Messaggi del 01/07/2014

TERESA ...E I GATTI

Post n°14186 pubblicato il 01 Luglio 2014 da dinobarili
 

TERESA ...

E

I GATTI

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 01/07/14 alle 14:44 via WEB
Ciao Dino,i gatti sono protagonisti di tante fiabe interessanti, divertenti ed istruttive: Il gatto con gli stivali. Il gatto con gli stivali è forse la fiaba più celebre fra tutte quelle dedicate ai gatti, e dimostra quanto si possa fare quando ci si allea tra uomini ed animali. Il figlio del mugnaio trova ricchezza e una splendida moglie grazie al suo gatto. Ciao Teresa
(Rispondi)

 
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MENEGI53...E LA BUONA SERATA

Post n°14185 pubblicato il 01 Luglio 2014 da dinobarili
 

MENEGI53...

E

LA BUONA SERATA

menegi53
menegi53 il 01/07/14 alle 15:59 via WEB
Ciao simpaticissimo Dino! Un abbraccione e un buon pomeriggio! A presto!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 01/07/14 alle 17:54 via WEB
Ciao Giovanni - grazie del complimento. Buona e felice serata a te. Dino
(Rispondi)

 
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TERESA ...E I CAMBIAMENTI

Post n°14184 pubblicato il 01 Luglio 2014 da dinobarili
 

TERESA ...

E

I CAMBIAMENTI

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 01/07/14 alle 14:14 via WEB
Ciao Dino,alcuni cambiano sesso, paese, cultura, religione, altri modificano la propria professione o l'attività, il cambiamento è una decisione difficile da prendere, ma una volta presa i primi a sorprendersi sono proprio i protagonisti, coloro che hanno scelto di cambiare. Una cambiamento totale di vita, lasciando tutto. Tutti prima o poi ci pensiamo, quando siamo oppressi dalla routine e dallo stress.Ciao Teresa
(Rispondi)

 

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14183 pubblicato il 01 Luglio 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Chiodo scaccia chiodo”

Dino

 

 

 
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LORENZO racconto (455) di Dino Secondo Barili

Post n°14182 pubblicato il 01 Luglio 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Sabato

Lorenzo (455)

In passato quando le persone erano un po’ sfiduciate perché il raccolto “non” aveva dato buoni frutti, le Autorità (di allora) organizzano delle “feste”… Le Feste servivano a “rianimare il popolo” depresso. Un anno fa, Lorenzo, cinquant’anni, single, impiegato presso una Agenzia Commerciale a Milano, residente a Pavia, era giù di corda. Con il suo collega Emiliano si era sfogato varie volte. Un anno fa, però, si vedeva che il cinquantenne aveva un diavolo per capello. “Secondo te, Emiliano, come vedi questa crisi?”. Emiliano era un “peperino superlativo”. Non attese un secondo a dare la risposta. “Lorenzo, questa crisi è un modo per far diventare più ricco chi lo è già…e ancor più povero chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese… E non dico altro. Vuoi scommettere Lorenzo, che terminata questa crisi… sicuramente ne “inventeranno un'altra ancor peggiore”? E sai quale sarà lo scopo?

Spremere soldi a chi lavora e ai pensionati…

a beneficio dei soliti furbi e dei ricchi sfondati.”

