Messaggi del 17/08/2014

GINEVRA racconto (506) di Dino Secondo Barili

Post n°14949 pubblicato il 17 Agosto 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Lunedì

506

Ginevra e l’importanza delle Segretarie

Nella vita ci sono persone che aspettano che il “treno della fortuna” passi sui loro piedi…e chi (il treno) lo va a cercare. In epoca di crisi molte persone capiscono che “aspettare… non paga”… e si danno da fare. Un anno fa, Ginevra, trent’anni, bella presenza, impiegata presso una Ditta Commerciale di Milano, abitante a Pavia, era rimasta senza lavoro. Le prospettive di trovare un nuovo impiego nello stesso settore erano inesistenti. Dopo due giorni che si trovava a casa era già sulle spine. Fece mille telefonate ad amici e parenti… Nulla da fare. Di partire alla cieca, senza sapere dove andare non ne aveva assolutamente voglia. E, neppure di mettersi a spedire “curriculum vitae” a destra e a manca. Si mise calma. Fece una passeggiata in Corso Cavour e Strada Nuova a Pavia… solo per prendere un caffè e guardare la gente. Per Ginevra era un modo per farsi venire delle idee. Soprattutto, camminare e guardare le persone in viso. All’altezza di Piazza della Vittoria Ginevra ha incontrato Camilla, sua coetanea ed ex-compagna di scuola. “Ciao Camilla, come stai?” Camilla aveva il viso corrucciato. Si vedeva che era arrabbiata. “Sono stata da un Commercialista. Mi ha proposto un lavoro…tre ore al giorno tutte le mattine dalle nove alle dodici… sabato compreso… per rispondere al telefono…” – “E tu cosa hai risposto?” – “ Che, no. Non ci sto. Che tipo di lavoro è?” Ginevra afferrò l’occasione al volo. “Posso chiederti l’indirizzo del Commercialista? Mi propongo io. A me va bene anche un part-time.” Camilla aprì la borsetta. Estrasse un biglietto da visita con un numero di telefono e lo consegnò all’amica. Grazie… saluti, abbracci…e ognuna per la propria strada. Ormai Ginevra aveva deciso. Avrebbe telefonato subito. Così fece. Si fermò sotto i Portici di Piazza della Vittoria e digitò il numero sul suo telefonino. “Pronto, scusi… sono Ginevra. Sono disponibile per assumere l’impiego…” Dall’altra parte del telefono rispose una voce di donna. Doveva avere non più di cinquant’anni. La donna diede l’indirizzo e fissò l’appuntamento per le tre del pomeriggio. Ormai era fatta. Ginevra si rilassò. Ora, si trattava di attendere… per vedere l’evoluzione della situazione. Quando alle tre del pomeriggio Ginevra giunse all’indirizzo indicato si accorse che non c’era alcuna Targa di Commercialista. Era un Palazzo antico nell’elegante centro storico di Pavia. Il luogo dell’incontro si trovava al quinto piano. Suonò e si presentò una gentile e bella Signora… sui cinquant’anni. “Scusi, sono Ginevra. Sono qui per l’appuntamento di lavoro…” La Signora accennò ad un sorriso. “Prego, entri pure. Posso offrirle una tazza di the?” Ginevra accettò. L’appartamento era bellissimo, grandissimo, arredato in modo incantevole. Dalle ampie finestre…. una veduta mozzafiato di Pavia… con i suoi tetti rossi dai quali spuntava ogni tanto qualche attico da “fine del mondo”. La trentenne rimase estasiata. La Signora si presentò. “Mi chiamo Debora. Sono una scrittrice di romanzi rosa. Sono contenta che abbia accettato la mia proposta… Sicuramente l’ha mandata la mia amica Clara di cui mi fido cecamente.” Ginevra non disse nulla. La scrittrice continuò. “Io vivo sola in questo grandissimo appartamento. Il lavoro è aumentato enormemente. Non riesco più a star dietro a tutte le incombenze della gestione generale. Ho deciso di assumere una Segretaria a tempo pieno. Oltre all’orario previsto dal contratto nazionale di lavoro … le chiedo la disponibilità per alcuni viaggi in Europa insieme a me, per la presentazione dei miei libri. Cosa ne dice?” Ginevra per poco non svenne. Si rese conto che le era capitata “la fortuna” tra capo e collo. Rispose con un timido “Si.” Quando, dopo un ora, lasciò l’appartamento della Scrittrice Debora, Ginevra fece fatica a riprendersi dallo sconcerto. Si rese conto che doveva telefonare all’amica Camilla che le aveva dato il biglietto da vista. “Camilla… non immagini cosa mi è capitato.” – Camilla era agitatissima … “Non dirmelo. Non parlare. Sono appena uscita dalla casa del mio nuovo Datore di Lavoro. Sono stata assunto come Segretaria di un Autore di Fiction TV, il Dott. Celeste. Non solo mi ha già firmato il contratto, ma mi ha anche detto di tenermi pronta … A breve scriverà qualche parte anche per me…” (506)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

