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« RomaObsolescenze(?) »

IL sindacalista

Post n°1188 pubblicato il 19 Aprile 2008 da ossimora
 

Montescemololo dixit:

«Basta negoziati infiniti, i lavoratori sono più vicini a noi che ai sindacalisti incapaci di difenderli». L'ex presidente di Confindustria spodesta Cgil, Cisl, Uil e indica la strada del rapporto tra le imprese e i loro dipendenti.

Basato sulla relazione diretta e individuale.(temo di capire cosa possa significare questo rapporto "individuale",nella realtà)


I sindacati sono una casta(questa parola comincia a farmi venire l'orticaria) e non servono più.(qualcun altro già lo disse e lo pose a conclusione di una "rivoluzione"...ci siamo?)

 Poi, in sintonia con Berlusconi, detta l'agenda: fine del contratto nazionale, detassazione degli straordinari, salario variabile. È il modello leghista...ma anche no ,il primo a dare una calmata al sindacalista Montescemolo è niente meno che...Calderoli.

"siamo a posto".

 
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Commenti al Post:
PituGuli
PituGuli il 19/04/08 alle 12:21 via WEB
Mi dispiace, ma Montezemolo ha detto solo una sacrosanta verità. E bada bene, non ha espresso una opinione politica, ma NUMERI, DATI, tratti da "L'altra casta", scritto non da un giornalista di LIbero, Il Giornale o La Padania, ma dell'Espresso. Che ci siano più di sei distaccati sindacali (pagati dallo Stato per fare la controparte a se medesimo, cioè a dire dei contribuenti che siamo noi) per ogni carabiniere, è un fatto ad esempio. Così come è un fatto che il Sindacato non solo non presenta un bilancio, ma nemmeno paga l'ICI, e parlaimo di un valore immobiliare superiore persino a quello della Chiesa: cosa questa che meriterebbe una campagna come quella che molti blog di sinistra conducono contro la Chiesa medesima, e a ragione. Che il Sindacato faccia gli interessi suoi molto più di quello dei suoi iscritti è un altro fatto, cifre alla mano: la detassazione dello straordinario è supplicata a gran voce dai lavoratori, sempre ad esempio. La vicenda di Alitalia poi è illuminante. Parole di Romano Prodi (non Berlusconi o Montezemolo): "I sindacati hanno fatto fuggire non solo Lufthansa, ma anche i russi di Aeroflot, i quali mi hanno scritto, nero su bianco, che i sindacati italiani sono peggio di quelli dell'ex URSS". Ora, Montezemolo non ti sarà simpatico (ok), e il termine "casta" ti farà venire l'orticaria (ok anche questo, anche se un termine più appropriato non c'è... forse MAFIA darebbe l'idea, ecco), ma i Sindacati sono uno dei grandi mali di questo paese, c'è poco da fare, e l'abbiamo capito in tanti, ma proprio in TANTI. Calderoli in primis, il quale ha capito benissimo subito che contro il sindacato non ci si può mettere, con buona pace di riforme e ogni qualunque forma di confronto. Se poi ti vuoi continuare a divertire coi nomignoli storpiati e i pregiudizi ideologici di trent'anni fa, fai pure. Ma i numeri e i fatti sono lì. Vedi tu.
(Rispondi)
 
 
PituGuli
PituGuli il 19/04/08 alle 12:23 via WEB
Aggiungo un fatto illuminante: nella lotta al precariato e al lavoro interinale, il sindacato è in prima fila. Ma non per quanto riguarda se stesso, che infatti lo usa a piene mani, e i suoi dipendenti non possono nemmeno aprire una vertenza sindacale, perché ovviamente... Potrei continuare, ma finirei per riscrivere il libro.
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 19/04/08 alle 12:44 via WEB
Mi immaginavo obiezioni del genere ,nulla di nuovo ,che dirti ,tante sono le critiche che si possono fare al sindacato ;la prima non mi sembra quella del distaccamento che almeno da queste parti si è bloccata già da un pezzo ;pochi sono i distacchi .Poi io credo che certi distacchi ,sono necessari ,mi devi spiegare per esempio come può fare uno che lavora in azienda a seguire passo passo le concertazioni che ineriscono un contratto. La critica che invece mi sentirei di fare anche io è che purtroppo il sindacato è stato ricacciato in un ruolo risibile da quando ha scelto la politica non della rivendicazione ma della diminuzione del danno,perdendo e facendo perdere un sacco di potenzialità. Quanto all’essere una potenza (meglio di casta ed anche di mafia) direi che possono esserlo non tanto perché lo ha capito Calderoli o altro ma perché le persone continuano a versare i loro soldini in busta paga o no?Si si ,coi nomignoli mi diverto ancora ,soprattutto quando vedo la faccia del nato potente Montezemolo.
(Rispondi)
 
