Messaggi del 04/08/2014

ANGELA E I CRUCIVERBA racconto (473) di Dino Secondo Barili

Post n°14739 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Martedì

Angela e i cruciverba (493)

Un anno fa, Angela, 65 anni, vedova da due senza figli, è andata in pensione. La pensione, per Angela, “non” era un problema. Aveva le idee chiare. Sapeva che dopo quarantadue anni passati a far la spola sul treno tra Pavia – Milano era giunto il momento di “dire basta”, cambiare vita. Erano anni che Angela ci pensava, aspettava quel momento. Aspettava… ma la sua mente meditava sul “dopo”… a quando sarebbe “stata” in pensione. Per Angela, pensare alla pensione era come pensare alla libertà… al momento in cui… nessuno avrebbe più “soffiato sul collo dalla mattina alla sera”. Ora, che era giunto il momento, Angela, aveva il suo “piano” in testa. La sessantacinquenne era un’appassionata di enigmistica. Appena aveva un momento libero, completava qualche cruciverba. Non lo faceva solo per passare il tempo, ma per stimolare la propria mente e tenere in movimento la memoria. Coloro che lavorano a Milano sanno che la vita lavorativa ha ritmi frenetici. I cruciverba… no. Il cruciverba lo fai quando ti pare… senza alcuna fretta. Per il piacere di pensare… ed estraniarti da tutto ciò che sta intorno. Inoltre, Angela aveva fatto degli studi sull’importanza delle parole crociate. Non si trattava solo di “esercizio mnemonico”, ma un modo di confrontarsi con sé stessa, la “propria logica”, il modo di interpretare le domande. La sessantacinquenne aveva notato che alcune sue amiche, una volta in pensione si erano “lasciate andare”… avevano perduto la “voglia di vivere”. Erano finite… parlavano solo di malattie, esami clinici… e pastiglie da ingoiare. Per Angela, quella “non” era vita… Vita voleva dire avere la mente lucida, allenata, la memoria pronta, ricca di informazioni e di curiosità. Perché non utilizzare i “cruciverba” per dare una mano alle sue amiche in pensione? Angela sapeva che si stava avventurando su un “terreno accidentato”. Sapeva che doveva trovare la strada giusta per evitare un fallimento. Un sabato sera di dieci mesi fa, Angela invitò a casa sua l’amica e coetanea Rachele… essa pure amante dei cruciverba. “Rachele, cosa dici se facessimo a gara te ed io a chi completa prima un identico cruciverba?” L’amica colse l’occasione al volo. Segretamente, aveva sempre desiderato di confrontarsi con qualcuno per controllare le proprie reali capacità. Accettò. Ormai la strada era aperta. Due persone sono più di una, pensò Angela, la quale aveva predisposto ogni cosa per una piacevole serata. Angela e Rachele cominciarono a scrivere “le regole del gioco”. In brevissimo tempo il “gioco” aveva preso avvio. La prova aveva dato i primi risultati… Ora si trattava di andare avanti… stilare una classifica. Quel sabato sera era passato in un baleno. Ad una “partita”… seguì un’altra partita. Ad un cruciverba… un altro cruciverba. Angela e Rachele si diedero un programma. “Perché non ripetiamo l’esperimento ogni sabato sera?” Detto fatto le due amiche decisero per il sabato successivo. Per il sabato successivo, però… Angela e Rachele ebbero una stessa idea. “Perché non invitare un amico?”. Così, per il sabato successivo… Angela invitò Gianmario, suo coetaneo, e Rachele, Michele di un anno più grande. La serata andò alla grande. Oltre a compilare cruciverba, bere qualche bibita e gustare una fetta di torta, Angela fece coppia fissa con Michele e Rachele con Gianmario. Ormai era fatta, le coppie avevano trovato la strada per diventare inseparabili… Angela è stata la prima ad andare in estasi. Michele aveva “tutto” per farsi amare … e il cruciverba era un’ottima palestra di vita. Poteva Rachele fare diversamente? - (493)

 
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LA SUSINA di Teresa Ramaioli