IL SIGNOR BONAVENTURA di Teresa Ramaioli

Post n°14948 pubblicato il 17 Agosto 2014 da dinobarili
 

IL SIGNOR BONAVENTURA

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 17/08/14 alle 12:52 via WEB
IL SIGNOR BONAVENTURA nasce dalla fantasia di Sergio Tofano, in arte STO, artista poliedrico, attore, regista, disegnatore, poeta. Fu il Corriere dei piccoli, supplemento a colori x bambini, del Corriere della sera, a chiedere a STO un nuovo personaggio. Con un segno fatto di linee semplici ed eleganti, creò questa figura, dalla caratteristica marsina e bombetta rossa, i larghi pantaloni bianchi e il fedele cane bassotto giallo. La sua pria comparsa avvenne il 28 ottobre 1917, sul numero 43 del Corriere dei piccoli. Il fumetto si presentava a tutta pagina, divisa in otto vignette, ognuna delle quali riportava in didascalia i testi. Testi scritti dallo stesso STO e composti da distici ( strofe di due versi) di ottonari(versi di otto sillabe metriche) a rima baciata. L’ottonario è stato definito ‘il verso più appiccicoso della lingua italiana ‘ perché la sua accentazione non ti si leva più dalla testa, molto usato nelle filastrocche. Le storie di Bonaventura seguivano sempre lo stesso copione, una disavventura iniziale del protagonista si trasformava in un beneficio per qualcun altro, che poi ringraziava sempre con una banconota da un milione grande come un lenzuolo. Il fedele compagno di Bonaventura è un cane bassotto giallo, sempre presente nelle sue avventure. C’ è il bellissimo Cecè figura presa, come omaggio, da un personaggio di una commedia di Pirandello del 1913. Un disegnatore che dirà di se stesso ‘ho usato più la gomma che la matita‘.Il Signor Bonaventura ha affascinato e accompagnato generazioni di fanciulli, uno dei fumetti di maggior successo della prima metà del ‘900. Cessò negli anni 60, fu ripreso negli anni 80 da atri disegnatori che simpaticamente per tenerlo al passo coi tempi, cambiarono un milione con un miliardo, e lo stesso riportato ancora al milione di euro recentemente. –Ciao Teresa Ramaioli

