Messaggi del 01/08/2014

GINO IL POSTINO raccono (490) di Dino Secondo Barili

Post n°14688 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Sabato

Gino il postino (490)

Ci sono persone che nascono un po’ sfortunate… diciamo “sfigate”. Uno di questi è stato sicuramente Gino il postino. Due anni fa ha compiuto quarantacinque anni e si è lamentato con sua madre. “Tu non sei convinta… ma io sono nato proprio sfortunato. Non sono ancora riuscito a trovare una donna con la quale condividere i giorni della mia vita.” La madre di Gino, aveva capito i desideri del figlio, ma non poteva fare nulla. Poteva solo consolarlo con delle belle parole. “Gino, non prendertela. Nella vita si pareggia tutto, il bene e il male, le gioie e i dolori. Soprattutto non invidiare nessuno.” Il quarantacinquenne aveva sentito quelle parole centinaia di volte. Le conosceva a memoria. La situazione, però, non cambiava. Sfigato era e sfigato rimaneva. Effettivamente Gino, con le donne non ci sapeva fare. A vent’anni si era innamorato di una ragazza di trenta, Gioele. Questa, finché non ha avuto nessun altro si era accontentata del Gino… Quando, però, venne corteggiata da Casimiro della sua stessa età, lasciò Gino con un palmo di naso. L’improvvido ci ha fatto una malattia. Una situazione analoga, il Gino la visse a trent’anni. Anche allora si era innamorato di una quarantenne, Cesira, la quale lo ha usato come autista per oltre un anno. Quando Cesira attirò l’attenzione di un Commercialista cinquantenne, piantò il Gino, e si accasò alla grande con serve e servitori. Un giorno di un anno fa, il Gino, era particolarmente giù di corda. Nel consegnare una raccomandata alla Portinaia di Palazzo del centro di Pavia si lasciò andare ad uno sfogo. Le Portinaie (parecchie) sono donne esperte… e ne sanno una più del diavolo. La Portinaia con la quale Gino il postino si era sfogato si chiamava Iris. Era conosciuta come la “Maga dell’Oriente”. Parecchie persone altolocate si rivolgevano a lei per avere consigli. Iris, sessant’anni, prese a cuore il caso del Gino. Con lei, il postino era sempre stato gentile e premuroso. Questa poteva essere “una” delle ragioni per cui quel “quarantacinquenne” le era simpatico. Studiò il caso e trovò la soluzione. Iris, la Maga, fece conoscere, a Gino, Donatella, trent’anni, ragazza belloccia, un po’ fissata. “Il Postino” se ne innamorò. Aveva così tanta voglia di avere una donna che la sposò subito. La cosa non era avvenuta per caso. Iris, la Maga dell’Oriente, da parecchi anni aveva una relazione (segreta) con il padre di Donatella, il Dott. Esmeraldo, sessant’anni, vedovo. Una volta sistemata la figlia che era… “ossessivamente padre-dipendente”, Iris ed Esmeraldo hanno avuto campo libero per dare sfogo alle loro “effusioni amorose”. Anzi, regalarono, ai due novelli sposi Gino e Donatella, una vacanza di due mesi a Rio…con la facoltà di visitare il Brasile in lungo e in largo. (490)

 
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MILANO IL BOSCO VERTICALE di Teresa Ramaioli

Post n°14687 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

MILANO

IL BOSCO VERTICALE

di

Teresa Ramaioli

MILANO---Il Bosco Verticale progettato per Milano Porta Nuova, nel quartiere Isola, sta ispirando altre città d’Europa. Milano è considerata come una delle città più inquinate d’Europa. Il Bosco Verticale è stato definito “una sintesi di architettura d’avanguardia e sostenibilità ambientale“, ha lo scopo di riqualificare l’ambiente urbano. Il Bosco Verticale consiste in una coppia di torri da 26 e 18 piani. Le piante che compongono la facciata si dividono in 5 mila arbusti, 11 mila alberi tra perenni e tappezzanti e 730 alberi di piccola e grande taglia. Le radici delle piante sono accolte in fioriere che alloggiano sulle terrazze, elementi essenziali per la facciata delle torri. Il Bosco Verticale può contare sull’energia solare grazie a sistemi fotovoltaici. Per quanto riguarda l’irrigazione delle piante, essa sfrutta un sistema di recupero e riutilizzo delle acque. La vegetazione lussureggiante assorbe CO2 (anidride carbonica) dall’atmosfera, restituendo ossigeno fresco alla città di Milano. Le piante creano un microclima molto utile per gli edifici: offrono ombra, facilitano il raffreddamento dei locali, riducono i costi energetici e svolgono anche un ruolo di isolamento acustico.Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI GISELLA

