Messaggi del 10/08/2014

VALENTINA racconto (499) di Dino Secondo Barili

Post n°14838 pubblicato il 10 Agosto 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Lunedì

Valentina (499)

Nella vita ci sono persone fortunate ed altre meno. O, meglio, le interessate (sfortunate) ritengono di esserlo. Tra queste “vi era” (fino ad un anno fa) certamente Valentina, una bellissima quarantenne un po’ sfigata. Nel senso che all’età di 40 anni non aveva ancora trovato l’uomo della sua vita. Veramente le cose non stavano proprio così. Qualche uomo, Valentina, lo aveva trovato. Franco era stato il suo primo amore … ma aveva sedici anni. Chi è quella ragazza bellissima che a sedici anni non ha avuto un amore? Il fatto è che Valentina voleva un uomo, bello si… ma ricco. Franco era bello… bello da morire, ma ricco non era. Suo padre faceva il falegname… e di falegnami ricchi non ne esistono. A vent’anni si era innamorata di Michele, il quale era ricco, ma aveva “la puzza sotto il naso”… e voleva una donna bellissima, ricchissima e disponibile a suo piacere. Valentina era bellissima… ma non era ricca…Il padre faceva il Commerciante di Tessuti in cittadina del pavese. Stava bene, ma non era ricca come intendeva Michele. Inoltre Valentina non era “disponibile a suo piacere”. Così, tra una attesa e l’altra gli anni erano passati. Un anno fa, al compimento del quarantesimo anno di età… Valentina era giù di corda. “Adesso basta. Sono stanca di aspettare… Io voglio un uomo. Il mio uomo… Sia quel che sia… purché sia un uomo.” La frase era stata rivolta a sua madre la quale capiva il dramma della figlia e cercava di aiutarla. “Valentina, perché non ti rivolgi a qualche astrologa? Io ne conosco una che abita in Lomellina. Mi hanno detto che è una brava Signora. Non sbaglia mai un consiglio.” Valentina si convinse che, forse, poteva essere una soluzione. Un sabato mattina, di un anno fa, madre e figlia partirono in automobile dalla cittadina pavese e raggiunsero la casa dell’Astrologa soprannominata “Diamante Rosa”. L’appuntamento era fissato per le dieci, ma le due donne erano arrivate con due ore di anticipo. Diamante Rosa, gentilmente le accolse nel suo Studio. Valentina raccontò il suo “dramma” e attese il consiglio dell’Astrologa. Diamante Rosa era solita scrivere i consigli, Questa volta, però, volle parlare chiaro. “Vedi, Valentina. Oggi, di uomini (maschi) non hanno più la cultura della famiglia e dei figli. Gli uomini, i maschi, sono diventati “egocentrici”. Si vedono solo loro… e le loro necessità. Inoltre, sono diventati permalosi, irascibili. Basta un niente… arricciano il naso e “si salvi chi può”. Insomma … ogni età ha i suoi guai. Perciò, Valentina…attenzione a come parli e quel che dici. E, come prima regola, di il meno possibile al tuo uomo. Ed ora veniamo a noi. Per trovare l’uomo della tua vita… dovresti iscriverti ad un “club della bicicletta”… Hai visto quanti uomini (tra i quaranta e i cinquant’anni) sfrecciano per le strade con la loro bicicletta… vestiti con eleganti tute variopinte? Ecco, in quel “serbatoio” puoi trovare l’uomo della tua vita.” Valentina e sua madre ringraziarono e la quarantenne si diede subito da fare. Si iscrisse al Club della Bicicletta della sua cittadina. Prima di iscriversi parlò con il Presidente del Club il quale sapeva tutto della bicicletta e la consigliò nel modo migliore. Valentina mosse i primi passi… anzi, le prime pedalate. Una fatica immane. Cercò consiglio nei compagni “ciclisti” molti dei quali non la degnarono di uno sguardo. Con ogni probabilità “tali ciclisti” avevano dei conti in sospeso con le loro donne. Solo Martino ha cercato di esserle amico e darle una mano. Martino, però, era troppo giovane per lei… aveva solo trent’anni. A fatica Valentina tenne duro. Ogni sabato mattina “passeggiata” di trenta chilometri sulle strade pavesi… Un sabato di sette mesi fa, durante una “passeggiata ciclistica”, Valentina centrò un sasso con la ruota anteriore della sua bicicletta e finì nella scarpata. Paura. Urla di dolore. Per fortuna che c’era l’amico Martino. L’unico della squadra di quindici ciclisti a darle una mano. Gli altri “compagni” continuarono loro strada senza neanche fermarsi. Quando il Destino vuole, però… può tutto. Martino si stava prodigando per aiutare Valentina quando si è fermata una Ferrari ultimo modello. Scese un Signore sui cinquant’anni. “Sono il Dott. Felice … posso esserle d’aiuto?” Valentina alla vista di un simile Medico che sembrava uscito da un telefilm della TV elencò una serie infinita di dolori in ogni parte del corpo. Il Dott. Felice si rese conto che una così bella ragazza aveva bisogno di cure speciali. Offrì a Valentina un passaggio sulla sua Ferrari e da quel momento il “cielo si è colorato di rosa” (come i lettori di questo Blog sanno…e possono immaginare). (499)

