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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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« bufaleinsalatona »

La giornata

Post n°1299 pubblicato il 28 Agosto 2008 da ossimora
 

 +++

Oggi la notizia   allucinante e pesantissima  è quella dei morti nel Mediterraneo ;

ancora dannati della terra ,ancora terrore , poche righe e due parole bastano alla nostra "informazione" per tutti;

non erano in un aereo verso le ferie e non contano una mazza.

Urliamo.

La minutaglia della cronaca nostrana si nutre invece di misere storie miserrrime .

Scrostare un po’ il maquillage è per me  esercizio  necessario.

Dunque i 7000 (2000 in più del passato ,che bravi!)“esuberi” Alitalia  sono tutti sovraddosati e certamente trattasi di  vagabondi ,quindi non c’è problema di sorta .

Il premier ha garantito che i sacrifici saranno per poco e che i lavoratori saranno ricicciati e  non abbandonati.

 Possono crederlo...e stare tranquilli ,inutile che sbraitino quei perdigiorno dei sindacati .

Qui adesso si fa sul serio e magari si risolve anche il problema della nostra sovrappopolazione e dei ragazzi precari a vita.

La ministrina  Gelmini dalla penna rossa, intanto , raccatta tutte le chiacchiere da corridoio più deleterie in giro per le scuole ,quelle che da anni fanno stridere i denti ogni  mattina e con queste copre l’unica verità semplicissima e banale;meno soldi ,contrazione dei servizi  soprattutto a chi più ne ha bisogno ,apertura alle fondazioni private ,meno autonomia.

Dopo il grembiulino,il voto in condotta ,tornano le valutazioni tramite i numeretti e in prospettiva :il maestro unico .Bazzecole insignificanti.

 Altro che tempo pieno diffuso e modelli euopei.

Bisogna risparmiare ;questo è l’unico dictat in ogni campo che riguarda le persone;scuola ,sanità,cultura , altrimenti non si trovano i soldi per foraggiare grandi opere ,guerre e pseudoguerre ,progetti per gli amici degli amici dove non si può risparmiare di certo!

Non mancava oggi grande risalto in cronaca  al bagno di Fini in riserva naturale integrale ,le relative scuse di circostanza e l’affermazione che pagherà la multa .

Penso dell’opportunista ,voltagabbana ,presidente del senato ,tutto il peggio possibile e la cosa che mi manda più in bestia è che sono due mesi che lo si vede saltellare da una barca all’altra (lui e non solo …) come una soubrettina demodè ...non potremmo cominciare a risparmiare stringendo la borsa a questi loschi figuri???

 
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Commenti al Post:
fattodiniente
fattodiniente il 28/08/08 alle 21:59 via WEB
Detesto i commenti fatti per partito preso. IL ministrO Gelmini ha detto cose di un buon senso, di una verità, con soluzioni razionali ed efficaci che era proprio ora qualcuno dicesse. Meno soldi? No, soldi spesi meglio. Non è elegante rimandare ad altri blog, ma tutto quel che ho scritto da Sandali dovrei riscriverlo qui, o copiaincollarlo (peggio).
(Rispondi)
 
fattodiniente
fattodiniente il 28/08/08 alle 22:03 via WEB
Dico solo questo: trovo scandaloso buttare altri soldi nella scuola (il 97% dei fondi per stipendi, che sono pure magri!), per pagare tre persone quando ne bastan due, e col 30% del risparmio paghi meglio chi lavora, decuplichi gli investimenti e ti avanza pure qualcosa da mettere - putacaso - nella sanità, dove i rapporti medico-specialista-infermiere/paziente fanno ridere in confronto a quelli della scuola. E chissà mai che si possa avere dei tempi per prestazioni specialistiche dimezzati rispetto agli attuali.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 01:31 via WEB
Sta cosa del partito preso la prendo così come la ri ri proponi tu;sai come la penso;il partito preso è sempre e comunque squisitamente soggettivo.Potremmo essere d'accordo quando parli di utilizzare eventuali surplus nella scuola (difficilissimi in genere da sanare perchè assieme a situazioni nelle quali gli insegnanti sono realmente molti ce ne sono altre nelle quali si fanno salti mortali per sopperire a tutte le esigenze)dirottandoli alla sanità ma sorrido pensando a questo .La sanità già è penalizzatissima in termini di investimenti pubblici e il risparmio e la riduzione della spesa ad oltranza sulla testa di chiunque sono pratica comune .Non penso proprio sia questo l'obiettivo del presunto risparmio. Certamente questa ministra che ha come punto di riferimento solo Tremonti ;che non sa nulla di scuola reale (non quella di numeri soltanto ma di singole situazioni ,di complessità non mi sembra proprio nulla di speciale .Una mediocre funzionaria de tesoro,troppo semplice ma molto manovrabile dato che ha solo due obiettivi (finora)evidenti ;farsi una facile pubblicità mediatica tranne minimalità come quella del grembiulino ed anche quella del voto numerico(di cui possiamo parlare ,essere d'accordo o meno o esserlo per certe cose e non pe r altre )ma che di certo a lei serve per il consenso da bar e l'imperativo categorico RISPARMIARE .Io visto che tagliano ovunque attendo di capire dove andranno i soldi.Se si fa una risonanza magnetica in tempi dimezzati ben venga ovvio.
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 01:33 via WEB
Quanto al copia incolla ...non è poi così deleterio :mi è capitato un testo proprio in ti giorni sulla rivoluzione del copia incolla e ne parlava come una possibilità di operare nei testi con grandi possibilità espressive.
(Rispondi)
 
helga2008
helga2008 il 28/08/08 alle 22:03 via WEB
sera ossimora e coplimenti per aver mantenuto la calma sull'argomento <ministrina>. Io non solo ci vedo le disattese assunzioni di maestri ed insegnanti precari, il rimangiarsi di promesse "Ripartiremo con i concorsi" anzi moduli e percorsi d'integrazione tutto sul maestro unico !!!!! E gli insegnanti di sostegno che fine hanno fatto? I laboratori secondo la ministra chi dovrebbe condurli?? Le elementari come le superiori,ma bene poichè a Milano si parla di scheda d'ammissione per il liceo scientifico e precedenza a chi è della zona..... Non mi sambra di sparar cazz... smentitemi pure,nè sarò lieta, notte ai viaggiatori :-)
(Rispondi)
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 28/08/08 alle 22:15 via WEB
E i laboratori scientifici, di analisi mediche, di ricerca, chi li conduce? C'è già UN MILIONE di insegnanti: ne vogliamo ancora?
(Rispondi)
 