Post n°14686 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI GISELLA

annamariamennitti
annamariamennitti il 01/08/14 alle 10:11 via WEB
Certe volte le belle ragazze si realizzano molto tardi ,si dice che mentre la bella sceglie la brutta si è gia sposata ...ecco perchè si svegliano a quarantanni....Gisella voleva realizzare il suo sogno cioè trovare l'uomo perfetto ...Sognare i cavalli bianchi sogno veritiero Gisella doveva attendere sarebbe arrivato , infatti per GISELLA c'è l'amore e in più la classifica della finalista chi meglio di loro ,nuovo profumo di vita ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 01/08/14 alle 18:41 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento completo. Mi piace il confronto tra ragazze belle (sempre in attesa del Principe Azzurro) e quelle meno belle (che si sposano prima e realizzano i loro sogni. La vita insegna molte cose... anche i racconti. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ... E LE STAGIONI DELL'AMORE

Post n°14685 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LE STAGIONI DELL'AMORE

annamariamennitti
annamariamennitti il 01/08/14 alle 11:04 via WEB
L'amore è come le stagioni hai detto bene .Cambia il profumo come cambia l'amore ,nuovo amore, nuovo profumo, solito amore solito profumo, vecchio amore ,vecchio profumo ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 01/08/14 alle 18:35 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Le stagioni dell'amore sono tante...e ogni stagione ha il suo profumo. Ecco perché la vita è sempre bella... ad ogni età. Dino
(Rispondi)

 

 
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RICAMIAMO ...E IL RACCONTO DI GISELLA (699)

Post n°14684 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

RICAMIAMO ...

E

IL RACCONTO DI GISELLA (699)

RicamiAmo
RicamiAmo il 01/08/14 alle 15:47 via WEB
Ciao, bella storia, sereno pomeriggio
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 01/08/14 alle 18:30 via WEB
Ciao - Il racconto di Gisella (699) vuole essere uno stimolo a tentare, tentare sempre. Mai stare con le mani in mano. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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MARION ... E IL MONDO CHE CAMBIA

Post n°14683 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

MARION ...

E

IL MONDO CHE CAMBIA

Marion20
Marion20 il 01/08/14 alle 10:23 via WEB
Io qualche giorno fa sono tornata nella casa in cui sono nata, dove ora abita mio fratello. Ho visto che il pino nei giardini davanti casa ,che quando ero piccola era alto poco più di un metro, ora è più che raddoppiato in altezza. È un segno del tempo che passa, per gli alberi e per gli esseri umani... E fa un certo effetto! Ciao buona giornata, bel post! Marion
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 01/08/14 alle 18:26 via WEB
Ciao Marion - è bello rivedere le cose passate. Tutto cambia... e anche noi siamo cambiati, ma la differenza aiuta a capire il mondo in cui viviamo. Dino
(Rispondi)

 

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14682 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Se si vuole risolvere i problemi…

 bisogna parlarne”

Dino

 

 
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POMPEI di Annamaria Mennitti