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

LO ZAFFERANO di Teresa Ramaioli

Post n°14947 pubblicato il 17 Agosto 2014 da dinobarili
 

LO ZAFFERANO 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 17/08/14 alle 09:20 via WEB
ZAFFERANO--Lo zafferano è stato usato per profumare, tingere tessuti, dipingere, curare malattie, colorare alimenti e insaporire vivande. Pianta erbacea originaria dell'Asia minore, ricordata in un papiro egiziano del 1550 a.C. La mitologia greca ne attribuisce la nascita all’amore ricambiato di un bellissimo giovane di nome Crocus, che viveva al riparo degli Dei, per una ninfa di nome Smilace che però era la favorita del Dio Ermes. Il Nume, per vendicarsi di Crocus, trasformò il giovane in un bulbo. Nel IX e XII libro dell’Iliade si narra di come Isocrate facesse profumare i guanciali con zafferano prima di andare a dormire, e di come le donne troiane lo usassero per profumare i pavimenti dei templi. Durante l’impero romano, aumentò la produzione di zafferano. Il lusso dell’epoca diede al croco una notevolissima importanza, e con esso erano profumate le abitazioni e i bagni imperiali. Con la caduta dell’Impero Romano la popolarità dallo zafferano venne meno, e la sua coltura sopravvisse in Oriente, nell’impero di Bisanzio, e nei paesi arabi. Attorno all'anno mille furono gli Arabi che ne reintrodussero in Europa la coltivazione attraverso la Spagna. Fino al Medioevo le pianta aveva il nome di croco, poi gli arabi lo cambiarono in za'faran in riferimento al colore giallo assunto dagli stimmi dopo la cottura. Nella cucina medioevale e rinascimentale lo zafferano veniva impiegato come antidoto contro tutti i mali. Un tempo possedere zafferano era una vera prova di ricchezza, per ottenere un chilo di stimmi necessitano duecentomila fiori. In alcune aree del sud Italia c’è una tradizione secondo la quale per augurare felicità agli sposi viene cosparso il letto nuziale di fiori di croco. Ciao Teresa

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

RICAMIAMO ...E LA BUONA DOMENICA

Post n°14946 pubblicato il 17 Agosto 2014 da dinobarili
 

RICAMIAMO ...

E

LA BUONA DOMENICA

RicamiAmo
RicamiAmo il 17/08/14 alle 09:37 via WEB
Ciao Dino felice domenica Delia
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/08/14 alle 19:10 via WEB
Ciao Delia - Buona domenica a te. Grazie per il commento. Dino
(Rispondi)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14945 pubblicato il 17 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

“La fortuna è cieca…

ma quando arriva

sa come muoversi”

Dino 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°14944 pubblicato il 17 Agosto 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Lunedì ...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

18 agosto 2014

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

PENSIERI SPARSI DEL 17 AGOSTO 2014

Post n°14943 pubblicato il 17 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 17 AGOSTO 2014

“Non esistono amori a metà…

o lo sono

 o non lo sono”

Dino

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

IL GIORNO DOPO FERRAGOSTO ,...A VARAZZE racconto (715) di Dino Secondo Barili

Post n°14942 pubblicato il 17 Agosto 2014 da dinobarili
 

17 AGOSTO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 17 agosto 2014 – Domenica - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto della Domenica

