Creato da betulla64 il 22/12/2005
Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)

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immagineVergine (23 agosto - 22 settembre)


"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

Blo(g)cco Note

Sulla via che mi porta al lavoro c'è una casa abbandonata che, mi hanno detto da qualche giorno, è abitata dai fantasmi.
Non lo sapevo. Ma appena me l'hanno detto ho pensato: la compro io.
 

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"El canto tiene poder,
tiene la fe que alucina,

la voluntad colectiva,
puede ser ola en el mar"

(Josè Seves)


 
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Messaggi di Novembre 2008

Post N° 617

Post n°617 pubblicato il 28 Novembre 2008 da betulla64
 

Post per H.




La mia intenzione era di andare nell'orto stamattina e fotografare lo scacciatalpe, ma il risveglio è stato meteorologicamente piuttosto traumatico e sono saltati tutti i piani :)

La fotografia l'ho fatta lo stesso, così per rendere l'idea della location, mentre per quanto riguarda la tecnica, ho trovato questo sito che spiega per benino come si fa l'accrocco (quello nella foto è fatto più alla buona...una bottiglia su una canna et voilà) Sperando che l'orto di mamma tua sia arieggiato, altrimenti mi toccherà studiarne un'altra..... (tipo mia zia che le affoga allagando le loro gallerie.... teribbile!!)


 
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Post N° 616

Post n°616 pubblicato il 25 Novembre 2008 da betulla64
 

25 Novembre
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne




Tu sei come una terra

che nessuno ha mai detto.
Tu non attendi nulla
se non la parola
che sgorgherà dal fondo
come un frutto tra i rami.
C'è un vento che ti giunge.
Cose secche e rimorte
t'ingombrano e vanno nel vento
Membra e parole antiche.
Tu tremi nell'estate

(Cesare Pavese)

 
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Tornando a casa

Post n°615 pubblicato il 24 Novembre 2008 da betulla64
 




È in corso una dura battaglia. Alzarmi la mattina, più che un movimento del corpo è un'esortazione a resistere (a esistere?).
Eppure esco e rientro di casa con una finta naturalezza che inganna tutti (anche me stessa) e a volte poi il tornare, oltre al sollievo, regala certe sfumature, certi colori, che anche la statale finisce per diventare romantica.



P.S. Il mio cucuzzolo è in fondo a sinistra :)




 
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Post N° 614

Post n°614 pubblicato il 21 Novembre 2008 da betulla64
 



Ti invito a riflettere sul tema dell'esilio. Ecco alcune domande che potrebbero aiutarti. 1) Sei mai stato respinto da qualcuno a cui tenevi molto? 2) Sai che significa essere costretti a lasciare un posto dove ci si sente al sicuro? 3) Ricordi il senso di desolazione che hai provato quando ti sei trovato a vagare nel nulla? 4) Hai mai avuto difficoltà a entrare in contatto con la tua tribù o a vivere in pace nel posto dove ti senti più a casa? Qualunque sia la forma di esilio di cui soffri, Vergine, le prossime settimane saranno ill momento ideale per cercare di curarla.
(Rob Brezsny)



