Messaggi del 16/07/2014

MESSAGGIO DI TERESA RAMAIOLI ... PER ANNAMARIA MENNITTI

Post n°14411 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

MESSAGGIO DI TERESA RAMAIOLI...

PER

ANNAMARIA MENNITTI

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/07/14 alle 17:52 via WEB
Ciao Annamaria, le leggende sono come racconti molto antichi e fanno parte del patrimonio culturale. Appartengono alla tradizione orale e alla narrazione, spesso si mescola il reale al fantastico. Ancora oggi si possono trovare testimonianze di queste storie e leggende che vengono riportate dalle persone più anziane. I castelli, le chiese, le vecchie case, i reperti archeologici testimoniano le trasformazioni avvenute nella storia. Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ...E I TEMPI PASSATI

Post n°14410 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

I TEMPI PASSATI

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/07/14 alle 22:03 via WEB
A quei tempi era preferibile essere una gallina tanto loro mangiavano tutti i giorni....però l'uovo era bello ricco di sostanze ,si notava il tuolo ,ora invece prova a guardarlo nel piatto dopo cotto ha un colore bianco sembra che sia tutto albume In questo momento mi ritorna la poesia "Valentino" del PASCOLI come cambiano i tempi!!!!!che per un vestito nuovo si era privato di quell'uovo...di questo passo forse con l'aiuto di Renzi conosceremo anche quei tempi ciao dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/07/14 alle 09:20 via WEB
Ciao Annamaria - la nostalgia gioca dei brutti scherzi. Spesso vediamo bello il passato... e NON vediamo "il bello" di oggi. Ricordare va bene ... godere il presente... è indispensabile. Dino
(Rispondi)
 
 
annamariamennitti
annamariamennitti il 16/07/14 alle 16:36 via WEB
No DINO io non rimpiango il passato che poi non è il mio Io sono nata quando l'Italia stava bene ,ho voluto fare un battuta , come corrono i tempi in questo periodo con Renzi ritorneremo ai tempi del dopo guerra....con la tessera "Annonaria" i miei genitori non l'hanno scordata fino a quando sono vissuti ,era un modo come educare i nostri vizi......Io non rimpiango il passato ...ma solo quando e la bellezza giovanile è sparita o sta sparendo .ciao dino
(Rispondi)
 
 
 
dinobarili
dinobarili il 16/07/14 alle 18:23 via WEB
Ciao Annamaria - Bel commento. Mai lasciarsi prendere dalla nostalgia. Ho ancora i ricordi della seconda guerra mondiale negli occhi. Non erano tempi romantici... da ricordare... anzi. Oggi, sarà dura, ma c'è di tutto ... e di più. Basta non mollare. Chi fa da se ... fa per tre...e chi la dura la vince. Dino
(Rispondi)

 

 
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LORENZO E IL PROFESSORE DI DISEGNO racconto (471) di Dino Secondo Barili

Post n°14409 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Lunedì

Lorenzo (471)