 
PituGuli
PituGuli il 19/04/08 alle 13:01 via WEB
"Nulla di nuovo"??? E ti pare poco? Ma è tutto il tuo discorso che non coglie affatto lo stato delle cose. La quale semplicemente è questa: al sindacato non interessa affatto il bene generale - qualunque esso sia, e qualunque cosa si intenda con questa locuzione - quanto piuttosto la conservazione e l'aumento dei propri privilegi e del proprio potere. Che si esprime con distribuzione di posti, prebende, privilegi (anche il distacco, sì: il distaccato per indole e storia è un tendenziale nullafacente, uno che piuttosto che lavorare... e che tende a sollevare problemi e questioni anche dove non ce ne stanno, perché altrimenti come giustifica la propria presenza?). Il tutto con una logica veterostalinista, che coniuga lessico e ideologie anni '70 (altri tempi, su questo non si discute) in salsa contemporanea. Del resto, basta una scorsa alle vertenze sindacali impiantate per scoprire amenità e surrealismi che neanche Gogol'. In ogni caso, la parola definitiva sul tema l'han detta gli operai della Thyssen, che han cacciato i sindacalisti all'urlo di "venduti, buffoni, cialtroni". E se quelli non se ne andavano lesti, sarebbe finito in un linciaggio. Altro che salvaguardia della classe operaia... Sveglia Anto', le cose non stanno più come trent'anni fa...
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 19/04/08 alle 13:11 via WEB
Guarda che in certi casi sono d'accordo ma e certamente lo so bene che le cose non stanno come 30 anni fa ma tu non hai risposto però sulla critica che ho fatto io al sindacato e sul fatto del perchè mai allora c'è gente che continua a pagarlo? la prima e più rapida delegittimazione sarebbe quella.Adesso (per esempio) alla Ingram sono tornate le capo operaie che vanno a bussare al cesso se una ci si ferma più di 5 minuti ,non sono più gli anni settanta.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 19/04/08 alle 13:15 via WEB
senza sindacato chi andrebbe alla concertazione?
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
PituGuli
PituGuli il 19/04/08 alle 13:19 via WEB
Un sindacato costruito in modo diverso, cazzo! E poi sul termine concertazione, cioè su cosa intendano i sindacati per questo, ci sarebbe da sbellicarsi dalle risa ad analizzarlo...
(Rispondi)
 
 
PituGuli
PituGuli il 19/04/08 alle 13:18 via WEB
Capitolo soldini in busta paga. Molto istruttivo. Innanzitutto, l'età media degli iscritti è andata inesorabilmente aumentando negli ultimi 10-15 anni. E infatti il maggior numero di iscritti il sindacato lo conta tra i pensionati (che sono in questo il doppio della media europea): il minimo che si può dire è che i giovani il sindacato non li difende. Poi. Ci fu un referendum che abrogava il prelievo diretto in busta paga. Lesti, i furboni fecero rientrare la norma in sede di contrattazione dei contratti collettivi. Poi. Prova a disdire l'iscrizione. In qualunque periodo dell'anno tu la faccia, non solo essa decorrerà dal 31 ottobre successivo, MA per altre due mesi pagherai la quota. Sicché se tu ad esempio dai la disdetta il 2 novembre, pagherai la quota per altri 13 mesi. Quando si dice la correttezza. Vuoi che parliamo adesso dell'assistenza fornita agli iscritti? Agli extracomunitari iscritti ad esempio? O vuoi che parliamo dei CAF, la gallina dalle uova d'oro della triplice? Lo sai che per ogni 730 il sindacato viene pagato due volte, perché lo stato paga 15,7 euro per ogni modello compilato? Si è mossa persino la UE, rilevando un indebito aiuto di stato per questo, ma ha fatto pure essa un mezzo buco nell'acqua...
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 19/04/08 alle 13:26 via WEB
Mi sciorini una serie di dati (e fai bene,approfondirò),i caf sono un utile servizio per le persone .quanto ai giovani non sono rappresentati perchè non vogliono essserlo o perchè temono in qualche modo di ricorrere al sindacato?
(Rispondi)
 
