Creato da lost4mostofitallyeah il 04/03/2009
CON QUEL TRUCCO CHE MI SDOPPIA LA FOCE
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I must be hungry 'cause I go crazy
Over your leather boots
Now baby I know...
That's not normal
But I love you,
I love you
I love you
"Il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta".
"Così ogni carne va al cilicio del sale: il frutto di cenere delle nostre veglie, la rosa nana delle vostre sabbie, e la sposa notturna riaccompagnata a casa prima dell'aurora...."
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Messaggi di Febbraio 2015
Post n°258 pubblicato il 20 Febbraio 2015 da lost4mostofitallyeah
Fletcher soffocò una bestemmia e agitò il pugno verso Percace mentre si allontanavano. Le ultime parole dello Psichiatra erano riuscite a rovinargli quella leggera patina di buonumore che si era autoimposto per non crollare definitivamente davanti all'improvvisata del Tizio. Comprendeva benissimo di essere l'ago della bilancia umorale dei suoi compagni di fuga e non poteva permettersi di mostrare indecisione o fragilità, pena il disfacimento completo del loro patto di evasi, pena il crollo delle speranze e l'abbandono alla sensazione di lento strozzamento che sembrava avvolgerli dall'inizio della loro avventura da fuggiaschi. "Non stanno, vero, giocando come al gatto col topo?" Esalò affranto Peter mentre si avvicinavano alla loro automobile. "Che senso avrebbe? A meno che non pensino che possiamo aiutarli a fare luce su una qualche rete di transfughi e rifugiati politici all'Estero. Ma perché lasciare Percace fare quello che ha fatto? Non ha senso. Niente pare più possedere un senso." Christine salì in macchina facendosi aria con un opuscolo :"Se volete la mia opinione, Percace ha più informazioni delle Divise in questo momento. Per qualche ragione conosce i nostri spostamenti in anticipo e ci tende delle piccole trappole di pressione psicologica per farci saltare in aria e finire tra sue sottili braccia. A Lui interessa relativamente di pigliarci subito. Sta sperimentando, sta facendo degli Esperimenti su di Noi e intanto trae le sue conclusioni. La Polizia è sullo sfondo e interverrà solo quando sarà Lui a darle il Via libera. Questa, almeno, è la mia modesta opinione." Fletcher salì pensoso alla guida, poi appoggiò le mani sul volante e infine girò la chiavetta di accensione, sempre con la fronte corrugata. Seguì la litoranea sino a Maddox, superò Castro Bellevue e cominciò a rallentare quando le prime foreste di Big Loot fecero la loro apparizione. Poi accostò lentamente su una piazzola della superstrada :"Ci stiamo infilando nella terra della meditazione. Santoni new-age e yoga, wellness e super centri per il rilassamento all'interno di una natura incontaminata. Ha davvero senso muoverci in quella direzione?" "Mio zio...." Mugugnò Christine. "Sì...." La incoraggiò Fletcher posando entrambi le mani in grembo. "Mio zio possiede una stress Factory lì dentro da qualche parte." "Stress Factory?" Spalancò gli occhi Peter. " Sì, è un centro per la liberazione dalle tossine da lavoro. Le chiamano così." "Va bene" interloquì l'Uomo "Ma che ci andiamo a fare?" "Potrei parlare a mio zio. Lui è un'ottima persona, da non molto convertito al Buddismo. Una persona molto pia e misericordiosa, anche se prima era il più grosso bastardo tra i ricchi possessori di Aziende della Zona occidentale. Poi la morte del figlio lo ha fatto risvegliare e da quel momento si è dedicato alle opere di carità, anche se non ha dimenticato di essere un grosso imprenditore e ha impostato il suo futuro in modo organizzato e preciso: una holding della Meditazione e della Beneficienza. La regge con metodo e pugno di ferro, da quello che mi ricordo, rimane un individuo molto quadrato e preciso." "Beh...Cosa