Post n°14681 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

POMPEI

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 01/08/14 alle 12:09 via WEB
"Il 5 febbraio del 1863 mentre si sgombrava un vicolo, il Fiorelli, il direttore degli Scavi, venne avvertito dagli operai che avevano incontrato una cavità, in fondo alla quale si scorgevano delle ossa. Ispirato da un tratto di genio, Fiorelli ordinò che si arrestasse il lavoro, fece stemperare del gesso, che venne versato in quella cavità e in altre due vicine. Dopo aver atteso che il gesso fosse asciutto, venne tolta con precauzione la crosta di pomici e di cenere indurita. Eliminati dunque questi involucri, vennero fuori quattro cadaveri ". Questo racconto descrive l'invenzione del metodo dei calchi, grazie al quale oggi possiamo scorgere le espressioni dei volti, le pieghe dei vestiti, le posizioni contorte in cui i Pompeiani furono sorpresi dalla furia del Vesuvio, ma anche sagome di porte, di armadi, di radici di piante, di animali. Il metodo si applica ai corpi sommersi, nella fase eruttiva finale, dalla pioggia di cenere che, col tempo, solidificandosi ne ha preso la forma e, dopo la loro naturale decomposizione, ha creato nel terreno una cavità con la loro impronta.

 
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MESSAGGIO DI PAOLA110

Post n°14680 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

MESSAGGIO DI PAOLA110

PAOLA11O
PAOLA11O il 01/08/14 alle 13:20 via WEB
Ti auguro una giornata serena nella gioia del Signore. Un pensiero……. Gesù ama tutti con indulgenza di Creatore, - con attrattiva di Salvatore, - con previdenza di Padre, - con tenerezza di Madre, - con intimità di Fratello, - con fedeltà di Amico... Ma come sono pochi quelli che comprendono, apprezzano e ricambiano il suo amore!
(Rispondi)

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14679 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Perché scrivere la propria Autobiografia?

Parecchie persone hanno paura a parlare di sé, del proprio passato, del proprio mondo, invece, è una delle avventure più belle che una persona possa fare. Attraverso l’Autobiografia, una persona si conosce meglio, conosce meglio il proprio passato ed è spinto a ricercare documenti che possono essere utili a sé e agli altri. Inoltre, una volta entrati in quello “spazio intimo”, una persona ritrova sé stessa prima … che lo facciano gli altri. Buon giornata a tutti. Dino

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14678 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Sabato ...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

2 agosto 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 1 AGOSTO 2014

Post n°14677 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 1 AGOSTO 2014

“L’amore è un profumo sempre nuovo…

che cambia

con il cambiare delle stagioni”

Dino

 
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GISELLA E IL SOGNO RICORRENTE racconto (699) di Dino Secondo Barili

Post n°14676 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

1 AGOSTO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 1 agosto 2014 – Venerdì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Venerdì

