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Post n°627 pubblicato il 25 Agosto 2006 da bargalla


Credo che Ossimora abbia scelto uno dei periodi migliori per visitare il mio Salento, terra “de sule, de mare e de ientu”.   
Forse è arrivata qui che spirava il maestrale e se per ventura nei giorni scorsi si fosse trovata dalle parti di Otranto a percorrere la strada costiera che passa per Porto Badisco, mitico approdo del “pio Enea” in fuga da Troia, avrebbe di certo sentito nell’aria il respiro del Cielo e l’intenso profumo del mirto, del timo e del lentisco, che in quel tratto crescono spontanee insieme ad altre varietà .
Sembrava salire dal mare increspato dal vento quella fragranza d’Oriente che si respira ancora fra le mura di Otranto, nelle viuzze e nei vicoli di un centro storico che conserva la magia di una storia millenaria e riflette i colori e i sapori della vicina penisola ellenica.
Poi sono stati giorni di cielo sereno e di caldo intenso, l’ideale per trascorrere qualche ora al mare, magari la mattina sull’Adriatico e il pomeriggio sullo Ionio. Avrà di certo notato  i cangianti colori del mare, passando dall’azzurro al  blu cobalto dell’Adriatico, fino al turchese dello Ionio.
Su questo blog ho letto un post inviato l’altro ieri per interposta persona, col quale Ossimora mostrava di gradire le specialità marinare, da quanto diceva si trovava a Gallipoli.
Quindi avrà visitato la “città bella” con la fontana greca e il ponte in pietra che unisce la città vecchia, la più bella, alla nuova; avrà frequentato le sue spiagge, forse le avrà trovate caotiche, come le trovo io in questo periodo, sarà per questo che preferisco la scogliera di Porto Selvaggio. Magari una puntatina l'avrà fatta anche lei da quelle parti.
Non so se questo viaggio lo avesse programmato, ma il suo soggiorno nel Salento coincide con il calendario di due eventi che proprio in questi giorni stanno richiamando il pubblico delle grandi occasioni.
A Lecce è festa grande, domani sarà il clou della festa patronale, forse non sarà l’occasione migliore, data la ressa,  per visitare le chiese, l’anfiteatro, il teatro di epoca romana e il centro storico che in certi angoli sembra letteralmente  grondare barocco.
Forse passerà da Porta Rudiae che guarda verso il luogo di nascita del grande Quinto Ennio, forse si chiederà perché mai anche nello stemma di Lecce, l’antica Lupiae, c’è
una lupa.
Tante cose da vedere, tanti luoghi da visitare, tantissima la musica da ascoltare, soprattutto etnica e popolare, tanta la voglia di lasciarsi coinvolgere dal ritmo frenetico e trascinante della “pizzica” che proprio domani sera concluderà il festival itinerante nei paesi ellenofoni della Grecìa Salentina con il concertone finale di Melpignano.
“La notte della taranta” è l’altro evento da non mancare.
Quest’anno si prevedono più di centomila spettatori, anche perché fra gli altri ci sarà Lucio Dalla che si esibirà proponendo  una versione molto “pizzicata” del suo “disperato erotico stomp”.
Per farsi solo un’idea di quello che è la “pizzica” consiglio di vedere un film di Edoardo Winspeare, salentino doc, che all’estero ha raccolto premi e consenso di pubblico, ma che qui in Italia, non ha avuto il successo che merita.
Il film si intitola “Pizzicata”.
Riporto un brevissimo stralcio dalla recensione de “Le Figaro” che accompagnò l’uscita del film in Francia: “…se vi colpiscono ancora un tramonto in un campo di ulivi, la poesia degli oggetti quotidiani spogli come un quadro di Moranti, la bellezza delle donne non truccate, dai volti statuari, dalle arcate sopraccigliari che non hanno conosciuto l’istituto di bellezza, il fremito dell’alone di una candela, così come ci affascina in un quadro di La Tour, allora affrettatevi a vedere Pizzicata.”
Stasera soffia lieve il vento di scirocco, caldo e umido, forse domani ci sarà qualche nuvola passeggera di troppo, ma non pioverà perché questa non è ancora la stagione delle piogge.
Comunque sia spero che Ossimora stia trovando un ambiente all’altezza delle sue attese e che soprattutto conservi un buon ricordo del suo viaggio nel mio Salento terra
“di sole, di mare e di vento”.

 
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