715

I racconti dell’estate

Il giorno dopo Ferragosto…a Varazze

Il giorno dopo… Ferragosto è come se il mondo si girasse a trecentosessanta gradi. Le persone non la pensano più come il giorno prima… di Ferragosto. Sanno che passato Ferragosto si ricomincia… Con il lavoro, prima di tutto. La Scuola … che sta per iniziare (anche se manca ancora un mese). Con gli Esami di riparazione…per coloro che devono recuperare… E tutto il complesso della società riprende a correre. Correre è una parola grassa. La società ritorna ai ritmi di sempre. Anche alle preoccupazioni di sempre. Un anno fa, è stato così anche per la Dott. Filomena, quarant’anni, Dirigente presso un Ufficio di Milano, abitante a Pavia. La Dott. Filomena bellissima donna, è stata un po’ sfortunata in amore (almeno… fino ad un anno fa). Qualche mese prima di Ferragosto di un anno fa, si era lasciata con il moroso Adelmo. Il rapporto sentimentale durava da tre anni, ma era giunto al capolinea. Filomena e Adelmo si erano resi conto che trascinare un rapporto in quelle condizioni non aveva senso. Meglio dare un taglio netto. Di comune accordo hanno deciso e si sono lasciati. Per la Dott. Filomena è stato un Ferragosto di confusione mentale. Con i pro e contro che si combattevano nella sua mente. Ferragosto, però dura un giorno… e il giorno dopo non è più la stessa cosa. Un anno fa, il giorno dopo… Ferragosto, Filomena si è alzata presto. Si è messa in ordine e si è lanciata in una passeggiata salutare lungo le rive del fiume Ticino. Non aveva voglia di incontrare persone… e così è stato. A mezzogiorno, però, la quarantenne si è incontrata con la coetanea, amica e Collega Rosaria. Uno dei soliti incontri per prendere insieme un aperitivo analcolico… prima di andare a pranzo. E’ stata Rosaria a dare il via al discorso. “Filomena … il giorno dopo Ferragosto inizia una nuova stagione. Ciò che è andato è andato. Il passato non conta più. Bisogna guardare al futuro…e avere lo spirito adatto” Filomena aveva ascoltato con attenzione. “Rosaria, bello il tuo discorso, ma cosa bisognerebbe fare in concreto secondo te?” Rosaria aveva le idee chiare. “Filomena come sai, sei mesi fa, Filippo ed io ci siamo lasciati… Mi sono presa una pausa, ma ora ho voglia di ricominciare a cercare un nuovo amore. Come sai il lavoro da solo non da grandi soddisfazioni. L’importante è avere la mente presa dalla voglia di incontrare un nuovo amore. Avere nuove avventure… Allora, il cielo cambia colore… diventa rosa o azzurro secondo le preferenze. Anzi, ho già un’idea. Domani, un Club di Pavia, organizza una gita al mare a Varazze. Una tranquilla gita in pieno relax… Ci sono dei posti liberi. Vuoi venire anche tu?” Filomena aveva ancora qualche giorno di ferie prima di iniziare il lavoro. Non aveva impegni. Perché non approfittare? Così le due amiche si sono ritrovate il giorno dopo sullo stesso pullman dirette a Varazze. Nulla di speciale… Un viaggio, però, non è mai… un andare da una località all’altra. E’ soprattutto un’occasione per incontrare persone nuove che altrimenti non avresti mai incontrato. A Varazze la giornata, oltre al pranzo nella stesso Ristorante …era completamente libera. Filomena e Rosaria ne hanno approfittato per passeggiare su e giù per Varazze. Passeggiare vuol dire spesso camminare a zonzo, senza una meta, senza un perché… Filomena era attratta da un non so che di nuovo … di mai visto. All’angolo di una via, la quarantenne appoggiò il piede male e si causò una lussazione. Il dolore era lancinante e Rosaria si trovò in difficoltà. Da una parte voleva aiutare l’amica. Dall’altra doveva sorreggerla perché Filomena non riusciva a stare in piedi. Per fortuna (quando si dice la Fortuna!) un Signore sui cinquant’anni, visto le due donne in difficoltà, si è offerto di dare loro una mano. Il Signore era il Dott. Goffredo, benestante, cinquant’anni, scapolo, in vacanza a Varazze insieme al collega, Dott. Edmondo, lui pure cinquantenne, scapolo… e benestante. Quando il Destino vuole… può accadere di tutto. Il Dott. Goffredo si trovava a poca distanza da casa sua. E’ stato normale che invitasse Filomena e Rosaria a fermarsi nella sua bella ed ampia abitazione. Filomena e Rosaria hanno trovato la soluzione dei loro problemi. Il Dott. Goffredo era pure Medico ed ha praticato le cura del caso a Filomena. Intanto il Dott. Edmondo, aveva messo gli occhi su Rosaria alla quale ha fatto parecchie domande. Per esempio. Ha saputo che le due quarantenni venivano da Pavia con una gita organizzata da un Club. E’ stato come un invito a fermarsi a Varazze… almeno qualche giorno. Quando due bellissime quarantenni, incontrano due affascinanti cinquantenni cosa fanno? Non si oppongono al Destino. Rosaria ha telefonato alla Responsabile della Gita, la Signora Gina, comunicando che per il ritorno a Pavia ci avrebbe pensato personalmente con Filomena. Il cielo si è colorato di azzurro. Filomena ha fatto coppia con Goffredo e Rosaria con Edmondo. Siccome, grazie alle cure, Filomena si era completamente rimessa, Goffredo propose una cena a lume di candela in un Ristorante tipico della zona. La serata è stata favolosa. Le due coppie non vedevano l’ora di rientrare nella comoda casa dei due scapoli… per dedicarsi ad un “mare di coccole”. Tutto è bene… ciò che “incomincia” bene. Rosaria è stata la più intraprendente. Ha sommerso di baci Edmondo il quale ha abbondantemente ricambiato. Filomena poteva essere da meno? No! Tra baci ed abbracci si è trovata completamente nuda tra braccia di Goffredo il quale si è fatto onore….e che onore! Chi ben incomincia… (con quel che segue) - Questo è il racconto 715, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

