LA SCOMMESSA

MORTI E SOPRAVVISSUTI EURECO IN ATTESA DI GIUSTIZIA

Una delle quattro vittime Eureco: Sergio Scapolan

Il Giorno (2 novembre 2015): Cinque anni dallo scoppio Eureco: «Ma giustizia non è ancora fatta»

Da rileggere un articolo di cinque anni fa:

Il Giorno (14 novembre 2010): E' morto Sergio Scapolan. Paderno piange il suo primo martire

GESTIONE DEL TERRITORIO: SPIEGATE BENE CHE COSA STATE FACENDO

Nell'ambito della gestione del territorio la Giunta Alparone procede serena, portando avanti operazioni la cui utilità per la città non è affatto chiara. Sul sito istituzionale sono disponibili le informazioni (in linguaggio rigorosamente tecnico, poco comprensibile ai non addetti ai lavori):

Piano di Governo del Territorio - variante n. 1

Adozione Piano Attuativo per l'Ambito di Trasformazione AT3 S2

Su quest'ultima partita segnalo il "post" del 31 dicembre 2014

CASATI-GASPARINI: CAM DI VIA PUSIANO A RISCHIO CHIUSURA

Dall'ufficio stampa dell'on. Ezio Casati ricevo il seguente comunicato:

Centro assistenza minori di Milano
On.le Ezio Casati e on.le Daniela Gasparini: "Massima attenzione sul futuro del Cam"

Il futuro del Cam di via Pusiano a Milano, il Centro di assistenza minori, è parecchio incerto. La struttura, che ospita minori dagli 0 anni in sù affidati alle cure dei servizi sociali con decreti del Tribunale dei Minori, è a rischio chiusura. Nata negli anni '70 e gestita dalla Provincia di Milano è la più importante realtà protetta per tutelare e difendere i minori che nascono o vivono in situazioni di grave disagio.

Con l'attuale passaggio dalla Provincia alla Città Metropolitana, non titolata a competenze in materia di servizi alla persona, si rischia che il Cam non possa offrire il suo prezioso lavoro. I consiglieri della Città metropolitana di Milano e del Comune sono consapevoli che si debba intervenire. Come farlo, in maniera rapida, cercheremo di capirlo con un'audizione delle parti in causa - domani martedì 3 novembre - in Commissione bicamerale per l'Infanzia e l'adolescenza.

L'on.le Gasparini ed io, che come noto abbiamo operato per anni in Provincia di Milano, teniamo molto che il Cam continui ad offrire il suo prezioso aiuto all'infanzia e alle famiglie milanesi. Per questo motivo parteciperemo alla Commissione Infanzia a Roma e cercheremo di proporre un'adeguata soluzione. Vi terremo informati

on.le  Ezio Casati
on.le Daniela Gasparini

PAPA FRANCESCO: GIUBILEO DI PERIFERIA

Cattedrale di Bangui (Repubblica Centrafricana)

Ricevo da Alberto Manzoni le seguenti riflessioni che condivido:

Ciao Giovanni, ringraziandoti per la costante opera di informazione che svolgi, mi permetto un suggerimento negli ultimi minuti di questa festa di Tutti i Santi: mettere in grande evidenza quella che a mio avviso è stata "la" notizia di oggi, con tutto il rispetto per gli aggiornamenti riguardo alle vittime dell'aereo russo precipitato nel Sinai e altri fatti oggettivamente rilevanti.
Certo avrai notato quanto ha detto oggi all'Angelus il Papa Francesco. Il quale, come sappiamo, ha indetto il Giubileo dedicato alla Misericordia che incomincerà l'8 dicembre, con i tradizionali riti in Vaticano. Ma oggi chiedendo di pregare per la situazione nella Repubblica Centrafricana – di cui naturalmente i nostri tg non dicono niente, ma tanto chissenefrega, dobbiamo parlare del "governo" libico o dei partiti che stanno pensando al nuovo sindaco di Roma –, ha detto che, se gli sarà possibile rispettare il programma del prossimo viaggio in Africa, aprirà la Porta Santa della cattedrale di Bangui, anticipando di fatto l'inaugurazione dell'Anno santo straordinario: «Per manifestare la vicinanza orante di tutta la Chiesa a questa nazione così afflitta e tormentata ed esortare tutti i centroafricani ad essere sempre più testimoni di misericordia e di riconciliazione, domenica 29 novembre ho in animo di aprire la porta santa della cattedrale di Bangui, durante il viaggio apostolico che spero di poter realizzare in quella nazione».
Cioè: apre il Giubileo in periferia prima che in centro! Uno può dire: va beh, è il Papa, decide lui. Sì, ma la cosa a me sembrerebbe quasi fantastica, se Francesco non ci avesse abituato a questo modo di fare (e non mi riferisco alle scarpe nere o rosse o alla borsa che si porta da solo). Il pastore va in mezzo a tutte le sue pecore e ne porta addosso l'odore, e ne porta in cuore le sofferenze e le speranze, e va oltre le norme delle cerimonie.
«Mi sarete testimoni presso tutti i popoli della terra». «Beati i misericordiosi, i perseguitati per causa della giustizia, gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio». «Ogni volta che avrete aiutato uno di questi piccoli lo avrete fatto a Me». Queste ed altre parole, che siamo abituati a sentire, calate nella vita concreta hanno un altro sapore, quello della vera sapienza.
Grazie dell'attenzione.
Ciao, Alberto.