Creato da lost4mostofitallyeah il 04/03/2009
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IL Tragitto Vol.54

Post n°223 pubblicato il 15 Maggio 2014 da lost4mostofitallyeah






Portarono Pearson in canonica e lì attesero l'arrivo del medico, a cui Watson aveva prontamente telefonato. "Esiste anche un dottore, quindi?". Fece Frankie ironico "O magari più d'uno. Ma dov'erano quando il ragazzo qui veniva quasi linciato, messo alla gogna, minacciato di essere fatto a pezzi?". Il Reverendo lo guardò silenzioso negli occhi, poi cominciò a formare un sorriso a fior di labbra e a scuotere lievemente la testa :"La verità é che se non fossimo intervenuti Io e il sindaco prima, e Zsa Zsa Murena dopo, non ci sarebbe stato bisogno di medici per il vostro ex nano brigante. L'unica cosa di cui ci sarebbe stato bisogno era un buon servizio di pompe funebri." "Ma esiste una polizia in questo posto, o solo degli sgherri prezzolati tipo Maier e Rotunno?". "Qui esistono squadre di autodifesa formate dagli stessi cittadini, milizie popolari sotto il diretto comando del sindaco. E sinora hanno funzionato molto bene". "Fino adesso intende, padre? Non se n'è vista traccia in Chiesa." "Per forza! Gli stessi che mantengono l'ordine stavano per squartare il vostro ex nano brigante!." Herald Watson abbandonò per un attimo le cure a Pearson e si piazzò innanzi a Frankie. Il labbro inferiore gli tremolava lievemente mentre le pupille erano appuntite come aghi :"Segui il mio ragionamento, Frankie: dopo che ne hai passato di cotte e di crude a causa di un certo tipo di Persone e, da un giorno all'altro, Ti fanno sapere che tutto quello che c'è stato, stupri, saccheggi, violenze, ammazzamenti, incursioni sanguinose appartiene al Passato e che dobbiamo vivere in pace contro i nostri ex torturatori...beh, ti sembra così facile mettere da parte l'animosità e l'odio e stringere la mano ai tuoi nemici come se nulla fosse accaduto?". Frankie, coraggiosamente, sostenne lo sguardo spiritato del prete e replicò a bassissima voce :"Mi sembra ci sia un equivoco che ancora non è stato sciolto: Noi, per quanto ci riguarda, non vediamo l'ora di abbandonare Selawille. Qui abbiamo trovato solo odio e disprezzo, nonché minacce molto concrete alla nostra incolumità fisica. Sono giorni che tentiamo di prendere quel fottuto treno, e maledetto sia il momento in cui abbiamo deciso di vestire Pearson da ragazzina cresimanda..." Watson fece un cenno di assenso con il capo :"Ve l'abbiamo fatta sudare, vero? ora saprete che non si scherza con i sacramenti". "Semplice autodifesa, padre. Eravamo in territorio ostile." "Ok, penso ci siamo chiariti. Adesso mi preme salvare la pellaccia a questo ragazzo, anche se penso si sia preso solo una pessima scuffiata di farmaci e che dormirà fino a domani." "Dove sono Dorsey & Romario?". Fece Frankie, quasi sovrappensiero. Watson che si era chinato su Pearson, tornò a rialzarsi e a fissarlo intensamente :"Penso siano tornati nelle catacombe...è il loro lavoro. Come mai quest'interesse?". Il giovane sollevò le spalle :"Nulla. Mi hanno incuriosito. Specialmente quel Romario. Mi pare ci sia più sale in zucca in Lui che in tutta la Comunità di Selawille..." "Non lo avresti detto se avessi saputo che moglie e figli di quell'uomo sono stati sterminati dai Nani Briganti. Ma è una storia troppo dolorosa e non intendo entrare nei dettagli. Ti basti sapere che, invece di abbandonarsi alla Vendetta, Romario si è rifugiato nella Fede, la vecchia Fede, quella Cristiana, non la sincretica che rappresento Io indegnamente. Ha perdonato e comunque parecchi qui lo hanno fatto, anche se ti capiterà di pensare il contrario. Per questo dicevo che non avresti parlato del sale in zucca di Romario e della ferocia degli altri abitanti. Ci sono persone meravigliose da queste parti." Perdonato...riflettè Frankie. Pensare che se c'era uno in diritto di frantumare Pearson, beh forse era proprio Lui. Curioso, non ha lasciato trapelare nulla. Sembrava solo vagamente infastidito. Un uomo silenzioso e riservato, forse un po' burbero ma affascinante. Un pensiero gli si era insinuato mellifluo nel cervello, e non tardò a esprimerlo a Watson. "Mi dica, padre...le seccherebbe se andassi un attimo a ripescare Romario dal suo lavoro? Quell'uomo mi trasmette parecchio, e vorrei parlarci nuovamente. In modo, diciamo, più profondo." Il Reverendo stava cercando di far bere un bicchiere d'acqua a Pearson e non tradì nessuna emozione. "Se Ti va puoi andare a recuperarlo e farci quattro chiacchiere. Male non fa. Poi, penso che non starà nemmeno lavorando....con tutto il trambusto che c'è stato in Chiesa......
"Va bene. Affido Pearson alle sue mani e scendo. Comunque per quando arriverà il medico penso di essere di ritorno". Herald Watson non rispose e così Frankie abbandonò la canonica e prese ad avviarsi verso l'ingresso alle Catacombe. Durante il breve tragitto fece in tempo a dare nuovamente un'occhiata alla sterminata volumetria della Cattedrale, disseminata di figurine pie e fedeli in raccoglimento. Un silenzio appena incrinato da colpi di tosse e rumore di passettini sul marmo. Davvero, ripensò, la differenza con la bolgia che s'era scatenata fino a mezzora prima appariva irreale: ora quel posto non si distagliava per nulla da qualsiasi luogo di culto e riflessione e i facinorosi s'erano volatilizzati come per incanto. Allungò lo sguardo verso una delle rientranze e notò Zsa Zsa Murena ancora impegnata a fare lezione ai suoi compagni d'avventura. Di certo Loro ne erano ben contenti...stare vicini a quella vegliarda significava sicurezza e incolumità: erano tutti come dei pulcini intorno al vasto corpo della chioccia. Si lisciò le mani, sospirò e fece i gradini fino all'inferriata che dava sulle catacombe. Ma qui si fermò di botto. Davanti a Lui, come materializzatosi dall'odore di incenso, stava il Sindaco: Tyco Tyner.

 
 
 
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