Creato da betulla64 il 22/12/2005
Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)

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Oroscopo

immagineVergine (23 agosto - 22 settembre)


"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

Blo(g)cco Note

Sulla via che mi porta al lavoro c'è una casa abbandonata che, mi hanno detto da qualche giorno, è abitata dai fantasmi.
Non lo sapevo. Ma appena me l'hanno detto ho pensato: la compro io.
 

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"El canto tiene poder,
tiene la fe que alucina,

la voluntad colectiva,
puede ser ola en el mar"

(Josè Seves)


 
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Messaggi del 22/12/2005

Post n°6 pubblicato il 22 Dicembre 2005 da betulla64
 
Foto di betulla64
 ...e ora, per festeggiare la mia prima giornata serena da....chisseloricordasonomesi!!... vado a cucinare una bella amatriciana!





 
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DAP(Tanto per spiegare da dove vengo)

Post n°5 pubblicato il 22 Dicembre 2005 da betulla64
 
Tag: dap
Foto di betulla64

[...] L'ATTACCO DI PANICO è una crisi d'ansia estrema, sconvolgente, che comporta i sintomi fisici e psichici dell'ansia al massimo dell'intensità, fino a provocare la paura di morire, di impazzire o di perdere il controllo, depersonalizzazione (sentirsi come estraneo a se stesso o come distaccato da sé o come un automa, ecc.), derealizzazione (vivere la realtà esterna come strana, irreale). L'attacco di panico può essere provocato da cause psichiatriche o non psichiatriche[...]

Il DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO è caratterizzato da ripetuti attacchi di panico, imprevedibili, inaspettati e non provocati né da una malattia medica né da una sostanza. Si verificano nelle situazioni più diverse.

L'AGORAFOBIA si ha quando una persona teme ed evita posti e situazioni da cui secondo lei sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi (ad es.: un viaggio in treno, in autobus, una fila al supermercato), oppure quelle situazioni in cui pensa di non poter avere un aiuto sufficiente nel caso di un malessere o un attacco di panico (ad es.: una strada solitaria, un luogo affollato, un posto lontano da casa).

Capita quindi che, dopo gli attacchi di panico, il paziente sviluppi un processo di evitamento, per cui limita sempre più i suoi movimenti e le sue attività lavorative e sociali. [...]
(fonte
LIDAP)


Capita......

 
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Mujeres

Post n°4 pubblicato il 22 Dicembre 2005 da betulla64
 
Foto di betulla64

Butto un occhio di lato e noto che in questo momento (mentre scrivo) siamo tutte donne.
E' rilassante.
E' riappropriarsi di casa, è scalciare via i maledetti tacchi, è non fare caso al rimmel che sbava, è tuffarsi nella nutella alla faccia della bilancia e di tutti gli uomini che..... grazie a Dio ogni tanto stanno fuori.

 
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Lavori in corso...

Post n°3 pubblicato il 22 Dicembre 2005 da betulla64
 
Tag: Parole
Foto di betulla64

(Rimettiamo al loro posto le amate parole...)


Grazie per aver condiviso con me il tuo pane e il tuo spirito



I miei poveri versi

non sono belle, millantate parole,

non sono afrodisiaci folli

da ammannire ai potenti

e a chi voglia blandire la sua sete.

I miei poveri versi

sono brandelli di carne

nera disfatta chiusa,

e saltano agli occhi impetuosi;

sono orgogliosa della mia bellezza;

quando l’anima è satura dentro

di amarezza e dolore

diventa incredibilmente bella

e potente soprattutto.

Di questa potenza io sono orgogliosa

ma non d’altre disfatte;

perciò tu che mi leggi

fermo ad un tavolino di caffè,

tu che passi le giornate sui libri

a cincischiare la noia

e ti senti maestro di critica,

tendi il tuo arco

al cuore di una donna perduta.

Li mi raggiungerai in pieno.

Alda Merini


 
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Post n°2 pubblicato il 22 Dicembre 2005 da betulla64
 
Foto di betulla64
Avevo semplicemente iniziato male e, si sa, chi mal comincia non finisce l'opera :-)
Ho iniziato terrorizzata dal giudizio altrui, intontita dalla girandola dei "ti metto nei preferiti" e soprattutto ho iniziato con una corte "da chat" ingombrante e spesso insensibile, che non ha capito che il blog è un momento di apertura totale, di intimità condivisa.
Qualcuno ha deciso di spalancare la porta senza tenere conto delle mie nudità.
Bene: cambiamo la serratura e ricominciamo da ieri, perchè io non so starci senza scrivere i miei pensieri. Che siano miei miei o pensati e scritti da altri, è il mio modo di condividere la vita. Ricomincio dopo una bella pulizia dentro e fuori di me e ricomincio col mio primo nick, quello più amato e più genuino.



 
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Dove eravamo rimasti....

Post n°1 pubblicato il 22 Dicembre 2005 da betulla64
 
Tag: Parole
Foto di betulla64

Le mie parole sono sassi
precisi aguzzi pronti da scagliare
su facce vulnerabili e indifese
sono nuvole sospese
gonfie di sottointesi
che accendono negli occhi infinite attese
sono gocce preziose indimenticate
a lungo spasimate, poi centellinate
sono frecce infuocate
che il vento e la fortuna sanno indirizzare
Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato
un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato
sono foglie cadute
promesse dovute
che il tempo ti perdoni per averle pronunciate
sono note stonate
sul foglio capitate per sbaglio
tracciate e poi dimenticate
le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire
lo ammetto
strette tra i denti
passate, ricorrenti
inaspettate, sentite o sognate...
Le mie parole son capriole
palle di neve al sole
razzi incandescenti prima di scoppiare
sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare
piccoli divieti a cui disobbedire
sono andate a dormire sorprese da un dolore profondo
che non mi riesce di spiegare
fanno come gli pare
si perdono al buio per poi ritornare
Sono notti interminate, scoppi di risate
facce sopraesposte per il troppo sole
sono questo le parole
dolci o rancorose
piene di rispetto oppure indecorose
Sono mio padre e mia madre
un bacio a testa prima del sonno
un altro prima di partire
le parole che ho detto e chissà quante ancora devono venire...
strette tra i denti
risparmiano i presenti
immaginate, sentite o sognate
spade, fendenti
al buio sospirate, perdonate
da un palmo soffiate.

(Samuele Bersani)

 
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È tempo di...



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Parole al vento...

 "Laudato sie, mi signore,
cun tucte le tue creature..."


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"El bosque precede al ombre
pero le sigue el desierto"
 

"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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