pARoLe liBERe

Another brick in a new wall?

La storia è maestra di vita diceva Cicerone un bel po' di anni fa.
Non sembra proprio esser così leggendo i giornali degli ultimi giorni. L'Ungheria si è proposta di costruire un muro lungo la bellezza di 174 km (!!!!) e alto 4 m per evitare l'invasione dei migranti.
Si resta senza parole.
Ci sono voluti anni e tanti morti per abbattere quel muro a Berlino e ancora in Terra Santa si sta soffrendo e c'è chi oggi ha il coraggio di pensare che il muro possa essere una soluzione valida.
Non c'è più il valore della parola, del dialogo, della cooperazione.
Che tristezza.
Qui la frase di Giovanni Paolo II (anche se indirizzata al problema in medio oriente) ci sta proprio perfetta: "Non muri ma ponti" !

Non fare domani quello che puoi fare oggi!

Stamattina ho partecipato al funerale del papà di un'amica.
Un infarto l'ha colpito mentre stava facendo un giro in bicicletta.
Nessuna avvisaglia, niente.
Ancora troppo giovane, ancora tanto da dare, ma, come si dice in questi casi, c'erano altri progetti per lui.
E' proprio in questi momenti che si fa qualche riflessione, ci si fa qualche domanda...salvo poi tornare al solito tran tran nel giro di qualche giorno.
In un attimo ha lasciato questo mondo.
Senza salutare moglie, figli, amici.
E se capitasse a me? Lascerei tante cose in sospeso? Ci sono cose che avrei voluto fare ma che non ho ancora fatto?
Tante volte ci si affanna per le inezie trascurando ciò che è veramente importante pensando che c'è tempo anche domani.
Molte volte non è così.

Magic moments

Che belli i giochi di sguardi, le occhiate fugaci.
Distogliere lo sguardo e spiare con la coda dell'occhio.
Vedere la bocca incresparsi lievemente in un innocente e sincero sorriso, tentando di soffocarlo ma in realtà non facendo altro che alimentarlo.
Ma in un attimo tutto finisce. Si scende dal treno.
In un attimo mi par di aver dimenticato tutto: la sua espressione, la sua faccia...
Chissà se la riconoscerei ancora.
Chissà se è esistita realmente.

I sogni son desideri? Mah...

...ebbene sì...stanotte mi sono sposato, o meglio, mi sono preparato per.
Tutto un sogno lo so (mai sentito nessuno che si sia sposato di notte) ma era così vivido e reale che quando mi son alzato avevo un gran mal di stomaco. Fa proprio questo effetto collaterale il matrimonio? :)
Lei non c'era, non l'ho vista. Chi? Ma la sposa naturalmente. Non perchè non ci fosse...ma non abbiamo fatto in tempo ad incrociarci. Mi sono svegliato troppo presto.
Non è che sia stato proprio un bel sogno, a dir la verità.
Mi sono vestito da sposo, ero pronto per partire, ma, non so bene per qual motivo, ho cominciato a piangere. Non volevo più uscire di casa...così agghindato dovevo passare in mezzo alla gente e tutti a farmi i complimenti e le congratulazioni. A me però non piace esser al centro dell'attenzione, sotto la lente di ingrandimento, esser osservato.
Insomma...bei momenti...
Qualche anno fa son stato testimone di nozze di mio fratello: ho pianto per gran parte della cerimonia.
Non so cosa succederà il giorno fatidico, se ci sarà.
Probabilmente dovrò camomillizzarmi (?!!?) e valerianizzarmi (?!!?)...sarò uno zombie ma almeno avrò qualche probabilità in più di pronunciare quel "sì"...fra un singhiozzo e l'altro... :)

L'ottimismo...č il profumo della vita

Di solito l'ultimo giorno dell'anno ci spinge a riflettere un po' di più sui giorni trascorsi con la speranza chi di dimenticarli chi di replicarli anche nel nuovo.

Non saprei bene in quale dei due gruppi mettermi.

L'anno appena concluso mi ha visto prendere coraggio riguardo i miei sentimenti ma al tempo stesso anche soffrirne. Sì lo so, si chiama "vita", ci passan tutti, ma fin che non la si sperimenta in prima persona tutto sembra lontano e impossibile...forse finora non avevo vissuto. 

Ed ecco arrivato il 2015...un anno che comincia senza una persona nel cuore, senza quell'entusiasmo e quella gioia che soltanto un amore può dare. Ma al tempo stesso con la necessità di portare la maschera di colui per il quale tutto è ok. Forse una vecchia educazione che impedisce di mostrare le sofferenze agli altri o la volontà di evitare domande scomode oppure le classiche frasi di circostanza ("..tutto passa..", "..ci passano tutti..", "..ci son tanti pesci nel mare..").

Il rifiuto può ferire ma niente in confronto alla sensazione di essere completamente ignorati dalla persona a cui tenevi e per la quale pensavi (erroneamente) di contare.

Forse mettere nero su bianco è già di per sè catartico e purificatore.

Adesso come adesso non sento alcun beneficio, l'amaro resta. 

Dicono che il tempo guarisca ogni cosa...speriamo possa agire in fretta.