 
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Post N° 613

Post n°613 pubblicato il 18 Novembre 2008 da betulla64
 



Ero venuta qui per raccontare il mio sabato Sepulvediano, ma nel soffermarmi a leggere l'ultimo post di H. con il racconto delle sue papere Viennesi, temo di essere caduta vittima della sindrome da inadeguatezza sintattica ed è quindi meglio se non mi dilungo troppo. Diciamo che ero partita con tutte le buone intenzioni e con in corpo un carico da novanta di alprazolam (per non far pubblicità allo xanax) e diciamo anche che il viaggio verso Cuneo è stato un po' come andare sulle montagne russe, ma ci sono arrivata tutta intera e con perfino il rossetto intonso sulle labbra (tendo a leccarlo via quando sono sotto panico). Diciamo poi che ci ha detto culo e abbiamo pure trovato parcheggio a pochi metri dal Cinema Monviso e che la mezz'ora di coda tra la calca l'ho tollerata benino, masticando caramelle alla menta e recitando il mantra: "stai per vedere Sepùlveda, stai per sentire Sepùlveda". Alle 15 spaccate si sono aperte le porte e una marea di gente mi ha sospinta verso la biglietteria. Ops... gli sportelli sembravano deserti, mentre alcuni addetti molto agitati strappavano biglietti dalle mani dei miei colleghi di coda.... Dove capperi hanno preso i biglietti costoro? Alla mia gentile domanda un'altrettanto gentile risposta: "I biglietti erano esauriti già due giorni dopo l'annuncio dell'evento"  .... Pausa, salva con nome, riavvia il sistema, scandisk....  Solo a Cuneo può succedere che metti gli annunci sul sito con tanto di scritta "Prezzo: € 3 " e ti dimentichi di scrivere di un'eventuale (eventuale???) prevendita  e avvisare che quegli stessi biglietti sono esauriti da settimane. Morale della favola, il mio meraviglioso sabato culturale mi ha vista gironzolare per i centri commerciali della città, casalingando, carrello alla mano, tra offerte di panettoni che paiono già stantii, sentendomi via via sempre più alienata mentre in testa risuonava beffardo il mantra di riserva: "Se qualcosa può andare storto lo farà..."



 
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Post N° 612

Post n°612 pubblicato il 14 Novembre 2008 da betulla64
 




Trovato in giro per blog. Si riferisce a Torino, ma calza benissimo anche ai bogianèn della provincia granda. Tra parentesi, per i non autoctoni, alcune traduzioni.


Sei di TORINO se....


Sei di Torino quando per dire che hai marinato la scuola dici : ho tagliato!

Sei di Torino se l'appartamento lo chiami "alloggio"...

Sei di Torino se chiami "bignola" il pasticcino...

Sei di Torino se quando ordini un Marocchino in Calabria ti guardano come
se fossi un marziano... (cappuccino con cacao servito in tazza piccola di vetro)

Sei di Torino se per fare la svolta da corso a corso ti metti nel controviale...

Sei di Torino se d'estate al bar siedi nel Dehor... (zona ristoro all'esterno)

Sei di Torino quando dici "beh, io a questo punto farei che andare a pranzo" e loro ti guardano ancora più strano e si chiedono perché non puoi andare e basta senza "fare che andare"...

Sei di Torino quando la frase "ho fatto la figura da cioccolataio" non è positiva, anche tu fossi golosissimo ...

Sei di Torino quando pensi che girare a destra quando il semaforo e' rosso sia legale...

Sei di Torino quando fuori dal Piemonte ordini uno stick al bar e ti guardano come se venissi da Marte... (Ghiacciolo)

Sei di Torino se anziché chiedere "Come va?" dici "Com'è?" e nel 90% dei casi ti rispondono "Com'è cosa?"

Sei di Torino se a chi non è di Torino,o del Piemonte, chiedi un cicles e nessuno sa cosa sia... (cewing gum)

Sei di Torino quando abusi del "più", preferibilmente a seguito del "solo" (es.: ne restano "solo più" 2)

Sei di Torino se dici "non mi oso"...

Sei di Torino quando...sei in viaggio, soffri la macchina ed esclami "sto patendo!!!"

Sei di Torino se per te ogni via larga e lunga è un Corso ...

Sei di Torino se ti giran le balle se una via principale fa una curva ...

Sei di Torino quando fuori dal Piemonte vai al bar e chiedi una brioche(cornetto)...

Sei di Torino quando in vacanza ordini un San Simone e guardandoti
perplesso il cameriere ti porta un'immaginetta sacra... (Amaro)

Sei di Torino quando commenti qualcosa andato storto dicendo "Suma bin ciapà"... (siamo ben messi)

Sei di Torino se guidando gridi "Bùgia!" a chi va piano... (muoviti)

Sei di Torino quando ti perdi se le strade non si incrociano in modo perpendicolare...

