Creato da PassiNapoletani il 20/02/2008

Passi di Città

Dove cresce un bimbo si fa uomo

 

 

Post N° 5

Post n°5 pubblicato il 22 Marzo 2008 da FigliaDelVesuvio
 

 
 
 

Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 06 Marzo 2008 da FigliaDelVesuvio

VOGLIA DI IMPARARE

ho voglia di imparare a fotografare...vramente questa voglia l'ho sempre avuta ma poi l'ho sempre trascurata..adesso ho deciso di fermarmi a guardare anche le semplici cose e imparare a vedere in essa qualcosa di speciale e fermare quell'attimo per sempre nell'obbiettivo e nei ricordi.. ci provo|

Leggendo ...

Come si impara a fotografare?

No, nessun segreto, nessun trucco. Smettiamola con queste manfrine. Smettetela, giovani amici che iniziate a percorrere i sentieri della fotografia, di chiedermi consiglio sull'acquisto di un'attrezzatura "professionale". Non esistono macchine professionali, la professionalità sta in chi le adopera. Una Nikon F5 in mano a un dilettante che la usa al cinque per cento delle sue possibilità tecniche è assai meno professionale della Minox che mi porto dietro io sul ghiacciaio. E su questo non mette conto spendere ulteriori parole.

Quello che bisogna fare è cambiare mentalità, smettere per almeno tre mesi di leggere alcunché, smettere di partecipare ai newsgroup, gettare nel bidone della carta da riciclo tutti i pieghevoli pubblicitari su questo o quel modello raccolti in anni e anni di paziente frequentazione dei negozi specializzati, che ormai ci odiano perché abbiamo troppo rotto le scatole nel chiedere informazioni e caratteristiche tecniche senza comperare mai niente.

E finalmente uscire.

Uscire di casa, ma anche da se stessi; alzare le natiche dalla sedia girevole e staccare gli occhi dallo schermo del computer. Piantarla una buona volta di vivere in modo virtuale e imparare a vivere sul serio.

Che c'entra questo con la fotografia? C'entra moltissimo. Perché quando decidi di vivere decidi anche di riappropriarti dei tuoi sensi. Vista compresa, ma non solo.

Lasciate a casa la macchina fotografica e prima di tutto imparate a guardare. Con gli occhi, non attraverso un mirino.
 

Su Nadir

 
 
 

L'AMORE.

Post n°3 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da PassiNapoletani
Foto di PassiNapoletani

Non ho ancora un mio nick così prendo in prestito il tuo,per scriverti parole dolci...per

farti sapere quanto importante sia per me la nostra

unione.

Ogni giorno nasce freddo quel raggio di sole che provenendo dal tuo cuore riscalda il

mio corpo e infiamma il mio spirito e ogni giorno anche nelle avversità io trovo la

felicità pensando a te e te per sempre insieme a me.

Ti amo piciula mia.

 
 
 

Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 23 Febbraio 2008 da FigliaDelVesuvio
 

IL LATTE UN ALIMENTO COMPLETO

Stamattina stavo leggendo quest'articolo:

Un litro di latte crudo intero, contiene mediamente: 35 gr. di proteine, 37grammi. di grassi, 45 grammi di zuccheri e 10 gr. di sali minerali.