Un vecchio detto dice che “nella vita tutto si pareggia… il male e il bene, il bello e il brutto”. Lorenzo era nato sfortunato. Aveva una gamba più corta dell’altra. Poca cosa, ma tanto da essere notata. La penitenza cominciò alla scuola materna. Era il bambino che non riusciva a correre. Mentre gli altri correvano come pazzi, lui, Lorenzo, no. Inoltre, era segnato a dito da alcuni compagni che per prenderlo in giro, glielo facevano notare in continuazione. Gli anni delle Elementari passarono in un volo, ma l’atteggiamento dei compagni era sempre lo stesso. Lorenzo cercava di non farci caso, ma ogni tanto andava giù di corda. Un giorno, in secondo media, Lorenzo era particolarmente scoraggiato. Anche sua madre se ne accorse e cercò di rincuorarlo. “Lorenzo, non prendertela, nella vita tutto si pareggia, il bene e il male, il bello e il brutto..” Per la prima volta, Lorenzo reagì. “E come dovrei fare? Allungarmi una gamba… per farla diventare come l’altra?” La madre del ragazzo ebbe un nodo alla gola, ma mantenne la calma. Anzi, cercò nella mente una risposta adeguata. “Lorenzo, se non puoi correre come gli altri… hai sempre due mani particolarmente capaci.” Lorenzo capì che sua madre gli aveva dato il consiglio giusto. Il consiglio che cercava e non trovava. Il ragazzo aveva una capacità incredibile nel disegnare. Disegnava anche sulla strada con qualsiasi materiale. Cominciò ad applicarsi. I visi erano la parte del corpo in cui riusciva ad esprimersi meglio. Purtroppo, in seconda media, il Professore di Disegno, teneva d’occhio Lorenzo. Non certo per fargli i complimenti, ma per richiamarlo ogni volta che faceva un disegno. Mentre tutti gli altri suoi compagni avevano la sufficienza in disegno, Lorenzo aveva il cinque in pagella. Il ragazzo non diceva nulla, ma mastica amaro. Intervenne ancora sua madre. “Lorenzo non prendertela, certi Professori sono fatti così… Devono far valere la loro autorità su tutti coloro che non riescono “a dominare”. Con chi se la prendono? Con coloro che hanno qualità. Taci e sopporta… Domani il mondo sarà tuo.” Le scuole medie erano ormai un ricordo, ma anche alle superiori, Lorenzo non ebbe vita facile. Era sempre sotto il tiro del Professore di Disegno. Un giorno, Lorenzo, non riuscì più a sopportare i richiami. Lasciò la scuola e venne assunto come commesso presso un negozio che vendeva vernici e colori. Lorenzo, però, non aveva perso il piacere di disegnare volti, volti di uomini e donne, di ragazzi e ragazze. Un giorno, mentre stava mescolando colori, entrò nel Negozio una ragazza bellissima di nome Silvia. Lorenzo, appena la vide se ne emozionò. Siccome, era solo in Negozio, dopo aver consegnato la merce richiesta, si fece forza. Chiese a Silvia se si sentiva di farsi fare un ritratto. La ragazza pensò che fosse uno scherzo. Invece, in pochissimo tempo, Lorenzo disegnò un ritratto bellissimo… da fine del mondo. La stessa Silvia rimase allibita. Chiese di poterlo avere, ma Lorenzo fece una contro proposta. Chiese a Silvia di poterne fare altri. Silvia, per quanto giovane, si era resa conto che il commesso aveva delle qualità eccezionali. Non si era neppure accorta che Lorenzo zoppicava, che aveva una gamba più corta dell’altra. Il commesso, però, non si fece illusioni. La sua forza era tutta… nelle sue mani, in quelle mani magiche che sapevano ritrarre volti straordinari. Lorenzo e Silvia diventarono amici. Per poter stare insieme a Silvia più tempo possibile, Lorenzo, fissò molte sedute di disegno nei vari spazi della città, piazze, vie, giardini. Così, Lorenzo era diventato un “personaggio” della città. Le persone si avvicinavano per vedere il disegnatore all’opera… e le persone, chiedevano come poter avere il proprio ritratto. Le commissioni aumentarono in modo incredibile, tanto che Lorenzo lasciò il posto di commesso e si dedicò… a “ritrarre volti”. Si sa che la pratica, a volte, vale più della grammatica. Un giorno di un anno fa, Lorenzo, mentre era intento a disegnare Silvia in Piazza della Vittoria a Pavia si vide avvicinare da un Signore avanti negli anni. Era il suo Professore di Disegno della Scuola Media, quello che gli aveva dato “cinque” sulla pagella. Lorenzo lo riconobbe. “Professore, la ringrazio per avermi dato cinque in disegno sulla pagella. Mi ha fatto “mangiare” tanta di quella rabbia che per smaltirla dovrò disegnare per tutta la vita.” (471)

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14408 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Chi la dura la vince”

Dino

 

 

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14407 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Bobbio (Piacenza) e il Museo della città

