, venne – già nel secolo successivo – elevato a mito dell’illuminismo. Galileo appare come vittima di quell’oscurantismo medievale che permane nella Chiesa. Bene e male sono separati con un taglio netto. Da una parte troviamo l’Inquisizione: il potere che incarna la superstizione, l’avversario della libertà e della conoscenza. Dall’altra la scienza della natura, rappresentata da Galileo; ecco la forza del progresso e della liberazione dell’uomo dalle catene dell'ignoranza che lo mantengono impotente di fronte alla natura. La stella della Modernità brilla nella notte buia dell’oscuro Medioevo. Secondo Bloch, il sistema eliocentrico – così come quello geocentrico – si fonda su presupposti indimostrabili. Tra questi, rivestirebbe un ruolo di primo piano l’affermazione dell’esistenza di uno spazio assoluto; opzione che tuttavia è stata poi cancellata dalla teoria della relatività. Curiosamente fu proprio Ernst Bloch, con il suo marxismo romantico, uno dei primi ad opporsi apertamente a tale mito, offrendo una nuova interpretazione dell’accaduto. Bloch espone solo una concezione moderna della scienza naturale. Sorprendente è invece la valutazione che egli ne trae: «Una volta data per certa la relatività del movimento, un antico sistema di riferimento umano e cristiano non ha alcun diritto di interferire nei calcoli astronomici e nella loro semplificazione eliocentrica; tuttavia, esso ha il diritto di restar fedele al proprio metodo di preservare la terra in relazione alla dignità umana e di ordinare il mondo intorno a quanto accadrà e a quanto è accaduto nel mondo». Se qui entrambe le sfere di conoscenza vengono ancora chiaramente differenziate fra loro sotto il profilo metodologico, riconoscendone sia i limiti che i rispettivi diritti, molto più drastico appare invece un giudizio sintetico del filosofo agnostico-scettico P. Feyerabend. Egli scrive: «La Chiesa dell’epoca di Galileo si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta, e solo per motivi di opportunità politica se ne può legittimare la revisione». Dal punto di vista delle conseguenze concrete della svolta galileiana, infine, C. F. Von Weizsacker fa ancora un passo avanti, quando vede una «via direttissima» che conduce da Galileo alla bomba atomica. \ Sarebbe assurdo costruire sulla base di queste affermazioni una frettolosa apologetica. La fede non cresce a partire dal risentimento e dal rifiuto della razionalità, ma dalla sua fondamentale affermazione e dalla sua inscrizione in una ragionevolezza più grande. Qui ho voluto ricordare un caso sintomatico che evidenzia fino a che punto il dubbio della modernità su se stessa abbia attinto oggi la scienza e la tecnica. * Tratto da "Svolta per l’Europa? Chiesa e modernità nell’Europa dei rivolgimenti", Edizioni Paoline, Roma 1992, pp. 76-79.
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