LA SUSINA

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/08/14 alle 20:42 via WEB
LA SUSINA---Colorate, dolci , succose, protagoniste di buone torte, dessert e liquori, possono essere anche un originale contorno, con le carni di maiale o anatra. Disponibile da giugno a settembre, cresce nei clima caldi e temperati dall'albero del Prunus, un abusto appartenente alla famiglia delle Rosacee, risultato dal matrimonio tra una pruno selvatico e un ciliegio. Originarie dell’Asia, provenienti dalla Siria, da Damasco deriva la varietà che ancora oggi si chiama damascena o damassina, erano conosciute già ai tempi degli Etruschi. Ne esistono più di mille varietà, nei colori che vanno dal giallo al violaceo scuro. I nomi sono curiosi: Boccon del Re, Coscia di Monaca, Favorita del Sultano, Fiocco del Cardinale,Santa Rosa. Regina Claudia, varietà molto apprezzata già dal 1500 e deve il suo nome in onore della prima moglie di Francesco I. Invece le “Monsieur”, devono il loro nome a Filippo d'Orleans, che per i Francesi era il Monsieur e le amava molto. Un frutto che nasce aristocratico. L’albero veniva usato per predire la felicità di un matrimonio, quale portafortuna, per restituire la salute ai malati o come calmante per gli irascibili. Le susine sono molto ricche di potassio e calcio, ed hanno un grande potere depurativo e lassativo. Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ...E IL QUADRO "IL BACIO"

Post n°14737 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL QUADRO "IL BACIO"

annamariamennitti
annamariamennitti il 04/08/14 alle 13:30 via WEB
dipende da che tipo di bacio ,secondo me non sono della stessa pasta , durante il bacio funziona solo il cervello.....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 04/08/14 alle 19:51 via WEB
Ciao Annamaria - analisi approfondita la tua. C'è bacio e bacio... Però, esiste un bacio...un bacio che si vede anche in un famoso quadro. Lì non ci sono dubbi. Dino
(Rispondi)

 

 
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DONADAM68...E I BACI D'AMORE

Post n°14736 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

DONADAM68 ...

E

I BACI D'AMORE

donadam68
donadam68 il 04/08/14 alle 18:34 via WEB
...un'unica essenza ed una sola emozione son baci che san solo d'amore :)D
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 04/08/14 alle 19:46 via WEB
Ciao - giusto. Una sola emozione... baci d'amore. Dino
(Rispondi)

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14735 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Le sfide

sono

una palestra di vita”

Dino

 

 

 
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ANNAMARIA...E IL RACCONTO DI BARBARA (702)

Post n°14734 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI BARBARA (702)

annamariamennitti
annamariamennitti il 04/08/14 alle 13:13 via WEB
Germano ha incoraggiato Barbara a dedicarsi alla specializzazione, certo un ottimo consiglio....per qalsiasi lavoro è necessario possedere sempre una specializzazione, è sempre una carta in più,,però mi sa che Germano e Barbara si stanno specializzando nei baci per il momento ,poi si vedrà... sotto al salice e il fiume
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 04/08/14 alle 19:40 via WEB
Ciao Annamaria - Bel commento. Germano è uno specialista. Barbara è stata fortunata... Ha incontrato l'uomo giusto. Giusto come età. Giusto come esperienza... Ora, i due, devono coltivare le emozioni... parte fondamentale della vita. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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LA CANTATA DEI PASTORI di Annamaria Mennitti

Post n°14733 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

LA CANTATA DEI PASTORI 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 04/08/14 alle 12:12 via WEB
LA CANTATA DEI PASTORI - CANZONE DI RAZZULLO Quann'io nascette ninno 'a cuorpo a mamma, a Napule nascette muorto 'e famma. E muorto 'e famma nun appena nato, mammella mia dicette :"E' nato un'altro sventurato". E arravugliato rint'a 'na mappina me 'nfasciaje, e dint'a nu spurtone 'sta nuvena me cantaie : Nuvena, nuvena,mammella era prena appriesso a 'nu figlio già n'ato ne vene. Facette 'o primmo e nascette cecato mò cerc' 'a lemmosena pe 'mmiez a strad traduco... Quando io nacqui bambinello dal corpo di mamma, a Napoli nacque un morto di fame. E morto di fame appena nato, la mia mamma disse: “E’ nato un altro sventurato”. Attorcigliato dentro uno straccio mi fasciò E dentro una grande sporta questa novena mi cantò: la mamma era già

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14732 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Cortile … story

Ogni tanto capitava che nel cortile di sessant’anni fa accadesse qualche disgrazia. Un cavallo impazziva, un carro si rovesciava… Tutte le persone del Cortile si riunivano a pregare… tutte insieme. Alcune persone correvano ad una Cappella posta appena fuori del paese… ad invocare la grazia, al quadro della Madonna (a Trivolzio, quella Cappella c’è ancora). Era un modo di affrontare “tutti insieme” un periodo difficile, un modo di “condividere” e, qualche volta, il miracolo accadeva davvero… La speranza era l’ultima a morire. Oggi, con tutta la tecnologia all’avanguardia, tutti gli esami super precisi, la cosa che manca è la “speranza nel miracolo”… L’individuo rimane solo, con il suo problema, i suoi dubbi… e nessun medico è in grado di dargli l’unico “medicinale veramente necessario”… La speranza, appunto. Buona serata a tutti. Dino  