699

I racconti dell’estate

Gisella …e il sogno ricorrente

L’estate è il momento del relax. Ed è proprio nel relax che le persone si lasciano andare. Danno sfogo ai loro più intimi desideri. Un anno fa, è capitata la stessa cosa alla Dott. Gisella, quarant’anni, Dirigente presso un’Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia… in una bella villa di periferia. Lavorare a Milano è bello… e brutto insieme. Se da una parte, a Milano, si è sempre sotto pressione… dall’altra, nella villa di Pavia, Gisella non vedeva l’ora di staccare la spina e ritagliarsi “un’isola felice”… un angolo di paradiso dove niente e nessuno, poteva recare disturbo. E’ proprio quello che, un anno fa, è capitato alla bellissima quarantenne pavese. Quando Gisella si trovava nella sua villa di Pavia, dimenticava tutto e ogni cosa. L’Ufficio di Milano non esisteva più. Nei suoi pensieri c’era solo l’amore… una vita da sogno… e un uomo con tanti più… e nessun meno. Alto, bellissimo, intelligente, gentile… ricco come il mare … amante superlativo. Gisella, però, a quarant’anni non aveva ancora trovato l’uomo giusto. In fatto di amore si riteneva un po’ sfortunata. Gli uomini che erano apparsi all’orizzonte non avevano le caratteristiche desiderate. Anzi, con qualche corteggiatore invadente ha dovuto usare le maniere forti per toglierselo di torno. A quarant’anni … era estate… un anno fa, a Pavia… e Gisella voleva realizzare il suo sogno d’amore. E’ stata proprio in quell’occasione…che da oltre un mese… ogni notte, la quarantenne aveva un sogno ricorrente. Ogni notte, appena addormentata… nel sogno… il campanello d’ingresso della villa si metteva a suonare all’impazzata. Gisella in vestaglia verde e si recava sul balcone che dominava il grande spazio dell’ingresso alla villa... C’erano centinaia di cavalli bianchi che scalpitavano e con la zampa destra l’invitavano a partire. Ormai Gisella era al limite della tensione e non riusciva a spiegarsi il sogno. Chiese aiuto al Dott. Felice, lo Psicologo di Milano. Il Dott. Felice è stato chiaro. “Dott. Gisella… il sogno è il segno evidente che lei desidera partire… E sono molti gli uomini che desidererebbero partire con lei…” La quarantenne non comprese come si sarebbe realizzato. Ci stava pensando quando ricevette una chiamata sul telefonino. Era la sua amica e coetanea Lucrezia. “Gisella… ho ricevuto l’invito a partecipare al Ballo delle Quarantenni a Lugano in Svizzera. Vuoi partecipare anche tu? Si svolgerà sabato sera…Oggi, è martedì. Abbiamo tutto il tempo per prepararci” Gisella si accese d’entusiasmo. Quella poteva essere l’occasione che cercava. Si incontrò con Lucrezia. Si fece spiegare le modalità di partecipazione e come preparasi. Ormai era fatta. Gisella e Lucrezia si affidarono al loro amico scenografo Dott. Crispino. Questi aveva delle idee fantastiche. Non solo trasformò le due quarantenni in “super Dive”… ma le accompagnò lui stesso in qualità di cocchiere, su un elegante carrozza trainata da quattro cavalli bianchi fino all’ingresso del Salone delle Feste nel quale si sarebbe svolto il Ballo delle Quarantenni. E’ stata un’entrata trionfale. Tutti gli invitati uomini corsero ad applaudirle. Non solo. I più affascinanti uomini presenti fecero a gara per accaparrarsi i balli presentando le loro credenziali: vacanze in isole esotiche, crociere, soggiorni nelle più belle località di mare e di montagna. Gisella, però, guardava il soggetto, all’uomo dalle caratteristiche desiderate. Il Ballo delle Quarantenni, aveva anche lo scopo di lanciare un nuovo profumo… “il profumo che cambia la vita”. E’ stato proprio quello il premio per le due migliori finaliste. Inutile dire che ai primi due posti si sono classificate Gisella e Lucrezia, alle quali vennero proposte… trenta serata in trenta Città del Mondo… con due affascinanti accompagnatori cinquantenni: Romeo e Rolando. Erano proprio Romeo e Rolando i due inventori del nuovo profumo… il profumo  che cambia la vita”. - Questo è il racconto 699, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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L'UNIVERSITA' DI PAVIA di Teresa Ramaioli

Post n°14675 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

L'UNIVERSITA' DI PAVIA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 31/07/14 alle 12:20 via WEB
L’Università di Pavia possiede importanti collezioni, di interesse storico-scientifico, costituite da pezzi acquisiti nell’arco del tempo. L’Università ospita: Il Museo per la Storia dell’Università. Due le sezioni principali, quella di Medicina e quella di Fisica. Il percorso, attraverso l’esposizione degli “strumenti” utilizzati dai grandi maestri del passato, testimonia l’evoluzione dello studio e dell’insegnamento di queste scienze. Il Museo di Storia Naturale. Costituito a scopo didattico da Lazzaro Spallanzani nel 1771 grazie a un primo nucleo di minerali inviati in dono dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria. Alla sezione di mineralogia e zoologia fu aggiunta nel 1778 quella di anatomia. Nel 1780 contava oltre 24.000 esemplari.. Il Museo della Tecnica Elettrica. Istituito nel 2006, grazie alle donazioni di Edison, ENEL e di molte aziende del settore. Omaggio ad Alessandro Volta (inventore della pila elettrica, docente e rettore dell’Università), presenta il patrimonio storico della tecnica elettrica (dalle origini dell’elettricità a oggi.) Il Museo di Mineralogia. Conserva collezioni di minerali, rocce e fossili provenienti dalle più note località italiane ed estere. Il museo conta circa 10.000 pezzi ed è suddiviso in due sezioni, Mineralogia-Petrografia e Geologia-Paleontologia. L’Orto Botanico. Istituito nella seconda metà del ‘700. Si estende su una superficie di circa 2 ettari e comprende le serre, l’edificio storico e l’arboreto dedicato alle collezioni di piante all’aperto.. La serra più antica è dedicata al primo direttore del Museo, Antonio Scopoli. Dell’impianto originario rimane un monumentale platano alto 45 metri, la cui circonferenza alla base supera i 7 metri. Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI GIULIANA