 
 
jlseagull0
jlseagull0 il 29/08/08 alle 01:16 via WEB
il fatto che il 97% del budget della scuola vada in stipendi per insegnati è drammatico. Semplicemente vuol dire che non si spende un catzo per migliorare la qualità dell'istruzione, e questo è il dato più importante. Gli insegnanti sono troppi? non so, probabilmente. Ma credo che limitare l'accesso alla professione a quelli veramente motivati con scuole di formazione, tirocini(come mi sembra che si stesse facendo prima) fosse una misura nettamente più efficace. Concorsi? come credete che funzioneranno i concorsi nel Paese di Berlusconi?
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 01:34 via WEB
sigh
(Rispondi)
 
 
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 29/08/08 alle 01:56 via WEB
Delle volte non ti capisco. Siamo d'accordo che gli insegnanti son troppi e inutili: un ministro mette un po' d'ordine e tu la insulti? Mah. E' la solita miscela deleteria di benaltrismo e dietrologia, ma a me non interessa. E poi la faccenda del grembiulino e del voto... come se a far casino su queste faccende non fosse la gente che dice le cose che dici tu (a parte il fatto che il 90% della gente è d'accordo sul voto perché è più chiaro: e cosa deve essere una valutazione? Eh, c'è "ben altro"... Bah). La Gelmini si è limitata a dire "perché no?". C'è un surplus di 300mila insegnanti? Beh, razionalizziamo. Che deve dire un ministro scusa? Eh, "c'è ben altro dietro". E cosa scusa? Come se i 3 insegnanti non fossero stati una invenzione dei sindacati per avere più lavoratori quindi più iscritti e più potere contrattuale. Ma su quello, silenzio assordante. Eh, vuoi mettere gli interessi di Tremonti? Benaltrismo, sempre. I risparmi? Ehhh, sapessi perché li fanno... E perché di grazia? Per fare un favore alle scuole cattoliche magari? Ma la Gelmini ha detto che la scuola deve formare, non accudire i figli. Perché, non è vero? No! perché si vuole colpire... chi? Io? Io le tasse le pago, per vedere mio figlio che vede 7 (SETTE) INSEGNANTI alla settimana in 2a elementare, però deve aspettare un anno per una visita oculistica. Intanto però i 7000 esberi dell'Alitalia verranno assorbiti dalla Pubblica Amministrazione, e allora non capisco più: il governo vuole licenziare tutti o non vuol lasciare a casa neanche chi proprio sta dove non dovrebbe stare? Chissà che benaltrismo e che cosa ci sta dietro a tutto questo...
(Rispondi)
 
 
 
 
MiseEnAbime
MiseEnAbime il 29/08/08 alle 11:08 via WEB
scusatemi, l'istruzione, da quando esiste il mondo, è un processo fatto da persone, che la quasi totalità dei soldi vada in retribuzioni per il lavoro di persone è, semplicemente, ovvio, semmai si spende troppo poco. il resto è moralismo da quattro soldi
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 29/08/08 alle 11:57 via WEB
Certo. Anche la dipintura delle pareti è fatta dalle persone. Ma per dipingere due stanze tu chiami tre imbianchini, o te ne basta uno? E a parità di costo, per la classe di tuo figlio tu preferisci avere un insegnante con una aula video, un laboratorio linguistico e una aula pc, o tre insegnanti senza niente, che si sovrappongono per un terzo del tempo?
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 02:05 via WEB
no no io non vedo dietro particolari retropensieri ,penso proprio direttamente che il trasformare progressivamente la scuola in "FONDAZIONI",aumenterà a dismisura l'intrecco con gli interessi della politica e dei potentati come è successo e succederà ancora nella sanità.E' buffo perchè tu interpreti le cos come se davvero i risparmi presunti davvero venissero utilizzati nella sanità o nella cultura .Se così sarà mi troverai soddisfatta .La sensazione è che questo della gestione oculata sia una tua idea,mentre dal governo i segnali che arrivano per le spese presunte sembrano altre (grandi opere ,ponti ,guerra etc)Per la visita oculistica se vuoi in Umbria fai prima ;)
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 02:14 via WEB
costi per la costruzione del Ponte di Messina sono destinati a lievitare. Sull'ordine di grandezza dell'aumento non si sbilancia il general contractor che nel 2005 si aggiudicò la commessa, la Impregilo di Massimo Ponzellini. Certo, se si considera il prezzo del petrolio al momento dell'offerta, 32 dollari al barile, ed il prezzo del greggio oggi, quasi quadruplicato a 118 dollari, non pare azzardato dire che «aumenteranno parecchio». «Sono in corso riunioni per riavviare le attività - ha detto questo pomeriggio Alberto Rubegna, ad di Impregilo - bisogna considerare che al momento dell'offerta il petrolio era a 32 dollari al barile e che al petrolio è legato soprattutto il costo della componentistica metallica». Quindi i costi sono destinati ad aumentare parecchio? «Sicuramente - replica ai giornalisti Rubegna - Per questo il governo ha allo studio un provvedimento che tenga conto di queste variazioni. Ma non è un aumento dei prezzi, è una revisione dei costi». «Anche perchè - ha osservato - l'offerta è del 2004 e si basa su uno studio del 2003. E di questo oggi va studiato l'impatto». Impregilo con una offerta da 3,88 miliardi nel 2005 si era aggiudicata la gara internazionale per la scelta del general contractor, gara del valore di 4,4 miliardi di euro, la più grande gara mai avviata in Italia. Nonostante l'incertezza che aleggia ancora intorno a questo progetto, che avrebbe dovuto essere completato nel 2011, Impregilo non intende recedere. «C'è un contratto - ha fatto notare Rubegna - noi abbiamo dato 500 milioni in garanzia».
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ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 02:15 via WEB
..un copia incolla che mi è proprio scappato...
(Rispondi)
 
 
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 29/08/08 alle 02:27 via WEB
Domandina semplice semplice. Chi si mette in tasca quei soldi? Le imprese edili, che danno lavoro a operai edili che altrimenti... Insomma una impresa inutile per dar un po' di soldi a gente che altrimenti andrebbe a spasso. Dov'è la differenza con la scuola (e con la Pubblica Amministrazione)? Chi risponde è bravo.Se però quegli operai li licenzi, allora apriti cielo! E in ogni caso, quanti ponti di Messina costruisci in un anno con i soldi dei 300.000 insegnanti in più che abbiamo di quelli che servono?
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 03:11 via WEB
rispostina semplic e..forse ,le mafie .
(Rispondi)
 