Sei di Torino se leggendo alcune frasi precedenti ti sei ripetuto: "Perché scusa? Non si dice così ovunque??"





 
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Post N° 611

Post n°611 pubblicato il 12 Novembre 2008 da betulla64
 


Ecco qualcosa per cui, forse, vale la pena.....


Click!




 
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Post N° 610

Post n°610 pubblicato il 10 Novembre 2008 da betulla64
 
Tag: dap




Sabato, giorno di spesa, come tante altre volte. Stesso giro, stessi prodotti, stesse commesse. Da mesi ormai, pur non facendo sfracelli, il mio muovermi nel mondo pareva più sicuro, con i miei giri solitari al mercato del giovedì, il mio entrare nei negozi senza pensarci troppo, il non prendere farmaci prima di uscire. Non una guarigione, certo, ma la sensazione di avere una sorta di controllo.
Supermercato, banco formaggi, il carrello di fianco, la lista della spesa in mano, lo sguardo all'offerta del burro Occelli che costa carissimo, ma sai la frolla come viene buona? E di colpo l'artigliata alla nuca. Alzo lo sguardo cercando mio marito e realizzo che si è allontanato, perso con il pensiero nella lista della spesa di sua madre. Allontanato.... ma dove? Mi supplico di rimanere calma, cercando di convincermi che tra poco sarà passato. Cerco di concentrarmi sui prodotti, sulle offerte. La mia mente terrorizzata cerca un appiglio qualsiasi, quello che di solito fa sì che superi le crisi di panico, ma questa volta non lo trova e mi sento precipitare, mentre lo stomaco risale pericolosamente verso la gola che si chiude, si chiude, si chiude. Non respiro e sento che sto per vomitare. Afferro il carrello e comincio a girare tra gli scaffali, tra vecchiette che ci mettono sei mesi a spostarsi (fanculo al rispetto! sto male!!!) bambini parcheggiati sui carrelli e magazzinieri che aggiornano le offerte tra quintalate di scatoloni accatastati alla bellemeglio. Lo trovo in fondo, tra i cibi per gatti. Sorride chiedendomi se so trovare la data di scadenza. Io, le mani ormai fuse sulla plastica del carrello, labbra di cera, sussurro un "panico" che lo lascia allibito. Non se lo aspettava nemmeno lui. Non lì dentro, non così intenso. Corriamo verso le casse, esco scavalcando lo scavalcabile e lasciandolo solo a sbrigarsela con due carrelli..... Fuori c'è il sole, l'aria autunnale mi riempie i polmoni e resto lì attonita, sconsolata, disperata.
Non ho voluto arrendermi e mi sono fatta portare prima al Brico e poi da Euronics, cercando in qualche modo di non darla vinta alla paura, ma il danno è fatto. Ancora una volta tutto da rifare, ancora una volta il frantumarsi delle illusioni. E io, stremata, a chiedermi se ne valga la pena.


Immagine: Swineblogger






 
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Post N° 609

Post n°609 pubblicato il 04 Novembre 2008 da betulla64
 

 




Aquí te amo y en vano te oculta el horizonte.
Te estoy amando aún entre estas frías cosas.
A veces van mis besos en esos barcos graves,
que corren por el mar hacia donde no llegan

Ya me veo olvidado como estas viejas anclas.

Son más tristes los muelles cuando atraca la tarde.

Se fatiga mi vida inútilmente hambrienta.
 
Amo lo que no tengo. Estás tú tan distante
.

(Pablo Neruda)


 


 
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È tempo di...



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Parole al vento...

 "Laudato sie, mi signore,
cun tucte le tue creature..."


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"El bosque precede al ombre
pero le sigue el desierto"
 

"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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