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14731 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Martedì...a tutti"

DIARIO CORALE

del

5 agosto 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 4 AGOSTO 2014

Post n°14730 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 4 AGOSTO 2014

“I baci e l’amore

sono fatti della stessa pasta”

Dino

 
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BARBARA E LE NUOVE SFIDE racconto (702) di Dino Secondo Barili

Post n°14729 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

4 AGOSTO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 4 agosto 2014 – Lunedì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Lunedì

702

I racconti dell’estate

Barbara e le nuove sfide

Agosto è il mese delle sorprese. E’ vero che è anche il mese delle ferie… ma le ferie non sono mai uguali per tutti… neppure se fatte nel mese di Agosto. La Dott. Barbara, trent’anni, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia, un anno fa, era preoccupata. Da mesi, nell’Ufficio in cui lavorava si parlava di crisi. Di riduzione di personale, di ammortizzatori sociali. Quando le persone ricevono segnali negativi… tutto diventa negativo. Barbara era sempre in attesa di brutte notizie. Un sabato mattina di un anno fa, la trentenne era in Piazza della Vittoria a Pavia per il solito caffè con la sua amica e coetanea Rosalda. Il discorso è finito inevitabilmente sulla crisi. Rosalda ha reagito come era nel suo carattere. “Barbara, hai ragione di preoccuparti. Con i tempi che corrono non si è più sicuri di niente. Quello che ieri era positivo, oggi diventa negativo e viceversa. L’importante è non lasciarsi travolgere dagli avvenimenti… Il mio metodo è camminare…” Barbara reagì. “Come? Camminare?” – “Si. Si” – rispose l’amica – “In una società come questa… l’importante è camminare. Ogni domenica mattina, alle sette precise parto dal Ponte Coperto di Pavia con altri camminatori per piacevoli passeggiate lungo le rive del fiume Ticino. Una camminata normale per raggiungere le località rivierasche. Ogni camminatore si regola come vuole e come può. Io, per esempio, ne approfitto per conoscere gente nuova. Per fare quattro chiacchiere e conoscere altre persone” Barbara volle saperne di più e l’amica non ha tralasciato nulla Ha raccontato cose incredibili e incontri piacevolissimi. La trentenne si lasciò convincere. Una domenica mattina del mese di Agosto di un anno fa, Barbara era al Ponte Coperto di Pavia insieme ad altri camminatori. Naturalmente Rosalda conosceva tutti (o quasi) ed ha fatto le presentazioni. Tra i presenti c’era il Dott. Germano, un quarantenne dal fisico eccezionale il quale si interessò subito alla nuova arrivata. Anzi,. L’agganciò …e non la lasciò più. Barbara e Germano cominciarono a parlare. La trentenne raccontò del suo lavoro nell’Ufficio di Milano. Si dice che “la lingua batte dove il dente duole”. Inevitabilmente la trentenne parlò della crisi in atto nel suo Ufficio. Germano si fece raccontare ogni cosa… poi disse la sua. “Barbara… hai fatto bene a parlarne. E’ il primo metodo per trovare le soluzioni. Sono un ricercatore e mi occupo dello sviluppo della nuove attività. Oggi, stanno nascendo nuove figure professionali, nuovi lavori… dagli sviluppi imprevedibili. Alla base di tutti, però, c’è la specializzazione. Una persona deve scegliere ciò che le piace veramente fare…e specializzarsi nel settore. Ci sono posti di lavoro anche tra i collezionisti di francobolli… ma bisogna saperlo fare. Avere la costanza e la lungimiranza di conoscere “i segreti del mestiere”. Se una persona si specializza… il futuro non fa più paura. I tipi di lavoro sono in aumento …e ci sarà lavoro per tutti” Barbara ha trovato la persona con quale parlare del suo problema immediato. Dopo le preoccupazioni immediate le persone pensano a ciò che a loro manca. A Barbara mancava l’uomo. La persona con la quale confrontarsi e scambiare non solo opinioni… ma molto di più. La vita è fatta di emozioni e… Cosa c’è di più emozionante dell’amore? Barbara e Germano avevano oltrepassato il Ponte di Barche di Bereguardo. Da Pavia dista una decina di chilometri. I due si sono accorti che erano rimasti soli. Soli mentre percorrevano un sentiero nel bosco… Barbara non era mai stata in quel bosco e non aveva la benché minima idea dove si trovasse. Cominciò a preoccuparsi. “Germano, dove ci troviamo? Ci siamo persi? Non c’è più nessuno dei nostri compagni…” Germano era esperto … ma non voleva far pesare la sua esperienza. Cercò di dare all’avventura un sapore romantico. “Barbara non ti preoccupare. Tutti i sentieri sono stati percorsi da altre persone… perciò da qualche parte portano” Il sentiero che Barbara e Germano stavano percorrendo portava alla “Lanca del Mistero”… un laghetto d’acqua cristallina… attorniato da salici piangenti… un luogo magico nel quale succedono cose straordinarie. Barbara si esaltò. “Che stupendo!” e abbracciò Germano per renderlo partecipe di quanto provava. Chi è quell’uomo che dopo essere stato abbracciato da una donna bella ed affascinante come Barbara non si sarebbe sciolto come neve al sole? Infatti, Germano si sciolse. Rispose all’abbraccio… con un altro abbraccio ancor più tenero ed appassionato. Un abbraccio che doveva per forza sfociare nel bacio… Un primo bacio… un secondo bacio…e poi? Baciare è come la corrente del fiume … non conosce sosta. Diceva una leggenda: “I baci iniziano sempre… alla Lanca del Mistero” - Questo è il racconto 702, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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LA FELICITA' di Teresa Ramaioli