 
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 29/08/08 alle 09:27 via WEB
Benaltrismo, appunto. Siccome le mafie si impossessano del denaro pubblico pr imprese inutili, è giusto mantenere un esercito di insegnanti sueriore del 30% alla effettiva necessità. Mah.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 11:26 via WEB
Non c'entra il benaltrismo (che peraltro è un termine che stridicchia) è che mi piacerebbe capire bene dove si va a stringere davvero e chi ci rimette.IN OGNI CASO avremo modo di verificare e di vedere cosa accadrà.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 02/09/08 alle 23:05 via WEB
la prossima volta che sento il termine "benaltrismo" URLO,è una roba tremenda ed il fatto che persino sedicenti democratici (non parlo certo di te)lo usino impunemente lo rende ancora più odioso
(Rispondi)
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 29/08/08 alle 02:22 via WEB
Che scempiaggine, Anto', perdonami... I risparmi sono risparmi, puoi girarci intorno fin che vuoi, son soldi che nella prossima finanziaria dobbiamo tirar fuori in meno. Ma poi, tu sei del mestiere e non far finta din sapere come vanno le cose. Il ministero della PI ha un suo bilancio. Il 97% va in stipendi. Punto. Quando tu chiami un elettricista in casa, paghi la parcella e ti aspetti che, diciamo, il 50% vada in manodopera, e il 50% in materiali. I materiali nella scuola non ci sono. Accetteresti di pagare l'imbianchino il 97% di manodopera, perché vengono in tre invece che da solo? Mi sembra di stare in un racconto di Achille Campanile: il due dicono al vetturino "venga domani mattina" "Porto anche il cavallo?" "Sì, è meglio". Beh, se il budget del ministero diventasse 90% di stipendi e il resto di materiali, sarebbe meglio no? Tutto sommato, se chiamo in casa Caravaggio per dipingere le pareti, presumo che si porti i colori. Invece noi invece che caravaggio coi colori, chiamiamo tre imbianchini senza pittura. Che bella pensata. O pensi che i risparmi se li giochi a briscola la Gelmini con Tremonti? Che poi, se i tagli li faceva Visco, allora era un virtuoso che voleva salvare l'Italia; se li fa Tremonti, eh c'è ben altro dietro... Solo che alla fine i soldi li cacciamo sempre noi. E per avere cosa? "Ma la scuola deve avere investimenti!" Certo, e li troviamo sugli alberi. Poi dice che è Berlusconi a raccontare le fiabe del paese di Bengodi.
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 03:10 via WEB
Scempiaggine,può essere ma non posso che stare a guardare!(la manovalanza edilizia ha ben altro che il sindacato a tutelarla )i risparmi sono risparmi ma se li spendi per aumentare il contingente in Afghanistan o per farcire di capannoni vuoti le zone industriali di tutta Italia...francamente mi perplimo.
(Rispondi)
 
 
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 29/08/08 alle 09:30 via WEB
Ripeto, benaltrismo allo stato puro. Siccome i problemi sono "ben altri", non si rimedia a nessuno. Ma ripeto la domanda: in 20 anni di 3 insegnanti, esiste uno straccio di studio, di statistica, di rilevazione, di test, che dimostri l'efficacia e la superiorità formativa dell'insegnamento a modulo? Risposta: no. Si insegna così perché ai maestri piace così e ai sindacati casì fa comodo. Tanto i problemi sono "ben altri". E un ministro che cerca di ovviare a questo stato di cose, merita solo il pubblico dileggio.
(Rispondi)
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 29/08/08 alle 07:28 via WEB
ehm.. posso fare io un copiaincolla? giusto per riportare qui le ultime considerazioni dopo la discussione che si è svolta da me su questo tema:
un paio di considerazioni, che ieri mi erano rimaste nella tastiera. La prima, banalissima domanda: siamo davvero sicuri che con queste decisioni la scrematura avverrà per criteri meritocratici (solo i migliori e i più motivati resteranno) o che alla fine non si finirà per procedere secondo la solita logica di ruoli e graduatorie?
Secondo e più importante punto. Dal momento che la scuola dovrebbe rappresentare tra i servizi ai cittadini (insieme alla sanità che si cita giustamente nella discussione da antonia) uno di quelli che merita maggiore attenzione, non credo che procederei nel modo da te indicato (vale a dire vedo quanti soldi ho a disposizione e poi esco a far la spesa). Credo che per prima cosa stabilirei i livelli di servizio che devo/posso/intendo/voglio/vorrei-tanto raggiungere e poi modulo in base a ciascun livello la spesa necessaria. Perchè è chiaro che se è del livello minimo che ci si accontenta, si può tranquillamente dimezzare il numero dei docenti e raddoppiare il numero degli alunni per classe. Ma spero che questo non sia negli obiettivi di nessuno.
Un'ultima nota (e con questo diventano tre le osservazioni). Ieri abbiamo ragionato sulla questione progettifici e ti ho detto che negli ultimi tempi ho fatto sempre più fatica a coinvolgere i genitori nel repereimento dei fondi necessari per far partire i progetti. Però non di soli progetti si tratta. E le iniziative a supporto degli alunni in difficoltà dove le mettiamo? I percorsi di integrazione per gli alunni stranieri? I percorsi di recupero? Gli insegnanti di sostegno per gli alunni disabili? I primi tagli, giocoforza, andranno in questa direzione, perchè è qui che ci sono meno tutele (anche sindacali, ebbene si) e meno garanzie. Traduco: sarà più facile intervenire sugli strumenti e sul personale che seguono i casi di disagio, invece che lavorare sulla qualità. Cosa che credo non potrebbe accadere se l'approccio fose sistematico e mirato e mettesse l'aiuto a chi è in situazioni di difficoltà nelle questioni irrinunciabili.
(Rispondi)
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 29/08/08 alle 09:46 via WEB
No, non funziona così. 1) la scrematura avverrà semplicemente per blocco del turn over e blocco delle assunzioni temporanee (supplenti annuali, che sostituiscono permessi, maternità, posti vacanti ecc). Di fatto il posto non lo perde nessuno: semplicemente non si assumono nuovi precari. 2) fammi capire perché se Berlusconi promette tagli delle tasse, più pensioni, niente ICI, è un venditore di sogni; mentre se la scuola pretende di impegnare risorse che non ci sono, è cosa buona e giusta. L'economia è un metro che dovrebbe valere per ogni aspetto della vita pubblica, o no? In ogni caso, sarà o no moralmente giusto che la scuola PRIMA di pretendere nuovi investimenti, spenda meglio quello che ha ed eviti gli sprechi. Tu non pagheresti MAI tre operai per fare in casa il lavoro di due: perché a scuola invece sì? 3) Risposta semplicissima: in una scuola di 10 classi e 30 insegnanti, togli 7 insegnanti inutili, di fatto un doppione degli altri due; considera che in ciascuna classe, le ore dedicate al recupero sono sei settimanali (le compresenze/contemporaneità degli insegnanti). I tre che restano li mandi a far recupero ed integrazione a tempo pieno per tutta la scuola, per un totale di SETTE ore per classe. Risultato: risparmio secco del 25% circa di stipendi e aumento delle ore di recupero pro capite. Ti garantisco che non esiste NESSUNA norma allo stato attuale che vieti ad un istituto di fare così, con l'autonomia si può fare benissimo. Quanti istituti lo fanno? NESSUNO. Perché ai maestri così non piace, il che dimostra perfettamente come quelle dei recuperi, dei sostegni, dei laboratori siano bubbole inventate per giustificare il fatto che i maestri preferiscono lavorare in tre invece che in due, senza nessuna altra vera considerazione.
(Rispondi)
 