 
PituGuli
PituGuli il 19/04/08 alle 13:42 via WEB
Rido! Perché i sindacati sono più interessati a difendere la pensione di quelli che ci stanno già e non gliene frega niente di chi la pensione non l'avrà mai, e lavora solo per garantirla a chi ce l'ha. Ma se togliessimo alla triplice anche solo qualcuno degli immensi benefit che ha, ci sarebbero soldi per garantirla a tutti. Vuoi che parliamo delle pensioni di capi e capetti sindacali? Lo sai che molti di loro hanno diritto PER LEGGE ad averne DUE, e certo non di due soldi? E poi parliamo dei manager Alitalia... In effetti, nel vecchio parlamento circa il 20% degli eletti era di provenienza sindacale, cominciando da Marini e Bertinotti, cariche no.2 e 3 dello Stato, per passare a ministri, sottosegretari, capicommissione e via scendendo. Ad esempio, la famigerata ARAN è composta per 5/5 da ex sindacalisti... fantastico. Ma per stare al popolo, andiamo un po' a spiegare alle operaie dell'Ingram gli straordinari benefici che il sindacato garantisce a chi lavora nella pubblica amministrazione, e vediamo cosa ti rispondono... pensa che il sindacato arrivò a chiedere un premio produttività per gli impiegati che... si recassero al posto di lavoro. Risposta di Prodi Romano: "se lo stipendio non è in sé un premio, non so che pensare!"
(Rispondi)
 
 
sparus_rm
sparus_rm il 21/04/08 alle 07:34 via WEB
Eh no: dire che i giovani non sono rappresentati perchè non vogliono essserlo o perchè temono in qualche modo di ricorrere al sindacato significa pretendere di parlare di una realtà come quella del mondo del lavoro senza sapere nemmeno dove stia di casa. I giovani non si iscrivono ai sindacati perché sanno che non possono fidarsi e che prima che arrivi il turno dei loro diritti, c'è da servire prima tutta la fila dei privilegi delle loro clientele.
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 19/04/08 alle 13:36 via WEB
Il senatore Pdl Maurizio Sacconi ha fatto sapere che il primo obiettivo perseguito dal nuovo governo sarà quello di ridiscutere il documento contro le morti bianche varato da Prodi. Nel giorno in cui Cgil, Cisl, Uil si sono incontrate per discutere proprio del tema rilanciando il provvedimento e in cui, guarda caso, la Confapi lo affossava Il senatore Pdl Maurizio Sacconi ha spiegato che "il primo obiettivo perseguito dal nuovo governo sul fronte della sicurezza" sarà quello di "ridiscutere il Testo Unico". E ha aggiunto: "partiremo da una convocazione del tavolo della parti sociali che, purtroppo, ereditiamo lacerato, con una spaccatura tra i sindacati e quindici organizzazioni sindacali del lavoro autonomo e delle imprese". Dunque Sacconi ci fa sapere che tutto il lavoro parlamentare e sindacale compiuto in questi ultimi mesi di esecutivo Prodi per arrivare ad un provvedimento che cercasse di porre uno stop alla mattanza quotidiana nei cantieri e nelle fabbriche, così come nei campi, è di fatto consegnato al macero dell'inutilità, alla cantina del ciò che è stato. Colpisce, ma non stupisce, che questa dichiarazione sia stata rilasciata dal senatore Pdl proprio nel giorno in cui i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil si sono incontrati a Roma per discutere proprio del tema sicurezza sul lavoro. Alla presenza dei sottosegretari al Lavoro e alla Salute Antonio Montagnino e Gian Paolo Patta, i rappresentanti sindacali hanno infatti convenuto sulla necessità di "estendere le misure di tutela per i lavoratori anche nelle piccole imprese" visto che "una percentuale altissima degli infortuni accade in aziende con meno di 10 addetti". Parallelamente si è auspicato che "i temi del contrasto agli incidenti sul lavoro diventino un punto imprescindibile nell'agende delle istituzioni locali e nazionali". Il che non vuol proprio significare gettiamo a mare il lavoro fin qui compiuto con l'importante apporto del sindacato, ma al contrario rilanciamolo estendendo le garanzie e i diritti alle categorie dell'occupazione non pienamente coinvolte. Un messaggio insomma al futuro governo perché si continui sulla strada intrapresa. Ecco allora arrivare la risposta di Sacconi. In tutt'altra direzione rispetto a ciò che si auspicavano le forze del lavoro. Un messaggio che ha del preoccupante per due ragioni. Prima, la strenua opposizione dimostrata nei mesi scorsi da Confindustria al Testo Unico, rispetto a cui si è sempre messa di traverso cercando di farlo naufragare: un dissenso che oggi, con il nuovo governo certamente molto più permeabile ai diktat che provengono dall' associazione degli industriali, rischia di tradursi in successo di fatto. Secondo, l'annuncio di Sacconi giunge proprio a ridosso di quanto dichiarato dalla Confapi, la quale ha fatto sapere che "gli incidenti sul lavoro non si riducono aumentando le sanzioni contro le imprese o ingessando le aziende con eccessi normativi e di controllo" perché il vero problema "è la carenza di formazione". Il presidente dell'associazione delle piccole e medie imprese, Paolo Galassi, ha infatti spiegato che "è piuttosto l'assenza di una cultura della sicurezza che continua a seminare vittime tra lavoratori e imprenditori" e che "il governo uscente lascia invece in eredità un provvedimento sulla sicurezza totalmente inappropriato, dominato da un incomprensibile atteggiamento persecutorio nei confronti delle aziende" e, come se non bastasse, "nato in assenza di un significativo contributo del mondo imprenditoriale". Di fatto le ragioni che ha cavalcato da sempre Confindustria per stroncare sul nascere il Testo approvato invece in extremis da Prodi e i suoi ministri, un documento che le impediva mani libere nel perseguimento del profitto a danno della salute dei lavoratori. Troppo pesanti le pene, troppo pesanti gli oneri per gli industriali: questo il senso della critica. Che pare sia stata ben recepita dai nuovi inquilini di Palazzo Chigi, molto sensibili alle sirene che cantano da Viale dell'Astronomia. Non c'è che dire, proprio un bell'inizio.
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 19/04/08 alle 13:36 via WEB
e di questa cosa che ne pensi ?
(Rispondi)
 
