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Messaggi di Agosto 2010

 

da sapere...

Post n°1746 pubblicato il 17 Agosto 2010 da ossimora
 


Il Pd fa troppi nomi dice qualcuno. Ma in pochi dicono che il Pd dà anche i numeri. Il Pd fa poco in Parlamento dice sempre qualcuno. Ma sempre in pochi dicono quello che fa. E così che, indipendentemente dal giudizio sul merito, andrebbe esaminato e letto con attenzione il voluminoso dossier che i deputati democratici hanno compilato e diffuso on line nei giorni scorsi e che praticamente nessun giornale ha preso in considerazione (si segnala qui l'iniziativa del sito ilPost.it che invece ne ha dato ampio resoconto). Certo, quelli che dicono che il Pd non riesce a comunicare ora potranno dire che non si licenzia un dossier del genere, dodici fitte paginette, e per di più a poche ore dal Ferragosto. Gli altri, quelli che dicono che il Pd lavora bene e che a criticarlo ci si fa solo del male, ora avranno un bel po' di argomenti a disposizione. 

Insomma, il giudizio sulla difficile attività del gruppo parlamentare che guida l'opposizione, di fronte ad una maggioranza che ha numeri che la mettono al riparo da possibili incertezze e che ha dimostrato di avere poche intenzioni di arrivare a licenziare leggi e provvedimenti che tengano conto del parere degli avversari politici, andrebbe necessariamente integrato da questa lettura e dalla valutazione dei dati e dei resoconti che qui vengono esposti

(il documento è disponibile cliccando qui o andando su www.partitodemocratico.it). 

Così si scoprirebbe che in questo "almanacco" c'è scritto che «il gruppo del Pd si è confermato (i dati riguardano la legislatura dal suo inizio) il più presente in aula con percentuali di assoluto rispetto, l'81,8. Siamo stati i più presenti sia fra quelli di opposizione, sia fra tutti i gruppi (di solito questo primato viene ricoperto da chi sostiene il governo). La forte presenza in aula ci ha permesso di battere il governo 53 volte. Da ricordare le vittorie sul nostro emendamento che in pratica ha annullato il decreto salva liste o l'approvazione di una pregiudiziale di costituzionalità che ha fatto saltare un decreto che avrebbe aiutato il fenomeno dell'abusivismo in Campania».

Tante le mozioni che in un anno di attività il gruppo Pd è riuscito a far approvare, da quella per le popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto, a quella sulla cooperazione internazionale, da quella sulle "navi dei veleni" a quella sui problemi del sistema carcerario. In pochi di questi casi però l'attività del governo ha poi prodotto qualcosa di concreto, spiega sempre il documento del Pd.

Diverse anche le mozioni, respinte dalla maggioranza, di cui il gruppo guidato da Dario Franceschini rivendica comunque, mese dopo mese, la presentazione: da quella contro i respingimenti in mare degli immigrati clandestini alla mozione che proponeva delle misure per sostenere i redditi più bassi vittime della crisi e dell'erosione del potere di acquisto.

Piccole ma significative vittorie punteggiano l'anno parlamentare del Partito democratico, come i numerosi emendamenti fatti approvare: da quelli sul testamento biologico a quello che ha bloccato lo smantellamento dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. E l'almanacco si conclude con i mesi che hanno visto l'esplosione degli scandali che hanno coinvolto uomini del governo e che, sotto la pressione delle iniziative dell'opposizione alla Camera, hanno portato alle dimissioni prima di Scajola, poi di Brancher e Cosentino, e infine, alla sfiducia al sottosegretario Caliendo. Sfiducia respinta in Aula ma cristallizzata dalle astensioni dei "finiani" e degli altri gruppi parlamentari del centro. 

 
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divertissement

Post n°1745 pubblicato il 13 Agosto 2010 da ossimora
 

 

Manoscritto ritrovato a Cervia Aiutateci a decifrarlo...


 "frs è sl xk il ft k lui mha dt k nn tiene + amme mha sorpreso.. k fc? Rx tadb <3".

No, non è la dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat. E nemmeno la formula segreta della Coca Cola. E' un  sms che una ventenne ha spedito a un coetaneo,  forse poco prima di smarrire il telefonino su una spiaggia di Cervia.

Quando lo ritroviamo, per caso, non funziona più, la scheda è stata disattivata e la sabbia ha rovinato la tastiera. Si riescono però a leggere gli ultimi messaggi inviati e ricevuti tra la proprietaria, Paola, e un ragazzo. I due hanno una relazione e frequentano, si deduce dagli sms, l'università. La loro conversazione è un documento senza filtro del modo di comunicare della generazione nata e cresciuta con un cellulare in mano. Sintetizzata all'estremo, con una punteggiatura - diciamo così - creativa. In altre parole, "geroglifica".

Ne riportiamo alcuni stralci qui sotto: siete capaci di tradurre questi messaggi? Lasciate il vostro commento in coda a questo articolo.

