Padre PaoloQuando il Signore chiama... |
Sei passato in mezzo a noi come una meteora! Ci hai rallegrati con il tuo aperto sorriso, il tuo entusiasmo, la tua grande voglia di vivere, la tua gioia di essere sacerdote, di essere "per gli altri", soprattutto per i poveri... poi ti sei sottratto al nostro sguardo perchè dovevi ripetere un sì generoso ed incondizionato a Colui al quale ti eri totalmente donato solo qualche anno prima e che ti ha voluto per sempre con sè.
Messaggi del 11/06/2008
Paolo Monterisi era nato a Trani il 20 febbraio 1954. Entrato fra i Vincenziani nel novembre 1978, compì gli studi a Napoli-Posillipo, presso la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Il 24 aprile 1983 emise i voti religiosi ed il 30 giugno 1984 fu ordinato sacerdote. Destinato come responsabile alla Scuola Apostolica di Lecce, lavorò anche nel settore della pastorale vocazionale vincenziana e diocesana, insegnò religione nelle scuole medie, si prodigò ovunque c’era del bene da fare. Ora la sua salma riposa nel cimitero di Trani mentre il suo ricordo è in benedizione nella memoria di tutti. La nostra Comunità e quanti lo avevano conosciuto da vicino hanno vissuto con intensità tutta particolare e difficilmente esprimibile il distacco da lui. Ognuno ha espresso col proprio rimpianto e dolore, sentimenti di stima e di commossa ammirazione per la sua persona, soprattutto per l’entusiasmo col quale egli ha vissuto i suoi brevi ma intensi anni di vita sacerdotale. Significative le sue accorate, ripetute invocazioni durante una notte insonne, trascorsa quasi tutta in preghiera: “Signore, c’è tanto bisogno di sacerdoti! Fammi vivere ancora perché possa continuare a lavorare nella tua vigna!...” |
Ci sovvengono le parole pronunziate da San Vincenzo de' Paoli il 23 settembre 1657 in analoga circostanza. “O Salvatore Gesù, quale perdita e quale afflizione! È proprio ora che abbiamo gran bisogno di rassegnarci sinceramente a tutti i voleri di Dio; perché, altrimenti, che faremmo se non lamentarci e rattristarci inutilmente della perdita di quei grandi zelatori della gloria di Dio? Ma con tal rassegnazione, dopo aver accordato qualche lacrima al dolore della separazione, ci eleveremo a Dio, lo loderemo e lo benediremo di tutte queste perdite, poiché sono avvenute per disposizione della sua santissima volontà. Ma possiamo dire di perdere quelli che il Signore ci toglie? No, no, non li perdiamo, e dobbiamo credere che la cenere di quei buoni missionari servirà come seme per produrne altri. Tenete per certo che Dio non priverà la Compagnia delle grazie che aveva accordate ad essi, ma le darà a coloro che avranno lo zelo di andare a prendere il loro posto". |
Un terribile male ci ha portato via nel giro di poche settimane, padre Paolo, 34 anni, con una sfibrante alternanza di speranze, di incertezze e di rassegnazione. Il 16 marzo 1988 uno strano malessere consigliò il suo ricovero nell’ospedale Civile di Galatina (Lecce). Ma erano soltanto i sintomi di un male che si sarebbe presto rivelato con tutte le sue drammatiche conseguenze. Intuita la gravità della cosa, ci si affrettò a trasportarlo in ambulanza alla Clinica Mediterranea di Napoli per affidarlo alle cure del prof. Giuseppe Zannini, specialista in chirurgia dei vasi sanguigni, il quale lo sottopose a un delicatissimo intervento che comportò, fra l'altro, la quasi totale asportazione dello stomaco. Si vissero ore interminabili di angoscia e di sgomento che ci fecero sperimentare la durezza dei responsi clinici e la tenacia di non volersi arrendere, soprattutto ci fecero toccare con mano la difficile, muta condivisione del dolore. E poi la preghiera; molta preghiera non solo degli intimi, ma di tutta la Famiglia Vincenziana della nostra Provincia religiosa alla quale non mancò di unirsi lo stesso Superiore Generale. Presto però tutte le cure risultarono inutili e le pur tanto insistenti, fiduciose preghiere non ottennero il sospirato "miracolo" rimasto ormai l'unico motivo delle nostre speranze. Quanto sono diversi dai nostri i disegni di Dio!... Il mattino del 1 giugno 1988, soltanto due mesi e mezzo dopo il primo ricovero in ospedale, padre Paolo, trasportato da qualche giorno nella Casa Provinciale dei Vergini, si spense serenamente ripetendo il suo sì al Signore, che ancora una volta lo chiamava e, come a San Pietro, gli diceva: "Tu seguimi!". E Paolo si congedò da noi per raggiungere quell’approdo al quale tutti siamo diretti. |
Questo blog nasce per raccogliere le testimonianze (ricordi, fotografie) di tutti coloro che hanno conosciuto padre Paolo Monterisi, Missionario Vincenziano originario di Trani scomparso all'età di 34 anni il 1 giugno 1988 stroncato da un male incurabile.
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