 
PituGuli
PituGuli il 19/04/08 alle 13:43 via WEB
Che Sacconi ha perfettamente ragione.
(Rispondi)
 
 
PituGuli
PituGuli il 19/04/08 alle 13:53 via WEB
Lo sai che la maggior parte degli incidenti sul lavoro sono dovuti alla mancata osservazione da parte dei dipendenti delle norme di sicurezza? Quel pacchetto è scellerato perché significa un aggravio insostenibile del costo del lavoro, che già sta mettendo l'Italia e i lavoratori italiani fuori dal mercato. Sistemi di diminuzione di tale costo ce ne sono, ma guarda un po', passano TUTTI attraverso una riforma della Pubblica Amministrazione (gonfiata di oltre il 30% del personale necessario, con ritmi di produttiva che sono con queste cifre la metà della media europea), o attraverso uno snellimento delle procedure burocratiche, che in molti casi significano vantaggi economici per i sindacati, come la soppressione di molti enti di controllo (ce ne sono un numero fantastico in Italia, tutti utili a dare un lavoro a sindacalisti assortiti)... Chissà perché il sindacato invece preferisce puntare sul controllo poliziesco...
(Rispondi)
 
 
PituGuli
PituGuli il 19/04/08 alle 14:00 via WEB
In ogni caso, la risposta VERA te l'han data gli operai: il 37% degli operai ha votato per Sacconi e co., contro il 29% dato a Veltroni. Un perché ci sarà.
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 19/04/08 alle 14:25 via WEB
E va bene ,allora siamo a posto ,adesso andiamo verso il vero progresso e la civiltà;non posso che esserne contenta ,ovvio.
(Rispondi)
 
 
 
 
PituGuli
PituGuli il 19/04/08 alle 14:33 via WEB
Quando il sindacato tornerà a fare il sindacato, e non sarà più uno dei grandi centri di potere in questo paese, sarà senz'altro meglio. :-)
(Rispondi)
 
dennydani
dennydani il 19/04/08 alle 15:00 via WEB
da operaio dico la mia 1) montezemolo,berlusconi ecc. mai potran stare dalla nostra parte,con tutti i dipendenti a loro carico mai vorran darli dieci euro in piu....anzi.E per quanto riguarda i sindacati è normale che contano poco,dato non appoggiati dagli operai....Sciopero???Perchè perdere 80 euro per guadagnarne 30?L'operaio ormai ragiona cosi quindi l'unica arma sindacale è andata a farsi benedire.Ciao ciao da Dani e in emilia come altre 2 - 3 regioni dove si lavora per vivere mai vinceranno i difensori degli industriali.
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PituGuli
PituGuli il 19/04/08 alle 16:27 via WEB
Veramente è anche successo che la FIAT abbia offerto unilateralmente e preventivamente un anticipo di aumento di 30 euro, per superare lo stallo nelle trattative per il rinnovo contrattuale, e che Della Valle abbia deciso un premio annuo di produttività a TUTTI i suoi dipendenti di 1400 euro, e i sindacati abbiano mandato a monte tutto sdegnati. Non solo. Hanno rifiutato la proposta di aumentare a tre gli anni di contratto. Perché tutto questo? La sola risposta che si riesce ad immaginare è che queste offerte avrebbero tolto loro potere, e spuntato l'arma dello sciopero... Se poi qualche operaio sia stato contento di questi niet, sarei curioso di saperlo.
(Rispondi)
 
lubely
lubely il 19/04/08 alle 17:12 via WEB
Sto seguendo le sorti di un'azienda del Torino nord. Una società voleva acquisirla, ma i sindacati hanno detto no. Se ne sono beccate di tutti i colori: quelli che si oppongono, quelli che preferiscono vederla fallire, quelli che non hanno a cuore i destini dei lavoratori. Poi si scopre che il nuovo piano industriale prevedeva il taglio di 100 dipendenti sui 180 presenti. E oggettivamente un sindacato non può accettare che cento persone venga prese a calci in culo. E hanno ragione
(Rispondi)
 