Uno dei luoghi da non perdere durante la visita a Bobbio è il Museo della Città. Il Museo è situato nei locali originali del IX secolo con il refettorio, le cucine, il cavedio interno e le grandi cantine con volte a botte. Questo Museo si propone come percorso didattico per visitare le altre Istituzioni museali della città tra le quali, la situazione geopolitica dell’Italia longobarda e l’attività del famoso Scriptorium …  di Bobbio. Buona serata. Dino

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14406 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Cortile … story

Alla fine del mese di aprile, nel cortile di sessant’anni fa, c’era una effervescenza tutta particolare. Il gracidare delle rane nelle risaie era “una musica amica” perché annunciava l’arrivo di un “fenomeno” che si verificava una volta all’anno… il tempo delle “mondariso”. Infatti, nel mese di maggio, le donne si preparavano alla “grande galoppata di 40 giorni nelle risaie”. Era il momento di “lavorare fino…  allo sfinimento”… perché – si diceva allora – “il lavoro bisogna farlo quando c’è”. Buona serata a tutti. Dino

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14405 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Giovedì...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

17 luglio 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 16 LUGLIO 2014

Post n°14404 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 16 LUGLIO 2014

“L’amore … è come una coppa di Brut…

con tante bollicine (qualche volta)”

Dino

 
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LORENZA E LA COPPA DELLE BOLLICINE racconto (683) di Dino Secondo Barili

Post n°14403 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

16 LUGLIO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 16 Luglio 2014 – Mercoledì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Mercoledì