Lorenzo ci rimase male. Non sapeva cosa rispondere al collega Emiliano. Per due ore non parlò. Poi, ebbe un’intuizione. “Emiliano, ho avuto un’idea. Cosa dici di organizzare un pranzo… per combattere la crisi che ci sta sui nervi?”. Emiliano si illuminò d’immenso… “Lorenzo, potresti organizzarla tu, a Pavia. Così potremmo visitare la tua città. Potremmo invitare anche le nostre colleghe Giorgia e Rosetta… “Emiliano, single e cinquantenne pure lui, aveva un debole per la Rosetta, una trentenne dai capelli rossi e un fisico mozzafiato. La Rosetta, però, sognava il principe azzurro. Purtroppo, il Principe Azzurro non arrivava mai. Intanto, con le belle maniere, (la Rosetta) teneva a bada i quattro o cinque “giovanotti” (compresi Lorenzo, Emiliano e Paolo di sessant’anni) che, in Ufficio, le facevano una corte spietata … in attesa che “la più bella del reame” facesse la sua scelta. Detto fatto, Lorenzo prese la palla al balzo. Organizzò a Pavia il “pranzo del sortilegio”. Secondo una antica leggenda pavese il “pranzo del sortilegio” è un fatto misterioso che accade in circostanze misteriose. Pavia è la città adatta per un pranzo simile da organizzare in momenti eccezionali. Da quel momento Lorenzo divenne un’altra persona. Cominciò a scrivere il “menù”. Poi, corresse varie voci. Cercò su Internet il Ristorante più adatto per un incontro di buon livello, adatto alle tasche di ogni singolo collega. Emiliano intanto aveva fatto “il passaparola” e tutto, proprio tutto, il personale dell’Ufficio aveva aderito con entusiasmo. Da quel momento, Lorenzo, è diventato il punto di riferimento della compagnia… la persona a cui dare consigli per fare un pranzo superlativo. La Rosetta, intanto, era già negli affanni. Non sapeva quale vestito mettersi. Giorgia, invece, trentenne, aveva chiesto a Lorenzo una “piccola visita guidata di Pavia”. Il cinquantenne Lorenzo, single, ansioso di incontrare la “donna del cuore”, pensò subito all’incrocio magico tra Strada Nuova e Corso Cavour. I giorni volarono via… Venne il giorno del “pranzo del sortilegio”. Prima del pranzo Lorenzo convogliò la comitiva “dei colleghi milanesi” in Piazza della Vittoria per un “aperitivo super”. Prima, però, fece la sosta “nell’incrocio magico” di Strada Nuova e Corso Cavour. La comitiva si fermò al centro dell’incrocio. Fece una specie di girotondo tenendosi per mano e dopo il rituale… “Buuuu… la più bella sei tu”….si scambiarono “il bacio del sortilegio”. Da quel momento è scattata la “molla che ha fatto traboccare il vaso”. Ognuno si sentì libero di esprimere i propri desideri. Finalmente Emiliano disse a Rosetta “Sei il mio sogno”. Lorenzo, un po’ timido, baciò la mano di Giorgia e, Paolo, sessantenne svelò il suo vero grande amore: Lulù, la Segretaria del Capo Ufficio, con quale aveva una relazione da un anno…- (455)

 
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MENO CHIACCHIERE...

Post n°14181 pubblicato il 01 Luglio 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Meno chiacchiere..

1

Meno chiacchiere e più lavoro…

2

Meno chiacchiere e più studio…

3

Meno chiacchiere e più risparmio…

4

L’individuo non deve attendere ordini…

Quello che fa, lo fa per sé,

per la propria famiglia, per i propri figli…

la società è… una conseguenza.

§

Buona giornata a tutti. Dino

 
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SI IMPARA DI PIU' ...

Post n°14180 pubblicato il 01 Luglio 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

SI IMPARA DI PIU’…

1

Si impara di più dalle sconfitte…

che dalle vittorie.

2

Si impara di più dai dolori …

che dai piaceri.

3

Si impara…

ma non si impara mia abbastanza.

4

Se fosse così facile imparare...

tutti sarebbero intenti a studiare.

§

Buona giornata a tutti. Dino

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14179 pubblicato il 01 Luglio 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Mercoledì ...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

 2 luglio 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 1 LUGLIO 2014

Post n°14178 pubblicato il 01 Luglio 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 1 LUGLIO 2014

“L’amore, spesso,

è scritto

nel libro del Destino”

Dino

 
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SAVERIO E LA GATTA GELSOMINA racconto (668) di Dino Secondo Barili

Post n°14177 pubblicato il 01 Luglio 2014 da dinobarili
 

1 LUGLIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 1 Luglio 2014 – Martedì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Martedì