 
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MILANO SAN MAURIZIO di Teresa Ramaioli

MILANO

SAN MAURIZIO

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 10/08/14 alle 15:32 via WEB
SAN MAURIZIO AL MONASTERO MAGGIORE- MILANO --San Maurizio al Monastero Maggiore è una chiesa di Milano, un tempo sede del più importante monastero femminile della città, appartenente all'ordine benedettino collocata all'angolo tra via Luini e corso Magenta, di origine paleocristiana, ricostruita nel cinquecento. È decorata internamente con un vasto ciclo affreschi di scuola leonardesca e viene indicata come la "Cappella Sistina" di Milano. La costruzione della chiesa attualmente esistente ebbe inizio nel 1503, come è inciso su una pietra ritrovata nell'abside. Perduto qualsiasi documento inerente la sua progettazione, è attibuita dalla critica all'architetto e scultore Gian Giacomo Dolcebuono,coadiuvato dall'architetto Giovanni Antonio Amadeo al tempo responsabili della costruzione del tiburio del Duomo di Milano, e attivi anche alla Certosa di Pavia La chiesa, che comprendeva anche una cripta fu concepita divisa in due parti, un'aula anteriore, pubblica, dedicata ai fedeli ed un'aula più grande, posteriore, riservata solo alle monache del monastero. Le monache non potevano in alcun modo oltrepassare la parete divisoria; le porte di comunicazione fra le due aule furono aperte solo successivamente alla soppressione del convento, nell'Ottocento. Esse potevano assistere allo svolgersi della funzione, che veniva officiata nell'aula dei fedeli, attraverso una grande grata posta nell'arcone sopra l'altare. L'impresa maggiore fu finanziata dalla potente famiglia dei Bentivoglio, cui appartenevano Alessandro, governatore di Milano e figlio del Signore di Bologna Giovanni II Bentivoglio e della moglie Ippolita Sforza, figlia del Duca di Milano Ludovico il Moro. Quattro delle loro figlie furono destinate al convento di san Maurizio, e Alessandra ne fu per sei volte badessa. La commissione fu affidata all'artista maggiormente apprezzato dall'aristocrazia milanese del tempo, Bernardino Luini, che raffigurò i membri del casato Bentivoglio e la badessa Alessandra in vari affreschi a fianco dei santi patroni del convento. Ciao Teresa Ramaioli

 
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GIROLAMO CARDANO di Teresa Ramaioli