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 29/08/08 alle 10:08 via WEB
Scusa, ho risposto che ero ancora mezzo addormentato. In una scuola di 10 classi gli insegnanti sono 15. Il risparmio secco è del 13%, non del 25. Ma resta ragguardevole: circa 72.000 euro l'anno per scuola. C'è davvero da non sapere come spenderli: anche ammesso che solo una parte di essi rimangano in bilancio della PI (diciamo pure il 40%), ogni scuola avrebbe/avrà un 30.000 euro l'anno in più per computer, laboratori, materiali ecc. E lo Stato risparmierebbe ancora qualcosa come 40.000 euro l'anno. Avendo una scuola che funziona meglio e segue di più gli alunni in difficoltà. E magari qualche soldo in più agli insegnanti riesce pure a darlo. Se questo ti pare un cattivo ministro...
(Rispondi)
 
fattodiniente
fattodiniente il 29/08/08 alle 10:42 via WEB
Tutto questo dibattito, riletto, dice in sostanza una cosa Anto': a me interessa parlare di scuola; a te del ministro Gelmini.
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 11:24 via WEB
Sinceramente della funzionaria Gelmini mi interessa ben poco;è che io non riesco a parlare di scuola in termini di risparmio/taglio e basta.Anche perchè non mi fido questo può essere .Possiamo discutere del modulo quanto vuoi ;io (tanto per metterla sul personale)non sono mai stata entusiasta della cosa fin dai tempi nei quali veniva spacciata pe r rivoluzione copernicana dell'insegnamento e della didattica in genere.Io nasco ,lavoro e mi sono sempre occupata di tempo pieno;credo che sia semmai il tempo pieno ad aver cercato e portato percorsi anche (NON SEMPRE)validi nella scuola primaria e sarei contenta che venisse esteso ed ampliato sopratutto nelle zone ad alta densità operaia/migratoria dove è anche un esigenza sociale per niente superata ,anzi ;noi abbiamo avuto ad esempio una flessione ad inizio anni novanta ed adesso abbiamo dovuto introdurre il numero chiuso.nel tempo pieno inoltre se ci sono i soldini si può davvero fare tante cose ;qui attorno ci sono parecchi esempi di percorsi educativi interessanti scaturiti e curati nei tempi pieni.
(Rispondi)
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 29/08/08 alle 11:33 via WEB
Beh, che non ti interessi parlare del Governo Berlusconi e dei suoi ministri, non ci crede nessuno eh? Rido. E l'impressione - perdonami ma questa è - è che qualunque cosa facciano, anche la più banale, sia male. Ho dimostrato ad libitum che se solo il 50% (percentuale verosimilissima) dei risparmi rimarrà nella scuola, sarà un arricchimento formidabile. Prima facevo una cifra, 30.000 euro per scuola all'anno in più: cifra pazzesca; hai voglia mezzi e possibilità in più. E ho ancora dimostrato ad libitum che questo risparmio non solo non toglie nulla agli alunni, ma dà pure loro qualcosa in più in termini orari. Su questo non sono ancora stato confutato da nessuno, anzi. Ripeto, se questo è un cattivo ministro, che non sa niente di scuola, mi si dica per favore cosa è un buon ministro.
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 12:00 via WEB
Adesso non esagererei ..chiamare GOVERNO e MINISTRI questa cosca..eh ehe he rido anche io.(CITAMI MAGARI AZIONI di cUI ANDARE FIERI DEL GOVERNO in corso d'opera...ad esempio sempre la minestrina Gelmini dic e che si studierà niente popò di meno che la COSTITUZIONE ...dovremo faticare a spiegare come mai non è affatto vero che la legge è uguale per tutti e che ogni cittadino risponde in ugual modo delle sue azioni,non credi?)Quanto ai tuoi conti ragioneristici ,non sono troppo adatta e mi prendo il tempo di osservare ;spero davvero di vedere un ricaduta in termini di investimenti nelle scuole.Ne sarò lieta.
(Rispondi)
 
 
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 29/08/08 alle 12:08 via WEB
Sì, sono governo e ministri quelli di questo governo quanto lo erano quelli del governo precedente, in realtà per lo più imbucati del sindacato. Ma non mi frega poi tanto: come diceva Confucio, non m'importa del colore del gatto, basta che acchiappi il topo. Nella scuola, il topo lo stanno acchiappando benissimo: di questo si discute, di questo non c'è molto da dire o dubitare oltre. Abbiamo un buonissimo ministro, sia lode al cielo (o preferivi quel buontempone di prima, quello che "fate un po' come vi pare, a me non interessa"?).
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 12:13 via WEB
Non mi rispondi mai sulle questioni "fondanti" come la costituzione , che non è solo una battutina.Sono contenta che ti piaccia la minestrina ,quando si andrà oltre alla mediatizzazione dei proclami e avremo gli effetti,daremo un giudizio più "tondo".Fioroni cHi?
(Rispondi)
 
 
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 29/08/08 alle 12:25 via WEB
Guarda Anto', non so se ti è mai capitato di leggere i forum e i commenti sul sito della Gazzetta dello Sport: fa la stessa impressione che leggere il tuo blog. Qualsiasi argomento che riguardi l'Inter? Sono dei perdenti e dei finti onesti. Il Milan? Dei vecchi rottami ridicoli, loro e Galliani. La Juve? Dei ladri. E così via. Il tono del "dibattito" è questo, e oltre a questo non si dice mai altro. Qui è uguale: Berlusconi e il suo governo? Ladri, fascisti, mafiosi, affaristi. Non c'è altro. Mah. E poi sarei io a non rispondere alle questioni fondanti? Dopo che ho scritto un cinquantamila parole di argomentazioni sul merito della scuola? e non ne hai confutata mezza, se non per dire "non ci credo che i risparmi resteranno a scuola"? Da ridere. poi davvero non capisco: che ha detto il ministro? Che si deve a tornare a studiare la Costituzione. L'avesse detto il ministro ombra Garavaglia, o Veltroni, alti applausi. Se l'ha detto è perché non si studia, è un fatto. Stai sempre lì a piangere la mancanza del rispetto delle regole, e se il Ministro dell'Istruzione ti dice "hai ragione, è vero, si deve studiare la Costituzione" tu la sbeffeggi? Solo perché è del governo di centrodestra? Quanto al giudizio più tondo, più tondo di quello che hai dato del ministro, che in soli cinque mesi ha messo in cantiere qualcosa di sacrosanto buon senso, veramente non so definirlo altro che "giudizio in malafede". io semmai mi incazzerò parecchio se non dovesse o sapesse dar seguito ai programmi che ha enunciato.
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 13:30 via WEB
E' veramente notevole come seguendo la tua ormai reiterata storia sulla mia identità più o meno reale comunque da te percepita non ti rendi conto che se io assomiglio alle tifoserie tu sei l'altra faccia della medaglia e sei assai simile agli editoriali di Libero o del Giornale.Fiducia a gogò e sia!la Gelmini ha detto solo che toglie dei fondi per ora ,su questo dobbiamo ragionare non su ciò che pensi si potrebbe fare ;di quello pareleremo quando avremo i finanziamenti.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 29/08/08 alle 13:35 via WEB
io la costituzione l'ho sempre usata in classe e il mio appunto era sul lodo Alfano..quale costituzio ne???
(Rispondi)
 