683

I racconti dell’estate

Lorenza e la coppa… delle bollicine

Un anno fa, la Prof. Lorenza, trentacinque anni portati alla grande, Docente di Lettere in un Liceo del milanese era giù di corda. L’anno scolastico era terminato e aveva due mesi pieni da “riempire”. Il termine “riempire” forse non la dice tutta, ma a trentacinque anni le aspettative sono molte. Anche le aspettative della Prof. Lorenza lo erano…Purtroppo, durante l’anno scolastico appena terminato, aveva litigato con il moroso… e si erano lasciati. Ora, era libera da impegni sentimentali… ma non era contenta. Si fa presto a dire che …”dopo le dimissioni di un Papa … se ne elegge un altro” (tanto per essere aggiornati)… Le ferite rimangono. Sono ferite invisibili … appena le tocchi, bruciano che è un piacere. Erano proprio quelle ferite che mettevano a disagio la trentacinquenne. Come molte donne della sua età, la Prof. Lorenza aveva un’amica e confidente, Alberta … “matta come un cavallo” si diceva una volta. Parrucchiera di professione …e un genio del “tutto e di più”. Attenzione, Alberta non era affatto “matta”… era solamente estrosa. Una di quelle donne che … “una la fa… e dieci le pensa”. Lorenza, approfittando di una “messa in piega”… ha confidato il suo “temporaneo disagio” all’amica Alberta. Era proprio la persona giusta. La Parrucchiera prese la palla al balzo…”Lorenza sei capitata a proposito. A Milano è stata costituito un “Gruppo di Animazione Teatrale” per persone di ogni età. Ci serve proprio una persona come te. Una che ha a che fare con le “lettere italiane”. Se vuoi … sei dei nostri… anche da subito” La Docente di Lettere non aveva impegni per un paio di mesi… perché tergiversare? “Va bene. Ci sto… Cosa dovrei fare?” Alberta aveva già messo le mani nei capelli di Lorenza (nel vero senso della parola). “Ecco… dovresti lasciarmi fare qualcosa di originale con i tuoi capelli. Al termine ti dirò quali saranno i tuoi futuri impegni” Se c’è una cosa che lascia allibiti è proprio quanto basti poco per trasformare una persona…Un bel taglio di capelli e un nuovo look… cioè un nuovo modo di guardare …e farsi guardare. Per Lorenza con c’era via di scampo. Era finita nelle mani giuste… Alberta, ad un certo punto, le ha chiesto di chiudere gli occhi e... di aprirli al suo comando. Così fece… La meraviglia è stata… quasi un colpo al cuore. Lorenza era diventata un'altra. Non si riconosceva più nella Professoressa di Lettere che negli anni si era immaginata. Con il nuovo taglio dimostrava dieci anni di meno… ed uno sguardo sbarazzino da far invidia. Alberta commentò. “Visto, Lorenza. A volte, basta il gusto e la voglia di cambiare per essere e sentirsi un’altra. Ora, immagina nuove avventure, nuovi amori. La vita può diventare frizzante come una coppa di Brut… quello delle bollicine. Basta volerlo. Ora, spetta a te… a metterci il peperoncino” Lorenza aveva intuito cosa volesse dire l’amica Parrucchiera… non sapeva in quale misura. Alla prima riunione del “Gruppo di Animazione Teatrale” a Milano… la Docente di Lettere ha avuto l’esatta dimensione. Del Gruppo facevano parte una ventina di persone… metà uomini e metà donne. Tra gli uomini c’erano dei “fusti da cinema”, quarantenni da fare perdere i sensi. Sono stati proprio i “fusti da cinema” che, alla vista della Prof. Lorenza, dall’aspetto di una ragazzina sbarazzina… si lanciarono alla conquista del “nuovo oggetto del desiderio” come dei lupi famelici. Lorenza, però, era troppo avveduta per cascare tra le braccia del primo arrivato. Ormai, sapeva come si conquista un uomo… lo sforzo che si fa per conservarlo…e quando lasciarlo andare… perché non ci sono altre alternative. Lorenza volle conoscere il programma e le attività del “Gruppo di Animazione Teatrale”. Da cocciuta quale era, pur non mancando di dare valore al “nuovo look” (come le aveva raccomandato l’amica Alberta) scelse l’attività che meglio rispondeva ai suoi gusti: Sceneggiatrice. Cioè, scegliere e curare i testi da recitare. In breve è stato un successo. Il Regista del Gruppo, Dott. Girolamo, un cinquantenne che aveva l’aspetto di un Capitano di lungo corso, si accorse delle qualità di Lorenza. La volle al suo fianco e non la lasciò più. A Lorenza, Girolamo, ha affidato la creazione di nuovi Gruppi di Animazione. Un successo. Un anno fa, durante una rappresentazione, era presente un importante Sceneggiatore francese, il Signor Francois, un cinquantenne bello come il sole e ricco come il mare… Era proprio l’uomo di cui Lorenza aveva bisogno. Anzi, era Francois… che aveva bisogno di Lorenza…alta, bionda, occhi azzurri, gambe da fine… e quel non so che di sbarazzina… che assomiglia tanto ad… una coppa di Brut... con tante le bollicine. - Questo è il racconto 683, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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MARIANO DELLAPE' di Teresa Ramaioli

Post n°14402 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

MARIANO DELLAPE' 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 15/07/14 alle 12:38 via WEB
MARIANO DALLAPE’ inventore della fisarmonica diatonica-( Brusino di Cavedine, Trento, 1846- Strabella, 1928)- Brusino di Cavedine , piccolo centro in provincia di Trento, apparteneva al Sud- Tirolo austriaco quando nel 1846 , vi nacque MARIANO DALLAPE’. Dopo un’infanzia e una adolescenza trascorsa in miseria, poco più che ventenne abbandonò le montagne per passare in Italia a cercare miglio fortuna, unico suo bagaglio un rudimentale e vecchio organetto. Giunse a Genova, dove trovò impiego come minatore fuochista presso il porto. Un incidente sul lavoo lo rese inabile e claudicante, costringendolo a lasciare il lavoro. Decise così di ritornare al paese natale e, per potersi mantenere durante il viaggio , non gli rimase che sfruttare la sua abilità nel suonare il fedele organetto, grazie al quale riusciva a raggranellare qualche soldo esibendosi nelle feste di piazza o nelle osterie. Arrivato a Strabella, l’organetto si guastò e Mariano si diede da fare per ripararlo; non solo l’operazione riuscì, ma ne sortì uno strumento praticamente nuovo, con una gamma di sonorità più ricche e potenti , e di maggior facilità d’uso. A quel punto l’ingegnoso tirolese ritenne opportuno costruire uno strumento che gli permettesse di mettere in pratica tutte le idee che la riparazione gli aveva suggerito. Nacque così la fisarmonica diatonica a cassetta, destinata a un successo universale e duraturo, usata in tutte le forme e i generi musicali, dalla popolare, di cui è forse la massima espressione, alla musica da camera, al jazz. Mariano Dallapè si stabilì nella cittadina oltrepadana , nel 1876, vi fondò la FABBRICA ARMONICHE MARIANO DALLAPE’ & FIGLIO, chr diresse fino alla morte insieme con il figlio Onorato, che morì nello stesso anno del genitore(1928). L’azienda passò a Giuseppe, figlio del fratello del fondatore, che la seppe conservare nelle posizioni di prestigio raggiunte. Ciao Teresa Ramaioli