 
PituGuli
PituGuli il 19/04/08 alle 17:20 via WEB
Certo, a cento tessere nessuno sputa sopra. Magari a nessuno sarà venuto in mente che lavoro per tutti 180 in quell'azienda non ce n'è. E' un tipo di ragionamento che immagino non sia politicamente corretto.
(Rispondi)
 
 
 
lubely
lubely il 20/04/08 alle 11:21 via WEB
a volte prima di parlare bisognerebbe conoscere i fatti. Il lavoro c'è, per tutti 180. Ma gli attuali titolari non hanno liquidità per pagarli perché hanno sbagliato investimenti in altri settori. I potenziali acquirenti puntano proprio su questo. Comprare per un tozzo di pane e calci in culo a chi non rientra nei piani. Ma del resto mica si poteva pensare che uno che in centro persone che rischiano di restare senza lavoro invece di cento famiglia ci vede solo centro tessere potesse avere l'umiltà di dire che non conosceva il fatto specifico e di ammettere che non ha tute le certezze in saccoccia, no?
(Rispondi)
 
 
 
 
PituGuli
PituGuli il 20/04/08 alle 11:42 via WEB
Guarda che le cento tessere ce le vede il sindacato. Vuoi che ti racconti anche io un po' di fatti, ma un bel po' davvero?
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
lubely
lubely il 20/04/08 alle 11:52 via WEB
le cento tessere ce le vedi tu. Non tutto il sindaco è come lo vedi tu. Ringraziando dio o chi per lui c'è ancora chi ci vede cento famiglie
(Rispondi)
 
 
 
 
PituGuli
PituGuli il 20/04/08 alle 12:48 via WEB
Se sembra che abbia mancato di rispetto alle cento famiglie, ho sbagliato, e mi scuso. Ma questo non sposta una virgola di tutto quel che ho detto. Per il resto, ti ho risposto più sotto.
(Rispondi)
 
ildemonologo
ildemonologo il 19/04/08 alle 17:39 via WEB
Giovedì mattina sono andato a vedere la realizzazione di una struttura in acciaio del quale progetto mi sono occupato e che è stata appaltata. Premetto che l'esecuzione è affidata ad una piccola realtà imprenditoriale di cui conosco il titolare, uomo estremamente capace che, partito facendo il saldatore, ha realizzato tutto da solo. Uomo di estrema sinistra perchè, mutuando le sue parole, viene dalla gavetta e prima di fare il padrone ha fatto, e per molti anni, l'operaio; anche oggi non è raro vederlo con il cannelllo da taglio in mano: lo stimo molto perchè è di grande coerenza. La realizzazione prevede una copertura a spiovere di 45° ed il personale operava senza la cintura di sicurezza: un giramento di testa, un piede in fallo è giù con una caduta di diversi metri direttamente sul cemento armato. Chiaramente ho fatto fermare tutto e chiamare il titolare che, in quel momento era su un'altro sito. Non ti conto le parolacce che questo ha rivolto alla propria gente che, approffitando della sua assenza, ha bellamente ignorato le misure di sicurezza... mi sono allontanato ma mi ha colpito la frase "se avete deciso di ammazzarvi, almeno vi ammazzo io così se vado in galera ci vado per qualche cosa che ho fatto io". Perchè ti racconto questo? Per sfatare un po' di quei luoghi comuni così tipici tra chi strologa di operai ma non saprebbe distinguere tra un cannello da taglio ed una da saldatura... Ciao Anto...:))
(Rispondi)
 
madevix
madevix il 19/04/08 alle 19:31 via WEB
Mizzica cominciano bene.... prima fanno scomparire la sinistra dal parlamento e poi voglio distruggere pure i sindacati... siamo proprio messi male....
(Rispondi)
 
 
sparus_rm
sparus_rm il 21/04/08 alle 07:46 via WEB
La sinistra scompare dal parlamento perché, evidentemente, non ha capito più un cazzo dei propri elettori. Ciò malgrado, invece di affrontare una drastica autocritica si continua a parlare di inivisibili nemici, cospirazioni dall'esterno e minchiate varie. In questo, gli errori della sinistra arcobaleno sembrano non aver insegnato nulla ai sindacati.
(Rispondi)
 
snoopy68
snoopy68 il 19/04/08 alle 21:57 via WEB
Mi pare evidente che si sta cercando di creare l'effetto domino dopo il risultato elettorale che ha visto sconfitta pesantemente la sinistra. Chiaramente il sindacato ha le sue - e gravi - responsabilità ma che adesso arrivi bello bello il buon Luca Luca e si faccia portavoce delle esigenze della classe operaia credo sia francamente troppo
(Rispondi)
 