 
fattodiniente
fattodiniente il 29/08/08 alle 14:03 via WEB
Leggo quel che scrivi da quel dì. Di Libero e del Giornale non saprei dire, mai visti. Ma due conti li so fare, e la realtà la guardo per come mi si para davanti. Tre maestri sono uno spreco, il ministro li vuol togliere e ha ragione. Punto.
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 30/08/08 alle 17:39 via WEB
A proposito della reazione suscitata dalle decisioni del Governo in materia di scuola, ho pensato fosse interessante proporre alla vostra attenzione questo contributo di un militante della FLC - CGIL di Genova, Pino Striglioni, che ha ricoperto ruoli di dirigenza nel Sindacato a livello regionale. Restauri e tagli della "macelleria sociale" nella scuola E' il caso che qualcuno spieghi al ministro Tremonti che nella scuola i giudizi di valutazione, se valutati in senso formativo, orientante, rimotivante, possono essere molto utili, se l'obiettivo è quello costituzionale dell'inclusione. A fine anno scolastico o del corso di studi il voto serve, ma non ha senso contrapporlo in alternativa ai giudizi, a meno che l'intenzione non sia quella di far "classifica" per selezionare ed escludere. E alla ministro Gelmini si potrebbe cercare di spiegare che il male della scuola non deriva dal "68" o dal "dominio ideologico della sinistra", ma dal fallimento del modello economico e sociale prevalente negli ultimi quindici anni, fondato sulla falsa libertà del mercato e sulle varie privatizzazioni ad esso conesse, che hanno confuso diritti e merci. In questo contesto le parole chiave della signora ministro: autorevolezza, autorità, gerarchia, fatica, merito, sono, queste si, falsa ideologia, senza senso e soprattutto inutili di fronte ai problemi della scuola e dei giovani di oggi. Lasci stare il 68 o almeno prima lo studi. E tanto meno lo si usi per giustificare una politica che, giustamente, è stata definita di "macelleria sociale", incompatibile con il rispetto (che chi governa dovrebbe garantire) per il principio costituzionale di uguaglianza e per la funzione istituzionale del servizio pubblico nell'istruzione: assicurare il diritto a uguali possibilità di accesso alla conoscenza per consentire di partecipare, o almeno capire, "l'organizzazione economica, sociale, politica, del Paese". Un maestro del 68, da tanti amato, scriveva in "Lettera a una professoressa" (1967): "La vita era dura anche lassù (nella scuola di Barbiana n.d.s.). Disciplina e scenate da far perdere la voglia di tornare. Però chi era senza basi, lento o svogliato si sentiva il preferito. Veniva accolto come voi accogliete il primo della classe. Sembrava che la scuola fosse tutta solo per lui. Finchè non aveva capito gli altri non andavano avanti". I ministri, purtroppo, ignorano o fingono di ignorare, che era questo il senso che molti lavoratori della scuola negli anni Sessanta - Settanta davano al loro rapporto educativo con gli studenti. Non era la scuola più facile rappresentata dai ministri, o la scuola ammortizzatore sociale con personale demotivato. In quel periodo la stragrande maggioranza degli insegnanti veniva assunta in concorsi nazionali per esami assai selettivi, che garantivano quanto meno competenze disciplinari, a cui con l'esperienza si aggiungevano quelle didattiche, pedagogiche, psicologiche necessarie a sostenere una relazione educativa adeguata. Era una scuola con una forte dialettica, sostenuta da idealità e valori ispirati alla Costituzione e alla fiducia nella possibilità di usare conoscenza ed istruzione per contribuire a rendere il senso comune coerente con la partecipazione democratica per una società più giusta. Il male, il "virus", cari ministri, è stato aver accolto solo in parte le richieste di innovazione e cambiamento nella scuola e nella società in quegli anni "formidabili". E ora, dopo aver giocato la campagna elettorale sull'abolizione dell'ICI, vi trovate a dover compensare i Comuni con fondi ricavati da ulteriori tagli a istruzione e sanità. Il risultato della "macelleria sociale" sarà di regredire ancora di più e restaurare i livelli degli anni Cinquanta: meno scuole, classi più numerose, meno ore di insegnamento, meno personale, meno diritti, meno formazione comune nell'obbligo scolastico. Più selezione, più disuguaglianza, più ingiustizia. Non è di questo che si dovrebbe aver paura?
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fattodiniente
fattodiniente il 30/08/08 alle 19:05 via WEB
Beh, usando il tuo metro, dovrei rispondere "se lo dice uno della CGIL...". E sempre per stare ai tuoi criteri: questo qui, chi è? Un distaccato della scuola? Cioè uno che viene pagato dallo Stato per fare il lavoro della sua controparte? O un quadro a nota spese della CGIL medesima? Cioè uno che di mestiere DEVE fare il bastian contrario, sennò il suo lavoro non ha senso? Ma stiamo al merito. Che dice in sostanza questo qui? No ai voti, perché escludono e classificano, cioè premiano (testuale) "fatica e merito che sono falsa ideologia". Ma pensa un po'. E naturalmente, immancabile, la citazione di Don Milani. Mal compresa, come sempre, perché se c'era qualcuno che i delegati sindacali della CGIL (per non dire della CISL...) li avrebbe volentieri presi a calci nel culo e mandati a lavorare, quello era proprio Don Milani. Te lo dice uno che ha contribuito a far intitolare la scuola a Don Lorenzo, e il giorno della rinominazione ha avuto ospite uno dei primi studenti di Barbiana, oggi scrittore e pedagogista. Ma la questione della uguaglianza merita maggiore studio, perché mi sa tanto che come la intende la CGIL ha un nient'affatto vago sentore di 6 politico. E chi viene dalle classi "popolari" sa benissimo (Don Milani docet) che l'uguaglianza propugnata dalla pedagogia di sinistra è perfetta per lasciare le cose come stanno: i figli dei medici faranno i medici, e quelli degli operai gli operai. Questo articolo del resto, è un grandioso concentrato di ideologia garzie a Dio ormai superata e luoghi comuni che ormai comuni non sono proprio per niente più, come dicono, nel loro piccolo, ma certo incontrovertibile, i sondaggi di Repubblica e Corriere (non Libero o il Giornale), i cui lettori si sono espressi per il 74% e il 90% a favore del ritorno al voto numerico. Ma tanto, la CGIL come al solito pensa d'essere l'èlite, e che tutti gli altri non capiscono niente. Io capisco una cosa di sicura: se mandassimo a lavorare tutti i distacchi sindacali, avremmo un risparmio pari ad una finanziaria, visto che abbiamo (e paghiamo) più distacchi sindacali che carabinieri. E invece di gente che critica come lavorano gli altri, lavorerebbe un pochino anch'essa. Nullafacenti, impastatori d'aria e del nulla. Grazie per questo contributo, finalmente chi legge capisce bene con chi abbiamo a che fare.