Post n°14674 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA...

E

IL RACCONTO DI GIULIANA 

annamariamennitti
annamariamennitti il 31/07/14 alle 21:24 via WEB
Amilcare e Giuliana che dici durerà....o Amilcare ha voluto ricambiare il gesto di Giuliana e magari mostrare la sua bella villa sulla Costa Azzurra ,alcuni uomini sono anche un pò fanatici . SI Dino facciamo un fioretto per Giuliana finiamo il racconto con la solita frase:Vissero felici e contenti chi meglio di loro per una partita a carte? notte Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 01/08/14 alle 08:57 via WEB
Ciao Annamaria - Amilcare e Giuliana hanno tutto il diritto di vivere felici e contenti... Abbiamo diritto tutti. Ognuno di noi. I racconti hanno proprio quello scopo: felicità per tutti. Dino
(Rispondi)

 

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14673 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Cortile … story

Qualche giorno fa sono ritornato nel Cortile di sessant’anni fa… tutto cambiato. Quel cortile non esiste più… I grandi spazi che avevo nella memoria sono “spariti”…  ingoiati da garage, staccionate, “questo è mio”, questo … non si sa. Anche le persone che ho conosciuto, ad una ad una, se ne sono andate. Niente nostalgia… così è vita! Ecco, allora, l’importanza di queste brevi note… Sono un omaggio al tempo che fu, sono un “invito” ai lettori di questo blog a ricordare il loro (e il nostro) passato. Ci sono molti modi per “fermare il tempo”… fotografare l’attimo fuggente… oppure scrivere, come faccio io, ogni giorno. Dopo essere uscito dal Cortile… ho chiuso gli occhi e ho rivisto l’organetto a manovella trainato dall’asinello. Per un attimo mi è parso di sentire anche una canzone… Diceva: “Suona, organino, le dolci armonie.- Schiudi i balconi e dischiudi ogni cuore.- Canta alle belle Marie, le tue canzoni d’amor…”  Buona serata a tutti. Dino

 
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NAPOLI di Annamaria Mennitti

Post n°14672 pubblicato il 01 Agosto 2014 da dinobarili
 

NAPOLI 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 31/07/14 alle 20:59 via WEB
Per me l’eruzione è un’immagine sconvolgente, un avvenimento straordinario ed anche un grande pezzo di scultura… Il Vesuvio per me è molto più grande di un mito: è una cosa terribilmente reale». Il Vesuvio è visto da sempre come qualcosa di terribile, qualcosa che è che li guarda, forse li giudica, ma soprattutto gli ricorda che si, Lui esiste e “vive” con loro
(Rispondi)
 
annamariamennitti
annamariamennitti il 31/07/14 alle 21:05 via WEB
lo capì anche Warhol, che dopo le tante passeggiate lungo i vicoli di Napoli disse: Amo Napoli perché mi ricorda New York, specialmente per i tanti travestiti e per i rifiuti per strada. Come New York è una città che cade a pezzi, e nonostante tutto La gente è felice come a New York. Quello che preferisco di più a Napoli è visitare tutte le vecchie famiglie nei loro vecchi palazzi che sembrano stare in piedi tenuti insieme da una corda, dando quasi impressione di voler cadere in mare da un momento all’altro. A Napoli c’è anche il pesce migliore, la migliore pastasciutta ed il vino migliore. Cos’altro potrei aggiungere? Andy Warhol, 1° aprile 1980
(Rispondi)

 
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