668

I racconti del benessere

Saverio e la gatta Gelsomina

Il benessere è, qualche volta,frutto del Destino. Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Dott. Saverio, cinquantenne, scapolo, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia. Il Dott. Saverio non era scapolo per caso. Era scapolo perché ha dovuto sudare le classiche “sette camice” per raggiungere una situazione economica che lo vedesse proprietario di una bella villa alla periferia di Pavia… con piscina e un bel giardino tenuto alla perfezione. Purtroppo per ottenere una simile condizione ha dovuto rinunciare ad altre cose… come, per esempio, sposarsi. Non è che al Dott. Saverio “non” piacessero le donne… Anzi, il suo sogno era sempre stato quello di sposare una donna bionda, alta, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Non gli dispiacevano neppure le altre donne… more o brune… Però, le bionde erano il suo sogno. Una decina di anni fa, durante una cena del personale della sua Agenzia, il Dott. Saverio, aveva dovuto subire l’attacco di una sua nuova Segretaria dai capelli rossi, la quale aveva asserito pubblicamente che “quando un uomo è fissato con un tipo di donna… difficilmente si sposa”. Fatto sta che il Dott. Saverio a cinquant’anni non si era ancora sposato “ma”. Nella vita c’è sempre un “ma”. Un anno fa, il cinquantenne Dirigente dell’Agenzia milanese aveva avuto un avanzamento di carriera. Aveva dovuto lasciare la Filiale dove aveva passato parecchi anni per assumere la Direzione di una Agenzia più importante. Avrebbe voluto portare con sé la Segretaria Rachele con la quale si era trovato benissimo… Invece, la Direzione Generale non lo aveva accontentato. Il Dott. Saverio ci ha fatto una malattia. Non aveva importanza che gli avessero assegnato due Segretarie, Rosina e Jenny, una bionda e l’altra mora… ma non era contento. Da un po’ di tempo andava in Ufficio di mala voglia. Al punto che aveva deciso di recarsi dal Dott. Giuseppe per un consiglio medico. Il Medico di Fiducia era stato chiaro. “Dott. Saverio… oggi, nella vita, bisogna essere pronti e disposti ai cambiamenti… qualche volta improvvisi e repentini . Soltanto coloro che sanno adattarsi ai cambiamenti… potranno sopravvivere” E’ vero. Il Dott. Giuseppe è stato un po’ crudo … ma non c’era alternativa. Certe verità vanno dette così come sono, senza tanti giri di parole. Il Dott. Saverio ci ha pensato ed ha convenuto che il Medico Dott. Giuseppe aveva ragione. Meglio una cruda verità… che cento bugie. Un anno fa, però, il cinquantenne si era guardato allo specchio e non si era piaciuto. Aveva una faccia che lasciava trapelare molte insoddisfazioni. Prima fra tutte quella di essere scapolo. Avere una bella villa alla periferia di Pavia con tutti i confort possibili e immaginabili non voleva dire essere contenti. Infatti il Dott. Saverio non lo era. Decise di prendersi un periodo di riposo. Chiese ed ottenne una settimana di ferie. Il cinquantenne si propose di godere la sua villa e il suo giardino. Come? Leggendo un buon libro all’ombra del pergolato dell’uva bianca e nera. E’ proprio quando si decide di leggere un libro…che cominciano i guai. Il primo guaio è il telefonino che suona nei momenti più impensati e meno opportuni. Decise, quindi, di spegnerlo e non farsi trovare da nessuno… nemmeno dalle due Segretarie, Rosina e Jenny. Quando poi si è in vacanza e si decide di leggere un libro succedono le cose più impensate. Nel caso del Dott. Saverio è stato il miagolio insistente di una gatta. Una bella gattina di un anno che ha cominciato a fare la corte al cinquantenne. Il Dott. Saverio non ha mai avuto gatti. Non li conosceva come animali. Non aveva mai avuto a che fare con una gatta. Ora, però, ecco una bellissima gatta nel suo stupendo giardino. Una gatta assolutamente decisa a farsi accettare. Oltre ai miagolii, cercava di saltare in grembo al Dott. Saverio il quale pensò che avesse fame. Prese alcuni biscotti da una scatola e li offrì alla gatta. Questa li annusò e non li degno di un secondo sguardo. Il cinquantenne aprì, allora, una scatoletta di carne. La gatta si mostrò più gentile. L’annusò. La leccò… e non andò oltre. Ormai il libro era stato temporaneamente abbandonato sulla poltrona sotto al pergolato. Ad un tratto dalla rete divisoria con il giardino confinante si sentì una voce di donna. “Scusi Dottore, la mia gatta è forse venuta nel suo giardino?” Il Dott. Saverio si rincuorò. Finalmente una voce umana. “Allora, è sua? E’ un quarto d’ora che cerco di darle da mangiare, ma non ne vuole sapere. Non so più cosa fare”. Il Dott. Saverio aveva risposto senza guardare. E’ stato quando il cinquantenne è la vicina di casa si sono conosciuti frontalmente che è scoppiato il colpo di fulmine. La vicina, che aveva preso possesso della casa da pochi giorni, sia chiamava Dott. Saveria… ed era una quarantenne bellissima. Una di quelle bellezze che si incontrano raramente. Alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Qualche lettore dirà che i protagonisti dei racconti  di questo Blog hanno “tutte le fortune del Mondo”. Forse è vero. In questo caso, la Dott. Saveria era Docente in una Università di Roma, temporaneamente impegnata in una ricerca scientifica a Pavia. Era la proprietaria della gatta Gelsomina. La gatta non era una gatta normale, ma un “soggetto da ricerca sugli studi di telepatia” di cui i gatti sono sicuramente dotati. Ormai il Dott. Saverio e la Dott. Saveria non riuscivano più a togliersi gli occhi di dosso. L’attrazione fisica tra i due era talmente forte che erano come incantati. Un fulmine a ciel sereno per entrambi. E’ stata la Dott. Saveria, “studiosa di comportamenti al limite dell’incredibile” a rendersene conto. “Dott. Saverio… siamo finiti in un cerchio magico. Diamoci del tu… la nostra avventura è appena iniziata. Da quel che vedo … avrà piacevolissimi sviluppi. - Questo è il racconto 668, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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LA LUNA di Teresa Ramaioli