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fattodiniente
fattodiniente il 30/08/08 alle 19:07 via WEB
Sinossi: questo qui, di fatica a scuola proprio non ne fa, e cosa sia il merito personale, visto come si fa carriera nel sindacato, non ne ha la più pallida idea. Sfido che ha terrore di queste parole, che sono, guarda un po', il pane quotidiano e la salvezza di milioni di persone (lavoratori, studenti). La gente in nome della quale questa gentaglia pretende di parlare.
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fattodiniente
fattodiniente il 30/08/08 alle 19:10 via WEB
E visto che ci sono, diciamolo anche qui: la mia sola scuola, di medie dimensioni (160 alunni, 10 classi e 20 insegnanti - !) costa ogni anno all'incirca una milionata di euro solo di stipendi ai maestri. Una sola scuola, di una frazione di un piccolo comune che ha altre due scuole più grandi di questa.
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ossimora
ossimora il 31/08/08 alle 00:30 via WEB
Non ho certo voglia di riaprire la polemica sul sindacato .So come la pensi in proposito ,ne abbiamo ampiamente dissertato altre volte .Non mi interessa nemmeno fatti notare che in effetti fai esattamente ciò che dici di non voler fare ma non importa ,io sono ideologicamente asfittica e tu sei nel giusto ,va bene così,ormai lo so ,sono un residuato bellico che non riesce a liberarsi del suo substrato vetero sessantottino e non riesce a gioire dello splendore delle nuove proposte che ci vuoi fare? In ogni caso contro il ritorno del voto numerico .del maestro unico bla bla si stanno muovendo non solo i sindacati ma un sacco di associazioni. Non mi pronuncio sul voto ;ho parecchie perplessità ,credo che in qualche caso possa anche funzionare (negli obiettivi e nei lavoro quantificabili precisamente )in altre aree /situazioni è una imbecillata ,il fatto che la maggioranza delle persone siano d’accordo conferma che della scuola poca gente sa davvero cosa succede e queste ciance mi preoccupano. Ricordo una serie di problemi ,totalmente inesistenti scaturite dalle chiacchiere mediatiche su “presepe si o no” Vedo che abbiamo qualcosa in comune nell’interesse e lo studio di don Milani. Credo che se Lorenzo vedesse adesso la nostra scuola avrebbe netta la sensazione di un ritorno fortissimo al classismo ed all’emarginazione dei poveri ( mi sembra giusto usare questa parola ) intesi in primis come sud d’Italia ,dove non sarebbe male convogliare un bel po’ di soldi e di risorse per riequilibrare una situazione pesantissima . Forse la ministra Gelmini ha sbagliato a leggere qualche carta che le hanno passato e quando ha parlato del livello degli insegnanti del sud non si riferiva alla loro professionalità quanto all’ abbandono della scuola in tutto il Sud . Questa si che è una vera emergenza che passa attraverso la mancanza di scuola e di laboratori scientifici ,l’abbandono di massa ,il non lavoro dopo le lauree e via discorrendo . Subito dopo il Sud del nostro paese ci sono i nuovi poveri ;gli emigrati ,credo tu sappia bene di cosa parlo ,magari gli ecuadoriani che a Pg vivono in 20 in una stanza o chi non può proprio non può comprarsi un libro. Spero che andranno a loro i soldi che risparmierà il tandem Tremonti /Gelmini e non agli insegnanti pochi o tanti che siano.
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fattodiniente
fattodiniente il 31/08/08 alle 10:57 via WEB
Anto', non puoi spostare il discorso; oppure, se è questo il discorso che ti interessa fare, fallo da subito, e non nasconderlo dietro ad altro. A me pare una cosa di una semplicità disarmante: se la scuola spendesse meglio le sue risorse, a beneficiarne sarebbero per prime proprio le classi più deboli. Se i "nuovi poveri" (il termine è questo) avessero meno insegnanti, ma più risorse, e sarebbe meglio. La questione è che quella della didattica dei moduli è solo una elegante foglia di fico dietro cui si nascondono il comodo degli insegnanti (lavorano meno e con meno responsabilità: ricordi la polemica sul tutor?), dei sindacati (più iscritti ecc...) e delle Associazioni (idem, e so di che parlo, avendo fatto parte di una di esse per anni). La realtà, nuda e sgradevole, ma vera, è questa. E a rimetterne, alla fine, sono (oltre alle casse dello stato) proprio le fasce più deboli e marginali, perché alla fine hanno meno, e c'è poco da discutere... Ora, dove andranno a finire i soldi risparmiati, è una partita ancora tutta da giocare: se la scuola si presenterà compatta nelle sue posizioni passatiste, di difesa dell'indifendibile, nascosta dietro a princìpi superati se non fasulli all'origine, ha già perso (in 20 anni di moduli, c'è uno straccio di studio, di test, di osservazioni, che dimostri che i moduli sono più produttivi del maestro unico? NO, non c'è. E bada che dovrebbero essere più produttivi del 50% in più, qualunque cosa voglia dire, visto che questa è la differenza in più che costano). Se invece sapesse dire "ok ministro, hai le tue ragioni, e forse hai ragione: la scuola negli ultimi 15 anni ha peggiorato i suoi standards, non ha saputo adeguarsi alla nuova realtà sociale, culturale ed economica; ripensiamo laicamente alla organizzazione e alla distribuzione delle risorse, fissando e rimodulando gli obiettivi", beh, delle buone speranze di razionalizzare davvero la scuola ci sono. Ma siccome Gelmini è un ministro del governo Berlusconi, allora...
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ossimora
ossimora il 31/08/08 alle 12:22 via WEB