 
PituGuli
PituGuli il 19/04/08 alle 22:46 via WEB
Sarebbe interessante che per una volta si rispondesse nel merito, tanto per vedere l'effetto che fa: magari è la volta che si arriva da qualche parte. In ogni caso, quelle cose Montezemolo le dice da un anno almeno; ma non è che le dice solo lui: solo il 5% degli italiani si sente adeguatamente rappresentato dai sindacati. Il 61% di essi ritiene che il sindacato non faccia i suoi interessi (ATTENZIONE! NON PARLIAMO DI UNA ISTITUZIONE POLITICA, MA DI UNA RAPPRESENTANZA DI PARTE). Nella scala di fiducia dei cittadini, il sindacato viene al terz'ultimo posto, prima solo di banche e partiti. Addirittura (fonte Ilvo Diamanti, NON La Padania o Libero) viene addirittura all'ultimo posto, dopo la politica, nella scala di fiducia nelle istituzioni che hanno rilevanza economica. Il grado di fiducia generale (sempre fonte Diamanti) è un terzo di quella nei Carabinieri, metà di quella nella scuola e nei comuni. Questi sono i FATTI, questo è OGGI il sindacato italiano nella percezione dei cittadini. Altro che opinioni di Montezemolo. Rispondete a questo, per favore, e non con luoghi comuni stravecchi e inutili...
(Rispondi)
 
 
PituGuli
PituGuli il 19/04/08 alle 22:47 via WEB
Ripeto, io ho votato PD, NON PdL. Sempre per la chiarezza.
(Rispondi)
 
upmarine
upmarine il 20/04/08 alle 01:32 via WEB
Cara Antonia, ti sei impelagata nell'apologia di una potenza, nata per un buon fine, che io non avrei mai difeso. Il sindacato, insieme ai tanti - ma non tutti - padroni sfruttatori, sono la rovina dell'Italia. Soprattutto nella pubblica amministrazione.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 20/04/08 alle 01:35 via WEB
Io ci penserei un pò sopra a questa espressione che gira spesso ma che temo non sia così vera nonostante le legittime critiche che dobbiamo e deve fare il sindacato
(Rispondi)
 
 
 
PituGuli
PituGuli il 20/04/08 alle 11:08 via WEB
Sarebbe il caso di scrivere ancora un po' di numeri, stavolta su Pubblica Amministrazione e Sindacato, ma temo di diventar inutilmente stucchevole, perché quando non si vogliono accettare i fatti, preferendo cullarsi al suono dolce dell'idea romantica, raccontare le cose come sono è solo tempo perso, e si passa per cinici, rompicoglioni e provocatori. Di fatto, Anto', il sindacato che immagini tu, non esiste: è l'ottava azienda privata italiana, per dimensioni e fatturato; una azienda che non produce un fico secco, e che deve tutti i suoi introiti alle finanze pubbliche e ai contribuiti volontari e involontari dei cittadini; una colossale macchina parassita, che blocca ogni merito e ogni possibilità di sviluppo. E guarda che anche concorrere allo sviluppo, premiando il merito e dando calci in culo ai nullafacenti è giustizia sociale.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 20/04/08 alle 11:50 via WEB
Mi sembra di avere già detto che su diverse critiche fatte al sindacato sono d'accordo,di più all'interno del sindacato stesso c'è una discussione e credo di più ce ne sarà nel prossimo futuro ma da questo a fare pratica dell'odioso "tuttugualismo"mi sembra proprio deleterio .A Sansepolcro la Nestlè(ex Buitoni)s enon avesse avuto un sindacato forte e deciso avrebbe già chiuso e non perchè sia improduttiva ma perchè i signori nestlè si volevano portare tutto fuori .
(Rispondi) (Vedi gli altri 10 commenti )
 
 
 
