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MICHELANGELO E LA NUOVA SEDIA racconto (694) di Dino Secondo Barili

27 LUGLIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 27 Luglio 2014 – Domenica - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto della Domenica

694

I racconti dell’estate

Michelangelo e la nuova sedia

Non sempre le persone sono contente di quello che hanno e di quello che fanno. A volte non sanno nemmeno loro quello che vogliono… o stanno cercando. Un anno fa, è capitata la stessa cosa all’Architetto Michelangelo, cinquantenne, scapolo, fisico atletico, apprezzato Professionista con Studio a Milano, creatore d’interni… con la passione per le sedie. Le sedie? Qualche lettore dirà che poteva trattarsi di una fissazione… invece, no. Michelangelo era proprio uno studioso delle sedie. Che cos’è una sedia? Forse, è il primo mobile (in assoluto) di cui l’uomo ha sentito il bisogno di avere. L’uomo può sedersi su qualsiasi cosa… ma il sogno di ogni uomo è quello di possedere una sedia… la propria sedia, quella di cui non può farne a meno. Per esempio. Guardiamo la storia… quella vera. Nel corso di tutti i secoli l’uomo (l’uomo… che si riteneva grande) ha combattuto per avere una sedia. Un esempio per tutti: Napoleone. Ha sconvolto l’Europa per raggiungere la “sedia da Imperatore”. Non importata per quanto tempo… ma ci è riuscito. A costo di quanti morti? Questo è un altro aspetto della “sedia”. Un anno fa, l’Architetto Michelangelo era alla ricerca di una “nuova sedia”, una sedia di nuova concezione, “nuova” come concetto filosofico… E, si… si fa presto a dire sedia, ma basta guardare la storia della sedia, da quando è nata ad oggi per rendersi conto dei cambiamenti e della sua importanza. Michelangelo aveva impiegato una vita per studiare la sedia. A cinquant’anni aveva raccolto un impressionante numero di libri sulla sedia … in tutte le lingue del mondo. Un anno fa, però, l’Architetto Michelangelo, essendo proprietario di un Palazzo in Pavia ha organizzato il “Museo della Sedia”. Un luogo in cui raccogliere i numerosi libri della sua biblioteca e un numero imprecisato di sedie di ogni epoca. Un Museo in grande stile… ad uso e consumo suo… per studiare una nuova sedia. Il Museo, però, da solo non si regge. Ci vuole una persona che se ne prende cura. L’Architetto Michelangelo voleva una persona speciale. Ha pubblicato annunci sui mezzi di comunicazione e, finalmente, ha trovato la persona giusta: Donatella. Una trentenne… alta , bionda, occhi azzurri… e gambe da fine del mondo. La trentenne era Laureata in Architettura… ma dopo aver visto il grande lavoro che aveva fatto l’Architetto Michelangelo, è rimasta impressionata. Ha capito che doveva ricominciare a studiare da capo. Infatti, mai avrebbe pensato che intorno ad una sedia si potesse costruire un Museo. Quando due persone si mettono insieme ed hanno un obbiettivo comune le idee si moltiplicano. Donatella aveva carta bianca nel proporre tutte le soluzioni necessarie per far funzionare il Museo. Per Michelangelo è stata una boccata d’ossigeno, quello che serviva per poter creare una “nuova sedia”. Nello Studio di Milano, l’Architetto aveva parecchi collaboratori… ma era solo a Pavia che trovare la giusta ispirazione. Ne ha parlato con il suo Collega Ambrogio, impegnato in altri settori dell’arredamento. “Michelangelo, tu sei stato fortunato… hai incontrato Donatella che ha preso a cuore il tuo progetto di Museo della Sedia. Sono certo che con una collaboratrice così avrai successo” In un primo tempo Michelangelo pensava che Ambrogio volesse fare solo dei complimenti. Invece, cominciò a rendersi conto che Donatella aveva veramente la mano magica e stava organizzando qualcosa di speciale. Del resto è noto che … quando ci sono le idee … c’è tutto. Tuttavia, il cinquantenne doveva farne ancora di strada prima di arrivare alla “nuova sedia”. Un anno fa, l’Architetto Michelangelo ebbe un momento di crisi. Non riusciva più ad avere entusiasmo per quello che stava facendo. Nel lavoro, come nella vita, ci vuole sempre entusiasmo… altrimenti l’interesse sfuma. Anche il suo Collega Ambrogio se ne era accorto. “Michelangelo …cosa ti sta accadendo? Non ti vedo più bel pimpante come qualche mese fa…” Michelangelo spiegò la sua situazione ed il Collega intervenne con un consiglio. “Michelangelo il lavoro logora e ogni tanto ci vuole una pausa. Tu ti stai affannando troppo intorno all’idea della “nuova sedia”. Devi staccare la spina… almeno per un po’. Posso darti un consiglio? Perché non vai a fare un bel viaggio in Europa con Donatella? Soltanto viaggiando si scoprono idee e soluzioni nuove..:” Sembrava uno dei tanti consigli che danno gli amici… quelli veri… quelli che nulla chiedono in cambio. Michelangelo ci pensò e ne parlo con Donatella la quale ne fu subito entusiasta. I due Architetti organizzarono insieme l’itinerario che includeva Vienna… luogo dove i Musei straboccano di sedie di tutti i gusti e di tutte le epoche. Per Michelangelo la sedia non era più una fissazione… mentre per Donatella era diventata una ragione di vita. Che cos’è un Museo se non lo sviluppo di un’idea? Le idee sono atti dinamici… sempre in movimento. Un’idea ne crea un’altra. La scelta di Vienna è stata determinante. Michelangelo si è lasciato guidare da Donatella la quale aveva scoperto dentro di sé una forte attrazione fisica per il cinquantenne. Ora la sedia non era più solo un lavoro, ma un obiettivo da raggiungere…. Un obiettivo che si poteva raggiungere solo attraverso il matrimonio. - Questo è il racconto 694, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

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annamariamennitti
annamariamennitti il 27/07/14 alle 19:39 via WEB
Bellissimo racconto anche interessante ,prendendo come spunto la sedia, oggetto superficiale che spesso non diamo importanza....però non ci accorgiamo che per ogni sedia c'è una storia....e che proprio attraverso il disegno della sedia che racconta come si è evoluto il sistema prodttivo...Viene progettato con una mostra o con sedie in miniatura per i collezionisti L'ultima sedia segnerà la storia di Michelangelo e Donatella la storia del loro amore e del loro matrimonio ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 27/07/14 alle 19:57 via WEB
Ciao Annamaria - grazie del giudizio. A volte le cose che si hanno sotto gli occhi perdone valore... Invece, il valore è grandissimo... e parte da molto, molto lontano. Dino
(Rispondi)
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