possiamo attenderci da un tipo del genere? Che ci nasconda in attesa di tempi migliori. Mi sembra che stai sclerando, Amore..." "Sono sicuro che Lui lo farebbe se Gli esponessimo la nostra situazione in modo molto umile.." "Se strisciassimo ai suoi piedi, insomma..." "Oh no. Non è un tipo del genere. Basta che si renda conto che non siamo dei delinquenti. Anche Lui non nutre simpatia per il Dottor Percace e i suoi metodi. Diciamo che nessuno da queste parti inclina per la Psichiatria Applicata. Contrasta con tutto il Misticismo della loro faccenda. Quindi...non è assolutamente escluso che passi dalla nostra parte e Ci difenda." Fletcher scosse la testa e si grattò il naso con fare pensieroso :"Non so che farmene del suo Sacro Patrocinio. In breve tempo diventeremmo le giovani marmotte del posto, le mascotte inacidite di quei mistici danarosi. Non è questo che Mi attendo dal futuro." "Io ho solo parlato di quello che potevamo reperire nella Foresta. Poi sta a Voi due decidere. Siamo e restiamo una piccola democrazia." "Io voto contro". Alzò la mano dal volante Fletcher. "Io sono a favore, bisbigliò timidamente Peter. "Sfido. è quello che cerchi da quando ci siamo messi in viaggio, Peter." "Come sarebbe a dire?". Fletcher si girò verso di Lui con il volto in fiamme e le narici frementi :"Ogni occasione è buona per andare a insaccarci da qualche parte amena, prima Redmond, adesso questo punto indefinito in mezzo ai boschi presso un ex Imprenditore con le fisime del Curatore d'anime. Qualsiasi deviazione dal percorso principale è bene accetta. Ricordi o no che dobbiamo imbarcarci su una nave e uscire da questo dannato Paese? Oh, ma a Te non interessa, basta rallentarci per non perdere la speranza di incrociare nuovamente la tua troietta. A qualsiasi costo." Peter Gli sputò in faccia e poi lo prese per il collo trascinandolo sul sedile posteriore. Scoppiò un pandemonio che durò dieci minuti buoni, questa volta nell'indifferenza infastidita di Christine. Poi quando fu cessato, Fletcher smontò dalla macchina e diede un calcio alla portiera prima di rimettersi al volante con delle brutte contusioni sparse sulla faccia. "Bene, cazzo! Andiamo allora da questo Zio d'America! Come si chiama e dove si nasconde il piccolo Buddha????" Grugnì in faccia alla sua donna. |
Post n°257 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da lost4mostofitallyeah
"Avanti, Virgil. Togli quella roba dalla faccia del ragazzo." sillabò lentamente Tyner mentre avvicinava la pistola alla tempia di Warbanter. "Sindaco, questa è una brutta decisione da prendere. Ti metti dalla parte del torto e contro i tuoi concittadini." "Al momento non mi importa: ho decisioni più importanti da mettere sul piatto. Levati, Virgil." E Warbanter scostò di lato il fucile a canne mozze, restando comunque impettito e in attesa dello svilupparsi degli eventi. Tyner sorrise a Frankie e gli strizzò l'occhio mentre aiutava Joseph "Grind" Beecher a rimettersi in piedi con la mascella indolenzita. Rabail, che aveva seguito tutto lo svolgersi degli eventi dall'esterno della carrozza, tirò un sospiro di sollievo mentre Louise correva all'interno quasi indiavolata e abbracciava Pearson freneticamente. Eugenia Purdy s'era accasciata sulla banchina con le mani intorno alla testa e borbottava qualcosa d'incomprensibile a labbra contratte. Il Reverendo Watson si guardava intorno con una sensazione a metà fra il sollevato e il preoccupato e si dedicava soprattutto ai membri del commando cercando di farli ragionare. Quasi a un segnale convenuto i due personaggi che s'erano piazzati davanti al convoglio, sulle rotaie, si tolsero di mezzo permettendo così al macchinista elettronico di trovare il segnale di sgombro davanti a sé. Fu a quel punto che comparve sul monitor la scritta che il