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Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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ARIS BARAVIERA: PD, LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI

Post n°6221 pubblicato il 26 Gennaio 2015 da Giuranna
 

Tomás Saraceno, On Space Time Foam, 2012
klatmagazine.com

 

Ricevo da Aris Baraviera, iscritto al Partito Democratico di Paderno Dugnano, le seguenti considerazioni sul Congresso svoltosi il 18 gennaio scorso. Sull'argomento vedi i precedenti "post" (comunicato stampa congresso, riflessioni Massetti e commenti PRC e PdCI).


LA SOLITUDINE DEI NUMERI PRIMI
Storia recente del PD di Paderno

Domenica ho partecipato al congresso cittadino che ha eletto Paola Cattin nuovo segretario, un congresso che ha ridato entusiasmo al partito che stava attraversando una fase piuttosto depressiva.

Oltre ai buoni propositi per il futuro, ho ascoltato con attenzione le analisi sulla sconfitta elettorale delle amministrative, sconfitta inaspettata che a distanza di mesi lascia ancora l’amaro in bocca visto lo spread di spessore  politico tra i due schieramenti in campo e vista soprattutto la cattiva amministrazione Alparone.

L’opinione che mi sono fatto, in particolare frequentando il circolo padernese dal 2008 al 2011, è che il PD abbia sottovalutato la capacità organizzativa di Alparone. Il sindaco in carica si è rivelato per la seconda volta il deus  ex machina della politica padernese, dimostrando di essere un tipo scaltro che punta tutto sulla capacità di aggregare giovani, sull’entusiasmo e sulla comunicazione  politica (anche prendendo le distanze furbescamente da Forza Italia). E’ così che il centrodestra ha spiazzato il PD padernese che, pur essendo più competente dal punto di vista strettamente politico, non ha mai puntato e creduto sulla partecipazione alla vita di circolo e si è via via involuto verso una marcata autoreferenzialità. 

Il segretario uscente, Figus, pur essendo una persona  intelligente e generosa, aveva fin da subito palesato delle grosse difficoltà nell’attività di team building. Molti interventi al congresso di  domenica scorsa lo hanno descritto un po’ come l’Highlander del circolo, l’ultimo baluardo del PD padernese  lasciato solo dai compagni di sventura.  Una solitudine, a mio avviso, non imputabile al fato né alle disillusioni postmoderne della politica… ma ad una sua precisa indole accentratrice e stakanovista.

Peccato che i big del partito non abbiano mai sottolineato che nel circolo non c’era la necessaria  pluralità, non hanno mai detto con chiarezza che le persone non vanno coinvolte solo quando ci sono le elezioni, che i giovani non sono importanti solo quando fanno da claque in campagna elettorale. Gli opinion leaders del partito – sempre preziosi nel dare consigli sull’attività del consiglio comunale, ma sempre presenti purtroppo anche quando si tratta di fare il gioco delle due correnti antagoniste - hanno preferito tacere sulla tendenza isolazionista  del circolo. Se ci avessero raccontato qualcosa anche sulla autoreferenzialità del partito, sulle problematiche delle partecipazione e sulle caratteristiche accentratrici del segretario, probabilmente ci sarebbe stato tutto il tempo per correggere il tiro, coinvolgere nuove risorse e soprattutto trattenere la gente che si stava allontanando.

A mio avviso nel Circolo era necessaria più trasparenza sulle decisioni che venivano prese e si doveva fare di tutto per allargare la partecipazione. Occorreva indicare le sedi e le date nelle quali venivano prese le decisioni strategiche del partito per non alimentare le voci secondo le quali sarebbero sempre gli stessi a decidere indipendentemente dal Segretario di turno e dal Coordinamento. Bisognava dividersi meglio le responsabilità, i compiti e i doveri. Era necessario difendere il Coordinamento perché era l’organo eletto, ma fin da subito eluso e mortificato.

Per vincere contro Alparone sarebbe servito un circolo capace di fare da intermediario tra la cittadinanza e il Consiglio Comunale.

Ma i big hanno un’alta autostima e non credono nell’organizzazione né al detto “l’unione fa la forza”. Sono convinti di incarnare essi stessi il partito. La loro è la solitudine dei numeri primi.

Baraviera Aris

 
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Commenti al Post:
Tortaforestanera
Tortaforestanera il 26/01/15 alle 17:25 via WEB
Improvvisamente Baraviera scopre che Figus era un accentratore. A questo punto mi chiedo se fosse uno schizofrenico, perché quando è andato da solo al mercato di Palazzolo a raccogliere le firme per l'acqua pubblica non avevo proprio l'impressione che avesse voluto impedire ad altri di farlo. Forse doveva insistere di più per fare partecipare gli altri ma parlando con un esponente PD eletto in consiglio di quartiere ho scoperto che non sapeva nulla di una iniziativa fatta da Figus e presente in tutti i seggi delle primarie. E' Figus che è accentratore o è il partito che essendo stato messo come segretario non un esponente storico ma un consigliere di quartiere (questo era Figus) lo ha calcolato poco? Da notare che la lettera dell'iscritto PD evita accuratamente di dire cosa quell'iscritto ha fatto in questi anni di frequentazione del Circolo stesso. Di sicuro non ricordo un suo intervento al congresso, luogo naturale dove parlare di queste cose (e me lo sono visto tutto avendolo registrato). Forse questo dettaglio alla fine spiega tutto. (Gianni Rubagotti)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
aris baraviera il 31/01/15 alle 00:56 via WEB
Vorrei precisare che improvvisamente non scopro proprio niente , dato che mi sono dimesso dal coordinamento di circolo nel 2012 perché il coordinamento stesso veniva costantemente bypassato. Per il congresso dell’altra settimana non avevo preparato un intervento perché era da un po’ che non frequentavo il circolo , quindi avevo bisogno più che altro di ascoltare. E dopo aver sentito i commenti del congresso, e letto qui il commento di Massetti , ho deciso di scrivere l’articolo perché la mia analisi era davvero complementare rispetto a quelle che avevo ascoltato e letto in precedenza. Per quello che ho visto io, posso ribadire che Figus è un’ accentratore (ma non è un cattivo politico…) e ovviamente questa è la mia opinione. Io penso che se i leaders del partito l’avessero consigliato meglio, lui avrebbe avuto tutto il tempo necessario per cambiare il trend che aveva intrapreso fin dai primi mesi del 2010. In un certo senso può comunque essere vero quello che sosteneva Rubagotti, cioè che una parte del partito abbia scaricato Figus, anche perché si diceva (a torto o a ragione) che lui era stato voluto da Massetti ed era all’ex sindaco che in primis rispondeva. Così come in precedenza si diceva (a torto o a ragione) che la Scorta fosse la referente di Casati , e per questo motivo era stata poi via via abbandonata dalla corrente più a sinistra del partito. E’ proprio per queste spiacevoli situazioni (o maldicenze) che si creano incomprensioni e fraintendimenti . E proprio per questo motivo io penso che il circolo dovrebbe essere più trasparente possibile e dovrebbe legittimare gli organi eletti dagli iscritti– come appunto doveva fare con il coordinamento. Voglio infine precisare che io non credo che la critica politica debba essere portata esclusivamente nelle sedi del congresso, anche perché il blog è la sede naturale nella quale confrontarsi sui temi politici. Evidentemente Rubagotti – in passato sempre attivo sul blog di Arcari- ritiene che questo spazio sia invece da utilizzare a senso unico, cioè come uno strumento di propaganda bulgara. Baraviera Aris
(Rispondi)
 
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