Post n°14836 pubblicato il 10 Agosto 2014 da dinobarili
 

GIROLAMO CARDANO 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 10/08/14 alle 15:56 via WEB
Girolamo Cardano(Pavia 24 settembre 1501-Roma 21 settembre 1576) è stato un matematico, medico e astrologo.Nacque a Pavia, figlio illegittimo di fazio Cardano(notaio)che lo avviò allo studio della matematica. Girolamo insegnò matematica a Milano, medicina a Pavia, a Bologna e a Roma. Oggi Cardano è noto soprattutto x i suoi contributi all'algebra. Ha pubblicato le soluzioni dell'equazione cubica(di terzo grado)e dell'equazione quartica(di quarto grado)nella sua maggiore opera matematica intitolata"Ars magna"stampata nel 1545. Parte della soluzione cubica gli era stata comunicata da Tartaglia (tra i due si avviò una disputa che durò un decennio). Cardano progettò svariati meccanismi tra i quali:il giunto cardanico, dispositivo che consente di trasmettere un moto rotatorio da un asse a un altro di diverso orientamento e viene tuttora usato in milioni di veicoli . Buona giornata teresa ramaioli

 
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ANNAMARIA ...E LE IDEE PAZZE

ANNAMARIA ...

E

LE IDEE PAZZE

annamariamennitti
annamariamennitti il 10/08/14 alle 13:12 via WEB
Sembrano idee pazze ,ma per chi crede alle leggende sono idee serie ...e vengono prese in considerazione.....Certo che questo fiuume Ticino e il ponte coperto ne fa di miracoli....Erminia ,perchè non accettare'? è stato il momento giusto per cambiare aria , lavoro e tutto....C'è scritto nel racconto ,prendere o lasciare ... detto fra noi ;come si fa a prendere una decisione così su due piedi,senza riflettere ,onde evitare rimpianti....occorre carattere....ottimismo...vero !!!!!! ciao buona domenica
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/08/14 alle 19:40 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Sembrano idee pazze... ma non lo sono. Anche le leggende...sembrano favole, ma non lo sono. Le decisioni vanno prese al momento opportuno... e bisogna sempre sperare che le cose vadano bene. Buona e felice serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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EST.LA.BELLE.EPOQUE ... E IL RACCONTO 498

Post n°14834 pubblicato il 10 Agosto 2014 da dinobarili
 

EST.LA.BELLE.EPOQUE...

E

IL RACCONTO 498

est.la.belle.epoque
est.la.belle.epoque il 10/08/14 alle 17:09 via WEB
Ciao Dino, buon pomeriggio di festa ed un abbraccio, Liliana
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/08/14 alle 19:34 via WEB
Ciao Liliana - Buona serata. Grazie per la visita e la lettura del racconto. Dino
(Rispondi)

 

 
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LA DOGANA DELLE PECORE di Annamaria Mennitti

Post n°14833 pubblicato il 10 Agosto 2014 da dinobarili
 

LA DOGANA DELLE PECORE 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 09/08/14 alle 16:04 via WEB
La dogana delle pecore L'evento centrale nella storia dell'attuale capoluogo dauno è legato alla transumanza. Per meglio controllarla e ricavarne delle rendite, nel 1447 gli Aragonesi sfruttarono la collocazione geografica di Foggia imponendo, mediante la dogana delle pecore istituita nella città, il pagamento di una tassa a tutti i pastori che recavano le proprie greggi nel Tavoliere. Simboli di questo istituto destinato a lunghissima vita sono i due Palazzi della Dogana, sedi ufficiali dell'autorità regia. Il vecchio è nei pressi del pozzo del Palatium federiciano, il nuovo, settecentesco, è oggi sede della Provincia. La Dogana fece arricchire notevolmente le casse regie ma impoverì gli agricoltori del Tavoliere meridionale, provocando la formazione di paludi nei campi abbandonati. Nel 1456 un terremoto devastò la città, e altri due sismi si verificarono nel 1534 e nel 1627.