Post n°14728 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

LA FELICITA' 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/08/14 alle 13:39 via WEB
FELICITA'----Da sempre l'uomo si occupa della “felicità”: il benessere deriva da uno stato interiore che non ha teoricamente legami con quello che avviene fuori e nemmeno con la salute fisica! Spesso vediamo che ci può essere tanta tristezza e disagio interiore nonostante la massima abbondanza e ricchezza esteriore. Come fare per “guadagnare” degli istanti di felicità? Ecco un “trucchetto” che non è quella di darci la felicità eterna… ma degli istanti, degli attimi di felicità… e spetta a noi usare il “trucco” tanto spesso quanto vogliamo. Il “trucco” è concentrarsi sull’attività che stiamo facendo come se fosse la cosa più importante di tutte. Concentrarsi sull’attività che stiamo facendo nel presente come se fosse la cosa più importante di tutte, ha l’effetto di farci dimenticare tutto il resto, porta la nostra mente a cancellare le preoccupazioni,è un modo, un trucco per dare tregua alla mente e regalarci un istante di felicità, lungo tanto quanto riusciamo a farlo. Ciao a tutti gli amici del blog , Teresa

 
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IL BACO DA SETA racconto (702) di Dino Secondo Barili

Post n°14727 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

IL BACO DA SETA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 03/08/14 alle 14:14 via WEB
LUDOVICO MARIA SFORZA e il BACO DA SETA--Si legge e si dice che già quattromila anni fa i cinesi, avevano un ricco guardaroba pieno di ogni sorta di capi di abbigliamento, tutto confezionato con seta pura. In seguito cominciò a funzionare la Via della Seta, il prodotto arrivava in occidente da paesi lontani e misteriosi, veniva pagata a peso d’oro, ma la bella Elena e Semiramide, Cleopatra e Teodora e tutte le altre in bella compagnia, non badavano e nemmeno discutevano i prezzi, non essendo loro interesse quanto vi era nelle “borse del regno”. Poi nell’anno 552 d.c., due fraticelli di ritorno dalla Cina, si presentarono a Giustiniano, imperatore d’Oriente, con i loro bastoni da viaggio pieni zeppi di uova del mitico baco da seta, il gioco era fatto. Il ‘morone’ venne quasi elevato a pianta sacra. . . passò presto in Sicilia. . . e finalmente anche la nostra Lomellina si riempì di moroni, mutando il bel nome in gelso. Ma fu durante la signoria degli Sforza che in Lomellina vennero introdotte quelle nuove colture che avrebbero cambiato l'aspetto e la storia di questa terra: non soltanto il riso, con le sue vaste risaie e le grandi cascine a corte chiusa, ma anche il gelso, per alimentare i bachi e produrre la seta. E fu proprio Ludovico Maria Sforza detto il Moro duca di Milano che trasformò l'amata Vigevano in residenza principesca e importante centro economico e artistico, a incentivare la coltivazione del gelso; le storie del baco e degli Sforza sono così intimamente legate che il soprannome di Ludovico secondo alcuni storici deriverebbe proprio dal nome locale della pianta, moron . La seta è destinata a diventare nei secoli successivi la maggiore fonte economica della zona. Vigevano, cuore storico ed economico della Lomellina, fu per secoli un centro tessile con un ruolo di spicco all'interno del "triangolo della seta" compreso tra Milano, Venezia e Mantova. A Vigevano, forse nel castello della città, sorse inoltre quella Manifattura di Vigevano che all'inizio del Cinquecento realizzò il celeberrimo ciclo degli Arazzi dei Mesi, detti Arazzi Trivulzio, oggi conservati nel Museo delle Arti Decorative ospitato all'interno del Castello Sforzesco di Milano. “Ego Beneditus da Mediolani hoc opus fecit co sociis suuis in Vigli”.” Io Benedetto da Milano quest'opera ho realizzato insieme ai miei compagni in Vigevano.”Con questa firma, lasciata sull'arazzo di febbraio, l'arazziere Benedetto da Milano è entrato nella storia. Ciao Teresa

