Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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25 APRILE: MEMORIA E NUOVA R-ESISTENZA

Post n°6498 pubblicato il 25 Aprile 2015 da Giuranna
 

 

L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e sapere riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.

ITALO CALVINO, Le città invisibili


*   *   *

 

A Paderno Dugnano la manifestazione del 25 aprile si è svolta secondo il programma concordato per tempo dall'ANPI con l'Amministrazione Comunale: alzabandiera, corteo e deposizione delle corone, discorsi celebrativi e interventi della Banda Comunale e del Coro "Questo è il fiore del partigiano".

Presenti quasi tutte le forze politiche, numerosi cittadini e associazioni. L'intervento più toccante è stato quello del partigiano Angelo Villa, premiato dall'Amministrazione con una targa.

Di seguito le parole dell'On. Ezio Casati e il tweet del Sindaco Alparone che ha riportato - senza citarlo - un aforisma che il web attribuisce al filosofo Theodor Adorno. Così il primo cittadino ha terminato il proprio intervento sul palco.

Tale frase, estrapolata dal contesto, può voler dire tutto e niente. Nel giorno del 25 aprile personalmente credo sia necessario e doveroso prendere posizione tra ciò che è nero e ciò che non lo è.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
CAROLA il 27/04/15 alle 14:33 via WEB
Mio marito ed io abbiamo trascorso la giornata del 70° anniversario del 25 Aprile a Sant’Anna di Stazzema. Un borgo piccolissimo tra i boschi sui monti sopra le spiagge della Versilia, che il 12 agosto del 1944 fu teatro di una strage nazifascista enorm: le vittime furono 560. Impossibile raccontare le emozioni, le sensazioni, il gelo nel cuore che si provano, dapprima entrando nella piccola chiesetta dove, al lato dell’altare è riprodotta una gigantografia con le foto di tutti bambini e delle donne in stato di gravidanza trucidati in quel terribile giorno di agosto, e poi al Museo della Memoria dove vengono trasmessi i filmati con le testimonianze dei sopravvissuti e poi ancora quando si sale per un sentiero, una Via Crucis verso l’ossario. Quest’anno in rappresentanza del Governo c’era il Ministro Maria Elena Boschi ha ben rappresentato nel suo discorso anche le “differenze”, perchè come dici tu Giovanni, bisogna distinguere tra ciò che è nero e ciò che non lo è. la nostra libertà la bobbiamo agli UNI e non agli ALTRI! Dal discorso del Ministro: “Credo che sia doveroso avere un sentimento di pietas verso i martiri di quella che fu anche una guerra civile. Ma questo non può portare a confondere la verità. Non è arbitrario sbagliato dire che da una parte c’era il bene e dall’altra il male. “Da una parte c’erano i partigiani, i soldati, i civili, i religiosi, le ragazze e i ragazzi che, sotto bandiere diverse, scelsero la Resistenza e lottarono per la libertà. Dall’altra c’era chi scelse, con Salò, la Germania hitleriana, l’antisemitismo, la collaborazione nella deportazione, nell’Olocausto, nelle stragi”. Il ministro ha poi ricordato il nonno soldato, che dopo l’8 settembre, all’età di 22 anni, “disse no ai nazisti e venne deportato in Germania. “La Resistenza e l’antifascismo – ha poi concluso – sono patrimonio etico inscindibile. Là affondano le nostre radici”. “No a pericolose equiparazioni: da una parte ci furono i persecutori, i carnefici, e dall’altra le vittime”. Carola
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