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14832 pubblicato il 10 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“I consigli e i soldi

non sono mai abbastanza”

Dino

 

 
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LA LEGGENDA DEL PIZZOMUNNO di Annamaria Mennitti

Post n°14831 pubblicato il 10 Agosto 2014 da dinobarili
 

LA LEGGENDA DEL PIZZOMUNNO 

di

Annmaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 09/08/14 alle 16:23 via WEB
La leggenda di Pizzomunno, che gli abitanti di Vieste si tramandano sin dall’antichità, ci narra l’appassionante storia d’amore di due giovani viestani: Pizzomunno e Cristalda. Si racconta che al tempo in cui l'attuale città era solo un villaggio composto da sparute capanne ed abitato da pescatori vi vivesse un giovane alto e forte di nome Pizzomunno. Sempre nello stesso villaggio abitava anche una fanciulla di rara bellezza, con i lunghi capelli color del sole di nome Cristalda. I due giovani si amavano di un amore sincero e senza tempo. Pizzomunno si recava ogni giorno sulla piccola spiaggia per andare in mare con la sua barca. Al largo, ammalianti sirene lo adoravano e intendevano sedurlo con i loro canti. L’uomo, fedele alla sua Cristalda, rifiutò più volte di divenire loro amante. Le sirene, gelose ed indispettite, decisero di punire il giovane uomo trascinando la sua amata Cristalda nelle profondità del mare, in modo da sottrarla a lui per sempre. Fu così che Pizzomunno fu pietrificato dal dolore e vide il suo corpo trasformarsi nel monolite che, ancora oggi, i visitatori di Vieste possono ammirare dalla piccola spiaggia che ne porta il nome. La leggenda vuole che i due giovani amanti si diano appuntamento allo scadere dei cento anni per rivivere la loro passione nel breve tempo di una notte.

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Viaggio in Lombardia

Ritorno agli appunti…

La tecnologia, oggi, offre infinte e svariate possibilità. In teoria… ma solo in teoria, le persone non dovrebbero dimenticare “nulla”… La realtà è molto diversa. Allo stato dell’arte… la testa delle persone è talmente piena di “impegni” che è già un miracolo che non “scoppi”. Prima c’era solo la cassetta delle lettere da tenere d’occhio… oggi, No! C’è la casella di posta elettronica, il telefonino che invia SMS, ecc. ecc. Il fatto è che “i mezzi di comunicazione” sono in aumento… e “il domani” sarà pieno di sorprese… Intanto, ecco l’antico e sempre valido sistema degli appunti … dei bei bigliettini “senza pretese” (pezzi di giornale, lista della spesa, ritagli di confezioni ecc.) che usati al momento giusto sono una memoria infallibile. Personalmente tengo a portata di mano il nastro adesivo… basta un foglietto qualsiasi appiccicato allo stipite della porta “chiamata albero di Natale” e il gioco è fatto… impossibile non vedere, impossibile non ricordare… Buona serata a tutti. Dino

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14829 pubblicato il 10 Agosto 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Lunedì...a tutti"

DIARIO CORALE

del

11 agosto 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 10 AGOSTO 2014

Post n°14828 pubblicato il 10 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 10 AGOSTO 2014

“Meglio un uovo oggi…

che una gallina domani”

Dino

 
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ERMINIA E LE IDEE PAZZE racconto (708) di Dino Secondo Barili

10 AGOSTO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 10 agosto 2014 – domenica - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto della Domenica

