Creato da betulla64 il 22/12/2005
Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)

Area personale

 

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Oroscopo

immagineVergine (23 agosto - 22 settembre)


"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

Blo(g)cco Note

Sulla via che mi porta al lavoro c'è una casa abbandonata che, mi hanno detto da qualche giorno, è abitata dai fantasmi.
Non lo sapevo. Ma appena me l'hanno detto ho pensato: la compro io.
 

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Sul comodino...



Preghiera della sera
 


 

Parole in musica

"El canto tiene poder,
tiene la fe que alucina,

la voluntad colectiva,
puede ser ola en el mar"

(Josè Seves)


 
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Messaggi di Maggio 2007

Post N° 459

Post n°459 pubblicato il 31 Maggio 2007 da betulla64
 



Ieri sono stata a Torino per effettuare le analisi in vista del ricovero. Non è andata troppo male, tanto che ho potuto permettermi il godimento di una passeggiata extra sotto ai portici di Corso Vittorio e concedermi un po' di curiosità nei negozi che lo affollano.
E' bella Torino. Mi piacerebbe tanto poterla vivere da turista per imparare poi a conoscerla da piemontese, così da sentirmici a casa. E' bello il suo cielo lustrato dalla tramontana, le foglie degli alberi tirate a lucido da un qualche acquazzone notturno.
Panico se n'è rimasto quasi sempre infrattato tra le ruspe che stanno facendo a pezzettoni Porta Nuova. Ha tentato ogni tanto una sortita, l'ho scorto in un bar travestito da odore di cappuccino e nell'ospedale mi si è avvicinato molto, ma ci ha pensato la mano pesantuccia di una solerte infermiera a cacciarlo senza mezzi termini. Resterà un livido sul braccio per qualche giorno a ricordare che il male non sempre viene per nuocere. Sul treno, al ritorno, se ne stava lì, aspettando il momento buono, ma io ero troppo stanca per dargli retta e lui non si diverte quando non partecipo a fondo ai suoi giochetti. Ci siamo guardati e sfidati parecchio ieri, ma le armi son rimaste nei foderi.
Giunta a casa ho trovato che il corriere aveva finalmente consegnato il libro che aspettavo. Lo leggerò quando sarò in isolamento, ma non ho potuto sottrarmi alla piccola coccola, che adoro, di leggerne l'incipit e, come al solito di fronte alla casualità, tutto mi è parso così perfetto.

Siamo fatti di tempo.
Siamo i suoi piedi e le sue labbra.
I piedi del tempo camminano nei nostri piedi.
Prima o poi, si sa, i venti del tempo cancelleranno le tracce.
Traversata del nulla, passi di nessuno? Le labbra del tempo raccontano il viaggio.

(Eduardo Galeano - Le labbra del tempo)

 
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Dedicata a Che

Post n°458 pubblicato il 23 Maggio 2007 da betulla64
 


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Sognavo, mentre dormivo,
oh benedetta illusione!,
che nell'intimo del cuore
mi sgorgava una sorgente.
Di', per che letto nascosto,
acqua, vieni fino a me,
fonte di una nuova vita
a cui non ho mai bevuto?

Sognavo, mentre dormivo,
oh benedetta illusione!,
che nell'intimo del cuore
c'era tutto un alveare
e che le api dorate
vi fabbricavano dentro
con le mie vecchie amarezze
bianca cera, dolce miele.
...

(Antonio Machado)



 
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Post N° 457

Post n°457 pubblicato il 21 Maggio 2007 da betulla64
 

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Come l'erba

La mucca mica lo sa cosa pensa l'erba
Lei dice che bello che esisti
E calpesta e mangia e rumina
E guarda la falce falciare
L'erba seccare in fieno
L'imballatrice imballare in balle
E dice che bello che esisti
Senza di te morirei
No, la mucca non lo sa cosa pensa l'erba.


 
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Post N° 456

Post n°456 pubblicato il 14 Maggio 2007 da betulla64
 

 

