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« SIENA D'OGNI VIRTU' L...Messaggio #106 »

Post N° 105

Post n°105 pubblicato il 25 Ottobre 2005 da ossimora
 
Tag: Di me

Io sono della categoria di lettrici  che dimentica (ma non solo...mi capita lo stesso col cinema ,col teatro,persino coi testi delle canzoni...ricordo soltanto qualche ...poesia...si l'ho detto...poesia scritta da me ,in realtà non ho mai definito tali prima d'ora i divertissement che arrangio con le parole-AMATE)

Proprio qualche giorno fa mi è capitato di leggere (non ricordo certo dove....ca va  sans dire.....)una riflessione di un tale il quale sosteneva che esistono due categorie di lettori ;quelli che ricordano per filo e per segno le trame dei film che vedono e dei romanzi che leggono ,al punto di saper descrivere minuziosamente avvenimenti,nomi e personaggi e quelli che ,(io)ad un ora dall'uscita dal cinema e da un paio di giorni dall'aver chiuso un libro,vedono con un certo terrore precipitare trama e personaggi in una nebulosa perlacea indistinta,dalla cui essenza opaca spuntano magari un volto,un immagine senza coerenza.

Bene ,colui che scriveva (al quale debbo comunque il coraggio di ammettere sta cosa e persino di dirmela,nonchè tentare di analizzarla..)sostiene che le persone che non ricordano..una mazza in termini di aneddotica non dimenticano mai invece uno stile ,un'atmosfera ,un contesto,un impressione e sanno distinguere in pochi tratti "l'inconfondibile "mano di un regista o di uno scrittore,sono sensitivi e sanno districarsi nelle  ubbie e nei significati profondi di chi si esprime.Quindi chi scorda tutto quello che è successo,non perde l'ordito come se guardasse un tappeto da sotto mentre il primo tipo di persone osserva minuziosamente il disegno che sta sopra.

Non me la sento di confutare questa tesi in toto...anzi penso che l'ideale sia un lettore-consumatore d'arte varia ,che curi la trama e l'ordito.... ma mi sento un pò meno sola.


Percorrendo il tragitto casa-lavoro assieme ad un paio di colleghi parlavamo di cose lette,di libri.mi sono ritrovata in silenzio,tacitata dal mio perenne senso di estraneamento quando qualcuno ricorda con dovizia di particolari,personaggi,descrizioni i libri che ha letto.
 
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Commenti al Post:
amoildeserto
amoildeserto il 25/10/05 alle 15:41 via WEB
Stesso...identico...preciso...problema! :)) A volte mi capita di vedere la pubblicità di un film per tele, un' immagine mi ricorda qualcosa, allora penso: Ma l'avrò visto o ho visto solo il provino? Per i libri più o meno stesso problema, peccato che il lavoro che svolgo necessiti di una memoria di ferro...allora escogito sempre qualche stratagemma e nessuno (spero) se ne accorge;) Vero, siamo in tanti e questo in parte, mi ha sempre consolato...ora, data la tua spiegazione..che dire...mi sento rinata ;))
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 25/10/05 alle 15:58 via WEB
un altra cosa che ci può consolare che raramente potremo essere considerate delle spocchiose che fanno sfoggio della loro erudizione....Comunque anche io sto cercando di lavorare un pò sulla memoria.CIAO!!!!!
(Rispondi)
 
kruunu
kruunu il 25/10/05 alle 17:00 via WEB
Possibile chiave di lettura. Una semplice osservazione. Ci sono persone di tempra forte che non si fanno impressionare dal ricordo e quindi capaci di ricordare ogni cosa fatta e detta, avendone una predisposizione più che un’abilità. Per paradosso questi tizi sono quelli che meno hanno a che fare col loro passato, anzi proprio perché sono capaci di disconnetterlo emozionalmente, possono entrarvi a piacimento senza conseguenze e usura e pare abbiano un' attinenza col regno dell’inattingibile temporale. Stranamente non ci ricavano nulla da questo eterno contingente, mentre ad altri –invero pochi- basta il più piccolo frammento di memoria per farne disciplina e sistema. Ciò che li terrorizza, viene cancellato ciò da cui temono che possa arrivare dolore, sospinto indietro, coperto. E se a terrorizzarli sono le conseguenze del ricordo, ebbene, non è strano pensare che si rimuova la stessa facoltà di ricordare, anche se è stata un’attività involontaria, che ha operato al di sotto degli stati di coscienza e di percezione. Gradualmente vengono portati all’indifferenza, all’apatia mnemonica per non ricordare cose che potrebbero danneggiare. Una specie di trappola di un istante senza tempo; da questo soltanto si può operare creativamente e teoreticamente su una trama che rimane a livello subcoscienziale. E forse qui nasce l’opera unica assoluta, senza memoria cosciente, ma in grado di sviluppare la creazione del momento da un archetipo in trama. Un’identità sempre più vicina alla creazione e di un pensiero dissociato; d'una estrema teoresi, forse anche inumana. L’"eccellenza" di questa condizione si raggiunge quando, guardandosi in uno specchio si ha la sensazione di trasalire come di fronte a un volto estraneo. Questa linea di lettura, cosi estremizzata, potrebbe dare peso all'ipotesi da te proposta. Sono d'accordo con te a riguardo del lettore-consumatore d'arte varia; ma è un ideale che si scontra facilmente con una quotidiana osservazione. kruunu
(Rispondi)
 
rostocchio
rostocchio il 25/10/05 alle 17:40 via WEB
Oh proprio contento di aver letto questo post, anche io adesso mi sento meno solo.:-) Una rabbia quando finisco un libro che mi ha preso tantissimo e poi dopo un mese nom ricordo che vagamente la trama. Non penso che sia un problema di memoria, da quando faccio teatro ho verificato di avere un ottima memoria, i pezzi che devo recitare li memorizzo con facilità e non li dimentico. Comunque non penso che le due categiori indicate di lettori, una sia migliore dell'altra, sono solo diverse. Buona giornata!!
(Rispondi)
 
santaguero
santaguero il 25/10/05 alle 20:50 via WEB
il buon Jorge Luis Borges in una conferenza che tenne a Roma non ricordo quando e nemmeno dove, esortò un giornalista famoso, di cui non ricordo il nome, a spegnere il registratore altrimenti la sua mente non avrebbe mai ricordato le cose più importanti scaturite dall'intervista. E' l'unica cosa che rimembro di quell'incontro oltre alla mia presenza...bacio
(Rispondi)
 
Clubmvfaculoberlusca
Clubmvfaculoberlusca il 25/10/05 alle 22:50 via WEB
e allora siamo uguali!!! ^___^
(Rispondi)
 
Ninfeanera09
Ninfeanera09 il 25/10/05 alle 23:58 via WEB
Nn mi sento più sola.. faccio parte anch'io della categoria. E mi ritrovo d'accordo quando si dice che le persone come noi assorbono le sensazioni di un libro .. forse ci concentriamo troppo su quello che voleva comunicare l'autore senza dare peso a nomi e trama di un libro...
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a_lucky_man
a_lucky_man il 26/10/05 alle 07:58 via WEB
direi di si, e la teoria è molto incoraggiante, almeno per me
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