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« EsorcizzazioniLunedì »

Malamore

Post n°1326 pubblicato il 02 Novembre 2008 da ossimora
 

Si legge in un pomeriggio di normale relax,”Malamore “ di Concita De Gregorio .

E’ un po’ come leggere un blog .

Brevi racconti in forma di narrazione romanzata ,atroci e durissimi pezzi di cronaca più impensabili di ogni romanzo,biografie presunte di donne artiste  o amate da artisti ,film .

Un unico tema ;le donne ,la loro sensibilità ,la violenza su di loro ,la rassegnazione consapevole o quella coatta e senza via d’uscita .

Al di là dei numeri della violenza domestica ,che pure sono spaventosi è interessante la constatazione della sua eterogeneità ,della stratificazione sociale ,ben più variegata di quanto si possa pensare ,non esiste più il discrimine della miseria materiale e morale;nell’aristocrazia ,nelle classi borghesi e piccolo borghesi ,colte o no ;ovunque dalla cronaca e da chi lavora nei centri di ascolto e di aiuto arrivano racconti di violenza e di sopruso ,a volte celati e nascosti per anni , a volte esplosi in atti eclatanti .

Ed un certo tipo di donna “La rateta”…la donna topolino colei che tende a scegliere il maschio del gatto ,forse pensa che lo salverà ,forse in preda ad un delirio di onnipotenza o di vocazione al martirio …finisce mangiata comunque… cercare chi ti può divorare ,le donne lo fanno,certo...una volta  può capitare ed in qualche caso ,malauguratamente  è proprio la  tendenza di una vita.

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**************

Ma la cosa nella quale mi sono ritrovata di più rispetto alle  considerazioni della De Gregorio è quando rileva ,cosa che capita sempre più spesso anche a me ,quanto si sia tornati indietro nella parità fra uomo e donna e non tanto nelle leggi e nel diritto (anche ) ma soprattutto nei comportamenti e  negli atteggiamenti della vita quotidiana .

Mi è capitato di dire con amiche più giovani che in casa ci dividiamo sempre  i lavori ,tutti .anche stirare ,i pavimenti e vedere facce allibite o risolini .Assurdo!

Donne di trenta anni o poco più che se vogliono  uscire la sera debbono prima  preparare la cena al marito ,ai figli e magari chiedere il permesso !Roba da chiodi!

Donne che allevano  i figli maschi come dei selvaggi permettendo loro qualsiasi deresponsabilizzazione riguardo alla casa e sorridono dei loro atteggiamenti scorretti verso le bambine .Inguardabile!

E l’uomo che solo per qualche giorno si vanta di non saper nemmeno accendere il gas e farsi una pasta e le persone che invece di dargli del somaro ,ridacchiano consenzienti ?Bleath!

Tutto un deja vu ,di orrori grandi e piccoli ,dalla gravità della violenza fisica e psicologica a quella non meno castrante semplicemente della piattificazione “di genere”,sembrano di nuovo andare alla grande.

Chiudo con  questo pezzetto del libro  ,mi ci trovo in pieno:

L’onda reazionaria che sta riavvolgendo all’indietro il film della storia mi ha sorpresa fuori sincrono .Pensavo di essere nello stesso posto degli altri ed ecco che mi ritrovo in una  minoranza di protestarie additate addirittura (addirittura!)come post femministe con la data di consumazione scaduta”!

(non si sta male però…)

 
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Commenti al Post:
snoopy68
snoopy68 il 02/11/08 alle 22:17 via WEB
A parte che trovare un pomeriggio di "normale relax" sono cazzi, mi hai convinto...al primo passaggio in libreria comprerò Malamore e poi ti farò sapere, un bacione, Adalberto
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/11/08 alle 00:37 via WEB
per fortuna ne sto riacchiappando qualcuno...un abbraccio ...
(Rispondi)
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 02/11/08 alle 23:47 via WEB
Bel post Antonia. Anche il video, molto significativo. Avevo già sentito parlare del libro, e andando sul link, avevo già letto tutta l'introduzione. Credo proprio che lo comprerò, in questo periodo, di "sterilità di lettura", meno male che di sei tu. Un abbraccio. Roberta
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/11/08 alle 00:37 via WEB
E' davvero un libro molto veloce però ci sono interessanti suggestioni.
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 03/11/08 alle 00:52 via WEB
Il video de "la rateta "è citato (Non il video la storia)nel libro ;la De gregorio per metà spagnola ed è una storia che le raccontavano da piccola
(Rispondi)
 
helga2008
helga2008 il 03/11/08 alle 00:28 via WEB
Che ci sia da fare un discorso più ampio sulla crisi del mondo del lavoro che lascia a casa prima le donne, non fa decollare il part-time ecc. quindi le donne economicamente non possono dimostrare la parità decisionale nel nucleo famigliare???
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/11/08 alle 00:39 via WEB
Certamente ma anche in ambienti di donne che lavorano c'è proprio un'atmosfera "retrO"
(Rispondi)
 