 
PituGuli
PituGuli il 20/04/08 alle 12:46 via WEB
Vedi, non è una pratica corretta quella del desumere da un particolare una regola generale. Il fatto che alla Nestlé il sindacato abbia fatto il suo dovere, significa per l'appunto che ha fatto il suo DOVERE. E allora? Ma ci sono anche centinaia di migliaia di casi in cui non lo fa: ciucciando fior di soldi pubblici per dar lavoro e difendere nullafacenti, assenteisti, malversatori; oppure andando al di là di ogni immaginabile prerogativa, occupando e creando poltrone in modo indebito, affondando aziende (Alitalia su tutti); o ancora succhiando soldi per la formazione che servono solo per dar lavoro ai formatori (parole di Bassolino), o lucrando su 730, su consulenze inutili, e potrei continuare. Certo che il tuttugualismo è deleterio: lo è ad esempio tacciando tutti i romeni di violenza sessuale, ma anche dando a tutti i padroni del fascista o del negriero, o a tutti i votanti della destra (e io non sono tra questi) del razzista, o del qualunquista. Qui però la questione è un'altra. Il sindacato è ormai per metodo prima di tutto una macchina parassita, creatrice di potere e consenso. E, perdonami, per far bene il sindacato nei luoghi di lavoro - e qui rispondo anche a Lubely - non occorre davvero essere tutto ciò. Il tuttugualismo lo fai tu, Anto', affermando che siccome il sindacato IN QUALCHE CASO fa il proprio lavoro, è cosa buona e va difesa dalle critiche. E invece, proprio per difendere DAVVERO i lavoratori e i cittadini, prima sparisce questo sindacato coi suoi metodi, meglio è. Direttamente, perché non sottrae risorse che gioverebbero a chi ne h davvero bisogno (giustizia sociale, ancora una volta). E poi perché un sindacato davvero forte, autorevole, è un sindacato autorevole. E questo non lo è, non lo è affatto.
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ossimora
ossimora il 20/04/08 alle 13:17 via WEB
Vedi, non è una pratica corretta quella del desumere da un particolare una regola generale.Prendo a prestito il tuo incipit e mi fermo qui :credo che questa regola vada bene anche per il sindacato.
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PituGuli
PituGuli il 20/04/08 alle 13:41 via WEB
Si vede che per te, saccheggiare le casse pubbliche e difendere sistematicamente i nullafacenti, è un dettaglio.
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ossimora
ossimora il 20/04/08 alle 15:11 via WEB
questo è quello che sostieni tu o una verità assoluta?(che il sindacato difenda soltanto i nullafacenti...lo fa,a volte lo fa e qui siamo d'accordo io sono fra quelli che più di una volta ha definito "indifendibili" certi personaggi del personale ATA ,perdendo iscritti fra l'altro)
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PituGuli
PituGuli il 20/04/08 alle 17:24 via WEB
Di solito, si considera che una affermazione suffragata da numeri e circostanze venga considerata un fatto. Poi però capisco che una convinzione ferrea, basata su considerazioni e un sistema di valori, non si lasci piegare dalla realtà dei fatti, ed è ciò che chiamiamo ideologia. Capisco che poiché il sindacato viene definito "associazione che difende gli interessi economici e professionali dei lavoratori", esso sia buono e giusto e da difendere a prescindere, nonostante le evidenze (i fatti) dimostrino il contrario. E allora resta della tua idea e delle tue convinzioni ideologiche, che ti devo dire? E buonanotte alla realtà delle cose.
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ossimora
ossimora il 20/04/08 alle 20:08 via WEB (Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 20/04/08 alle 20:20 via WEB
immagino più o meno già che dirai che è appunto "ideologia" e ci sta ma lo è anche quella di Liviantoni e dei suoi teoremi ,ideologia.sarebbe interessante forse ,adesso casta per casta andare su quella dei piccoli e grandi imprenditori che ravanano a pien mani dalle nostre tasche disseminando magari le zone industriali di aziende semivuote o frazionate ,che costruiscono ditte modello coi pratini e le fontane e che producono il 90% all'estero,poi sulla compagnia delle opere etc etc.La melassa del pensiero di destra spaccia la fine delle ideologie affermando a pieni polmoni la sua che però non lo è ,O no?
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PituGuli
PituGuli il 20/04/08 alle 22:44 via WEB
No, Livadiotti mette in ordine fatti, nessun teorema. Il testo è lì, basta leggerlo. Ci lamentiamo sempre, specie a sinistra, che in Italia manca l'informazione, l'obiettività e la libertà nel narrarli, la capacità di fare inchieste senza guardare in faccia a nessuno... Poi non capisco cosa c'entra il riferimento agli imprenditori. Ho forse detto che sono dei santi? Che sono la salvezza di questo paese, di cui han fatto sempre e solo il bene? No. E non capisco nemmeno il riferimento al pensiero di destra. Ho detto che sono di destra? Il post del resto l'hai scritto tu: hai scelto tu il tema e il taglio; io ti ho fatto osservare, dati alla mano, che Montezemolo non dice cazzate, e che anzi dice quel che pensa oltre il 60% degli italiani. E in ogni caso, perdonami, giustificare malefatte e malversazioni diffuse e ancor peggio sistematiche, con un "lui è peggio di me", è quanto di più lontano da un pensiero di sinistra che pretenda di essere coscienza critica e avanzata del paese.
