dino secondo barili

ORFEO E I RICORDI racconto (196) di Dino Secondo Barili

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

con persone reali o fatti realmente avvenuti)

196

Orfeo … e i ricordi

Cos’è un ricordo? Difficile dirlo… Soprattutto difficile da identificare. Perché il ricordo singolo non esiste… Esiste l’insieme dei ricordi… non il ricordo singolo. Basta pensarci e ci si rende conto che la vita è un “insieme di ricordi”. O meglio, come diceva Platone, ricordare è una delle forme più alte di conoscenza. Non lasciamoci prendere la mano dalla filosofia. E’ un “luogo” troppo elevato (e spesso troppo arido) per occuparcene. Invece, i ricordi sono alla portata di tutti. Ogni persona ha i suoi ricordi. Più una persona ha ricordi… più è ricca di vita. Non a caso, si dice, che le persone anziane “vivono di ricordi”. Anche se questo è vero solo in parte. Troppi anziani hanno la cattiva abitudine di “dimenticare … strada facendo”. Invece, i ricordi sono (o dovrebbero essere) fonte di energia, stimoli verso nuove mete. Mi rammento di aver conosciuto parecchi anni fa, un uomo che, allora, mi sembrava anziano, anzi vecchio. Nella tarda mattinata del sabato, stava seduto su una panchina del Parco del Castello Visconteo di Pavia. Un giorno, desiderando leggere il giornale, mi sono seduto anch’io su quella panchina di granito sulla quale stava “quel signore anziano”. Forse quel giorno aveva voglia di parlare. Mi disse. “Perché legge il giornale?” – La risposta, pensai, mi sembrava ovvia… “per conoscere le novità”… Risposi, invece, con un’altra domanda: “Perché me lo chiede?” Infatti, immaginavo che quel Signore volesse dirmi qualche altra cosa… e lo fece. “Lei mi avrebbe risposto “per conoscere le novità”. Invece, no. La ragione per cui una persona legge il giornale è anche un’altra. … “per allargare l’orizzonte dei propri ricordi”. Infatti, lei non legge tutto il giornale, ma solo le notizie che le interessano…che sono già parte dei suoi ricordi personali. Le notizie interessanti (per lei) sono quelle che si legano a ciò che già  conosce, che già le appartengono…”. Aveva ragione. Non avevo nulla da obbiettare. Il discorso non finì lì. Quel Signore si presentò. “Mi chiamo Orfeo (nome di fantasia) il pittore. Se, vuole, le posso mostrare il luogo dove dipingo.” L’idea era troppo ghiotta per rinunciare. Accettai. Lo studio era “un kaos” assoluto di tele finite e da finire… In maggioranza, volti di giovani donne…C’erano, però, tantissimi bozzetti. Sembravano … tanti ricordi messi uno accanto all’altro. I bozzetti accesero il mio interesse. Sui bozzetti, c’era di tutto…case, palazzi, interni di stanze, qualche camera… con il letto disfatto, volti di uomini, donne, giardini, cani, gatti, e scene indescrivibili. Azzardai una domanda. “Questi bozzetti hanno una ragione… non possono essere stati fatti a caso…” Orfeo mi guardò. Attese qualche istante prima di rispondere. “Ha ragione. Non sono fatti a caso. Ho voluto fissare con la matita e nella mia memoria, i fatti della vita… la mia. Sono i miei ricordi. Quando ho bisogno di mettere a fuoco delle idee… non devo fare altro che sfogliare i miei bozzetti. I ricordi sono come “i risparmi” in economia. Bisogna averne tanti … per usarli quando servono.” (196)-