MacRaiser
MacRaiser il 03/11/08 alle 10:21 via WEB
Ohibo'.. siamo in minoranza? Ma che sorpresa! Ed io che pensavo che la festa dell'8 Marzo avesse convinto pure il Papa.. che delusione :p Fuor di scherzo: quando il massimo delle strategie del PD e della sinistra "istituzionale" sui diritti, sta nel concepire la parita' come "lottizazione" dell'amministrazione pubblica, "quotizzando" di rosa tutto quello che si puo' (salvo poi dover provvedere alle quote nere, gialle, rosse, bianche e blu.. perche' tutti i "deboli" hanno diritti da far valere, o no?), c'e' poco da sorprendersi se ci si ritrova in minoranza. La Carfagna ministro delle pari opportunita' non e' forse il risultato delle "quote rosa" di destra?
(Rispondi)
 
helga2008
helga2008 il 03/11/08 alle 14:17 via WEB
?
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ossimora
ossimora il 03/11/08 alle 20:12 via WEB
Carfagna? ops
(Rispondi)
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 03/11/08 alle 20:59 via WEB
No, non si stà male! Anche perchè noi la nostra vita ce la siamo conquistata e combattuta e tessuta e vissuta. Noi abbiamo combattuto per non essere come le nostre madri (che pure a dignità forse stavano meglio delle donne di adesso)e siamo riuscite a conquistarci una parità, almeno tra le mura domestiche.
Però, chi di noi ha delle figlie,guarda con tristezza alla attuale condizione femminile. Un essere donna fatta di crostate per i "guerrieri", di seni e bocche rifatte per essere perfetti "oggetti sessuali", di sapienti inquadrature "da sotto", di carriere tutte costruite "in orizzontale". Una tristezza...
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 04/11/08 alle 00:53 via WEB
Si ,vero ma oltre alla mercificazione dell'immagine,questa cosa del ritorno spudorato ai ruoli fissi ,alle cose ,le riviste femminili superimpostate e specialistiche quasi (veri summa teologici di donnità!) ,gli atteggiamenti ruolizzatissimi sono la cosa peggiore ,Aspetti subdoli che rendono normali cose che dovrebbero non esserlo più.In estate ero in un villaggio accanto ad una famiglia di svedesi;la madre si alzava dopo i figli ,neanche grandi ,di cui spesso si occupava il padre ,poi andava a nuotare ,faceva le sue cose e sul tardi ricompariva magari per mangiare assieme dello yogurt fresco e della frutta ;le giovani madri italiane sono delle "cappe aspiranti" della libertà propria e dei figli.
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 03/11/08 alle 22:12 via WEB
mah... io ho una figlia, e a mia volta son stata figlia di una figlia. e nel tempo, con qualche scossone, abbiamo raggiunto postazioni che mia nonna manco si sognava. Però, dopo le battaglie d'altri tempi, siamo giunte alla consapevolezza che preparare una cena ed avvertire che usciamo non è un segno di sudditanza, ma una gentilezza. Diverso è combattere per un posto di lavoro, o trovare il coraggio di mollare un uomo pericolosamente violento. Li si che ci vuole coraggio e tutto l'appoggio della altre donne... Le altre cose, dal mio punto di vista non vogliono dire niente sul versante emancipazione... ciao..
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 04/11/08 alle 00:44 via WEB
Beh ,Concita De Gregorio è direttrice dell’Unità ,ha lavorato per anni a Repubblica ed ha 4 figli in un'altra città…sfido qualsiasi nonna a non ,meravigliarsi e per fortuna molte di noi fanno molte cose interessanti anche fuori dal “focolare” Anche io sto in una famiglia con molte donne ed ho visto bene le diversità di “allevamento” di rari maschi !L’emancipazione c’entra poco con il fatto di non sentirsi realmente nella situazione di opportunità di poter fare le stesse cos e,volendolo fare si intende. Quando parlo di non uscire senza dover prima sbrigare le questioni di cucina ,mi riferisco alla condizione di libertà assoluta di poterlo fare ,in qualsiasi momento senza problemi ,senza preordinare niente …proprio come un maschio no? La gentilezza davvero non c’ entra.
(Rispondi)
 