 
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PAVIA E L'ANGELO DELLA PESTE di Teresa Ramaioli

Post n°14401 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

PAVIA E L'ANGELO DELLA PESTE  

di

Teresa Ramaioli 

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 15/07/14 alle 12:41 via WEB
L'ANGELO DELLA PESTE- PAVIA--La leggenda dell’Angelo della peste racconta che all’epoca in cui S. Damiano era vescovo di Pavia, la città fu colpita da una tremenda pestilenza che decimò la popolazione. Molti pavesi fuggirono sulle colline e nelle campagne, mentre per la città deserta, la notte avveniva un fenomeno strano. I pochi rimasti in città potevano infatti vedere due angeli, uno vestito di bianco e uno di rosso, che si aggiravano per le vie. L’angelo bianco indicava una casa, mentre l’angelo rosso ne percuoteva la porta: tanti i colpi dati, tante le persone morte nell’abitazione il giorno successivo. S. Damiano, che aveva tentato di tutto per far cessare la peste, ispirato da Dio, fece portare da Roma la reliquia del braccio di S. Sebastiano. Portato in processione per la città, operò il miracolo invocato: gli angeli infatti seguivano la direzione indicata dalla reliquia e fu facile farli allontanare dalla città, insieme alla peste, attraversando l’antica Porta Ticino (sul Ponte Coperto). A ricordo del fatto, i pavesi fecero murare in Strada Nuova, sull’angolo di Piazza Cavagneria, un angelo in marmo bianco che accenna appunto a Porta Ticino. Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ...E IL BELLO DI OGGI

Post n°14400 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL BELLO DI OGGI

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/07/14 alle 22:03 via WEB
A quei tempi era preferibile essere una gallina tanto loro mangiavano tutti i giorni....però l'uovo era bello ricco di sostanze ,si notava il tuolo ,ora invece prova a guardarlo nel piatto dopo cotto ha un colore bianco sembra che sia tutto albume In questo momento mi ritorna la poesia "Valentino" del PASCOLI come cambiano i tempi!!!!!che per un vestito nuovo si era privato di quell'uovo...di questo passo forse con l'aiuto di Renzi conosceremo anche quei tempi ciao dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/07/14 alle 09:20 via WEB
Ciao Annamaria - la nostalgia gioca dei brutti scherzi. Spesso vediamo bello il passato... e NON vediamo "il bello" di oggi. Ricordare va bene ... godere il presente... è indispensabile. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ...E IL TRENO DELLA VITA

Post n°14399 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL TRENO DELLA VITA

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/07/14 alle 21:46 via WEB
si che è simile al treno corre sempre una volta salito non preoccuparti se sbagli treno continua non cambiare vai dove ti porta il vento potrebbe essere quello giusto, quello tanto atteso ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/07/14 alle 09:13 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione. Una volta saliti sul treno (della vita) ... bisogna proseguire fino a fine corsa. Il bello è sempre in fondo. Dino
(Rispondi)

 

 
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GRAZIA.PV...E I RACCONTI DELLA TERESA

Post n°14398 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

GRAZIA.PV...