MERCOLEDI' 31 DICEMBRE di Teresa Ramaioli

MERCOLEDI' 31 DICEMBRE 

di Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 30/12/14 alle 12:44 via WEB MARCOLEDI 31 DICEMBRE-----I rituali di capodanno invocano la fortuna e la prosperità. C’è abbondanza di piatti e di dolci, che ricalcano l’arte della cucina natalizia. I cibi si vogliono ricchi e sontuosi, imbanditi sopra a vistose tavole. Primi generosi, come tortellini o paste ripiene, da servirsi rigorosamente in brodo di cappone. Fra i secondi, dominano la carni lesse ed arrosto. Fra queste l' arista e lo zampone . La carne di maiale era la preferita fra le pietanze di capodanno, perché il sacrificio del porco era stato appena compiuto. I dolci che chiudevano la tavola di questa ricorrenza erano gli stessi del periodo natalizio. In quasi tutti comparivano l’uva passa, la melagrana, le mandorle, ingredienti che avevano a che fare con il buon augurio di prosperità (come le lenticchie ). Fra le tipicità legate al filone della buona sorte, rintracciamo “la carenza”, una specie di pan dolce, basso a forma circolare dove era nascosta una moneta che finiva in premio a chi la trovava nel suo boccone. Capodanno anticamente era anche il giorno destinato allo scambio degli auguri e delle piccole donazioni. Già al tempo dei Romani era consuetudine nel periodo del solstizio, offrire le “streae” (strenne). Fra queste, un rametto d’alloro, fichi secchi e datteri, affinché il nuovo anno recasse con se dolcezza e vita. Oggi questa ritualità si è spostata al Natale, e come strenna si usa regalare il vischio, segno di legame fra persone e tenacia di sentimenti, perché questo verde arbusto dalle minute bacche perlacee, vive sugli alberi e li stà abbarbicato. La tradizione prevedeva poi una serie di rituali scaramantici per il primo dell'anno: vestire biancheria intima di colore rosso o gettare dalla finestra oggetti vecchi o inutilizzati. Per questa festa in molte città del mondo si sparano tradizionalmente i fuochi artificiali. In Spagna c'è l'uso di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d'uva, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati dal grande orologio comunale. In Russia, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta per far entrare l'anno nuovo. In Ecuador ed in Perù si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta, ed a mezzanotte li si brucia nelle strade. In Giappone, prima della mezzanotte, le famiglie si recano nei templi per bere sakè ed ascoltare 108 colpi di gong che annunciano l'arrivo di un nuovo anno (l'ascolto di questi suoni purifica perché si ritiene che il numero dei peccati commessi da una persona in un anno sia di 108). Buon Anno Teresa Ramaioli

CIAO ANTONELLA ... ANTONELLA DI CREMONA

CIAO ANTONELLA ...

ANTONELLA DI  CREMONA

alba.estate2012 il 30/12/14 alle 20:18 via WEB Carissimo Dino, quanta dolcezza in questo racconto, quei meravigliosi baci sotto la luna che illuminava il paesaggio incantato... i baci come fiori meravigliosi... quanto sono dolci Ralf e Lilly... Una splendida storia d'Amore... cosa c'è di più bello? Un abbraccio e felice serata, Antonella (Rispondi)

dinobarili il 31/12/14 alle 07:02 via WEB Ciao Antonella - bel commento. Lilly ha affrontato la vita ...e ha incontrato l'amore. "... cosa c'è di più bello?" Buon anno 2015. Dino (Rispondi)

CIAO LUCREZIA ... SEMPLICELUCREZIA

CIAO LUCREZIA ...

SEMPLICELUCREZIA

semplicelucrezia il 30/12/14 alle 19:50 via WEB Dino mai chiudersi in sé stessi ! (Rispondi)

dinobarili il 31/12/14 alle 06:57 via WEB Ciao Lucrezia - hai ragione. Mai chiudersi in sé stessi... altrimenti finisce il mondo. La vita è confronto... e senza paura. Buon anno 2015 (Rispondi)

CIAO OSCAR ...OSCAR TURATI

CIAO OSCAR ...

OSCAR TURATI

oscar_turati il 30/12/14 alle 23:46 via WEB ... sperando che noi non siamo distratti in quel momento. Ciao e tanti auguri. Oscar (Rispondi)

dinobarili il 31/12/14 alle 06:44 via WEB Ciao Oscar - ... mai essere distratti in certi momenti. Specialmente quando la campana suona. Buon anno 2015. Dino (Rispondi)