72rosalux72
72rosalux72 il 03/11/08 alle 22:13 via WEB
guarda anto, io ero arrivata al punto di rifare il letto solo dalla mia parte... ho odiato il mio ex compagno per tutto quello che non ha mai fatto in casa dando per scontato troppe cose. anche col figlio. chissà perchè se, quando stavamo ancora insieme, ci si scordava i pannolini, ero IO ad essermeli scordati. e con che tono lo diceva! 'fanculo eh. ... compagno, di buona famiglia, laureato, come volevasi dimostrare.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 04/11/08 alle 00:47 via WEB
Sarà stato figlio di una supermamma italiana ed avrà vissuto poco da solo.Io invece ho un esperienza di parità di lavori e di incombenze divise più che soddisfacente ;la regola più o meno è sempre stata chi è di più a casa quello di più se ne occupa in maniera naturale e fuori dai RUOLI .
(Rispondi)
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 04/11/08 alle 07:22 via WEB
Eheheh.. hai scritto figlio di "supermammina" e non di "superpapinoemammina". Interessante lapsus..
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 04/11/08 alle 14:35 via WEB
non è un lapsus ,parlavamo di donne e di atteggiamenti diversi delle madri sopratutto coi figli maschi .
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 05/11/08 alle 09:05 via WEB
A me pareva tu parlassi di parita' tra uomo e donna. Ti ho fatto semplicemente notare che, incolpando la "supermammina" delle nequizie maschili italiche, sei la prima a dimenticare che i figli si tirano su (e quindi eventualmente si viziano) in due: "supermammina" e "superpapino". Perche' buttare la croce solo e unicamente su "supermammina"? L'ho chiamato "lapsus" per scherzare, in realta' si chiama "contraddizione".
(Rispondi)
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 04/11/08 alle 07:28 via WEB
Il ricordo di mio padre che si alzava prima di mia madre per portarle il caffe' a letto, dopodiche' attaccare a lavare i piatti di tutta la famiglia (8 persone, prego), mi appartiene sin da bambino. I casi sono due: o noi vivevamo in una casa di marziani, oppure le donne italiane mediamente hanno parecchi problemi di scelta del maschio per l'accoppiamento e la convivenza :p
(Rispondi)
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 04/11/08 alle 07:35 via WEB
Leggendo il commento di Rosa (ma anche quelli di Antonia), mi torna in mente l'immagine di mio padre che si sveglia all'alba e porta il caffe' a letto a mia madre; dopodiche' si piazza in cucina a lavare i piatti di tutta la famiglia (8 persone). Questo ricordo mi accompagna fino a quando posso retrocedere con la memoria. I casi sono due: a)ho vissuto in una famiglia di svedesi senza saperlo b)le donne italiane hanno mediamente dei seri problemi nella scelta del maschio col quale accoppiarsi e convivere.
(Rispondi)
 
 
 
MacRaiser
MacRaiser il 04/11/08 alle 07:37 via WEB
Ops, sorry.. doppio commento. Sara' che da quando non c'e' piu' papa' a fare il caffe', la mattina non sono piu' sveglio come prima :p
(Rispondi)
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 04/11/08 alle 07:17 via WEB
forse è vero che dipende molto dall'educazione che non solola famiglia, ma anche la vita ti dà. con G.,che ha vissuto dieci anni da solo prima che decidessimo di vivere insieme, non ci sono compiti al maschile o al femminile. semplicemente ci son cose da fare e ce le si divide. (lui èil mago dei bucati, ed è lui che qualche mamma mi invidia :)
a livello professionale, ti ricordi, si parlava del famoso soffitto di cristallo... non so dire che tante di noi l'hanno davvero sfondato, o alla fine ci si è fermate appena prima di averlo fatto. credo però che in molti casi non siano stati gli uomini a impedirci di romperlo, semplicemente ci siamo fermate noi. perchè la famosa conciliazione dei ruoli è tutt'altro che semplice.
(Rispondi)
 
inthemoodforlove1
inthemoodforlove1 il 04/11/08 alle 09:52 via WEB
decisamente dipende proprio dalla vita fatta. non dimentichiamoci che i nostri genitori, almeno i miei che sono cinquantenne, loro si che appartengono ad un altro pianeta( le eccezioni esistono sempre, ma sono appunto eccezioni.... )se poi nella vita uno ha vissuto sul suo da presto, uomo o donna che sia, ha imparato a sbrigarsela da solo. pena l'affogar nei bucati sporchi e nei posaceneri pieni..... il viver sul suo appunto: ho terrore misto a curiosità di vedere cosa uscirà fuori dai diciottenni di oggi, figlia mia compresa.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 04/11/08 alle 14:34 via WEB
certamente la vita fatta è determinante ,anche io vivo con un uomo che è vissuto moltissimo da solo o con altra gente che comunque non gli faceva le cose della vita materiale.Mia figlia ha cominciato a pensare alle questioni ateriali sopratutto quando stava a pg per l'università .Ottima scuola, vivere da soli.
(Rispondi)
 
 
 
Fajr
Fajr il 04/11/08 alle 16:08 via WEB
uhè, non mi toccare quel sant'uomo! :o)
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