treno sarebbe partito entro tre minuti. "Fuori dai piedi!" Mormorò il sindaco agli esitanti membri dell'incursione che erano ancora a bordo. E così, a malincuore, Thomas Proctor, Joseph "Grind" Beecher, Virgil Warbanter e Oshea "Dream" Mallory scesero dal convoglio non prima di avere scaricato le loro armi contro i vetri e verso il soffitto in una sarabanda infernale di spari e di rumore diabolico. Volevano andarsene lasciando un ricordino a Pearson, onde evitare che anche per sbaglio rimettesse il suo piccolo piede in Città. Il messaggio arrivò forte e chiaro e l'ex Nano Brigante sbiancò fino alla cima dei capelli pensando che la sua ultima ora fosse definitivamente giunta. Poi, alla fine dell'esibizione di muscoli, si rannicchiò confuso nella sua poltroncina guardando ossessivamente Tyner, che era rimasto impassibile. Louise Gli strinse ancora più stretto la mano, facendo la parte della donna di carattere. Frankie fissò il Sindaco a sua volta e un pensiero impertinente Gli attraversò il cranio mentre avvicinava il suo volto a quello di Tyner :"Non pensare, Sindaco, che Ti ringrazi o Mi inchini ai tuoi piedi. C'è troppa ambiguità in questa storia e Tu hai giocato su più tavoli, facendo pure il doppio gioco. Nessuno mi convincerà che Tu non sia dentro mani e piedi in tutta la Faccenda e che non ci abbia marciato parecchio. Secondo Me ci hai manovrato Tutti come soldatini. So che adesso fai la parte del Salvatore dei Destini ma non credere: Io immagino tante cose sul tuo conto e nella maggior parte delle situazioni ci azzecco." Tyner sorrise fiaccamente ma evitò il contatto con gli occhi di Frankie :"Ti pare questo il momento di scatenare i tuoi spettri, ragazzo? Capisco che sei confuso e dubbioso ma è meglio che non perdi il treno questa volta. E comunque ci rivedremo." "è una minaccia? Riusciremo mai a liberarci di Te e del Tuo prete, Sindaco?". "Tyner non rispose e fece cenno a Rabail di salire rapidamente in carrozza. Lui discese e si avvicinò a Watson, che stava ancora discutendo con lo squadrone di aspiranti linciatori. Romario, nel frattempo, si era affacciato sul finestrino divelto e aveva sussurrato delle parole veloci all'orecchio di Louise, che annuiva vigorosamente. Dorsey, il traditore più clamoroso, fumava nervosamente mentre lanciava improperi contro tutti gli stranieri che avevano massacrato Selawille, e faceva dei gestacci osceni all'indirizzo di Frankie e Rabail, che trovarono il tempo di osservarlo attoniti mentre il treno cominciava a muoversi. Romario si staccò dal finestrino e fece un cenno con la mano a tutti i Viaggiatori urlando "A rivederci!" Silenziosamente come era arrivato il convoglio si mosse e prese a incunearsi nella mattinata livida lasciando quella maledetta città e le sue strade a metà fra il postmoderno e l'antico, e la sua gente, a metà fra il perverso e il conservatore. Il Colonnello Strano era rimasto a terra e affidava i suoi destini e la sua destinazione al Sindaco e a Watson. Loro, I Viaggiatori, cominciavano a respirare ignorando l'aria fredda che irrompeva dai finestrini abbattuti a fucilate. Si apriva forse una nuova destinazione nel Tragitto, e in cuor Loro Ognuno sperava che sarebbe stato in una landa promettente e accogliente. Qualcosa di diverso dagli incubi a cielo aperto di Selawille, un posto tranquillo dove riuscire a posare la testa sul cuscino senza svegliarsi con il dubbio di ritrovarla ancora. |
Post n°256 pubblicato il 06 Febbraio 2015 da lost4mostofitallyeah
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Inviato da: EasyTouch
il 20/10/2023 alle 00:12
Inviato da: cassetta2
il 11/11/2020 alle 17:38
Inviato da: lost4mostofitallyeah
il 13/02/2017 alle 16:28
Inviato da: lost4mostofitallyeah
il 13/02/2017 alle 16:27
Inviato da: EMMEGRACE
il 10/02/2017 alle 18:40