[...] Parole che provocheranno polemiche il papa ha detto ai vescovi latino- americani sulle «ideolimmagineogie indigeniste» oggi emergenti, definendo un «regresso» la «utopia» da loro perseguita di «tornare a dare vita alle religioni precolombiane». Qui il papa ha rivendicato in toto — senza l'abituale allusione alle «luci e ombre» di quel processo — la bontà dell'evangelizzazione del continente: «L'annuncio di Gesù e del suo Vangelo non comportò, in nessun momento, un'alienazione delle culture precolombiane, né fu un'imposizione di una cultura straniera». Corriere della sera




immagineLa Concepciòn, 1496

Bartolomeo Colombo, fratello e luogotenente di Cristoforo, assiste all'incendio di carne umana.
Sei uomini inaugurano il rogo di Haiti. Il fumo fa tossire. I sei stanno bruciando per punizione ed esempio: hanno sepolto sotto terra le immagini di Cristo e della Vimmagineergine che fra' Ramòn Pane aveva lasciato loro a protezione e conforto. Fra' Ramòn aveva insegnato loro a pregare in ginocchio, a dire Avemaria e Paternoster e ad invocare il nome di Gesù di fronte alla tentazione, alla sofferenza e alla morte.
Nessuno ha domandato loro perchè avessero sepolto le immagini. Speravano che i nuovi dei rendessero fertili i campi di mais, yucca, patate dolci e fagioli.
Il fuoco aggiunge caldo al caldo umido, appiccicoso, presagio di violenta pioggia.

Eduardo Galeano - Memoria del fuoco


Illustrazioni tratte da "La Brevìsima Relaciòn" di Bartolomè de Las Casas


 
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Post N° 455

Post n°455 pubblicato il 11 Maggio 2007 da betulla64


11 Maggio alle ore 21,30

La notte delle famiglie

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Illuminiamo tutti gli amori


 
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Post N° 454

Post n°454 pubblicato il 11 Maggio 2007 da betulla64
 

Ci si mette pure l'oroscopo....

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AIUTO!!!!!!



Stavo facendo una piacevole passeggiata in bicicletta in una zona di campagna dove non ero mai stato. Le case spuntavano qua e là tra campi rigogliosi. L'aria era tiepida. Le mie endorfine erano scatenate e il profumo dei fiori selvatici mi stordiva. Poi il mio stato d'animo è cambiato completamente. Mentre scendevo lungo una discesa a una sola corsia, mi sono trovato di fronte un dosso antivelocità piantato – stranamente e inaspettatamente – nel bel mezzo di quel paradiso. Che ci faceva lì? La mia bicicletta si è bloccata e io sono volato in aria, per poi atterrare malamente. Per fortuna i danni sono stati minimi, e lo shock mi ha perfino rinvigorito. Comunque, Vergine, ti consiglio di stare attento: potresti incontrare qualcosa di simile lungo la frontiera che stai esplorando. Aumenta la cautela del 10 per cento durante i tuoi vagabondaggi.
(Rob Brezsny)

 
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Post N° 453

Post n°453 pubblicato il 05 Maggio 2007 da betulla64
 
Tag: Parole


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Vurria addeventare pesce d'oro,
dint' 'a lu mare me jesse a menàre.

Venesse 'o piscatore e me pescasse,
dint' a 'na chianelluccia me mettesse.

Venesse nenna mia e me comprasse,
dint' a 'na tielluccia me friesse.

Me voglio fà 'na casa 'mmiez' 'o mare,
fravecata de penne de pavone,
ohi de pavone...

(Roberto De Simone - Inti Illimani Històrico)
 

 
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Post N° 452

Post n°452 pubblicato il 04 Maggio 2007 da betulla64
 
Tag: Cucina

Lo dovevo scrivere. Non potevo continuare a girarci attorno. Altrimenti che cavolo di lacrimatoio sarebbe? Bene, adesso ho sputato il rospo, ho guardato in faccia il mostriciattolo, quindi voltiamo pagina.
Siccome da martedì mi sarà preclusa l'assunzione di quasi tutte le cose buone e appetitose, stasera magari faccio la pizza....

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Per 4 pizze

125 ml. di latte
125 ml. di acqua
2 cucchiai d'olio
2 cucchiaini di sale
500 gr. di farina 00
25 gr. di lievito di birra
un cucchiaino e mezzo di zucchero

Se avete la macchina del pane (in caso contrario olio di gomito a gogò) mettete gli ingredienti nel cestello nell'ordine indicato badando che il lievito non tocchi il sale e che l'acqua e il latte non siano troppo freddi, scegliete il programma IMPASTO, quando suona il biiip lasciate ancora una mezzoretta a lievitare (deve triplicare il volume, quindi calcolate due orette in tutto) Una volta lievitato, ungetevi le mani e estraete l'impasto. Dividetelo in 4 palline che lavorerete fino ad ottenere le pizze belle tonde e sottili. Farcite a piacere e cuocete in forno caldissimo per 10-15 minuti.