Post n°14176 pubblicato il 01 Luglio 2014 da dinobarili
 

LA LUNA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 30/06/14 alle 12:13 via WEB
LUNA----La Luna ha sempre avuto grande influenza sulle paure umane e l'immaginazioni. La luce lunare, che è la luce solare riflessa dalla superficie della Luna e di ritorno sulla Terra, si dice sia potente. Nel 1950 le donne ritenevano che appendere pannolini di stoffa dei figli fuori al chiaro di luna portasse sfortuna. Nel 1600 era credenza comune che chi dormiva sotto la Luna piena rischiava la pazzia, la cecità, o di trasformarsi in un lupo mannaro, solo nel caso accadesse nella notte di un venerdì. Indicare la Luna è considerato un porta sfortunata. Secondo una superstizione dalle isole britanniche, chi punta la Luna nove volte non può entrare in Paradiso. Non è chiaro se le nove volte siano intese di fila (che sarebbe abbastanza facile da evitare, per assicurarsi un posto in cielo) o per tutta la vita (ogni persona dovrebbe avere buona memoria e arrivare ad un massimo di otto volte per poter andare in Paradiso). A causa del bagliore argenteo della Luna, anticamente si credeva che fosse formata da argento. Da allora il metallo divenne uno dei suoi simboli. Acune superstizioni riferite alla Luna nuova dicono che vedere la falce sottile sopra la spalla sinistra porti fortunata e che ogni desiderio espresso al primo sguardo della Luna nuova si avvererà. I superstiziosi credono che il tempo della Luna nuova è propizio per la semina, il corteggiamento l'avvio di nuove iniziative o di viaggi, il taglio dei capelli o le unghie per una crescita migliore. Molti agricoltori e giardinieri prendono in considerazione le fasi della Luna quando decidono di seminare i loro raccolti. Ciao Teresa

 
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LA LUNA di Teresa Ramaioli

Post n°14175 pubblicato il 01 Luglio 2014 da dinobarili
 

LA LUNA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 30/06/14 alle 12:11 via WEB
LUNA---Nella Letteratura italiana la parola "Luna" appare nel Cantico delle creature di San Francesco: "Laudato sì, mì signore per sora Luna e le stelle; ..." nel 1224. Dante Alighieri dedica alla Luna molte terzine della Commedia ed il secondo canto del paradiso è quasi un trattato su di essa. In Leopardi la Luna diventa ispiratrice di molte poesie e riflessioni filosofiche come nel Cantico di un pastore dell’Asia minore. Nella letteratura più recente essa conserva la sua dimensione mitica ed emotiva ma tratta anche la parte scientifica. Italo Calvino nelle sue Cosmocomiche di tema lunare, scritte nella prima metà degli anni sessanta, fa precedere dati scientifici, esposti con oggettività, allo sviluppo della sua "fiaba".La Luna è venerata dagli Egizi, dai Fenici, dai Persiani, dai Greci, dai popoli italici e dai popoli di tutto il mondo.Il suo culto è presente anche se in modi diversi, presso tutte le culture e le antiche civiltà. Ci sono ben 1008 nomi diversi per indicare il nostro satellite.Gli antichi Egizi l'adoravano col nome di Iside sul cui petto e sul capo era rappresentata una falce crescente Per gli Assiri ed i Babilonesi si chiamava Sin-Samas-Istharn. Questo dio era considerato come l’astro che cresce e decresce creando se stesso. Nella Fenicia era molto diffuso il culto di Astarte, raffigurato con una falce di Luna sulla fronte. Ciao Teresa

 
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