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ossimora
ossimora il 21/04/08 alle 07:36 via WEB
…ops pardon Livadiotti.Ho letto diversi interventi in risposta al Casta2 ,lo leggerò obtorto collo perché secondo me ha ragione Ilvo Diamanti quando dice che ormai in Italia l’unica cosa che vende(e non solo in senso metaforico basta pensare ai processi mediatici…etc)è tutto ciò che ci offre la possibilità di indignarci e di essere “contro”.E’ un contributo,mi auguro che dal sindacato venga un dibattito,una discussione e rimessa in discussione di molte cose e magari degli altri dati ,perché non credo che né Stella né Livadiotti siano il verbo.Non intendevo dire che Tu sei di destra mi riferivo ad un “modus pensandi”che è nell’aria che si respira e che tende a diventare pensiero unico.Non c’entra “il lui è peggio di me”,è che non dispiacerebbe che fra tanto bailamme ci fosse anche qualcuno che acclari anche altre questioni.
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sparus_rm
sparus_rm il 21/04/08 alle 07:50 via WEB
Che il sindacato nella PA difenda nullafacenti, assenteisti e falsari di certificati medici è un dato di realtà condiviso da chiunque conosca e viva da non sindacalizzato il lavoro nella PA. Può non piacere, me ne rendo conto, ma è così.
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sparus_rm
sparus_rm il 21/04/08 alle 07:38 via WEB
Io ti inviterei a farti raccontare da qualcuno che sa cosa significhi cosa significa essere precari nella pubblica amministrazione, e riservarsi casomai dopo di prendere le difese d'ufficio degli indifendibili sindacati.
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lubely
lubely il 20/04/08 alle 14:31 via WEB
Il fatto che alcuni sindacalisti non facciano il loro lavoro non è un buon motivo per sparare sulla categoria. Sennò allora tutti i politici sono sanguisughe nullafacenti, gli imprenditori gente che manda altra gente a morire solo per il proprio profitto, i giornalisti pennivendoli al soldo del potente di turno, i commercianti gente che alza i prezzi a piacimento, gli extracomunitari malviventi pronti a saltare addosso alla prima che capita, gli stata gente che pensa solo a rubare lo stipendio ecc ecc
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PituGuli
PituGuli il 20/04/08 alle 14:54 via WEB
Non hai capito... proprio non hai capito. O non vuoi capire. Vabbé. Quando il sindacato avrà fatto la fine della sinistra arcobaleno sarai uno di quelli che non se saprà capacitare, dando la colpa a chiunque, tranne a se stessi. Buon lavoro intanto :-)
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sparus_rm
sparus_rm il 21/04/08 alle 07:41 via WEB
La fine della sinistra arcobaleno non ha insegnato nulla: basta veder di cosa parlano oggi i "dirigenti" di PRC e PDCI a fronte della batosta che hanno preso. Continuiamo così, facciamoci del male.
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ossimora
ossimora il 21/04/08 alle 07:51 via WEB
No...devo andare non posso più discutere ,la mia non è una difesa d'ufficio ma un cercare anche di non buttare tutto dalla finestra...ciao
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sparus_rm
sparus_rm il 21/04/08 alle 09:54 via WEB
Se ti va ne discutiamo, ma per quanto mi riguarda c'è parecchio da buttare dalla finestra...
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sparus_rm
sparus_rm il 21/04/08 alle 07:30 via WEB
Fintanto i sindacati continueranno a difendere privilegi che pagano tutti, tipo i "piani malattia" (oltre ai piani ferie) nelle Pubbliche Amministrazioni, a dire in pubblico che sono contro il precariato salvo poi accettarlo ed incoraggiarlo per i propri comodi e per dare regalini ai padroni, finché i sindacati continueranno a proteggere i fancazzisti, gli arroganti, gli intoccabili e gli incapaci, fintanto continueranno a mungere e farsi mungere dalle loro clientele (provate a diventare autisti di autobus in una municipalizzata senza tessere in tasca), a rendere difficile l'entrata dei giovani nel mondo del lavoro, fatemi il cazzo di favore di non pronunciare in mia presenza la parola sindacati. Non se ne può più di questi slogan: mai nessuno che si preoccupi di vedere cosa c'è dietro veramente. E poi ci si meraviglia anche che si siano perse le elezioni.
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nadine6I
nadine6I il 21/04/08 alle 21:37 via WEB
mi sembra evidente che dai post emerga una doppia verità che mi dà molto da pensare perchè quando si esasperano divisioni come queste all'interno di una compagine c'è sempre lo zampino del potere che divide e impera. il sindacato ha perso credibilità dal momento che gode di vantaggi economici e di posizione che i lavoratori si sognano,vantaggi autoattribuititi che non sarebbero stati possibili senza il consenso e l'oliatura da parte di coloro da cui dovrebbero difenderci e di cui è legittimo,a questo punto pensare,che ne sia l'estensione.il sindacato che diventa propaggine del potere non và rimosso ma và rimesso in discussione e riformato alla radice,difenderlo così com'è non serve a nulla
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PituGuli
PituGuli il 22/04/08 alle 10:55 via WEB
Esattamente il senso del mio pensiero.
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