Prima conversazione

Paola: Ei... t dv parlare^^... kix tadoro<3ps è imp

Lui: dimmi tt

P: Me è triste... ho mezzo litigato cn alex

Lui: ma ke ha? rx

P: K ne so.. gli ho inviato 1 mex cn scritto se poteva mex e lui ha dt dno e io gli ho rx ok a dom e lui m ha rikia ttinca dicendo k nn dovevo rompe e poi ha dt k ské.. secondo te maccollo dav?<3

Lui: Te nn 6 un akkollo!

P: Allr xk lui sé comportato csi? c sn rimasta maliximo.. >.<...

Lui: ne parliamo 1a altra vit xk dv uscire. v. v tadb 


Seconda conversazione

Paola: sto vedendo film con Johnny Dpp e H. Ledg... ODDIO Sbav k Fìghonì assurdi k sn: Q__Li amo <3.. rx se vuoi.. kix

Lui: kattiva

P: Fuck amore sn unici bellissimi Fìgoni: Q__johnny trpp sexy

Lui: vbb, lo vedo ankio. Hai parlato cn mamma dell'exm di dir pubblico?

P: ... ancora nn le ho dt tt ql k vlv dirle, gliel'ho sl anticipato xD..<3..

Lui:  Ok tadb


Terza conversazione

Paola: piena crisi=(vorrei mandare 1 mex a Alex x dirgli k mha dato fast k sta con 1° mia amica, frs sn anco gelosa, frs è sl xk il ft k lui mha dt k nn tiene + amme mha sorpreso.. k fc? Rx tadb <3

Lui:  nn so ke dirti

P: ma k ce l'hai cn me? Ho ft qlks k nn va? se è csi scsmi

Lui. No no niente è ke io nn so cm aiutarti cpt! Rx tadb

P: Preferisco k nn m parli +,  >.< meglio k stia male sl io invece k tt e 2, io csn abituata**

Lui: no tranki, Xdxd xmq sei stata una delle poke ke mi ha aiutato 1 anno fa

(11 agosto 2010)

 

 

 
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che...

Post n°1743 pubblicato il 05 Agosto 2010 da ossimora
 

che barba che noia

 
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2 AGOSTO

Post n°1742 pubblicato il 02 Agosto 2010 da ossimora
 

Stefano Benni

 


Mi sembra di avere scritto su questo ricordo, ma non so quando. Dieci, venti anni fa. Ma quando ricordo è adesso. Sento la notizia da Brunella, che compra il giornale la mattina presto a Santa Maria di Leuca. Non occorre parlare o mettersi d'accordo. Partiamo, con una vecchia Citroen, e guidiamo alternandoci per ore e ore. Quando arriviamo, siamo ancora nel pieno dei soccorsi, ancora scavano.

Trent'anni fa Bologna era diversa. Era stata colpita perché era diversa, perché era una speranza. Ora è una città come tante del Nord Italia, né brutta né bella. Ma tante persone ricordano quella data. E non certo per nostalgia del dolore. Per la speranza che combatté quel dolore. Perché qualcosa di quella speranza è rimasta. Ci sono state altre stragi, altro sangue, altro dolore inutile. L'ultima strage, quella della legalità, si consuma non con la violenza delle bombe, ma non l'astuzia della propaganda e della potenza economica. Possiamo disquisire se le persone sono le stesse, o altre, o nuove, o migliori o peggiori. Quello che è successo a Duisburg in nome del cosiddetto show, è una strage. Possiamo distinguere dicendo che non è stata pianificata, che tutti sono pentiti. Ma per chi ha perso delle persone care, è difficile distinguere, fare una scala del dolore, trovare qualche consolazione.

Quello che mi è facile invece, è ricordare chi ha ancora speranza. Pensare a quelli che scavavano, a quelli che scavano ancora. Quelli che sperano non ci sia il nome di una persona cara di un elenco di vittime. Quelli che si sentono responsabili, e cercano di evitare stragi future. Quelli che vogliono la verità. So che sono ancora tanti, anche a Bologna. Forse non sono più rappresentati, forse la loro speranza è stata ferita e irrisa, forse qualche volta pensano: perché scavare quando tutto crolla?

Ma io so che queste persone ci saranno sempre, e mi conforta. Ogni volta che torno a Bologna, vedo i nomi sulla lapide della stazione. Qualcuno si ferma e si interroga, qualcuno nemmeno sa cosa significano quei nomi. Qualcuno neanche li guarda. Ma qualche anno fa, vidi una donna straniera entrare, e mettere dei fiori sotto la lapide. Le parlai: non era una parente, era una donna che faceva solo un gesto di ricordo, di rispetto, non davanti alle autorità, ma davanti ai suoi sentimenti. Al di là di ogni retorica e cerimonia, c'è sempre la forza di queste persone che sperano. E io spero che Bologna le ascolti molto di più, che sappia ritrovare il rapporto con la sua energia passata, che non ne faccia una statua in un museo.
Anche io, nel mio piccolo sforzo, scavo ancora, anche se dovrei e vorrei farlo di più. E scavando ho ritrovato il ricordo di quegli anni e posso dirlo forte: non dimentico e non voglio dirlo solo il due agosto 

 

 

 
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