Sposto il discorso?Rileggiti il mio post .L’interesse primario nella mia lettura della cronaca è la morte nel Mediterraneo e francamente e mai ho parlato di risparmi e monetizzato alcunché. Nel momento in cui si fa questo allora mi interessa (ammesso che i miei ed i tuoi desideri sul come si spendono i risparmi prossimi venturi interessino Tremonti e C!) che si parli di poveri (nuovi ,vecchi poco cambia )e di marginalità ,dello stato pietoso della scuola al Sud,che in tempi passati almeno a livello primario era assimilabile al resto del paese.(Gli insegnanti del sud vanno al nord,i ragazzi per strada).Mi sembra abbastanza normale che associazioni difendano i posti di lavoro ; temo peraltro che anche in questo caso sempre il sud pagherà perdendo anche il lavoro nella scuola. Mi è capitato di parlare con dei leghisti che si vantavano di avere stalle iperproduttive in terra padana i quali mi hanno dato della parassita (così tout court senza sapere minimamente numeri e mole del mio lavoro sulla scia di quell’odiosa campagna mediatica e non che da anni martella portando la residua stima nei confronti della scuola e di chi ci lavora ai minimi )proseguendo vantandosi di lavorare duro ma di avere il Ferrarino. Sembra che il lavoro nella scuola abbia decisamente poco appeal al nord..e quindi ,i tagli immiseriranno sempre di più il nostro bel sud. Per cominciare la pseudo cordata di capitalisti che si prenderà la parte sana e soldi nostri per Alitalia ringrazia. Non è necessario che tu metta in risalto ogni due per tre la mia sfiducia nei confronti di questo esecutivo. E’ assolutamente vero e non lo nascondo ;è vero non mi piace nessuno di questo gruppo ,mi vergogno persino di certi pensa un po’ ;sul caimano concordo con Moretti …chi vuole sapere sa e credo non possa accettare certi trascorsi..ma evidentemente per molti pecunia (comunque ottenuta ) non olet…Schifani e Alfano mi danno la nausea ,Tremonti e Capezzone li trovo inguardabili,le donne del governo sono inesistenti o parlano a comando ,dei post fascisti al ministero della guerra ed alla camera meglio non dire ..tutti hanno servitù economiche e di riconoscenza verso il RE e lo servono senza un minimo di autonomia,gelmini stessa è una funzionaria di Forza Italia catapultata all'istruzione vado avanti? So bene peraltro di essere in minoranza e mi va bene.
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fattodiniente
fattodiniente il 31/08/08 alle 13:41 via WEB
Abitualmente parlo di quel che so con sufficiente cognizione di causa: nel tuo post butti là una osservazione sulla scuola che ho trovato superficiale, prevenuta e disinformante, per cui ho detto la mia. Poi, lo ripeto, il benaltrismo non mi interessa come metodo: serve solo a buttar tutto in caciara, anche gli argomenti più seri e delicati, e a lasciar tutto come sta. Per cui, come metodo, io preferisco parlare di una cosa alla volta, e se parlo di scuola, parlo di scuola. E per la scuola si spende troppo e male: spendendo MENO e MEGLIO si otterranno risultati migliori, e credo si possa dare per assodato. Se poi pensi che Tremonti & c se ne impippino delle tue o nostre osservazioni, che scrivi a fare? Posso pensarlo anche io, se credi, ma nel momento in cui citi sindacati e associazioni, sta pur certa che nelle assemblee sindacali e nei momenti di riunione, così come nel collegio dei docenti e negli altri momenti collegiali della scuola, le cose che ho detto qui le ripeterò pari pari. E mi divertirò a guardare negli occhi i vari arrampicatori speculorum e mestatori più o meno interessati cercare di dimostrare il contrario. Di fatto, consentimi, non hai scritto mezza riga che spieghi in modo convincente che i tagli del personale produrranno un danno, e che, numeri alla mano, io abbia torto.
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ossimora
ossimora il 31/08/08 alle 16:49 via WEB
Il danno di certo lo produrranno a chi precario mai vedrà uno stipendio,su questo non ci piove.
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fattodiniente
fattodiniente il 31/08/08 alle 19:04 via WEB
Quindi i moduli servivano per dar lavoro alla gente e non per reali necessità didattiche.
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ossimora
ossimora il 01/09/08 alle 12:49 via WEB
Ho già detto che mai sono stata entusiasta del modulo;sempre stata nel tempo pieno che ritengo nella primaria il modello migliore...che fine farà il tempo pieno?
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fattodiniente
fattodiniente il 01/09/08 alle 21:36 via WEB
A occhio e croce secondo me resta com'è. Ma non saprei dire con certezza.
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brubus1
brubus1 il 29/08/08 alle 21:26 via WEB
Un caro saluto per una delle migliori blogger....
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wibbina
wibbina il 29/08/08 alle 22:16 via WEB
Il decreto e il disegno di legge che il Consiglio dei ministri ha approvato ieri mattina costituiscono il compimento formale dell’operazione Alitalia: ossia dell’uso del potere esecutivo e legislativo in funzione di interessi particolari se non addirittura personali. Perché, non dimentichiamolo mai, tutta questa vicenda è nata dall’interesse personale di Berlusconi di far credere, per fini elettorali, che per la compagnia di bandiera fosse possibile una soluzione più conveniente di quella che il governo Prodi aveva imbastito con il gruppo Air France-Klm. Se non ci fossero state di mezzo le elezioni, oggi Alitalia farebbe parte del più grande gruppo europeo di trasporto aereo; la gran parte del personale eccedente avrebbe trovato nuove collocazioni all’interno del gruppo ed un’altra parte sarebbe stata in attesa di rientrare; l’Italia avrebbe continuato ad avere una compagnia di bandiera, solida e con un rilevante potenziale di espansione, che avrebbe portato nel mondo i colori del nostro Paese; lo Stato avrebbe visto riconosciuto un valore netto della compagnia ceduta incassando soldi. Ma tutto questo avrebbe costituito - come ebbe a dire propagandisticamente - una “svendita”. Bene. E ora la vendita qual è? La lista di quanto è stato venduto è corposa, ma è fatta di principi, di trasparenza, di legalità, di molte delle regole che in una democrazia compiuta dovrebbero guidare il comportamento e le determinazioni di ogni pubblico potere. Non si tratta solo degli oneri finanziari che finiranno per ricadere, direttamente o indirettamente, sulle finanze statali: saranno assai cospicui, ma c’è di peggio. C’è che la parte più consistente dell’operazione si perderà nei meandri obliqui di trattative private, di intese discrezionali, di regole ad hoc per comprare o compensare l’adesione al progetto di tutte le parti in causa. Non potremo avere mai un conto, sia pure approssimativo, di tutti i costi che ne deriveranno, ma saranno costi ingenti. Basti pensare quali potranno essere gli elementi dei calcoli di convenienza che possono aver indotto aziende di gestione di autostrade, imprese di assicurazione, aziende siderurgiche, armatori, a metter mano alla tasca per partecipare, in un settore di attività estraneo e distante quant’altri mai, ad una impresa che - ne parleremo dopo - è destinata a concludersi comunque con la fine dell'autonomia e della italianità di Alitalia. È forse un caso che quasi tutti i partecipanti alla cordata siano titolari di concessioni