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IRIS racconto (959) di Dino Secondo Barili

Post n°20413 pubblicato il 29 Luglio 2015 da dinobarili
 

Intrigo …

… a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

959

Iris e un amore a Milano

Un anno fa, la Prof. Iris, quarant’anni, single, bellissima, Docente di Lettere in un Liceo del milanese, abitante a Pavia … era in crisi.  In realtà, Iris non lasciava trasparire nulla. Sembrava una donna normale. Dentro di lei, però, era un vulcano in eruzione. Appena, si trovava sola, nel suo bel appartamento sul Lungoticino a Pavia, si guardava allo specchio e si diceva la verità. “Iris, stai male perché ti manca Marco …” Marco era il suo Collega di Lettere con il quale aveva avuto una bellissima storia d’amore. Da sei mesi Marco non c’era più. Aveva avuto il trasferimento a Roma e di comune accordo avevano chiuso ogni rapporto … anche telefonico. Marco aveva chiesto il trasferimento a Roma per accontentare la madre che non era in buone condizioni di salute … o, forse, no. Iris aveva preferito non indagare e così, quella bella storia d’amore era finita nel nulla. Ora, però, davanti allo specchio, sola … Iris poteva dirsi la verità. Marco le mancava. Le mancava le sue carezze, i suoi baci … i suoi “Perché non andiamo in Galleria? In Piazza Cordusio? … in Piazza della Scala a vedere come sta Leonardo da Vinci?” Tutte cose ormai passate … che non sarebbero più tornate. Un anno fa, Iris, decise di parlare con la sua amica, coetanea e Collega Dorella. “Dorella sto male. Non riesco a dimenticare Marco. A volte mi sembra di averlo ancora accanto … dietro di me mentre mi specchio … e mi guarda come se mi stesse scrutando l’anima …” Dorella aveva una sensibilità e un’intelligenza superlativa. Aveva già capito tutto. Iris era finita “sulla strada della nostalgia” … bella strada, ma senza uscita. Una strada che non porta da nessuna parte … L’unica cosa da fare è tornare sui propri passi e riprendere a vivere. “Iris … capisco. Hai vissuto una bella storia d’amore con Marco … ma ora è finita. Finita per sempre. Se ti arrovelli e insisti su quella strada potresti non liberati più e perdere ogni rapporto con la realtà” Iris, si rese conto che Dorella aveva ragione, ma voleva qualche spiegazione in più. “Cosa dovrei fare?” Dorella non aveva voglia di fare dei discorsi difficili. “Iris, con la nostalgia non si scherza. Si deve dare un taglio netto con il passato e basta. La fine di una storia … non è altro che l’inizio di un’altra. La fine di un amore … non è altro che l’inizio di un altro, se si vuole. Devi guardare e pensare a quell’altro amore … l’amore che verrà … ma devi volerlo. Volerlo subito” Iris si sentì improvvisamente un’altra. Un’altra donna che aveva lasciato una strada … e ne aveva preso un’altra. “Dorella cosa dovrei fare?” Dorella si mostrò titubante. Non sapeva se passare al pratico oppure no. Poi, decise … una specie di “o la va o la spacca”. “Iris, se io fossi in te … aprirei un  Blog su Internet. E’ facile come bere un bicchiere d’acqua. Da lì puoi cominciare a muoverti … con i piedi di piombo. Ricordati che hai quarant’anni. Non stai scherzando … dietro ad ogni Blog e ad ogni Icona ci sta una persona … donna o uomo, che pensa, che cerca, che desidera. Puoi incontrare di tutto e devi stare attenta a come muoverti … anche con le parole” Iris non aveva bisogno di altre spiegazioni. Il suo scopo non era aprire un Blog su Internet … ma trovare l’amore, l’amore vero, unico, che non ha uguale … Quello stesso giorno dello sfogo con Dorella, Iris aveva ricevuto l’invito alla presentazione di un libro a Milano, in una Sala nei pressi della Stazione Centrale. Cercò sulla cartina la via e decise che vi avrebbe presenziato. Il titolo del libro l’attraeva. “Quando l’amore bussa …” Sembrava quasi un invito … l’invito  ad un appuntamento con il Destino. Iris si preparò a dovere. Si concesse pure un vestito nuovo … di quelli che piacevano a lei … un po’ pazzo. Da Pavia  Milano il mezzo più facile e comodo è il treno che fa la spola ogni quarto d’ora. La Stazione Centrale di Milano, poi, è quasi un salotto … un bel salotto con tanta gente che va e viene … Quasi un biglietto da visita della Metropoli Lombarda. In quel Salotto Iris si concesse un caffè. Nulla di eccezionale ... un piacere di gola. Iris teneva tra le mani l’invito … e con l’altra mano teneva la tazzina del caffè. Senza accorgersi, Iris si trovò accanto un Signore. Un affascinante  cinquantenne dallo sguardo indagatore. “Scusi, è forse diretta alla presentazione del Libro?” … indicando l’invito che Iris teneva tra le dita della mano. Dopo aver guardato in volto il cinquantenne, Iris rispose con un semplice “Si” Ma non era un “Si” come gli altri … era un “Si” diverso. Un “Si” che iniziava un discorso, apriva una nuova via, conduceva per un’altra strada. Il cinquantenne si presentò. “Sono il Prof. Caetano dell’Università di Madrid. Non conosco bene Milano … potrei chiederle aiuto?” Chi è quella donna, quarantenne, single, che avrebbe rifiutato una simile richiesta? Anche Iris si presentò. “ … è facilissimo arrivarci … basta uscire dalla Stazione Centrale, prendere via Galvani e poi girare a destra in via Melchiorre Gioia …” La risposta non era detta come l’avesse elencata un Vigile Urbano di Milano. La voce di Iris era calda, appassionata, vellutata. Ogni tanto aveva un non so che di fragile di misterioso. Del resto basta vedere come parlano gli attori, quelli veri. Con una parola dicono mille parole, con una frase … ci fanno un romanzo. Iris e Cetano fecero subito amicizia. Lo si vedeva da come si muovevano, come si guardavano, come si parlavano … E poi, c’è sempre il Destino. Ad un tratto di via Galvani, Iris mise il piede su un sasso che si trovava lì per caso (il sasso del Destino?). Prese una leggerissima storta al piede … Nulla di importante, quel tanto da mettere in agitazione Caetano, il quale volle esserle di aiuto ed offrirle il braccio. Cosa c’è di più simpatico e piacevole di camminare sottobraccio per Milano? Iris e Caetano raggiunsero la Sala della presentazione del libro … ma il “loro libro” era già iniziato … e si era messo a correre … pagina dopo pagina … parola dopo parola … c’erano gli sguardi accesi, i movimenti lenti, il desiderio di un bacio che aspettava il momento giusto. Sembrava che Iris e Caetano si cercassero con le loro labbra …  Quando giunse l’inesorabile momento, come inevitabile fatalità, i due si trovarono incollati uno nelle braccia dell’altro come fosse un sogno che si era realizzato, un sogno che era diventato realtà … sotto la svettante mole del Pirellone di Milano. L’amore non ha bisogno di troppe parole. Sono i fatti che lo fanno vivere e gioire. Iris e Caetano avevano molto da esprimere e quell’amore, solo all’inizio, continua nel sempre meglio e sempre più.(959)