 
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Post N° 451

Post n°451 pubblicato il 04 Maggio 2007 da betulla64
 

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Ancora una volta intenta ad arrotolare una ciocca sulla spazzola quando abbassando lo sguardo vedo i capelli nel lavandino. Troppi. Mi era stato detto che poteva essere uno degli effetti collaterali del Tapazole, visto però che da sei mesi ho smesso di prenderlo, mi viene da pensare che sia semplicemente una delle mille balle propinatami negli anni.
Dovevo stare meglio "dopo". Me lo ripetevano tutti. "Vedrai che eliminata la tiroide passerà la stanchezza, passerà la tachicardia, passeranno le notti insonni e torneranno i capelli e non sarai più perennemente sull'orlo di una crisi di nervi". Così dicevano.
Poi in gennaio, tornando da Roma, così come si ritrova la polvere sui mobili e la lanuggine sotto ai letti, allo stesso modo ho trovato il mio chirurgo che mi ha detto "Scusi sa, nella sua tiroide c'erano dei focolai di carcinoma palillare bilaterale, ma non si preoccupi, abbiamo tolto via tutto...." Pausa, respirare a fondo, deglutire, contare fino a dieci e poi cercare di riconnettersi con il mondo. Ok, non mi preoccupo, anzi, digerisco i paroloni, registro nella partizione sicura del cervello la precisazione "bilaterali" e penso che ormai è passato e si tratterà di fare due controlli in più, di stare un poco più attenta e in fondo se è tranquillo il chirurgo mi devo preoccupare io? Poi cominciano le stranezze. Ad esempio mi pare strano che il mio medico diventi verde quando vede il referto istologico. E mi pare ancora più strano che la mia endocrinologa (ma quanti cavolo di medici miei ho???) chiami un prestigioso ospedale di Torino e che il giorno dopo (IL GIORNO DOPO!!!) una gentile infermiera mi contatti per darmi appuntamento con un medico nucleare, quando nel MIO ospedale ci vogliono sei mesi per un'eco-tiroideo. Va bene, nervi saldi e niente paranoie. Però... però! Però mi aumentano l'Eutirox a 125 mcg/die che è una dose tosta visto che dovrò prenderlo tutta la vita in crescendo e io sono una pivellina ai primi mesi di terapia, ma mi dicono sia perchè quando c'è di mezzo un cancro il TSH deve rimanere basso . Ah! Ma allora c'è di mezzo un cancro!!! Ma no!!! Devo stare serena!! Si faceva solo per dire e appunto per dire, diciamo che il rischio c'è e quindi meglio mandarmi in iper. In iper? Ma se mi avete tolto la tiroide perchè l'ipertiroidismo mi stava mandando all'altro mondo! Ricordate il discorsetto sul cuore che alla lunga non regge e sugli effetti collaterali del Tapazole? Ricordate i capelli che cascano a ciuffi e la stanchezza e la tachicardia e le notti insonni e l'essere perennemente sull'orlo di una crisi di nervi? Se mi ci mandate con l'Eutirox in ipertiroidismo, io sono punto a capo, per di più con un cancro ufficioso di cui nessuno parla anche se l'eco osceno della parola risuona nella mia testa ventiquattro ore al giorno da mesi.
Passo le giornate immersa nei siti a tema, cerco nei forum, mi ingozzo di informazioni che non sono in grado di filtrare e aspetto. Non mostro la mia paura, non piango, non chiedo. Aspetto e mi chiedo come farò, io, ad affrontare quello che mi attende. In un angolo, appollaiato come un vecchio demone, panico mi guarda e sogghigna.

 
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Post N° 450

Post n°450 pubblicato il 01 Maggio 2007 da betulla64
 

Buon Primo Maggio!

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PLEGARIA A UN LABRADOR

Levántate y mira la montaña
de donde viene el viento, el sol y el agua.

Tú que manejas el curso de los ríos,

tú que sembraste el vuelo de tu alma.


Levántate y mírate las manos

para crecer estréchala a tu hermano.

Juntos iremos unidos en la sangre

hoy es el tiempo que puede ser mañana.


Líbranos de aquel que nos domina

en la miseria.

Tráenos tu reino de justicia

e igualdad.

Sopla como el viento la flor

de la quebrada.

Limpia como el fuego

el cañón de mi fusil.

Hágase por fin tu voluntad

aquí en la tierra.

Danos tu fuerza y tu valor

al combatir.

Sopla como el viento la flor

de la quebrada.

Limpia como el fuego

el cañón de mi fusil.


Levántate y mírate las manos

para crecer estréchala a tu hermano.

Juntos iremos unidos en la sangre

ahora y en la hora de nuestra muerte.

Amén.


Victor Jara - 1969

 
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Parole al vento...

 "Laudato sie, mi signore,
cun tucte le tue creature..."


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"El bosque precede al ombre
pero le sigue el desierto"
 

"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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