708

I racconti dell’estate

Erminia e le idee è pazze

Agosto non è solo il mese delle ferie… è anche il mese delle idee pazze… Più pazze sono… meglio è. Un anno fa, la Dott. Erminia, quarant’anni, bellissima, Dirigente di una Agenzia Pubblicitaria di Milano, abitante a Pavia, voleva vivere delle ferie eccezionali. Quando si dice eccezionali si intende qualcosa di unico e irripetibile. Erminia era appassionata di leggende pavesi. Una di queste leggende diceva che se “una donna vuole trovare il suo grande amore deve recarsi sul Ponte Coperto. Scrivere un bigliettino e lasciarlo cadere nella corrente del fiume… all’altezza della Chiesetta di San Giovanni Nepomuceno. Il giorno successivo, alla stessa ora, sarebbe comparso il grande amore” “Per credere a certe cose bisogna mancare di qualche venerdì” – diceva la Portinaia del Palazzo in cui abitava Erminia, ma non c’era niente da fare. Credere alle leggende non ha mai fatto male a nessuno. Erminia volle fare la prova. Veramente le cose non erano così semplici. A venticinque anni (cioè quindi anni prima) la quarantenne aveva avuto i suoi (unici) tre spasimanti. Tre giovanotti bellissimi…e tutti e tre contemporaneamente innamorati pazzamente di lei: Lorenzo, Michele e Gianmaria. Naturalmente doveva sceglierne uno… e scelse Lorenzo. Erminia ritenne giusto spiegare a Michele e Gianmaria i motivi della scelta (non poteva tenerli in attesa). Michele si arrabbiò e ingoiò il rospo. Gianmaria, invece, volle dire la sua. “Erminia, io lo so è perché hai scelto Lorenzo. Perché lui è ricco …ed io sono povero. Ma ti assicuro che diventerò ricco come e più di Lorenzo … Un giorno mi presenterò a te… per chiedere la tua mano (era un giovanotto un po’ all’antica)” Per Erminia le cose andarono male. Nel senso che, dopo pochi mesi, Lorenzo non si era fatto più vedere. Da quel giorno, non c’è stato un solo giovanotto che si è avvicinato a Erminia. Un anno fa, però, Erminia, stufa di aspettare il “Principe azzurro”, essendo appassionata di leggende pavesi, volle provare a scrivere il proprio bigliettino e gettarlo nella corrente del fiume Ticino. Dopo averlo fatto, la quarantenne si recò in Piazza della Vittoria per prendere un caffè. Si era appena seduta al tavolino quando si sentì chiamare. “Erminia. Erminia. Non mi riconosci più? Sono Gianmaria, il giovanotto che tu hai scartato quindici anni fa” – Erminia, dopo aver gettato il bigliettino dal Ponte Coperto si era messa il cuore in pace in attesa del giorno dopo. Si era detta “Ora, Destino, pensaci tu” Non immaginava certo che solo dopo pochissimo tempo apparisse all’orizzonte proprio Gianmaria, il quale, era un uomo elegantissimo, fisico mozzafiato e fascino da attore del cinema. Dopo averlo visto non ha avuto parole. A parlare ci pensò Gianmaria. “Erminia. Sono tornato a Pavia per te. Per rivederti e chiederti se sei libera da impegni sentimentali …e vuoi passare il resto della tua vita con me. Dopo la tua scelta di quindi anni fa, ho intrapreso una carriera favolosa. Mi sono specializzato nel restauro dei Grandi Saloni delle Feste degli antichi Castelli. All’inizio è stata dura, ma aiutato dalla buona stella, oggi, ho lavoro per anni e anni. Attualmente sto restaurando un Salone delle Feste in

un Castello di Francia. Se vuoi puoi iniziare come mia assistente. Ti assicuro che le soddisfazioni non mancano … di nessun genere” Mentre Gianmaria parlava, la Dott. Erminia, aveva già fatto i suoi conti. L’esperienza come pubblicitaria a Milano l’aveva esaurita. Aveva bisogno di cambiare aria. Perché non prendere la palla al balzo? Dopo tutto la vita è fatta di esperienze e di emozioni. Se ci si ferma si è perduti… Nel medesimo posto per anni si finisce per perdere gli stimoli e gli interessi. Erminia accettò. Gianmaria proseguì. “Se vuoi, domani stesso, possiamo partire per le grandi città degli Stati Uniti. Ho prenotato un viaggio per due …per vivere un Agosto da sogno. Cosa ne dici?” Erminia non aveva impegni di alcun genere e la proposta era quella che aveva sognato da tempo… un indimenticabile Agosto. La vita è fatta di decisioni. Prendere o lasciare… Erminia non aveva alcuna intenzione di lasciare … ma di prendere tutto ciò che la vita offre. - (708)

 
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LE INCISIONI RUPESTRI di Teresa Ramaioli