E

I RACCONTI DELLA TERESA

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/07/14 alle 17:49 via WEB
ciao Teresa ,ma sono fatti realmente accaduti o sono leggende , interessanti mi piacciono , sto scoprendo un nuovo mondo ...grazie ai tuoi racconti complimenti ciao buona serata
(Rispondi)
 
grazia.pv
grazia.pv il 15/07/14 alle 20:46 via WEB
NON CONOSCEVO QUESTA LEGENDA. CIAO
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 16/07/14 alle 09:09 via WEB
Ciao Grazia - come va la vita? A Pavia tutto bene. Ogni tanto passo dal tuo Blog... sempre interessante. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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MESSAGGIO DI ANNAMARIA ... PER TERESA

Post n°14397 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

MESSAGGIO DI ANNAMARIA ...

PER TERESA

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/07/14 alle 17:49 via WEB
ciao Teresa ,ma sono fatti realmente accaduti o sono leggende , interessanti mi piacciono , sto scoprendo un nuovo mondo ...grazie ai tuoi racconti complimenti ciao buona serata

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14396 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

Il Castello Malaspina – Dal Verme

di Bobbio (Piacenza)

Una località è bella per l’amenità del suo paesaggio. Però, se oltre al paesaggio ci sono “storie incredibili” allora il quadro è completo. Bobbio ha il Castello Malaspina - Dal Verme che è stato eretto nel secolo XIV sulla collina dominante il borgo per volere di Corradino Malaspina. Il Castello consiste in un poderoso mastio centrale, due torri minori di servizio … e conserva ancora intatte le mura difensive… Basta un simile spettacolo per trovarsi di fronte ad una spettacolare vista panoramica del centro storico della città e immaginare… a quante storie piccole e grandi ha dato vita. Buona giornata a tutti. Dino

 
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UN COMMENTO DI PAOLA110

Post n°14395 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

UN COMMENTO DI

PAOLA110

PAOLA11O
PAOLA11O il 15/07/14 alle 19:29 via WEB
Salve buon pomeriggio. Un pensiero: Quando fai qualcosa, parli e pensi, procura che sia tutto a vantaggio dell'anima tua. (San Giovanni Bosco)
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ... E L'ENIGMA DI PIAZZA DELLA SCALA

Post n°14394 pubblicato il 16 Luglio 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

L'ENIGMA DI PIAZZA DELLA SCALA

annamariamennitti
annamariamennitti il 15/07/14 alle 13:50 via WEB
ciao Dino oggi il tuo racconto mi lascia sospeso Leonardo da Vinci di enigma ne aveva molti, basta pensare che ha lasciato delle lettere negli occhi della Gioconda forse non desiderava far capire ha reso la sua opera ancora complicata C'è chi dice che MONNA LISA era la vedova di Giovanni dei Medici era una Sforza Le ipotesi secondo cui l’identità della misteriosa Gioconda sarebbe da ricercare nella dama Lisa Gherardini si farebbero, dunque, meno certe a favore di personaggi quali la piccola Bianca Giovanna Sforza, morta a 14 anni, che frequentava Leonardo durante il periodo in cui fu realizzato il dipinto Secondo me la nuova Cristin è Anna la morosa di Raffaele che dovevA sposare per colpa di Milk l'aveva piantato....e che lui non aveva mai smesso di pensare
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 15/07/14 alle 18:59 via WEB
Ciao Annamaria - Bel commento. In merito a Cristine... ci farei ancora un pensierino. Anna non c'entra. Cristine è da ricercarsi nell'enigma di Leonardo. Secondo te... la Cristine che Raffaele ha incontrato alle ore dodici in Galleria... è la stessa che ha incontrato sulla panchina posizionata ai piedi del Momunemento a Leonardo di Piazza della Scala? Lì, è l'enigma... Dino
(Rispondi)

 

 
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