 
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ANNAMARIA ...E L'AMORE NELLE DIVERSE ETA'

Post n°14726 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

L'AMORE NELLE DIVERSE ETA'

annamariamennitti
annamariamennitti il 04/08/14 alle 08:15 via WEB
Gli amori sono tutti uguali . le stesse emozioni, le stesse gioie e anche le stesse sofferenze...Solo che quando una persona è veramente felice , pensa che il suo amore è speciale, ma non è vero. ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 04/08/14 alle 09:08 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Però, la differenza tra un amore e l'altro si vede. La persona stessa si rende conto quando questo "amore" avviene in età diverse. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 
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TOTO' di Annamaria Mennitti

Post n°14725 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

TOTO' 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 03/08/14 alle 21:19 via WEB
'A Livella Poesie d'amore Autore Totò Editore Newton Compton, 2010 Autore della celeberrima "'A livella" e di tanti altri versi scritti nei rari, preziosi momenti di solitudine che la sua travolgente carriera artistica gli concedeva, il Totò poeta accompagnò fedelmente il Totò grande comico cinematografico e teatrale, svelandone il volto più intimo e segreto, meno divulgato e conosciuto, grazie a una sensibilità straordinaria e a una fortissima carica umana.
(Rispondi)
 
annamariamennitti
annamariamennitti il 03/08/14 alle 21:38 via WEB
Non posso scrivere tutta la poesia di Totò"LA LIVELLA" vi mando una piccola strofa...."Famme vedé... piglia 'sta violenza... 'A verità, Marché, mme so' scucciato 'e te senti; e si perdo 'a pacienza, mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...traduco Fammi vedere questa violenza in verità Marchese ora mi sono scocciato e se perdo la pazienza mi scordo che sono morto e sono botte ciao Dino
(Rispondi)

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14724 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

L’Italia di ieri…

Nel 1670, Richard Lassels (1603 – 1668), professore inglese di materie classiche, pubblicò a Parigi il libro Italian Voyage nel quale parlava dell’Italia così: “Farei che il precettore del mio giovin signore portasse questi prontamente in Italia, all’età di quindici o sedici anni , e colà facesse maturar la sua mente con la gravità e le sagge massime di quella nazione, che ha dato la civiltà al mondo intero e ha insegnato all’uman genere cosa significhi essere uomo”. Questa era naturalmente l’Italia di ieri (1670)… con una bella reputazione da parte degli stranieri. E adesso? Se in Italia si litigasse di meno avrebbero tutti da guadagnare… molto. Buona giornata a tutti. Dino

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DI GOFFREDO

Post n°14723 pubblicato il 04 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DI GOFFREDO

annamariamennitti
annamariamennitti il 03/08/14 alle 20:47 via WEB
L'unica soluzione era quella di ristrutturale anche l'altro palazzo , se non fosse stato così i due architetti cioè Goffredo e Debora si sarebbero odiati proprio per Debora ,perchè le donne non sono avvezze a essere sconfitte..sul lavoro,in amore le donne sono abituate ,ma il lavoro è diverso...però tutto sistemato hanno trovato anche l'amore di Giacomo e Desy. Certe volte Dio vede e provvede ciao Dino ,,
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 04/08/14 alle 08:58 via WEB
Ciao Annamaria - in tutte le cose c'è sempre una soluzione intermedia che aiuta nei momenti di difficoltà. Anche nell'amore? Tu dici che le donne non amano essere sconfitte? Dino
(Rispondi)

 

 
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