LE INCISIONI RUPESTRI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 09/08/14 alle 13:41 via WEB
INCISIONI RUPESTRI---Il territorio del Lago Maggiore è abitato da oltre tremila anni . Nel piccolo paesino di Vignone, situato nel territorio del Verbano Cusio Ossola e sulle pendici del Monte Cimolo, sono state rinvenute diverse incisione rupestri, a dimostrazione che già in antichità la zona mite del lago era preferita . A Vignone ci sono dei massi con dei fori praticati all’interno che probabilmente stavano ad indicare un culto ancestrale verso la natura (massi coppellati). Il mistero dei massi coppellati è uno dei più studiati da archeologi di tutto il mondo che, cercano una risposta a tale fenomeno ( si è sviluppato in tutta Italia ma in particolar modo in Piemonte). Quasi sempre le coppelle sono legate a primitivi culti del sole ed alla fecondità della terra. Scavare una pietra ove si raccoglie l'acqua che assieme al sole è fondamentale alla vita animale e vegetale era per l'uomo un atto sacrale. In qualche caso si sono trovate coppelle scavate su pietre di copertura di sepolture e forse in questi casi le coppelle venivano riempite di grasso per accendere piccoli fuochi; quasi una preghiera al quel "Sole" affinché facesse rinascere il morto, così come faceva con il seme che depositato nella terra moriva e rinasceva in una nuova piantina. Forse da questa usanza ne è derivata l'altra, oggi moderna, di accendere lumini ai morti. Ciao Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA ...E IL VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14825 pubblicato il 10 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL VIAGGIO IN LOMBARDIA

annamariamennitti
annamariamennitti il 09/08/14 alle 21:46 via WEB
SI Dino ,l'unica alternativa resta l'amore in questo periodo , chi lo sa ,se non vengono a tassarci anche in amore,aumentanto il numero delle coccole (faranno un arnese ) come un contachilometro.....e sarà una proporzione direttamente proporzionale, scherzi a parte ,ma verissimo l'amore è l'unica alternativa , però quante cose stanno accadendo,? a causa di ciò notte Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 10/08/14 alle 08:58 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione. Da questa società possiamo aspettarci qualsiasi cosa. Sembra di vivere su una zattera in mezzo al mare in tempesta. Buona domenica. Dino
(Rispondi)

 

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14824 pubblicato il 10 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“Il romanticismo è come il bacio…

.. non passa mai di moda.”

Dino

 

 

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14823 pubblicato il 10 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Canalizzare i ricordi…

Uno dei problemi attuali delle persone anziane è… “che sono troppo sole. Vivono in belle case, piene di confort, ma passano troppo tempo davanti alla TV. A volte si addormentano pure… (davanti alla Tv). Intanto, per la compagnia, per il desiderio di sentire “voci”, sentir “parlare”…la TV è sempre accesa. Invece, ci sono altri metodi per organizzare la propria vita (volendo). Per esempio, avere amici e amiche… parlare con loro e canalizzare i ricordi. Si, proprio così. Anziché ascoltare “storie” che sono frutto di fantasie di scrittori e sceneggiatori… gli anziani dovrebbero raccontare (e ascoltare da altri coetanei) i propri ricordi, quelli di gioventù, quando non c’era il telefonino… ma c’erano altre cose. Quando si sperava che i figli crescessero. Si facessero strada. Trovassero la via giusta. Intanto gli anni sono passati … e spesso (molto spesso), le persone anziane, non sapendo a chi raccontare i loro ricordi lo fanno davanti allo specchio… a sé stessi… o sul Blog, Buona giornata. a tutti. Dino

 
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FELICITA' di Annamaria Mennitti

Post n°14822 pubblicato il 10 Agosto 2014 da dinobarili
 

FELICITA' 

di

 Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 09/08/14 alle 18:30 via WEB
Felicità Felicità ! Vurria sapè ched'è chesta parola, vurria sapè che vvò significà . Sarrà gnuranza 'a mia, mancanza 'e scola, ma chi ll'ha 'ntiso maje annummenà . traduco felicità vorrei sapere che è questa parola che significa forse perchè non sono andato a scuola ,ma chi l'ha sentito mai di nominare.....

 
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