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Commenti al Post:
qmr
qmr il 29/07/15 alle 18:41 via WEB
Come ben dici, l'amore non ha bisogno di troppe parole ma solo della volontà di viverlo senza paura.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 31/07/15 alle 07:28 via WEB
Ciao - il tuo commento è una lezione di vita. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)
qmr
qmr il 29/07/15 alle 18:43 via WEB
Come ben dici, l'amore non ha bisogno di troppe parole ma solo della volontà per viverlo.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 31/07/15 alle 07:35 via WEB
Ciao - ogni amore è unico. Viverlo è un piacere e un dovere. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)
pantouffle2011
pantouffle2011 il 29/07/15 alle 19:45 via WEB
Lui se ne va e lei non indaga sulle vere ragioni? Uhm.... allora non era vero amore. L'amore, quando c'è, non si accontenta di dubbi :)
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 31/07/15 alle 07:32 via WEB
Ciao - La verità non si cerca mai in fondo al bicchiere. Quando il contenuto del bicchiere è esaurito ... lo è ... e basta. Inutile farsi problemi. Meglio non perdere tempo e cercare "un nuovo amore" (da favola!). Buona e felice giornata.Dino
(Rispondi)
Kahir
Kahir il 29/07/15 alle 23:18 via WEB
Eccellente Dino, ti auguro una buona notte.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 31/07/15 alle 07:34 via WEB
Ciao - ogni giorno si impara sempre qualcosa. La vita è una scoperta quotidiana. Buona e felice giornata. Dino
(Rispondi)
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