pubbliche o svolgano attività i cui ricavi dipendono da decisioni amministrative? È almeno lecito immaginare che nel rinnovo delle concessioni, o nella determinazione di tariffe, o nella concessione di licenze questi si attendano - come dire? - un occhio di riguardo? Basti pensare a quale scompiglio potrà essere determinato dalla confluenza di migliaia di esuberi nell’azienda postale dopo che - sempre con una legge ad hoc giustificata dalla salvaguardia della efficienza e del conto economico - è stato bloccata l'assunzione di chi già vi ha lavorato con contratti a tempo determinato. Basti pensare all’indennizzo previsto - sarebbe davvero interessante sapere in base a quale principio lo Stato soccorre chi perde dall’investimento in attività finanziarie - a beneficio degli azionisti e degli obbligazionisti di Alitalia, una azienda di diritto privato, quotata in borsa come molte altre, le cui condizioni prefallimentari (a differenza del caso Parmalat tante volte evocato) erano da tempo ampiamente note. Basti pensare a quale futuro possano essere destinate le tariffe per i voli sulla tratta Roma - Milano, una tratta che già è stata dalle uova d’oro con quel po’ di concorrenza che Air One poteva fare ad Alitalia e sulla quale ora la nuova Alitalia potrà fare ancor più quel che gli parrà dal momento che Air One sarà stata incorporata e le norme antitrust tranquillamente scavalcate ope legis. Basti pensare che la legge Marzano è stata modificata per consentire che una azienda in dissesto - nel caso Alitalia, ma d’ora in avanti potrà essere applicata ad altri casi - possa essere spaccata in due, con le cose buone da una parte e quelle in perdita da un’altra insieme ai debiti, in modo che con opportune ripartizioni sia possibile sottrarre dalle procedure fallimentari ciò che di buono può esserci, con buona pace dei creditori (una misura, questa, che può avere ripercussioni assai pesanti sull’intera economia andando nella direzione esattamente opposta a quella nella quale è da tempo avvertita la necessità di una riforma della legge fallimentare). E qual è il risultato di una simile devastazione di principi, regole, doveri di trasparenza, criteri di sana amministrazione? Una Alitalia che, seppure ripulita da debiti ed inefficienze, e con un personale drasticamente ridotto e con stipendi “ricontrattati”, sarà assai più piccola, con una flotta quasi dimezzata ed una rete fortemente connotata dal corto e medio raggio. In tempi nei quali compagnie del calibro di Iberia e di British Airways si uniscono nella consapevolezza che da sole non ce la possono più fare, chiunque può capire quale sia il respiro, la prospettiva di questa operazione. La contropartita della devastazione di cui si è detto non può essere che quella di guadagnare un po’ di tempo prima che per Alitalia si compia il destino univocamente scritto da tempo: quello di confluire in un grande gruppo di trasporto aereo. Fino ad allora sarà italiana, certo, ma non per questo si potrà dire che ne sarà stata salvaguardata l’italianità. Una italianità così precaria, così costosa, ottenuta con tanto sacrificio di persone e di principi, vale ben poco, anzi è peggio di niente; comunque peggio di un accordo che fosse stato stipulato quando Alitalia un valore netto ancora lo aveva e con esso un minimo di forza contrattuale. Ma quella sarebbe stata una svendita. Noi, liberi da preconcetti, rimaniamo in attesa - poco fiduciosa, dobbiamo francamente dire - che qualcuno ci dimostri che questo, invece, è un affare.
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elioliquido
elioliquido il 30/08/08 alle 21:59 via WEB
Un problema è forse risolto. I potenziali ulteriori annegati nel Mediterraneo non raggiungeranno le sue coste.
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elioliquido
elioliquido il 30/08/08 alle 22:07 via WEB
Disclaimer: È un'osservazione neutra, non credo che alcuno al suo posto avrebbe fatto chissà quanto meglio di Berlusconi. Almeno nel merito del problema degli immigrati via mare, era d'uopo un accordo con la Libia. Resta solo che il resto del problema non viene affrontato. La Libia (non necessariamente a titolo governativo, ma de facto) forse smetterà di farne un business, ma il motivo originario dei tentativi di emigrazione, quantomeno, resterà lo stesso di oggi.
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ossimora
ossimora il 30/08/08 alle 23:53 via WEB
Certo,hai tragicamente ragione ,la cosa incredibile è proprio la totale ,cinica ipervalutazione della vita di chi ha i soldi e quella di chi non li ha.Io sto facendo passi indietro;il denaro è un schifezza ed un obiettivo serio può essere quello di averne sempre meno bisogno.
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72rosalux72
72rosalux72 il 01/09/08 alle 22:09 via WEB
ciao anto, letto tutto, per comodità incollo un commento inviato su un altro blog. così, tanto per dire la mia visto che la cosa mi riguarda.... "penso che gli insegnanti nella scuola primaria siano troppi, sono per due maestre/i, una prevalente nell'ambito linguistico e antropologico, e l'altra che fa matematica e scienze. il maestro unico non mi sembra una grande idea, specie se si vuole anche alzare il nuemro degli studenti per classe. e qui non mi pare una buona ragione quella del risparmio, perchè una classe di venticinque con un maestro unico non produce come una classe di venti o diciotto e due maestri. vero è che io avevo una sola maestra, ma eravamo diciotto e facevamo quattro ore al giorno e non cinque com'è adesso. inutile dire, poi, che i tempi erano diversi e che a mezzogiorno e mezzo c'erano i nonni ad aspettare i bimbi all'uscita e dalla terza elementare tornavo a casa da sola, cinquanta metri di strada. ma mettiamola così: visto che si chiacchiera di risparmiare su inutili insegnanti, sono d'accordo se si mandano a casa anche i maestri di religione, pagati dallo stato, entrati in ruolo scavalcando le graduatorie perchè scelti dalla cei dopo una legge ad hoc. e non mi dire che gli insegnanti di religione cattolica sono utili, altrimenti ti spedisco il lavoro che ha fatto ettore in terza elementare... roba da mettersi le mani sui capelli". ciao
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72rosalux72
72rosalux72 il 01/09/08 alle 22:41 via WEB
piuttosto, mi sorprende che tu e fattodiniente abbiate votato lo stesso partito alle scorse politiche...
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ossimora
ossimora il 02/09/08 alle 23:03 via WEB
chissà!
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