Il latte concorre a regolare un sano sviluppo muscolare, favorisce il processo per la coagulazione del sangue, contribuisce allo sviluppo delle ossa e dei denti e fornisce l'energia necessaria alle attività fisiche.
I suoi compiti nell'organismo sono quelli della formazione e del mantenimento delle ossa, dei denti e di regolare e consentire la conduzione degli impulsi nervosi, la contrazione dei muscoli, la coagulazione del sangue, la permeabilita' delle cellule.
Il latte assicura la massima parte dell'apporto alimentare del calcio.
Il latte e i suoi derivati contengono notevoli quantita' di calcio e il calcio contenuto nel latte e' particolarmente facile da assorbire e da utilizzare, contrariamente a quello presente in certi prodotti vegetali, in particolare nei cereali. Alcune sostanze, di cui sono ricchi i prodotti vegetali (come l'acido fitico e l'acido ossalico), infatti tendono a legare il minerale, rendendolo piu' difficilmente utilizzabile per il nostro organismo.
Il fosforo e' un altro importante minerale presente nel latte. Svolge molte funzioni e fra queste quella della costruzione e del mantenimento delle ossa e dei denti.
E' importante che il calcio e il fosforo siano fra loro in un rapporto eguale o superiore all'unita': infatti una introduzione eccessiva di fosforo, associata a diete troppo ricche di proteine, puo' portare a consistenti perdite di calcio che possono causare anche la demineralizzazione delle ossa.

Amica: che fai?

Io: leggo un articolo sul latte. Lo sai no che fa bene alle ossa e ai denti??

Amica: ah si?? per questo non mi sono mai fratturata niente?

Io:  AHAHAHAH forse perchè nn hai mai avuto un incidente gnukka

Amica: ma dai scema qualcosa c'entrerà

Io: ok proviamo... ti dò un cazzotto nei denti vediamo se cadono??

 
 
 

Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 20 Febbraio 2008 da FigliaDelVesuvio
 

Iniziamo rompendo il ghiaccio


PERCHE' NAPOLI E' CHIAMATA ANCHE PARTENOPE?

Si narra che nella tradizione del popolo di origine greca,  i quali sbarcarono nel VII secolo a.C. nel Golfo di Napoli  , chiamarono il villaggio Partenope in onore della più bella sirena, appunto chiamata, Partenope.
La sirena in questione  era una  delle creature nate dalla fantasia greca che dall’alto di scogli posti lungo la costa del Tirreno, coperti di ossa imbiancate dal sole, attraevano con il loro canto ammaliatore i naviganti che passavano.
Omero ci ricorda che tentarono inutilmente di ammaliare anche Ulisse.
Essendo divinità legate ai culti solari, ma anche agli Inferi, la mitologia le ubicava nel Golfo di Napoli perché vi era vicino il Lago d’Averno, da cui si entrava negli Inferi. Le Sirene, che venivano localizzate sul versante inferiore della costiera sorrentina, di fronte agli scogli detti Li Galli, spingevano verso gli Inferi i naviganti che avevano ammaliato con il loro canto, attuando però una specie di eutanasia, perché il loro dolce canto li accompagnava e consolava nella fase del trapasso.
Nell’antichità le Sirene venivano raffigurate con il volto di donna e il corpo di uccello. Fu nel Medioevo che in un “Libro dei Mostri” di un abate, esse furono descritte per la prima volta come esseri metà pesce e metà donna. L’invenzione ebbe successo, ed è questa la raffigurazione definitiva della napoletana Partenope.
La leggenda vuole che il destino delle Sirene fosse di vivere finché riuscivano a sedurre i naviganti. La sconfitta subìta ad opera di Ulisse le condannò a morire, mediante caduta in mare dagli scogli su cui erano appollaiate. Ognuna di loro si precipitò in posti diversi, chi a Capo Licosa vicino Paestum, chi lungo le coste calabresi.
Partenope si precipitò dagli scogli posti di fronte a Li Galli. Il suo corpo, trasportato dal mare, si depositò sull’isolotto di Megaride, dove poi sorgerà Castel dell’Ovo.
La leggenda racconta che gli abitanti del luogo la raccolsero, le dedicarono un sepolcro e cominciarono a tributarle un culto, cerimonie con sacrifici animali, gare ginniche, fiaccolate.
Successivamente, nel 470 a .C. altri greci, posizionati più internamente dell’antica  città Partenope, fondarono la  Neapolis (città nuova).
Ma tutt’oggi si utilizzano entrambi i nomi per indicare la regione Napoletana.

 
 
 
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