IL DRAGO TARANTASIO di Teresa Ramaioli

IL DRAGO TARANTASIO 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 16/08/14 alle 18:22 via WEB
-IL DRAGO TARANTASIO---Secondo le leggende popolari, il lago Gerundo chiamato anche mare per la sua vastità, pare si trovasse fra i bacini dei fiumi Adda, Oglio e Serio, comprendeva il territorio fra Lodi, Piacenza, Cremona e Bergamo e aveva una grande isola centrale. Le testimonianze scritte accennano semplicemente ad una zona lacustre insana, mentre la tradizione orale è ricca di racconti. Alcune ricerche geologiche rendono l’esistenza di questo lago più che possibile. La zona indicata è caratterizzata da una base ghiaiosa coperta di terra e potrebbe indicare la presenza di un lago prosciugato prima del Medioevo grazie alle ripetute bonifiche e canalizzazioni. All'inizio del XIV secolo i tre fiumi esondarono e allagarono nuovamente le zone che erano state prosciugate. Dalle acque del Mar Gerundo uscì un drago che chiamarono Tarantasio. Il mostro terrorizzava gli abitanti, il suo fiato ammorbava l'aria e causava una malattia chiamata febbre gialla. Si riteneva che il mostro distruggesse le barche e divorasse i bambini. La leggenda dice che San Cristoforo fece un miracolo, sconfisse il drago, le acque si ritirarono e nella palude prosciugata, fu trovata una “costola colossale” che il popolo ritenne essere parte del Drago. Ancora oggi nella sacrestia della chiesa parrocchiale di San Bassiano è custodita la famosa costola, che però pare sia di un bisonte o comunque di un fossile. A testimonianza dell’evento resta il nome di una frazione di Cassano d'Adda denominata Taranta. Secondo un’altra leggenda fu il capostipite dei Visconti che uccise il drago e poi adottò come simbolo del casato il biscione con il bambino in bocca. La leggenda del drago del Lago Gerundo fu fonte di ispirazione per lo scultore Luigi Broggini che pensando a Tarantasio ideò l'immagine del cane a sei zampe, marchio simbolo dell'Eni. Ciao Teresa Ramaioli

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

ANNAMARIA...E LE LEZIONI DI VITA

Post n°14940 pubblicato il 17 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

LE LEZIONI DI VITA

annamariamennitti
annamariamennitti il 16/08/14 alle 21:17 via WEB
Dino il motto dei foggiani è quello di rimandare sempre al domani....qualsiasi iniziativa "si domani si vedrà" ,nelle famiglie negli uffici dapertutto Quando fu ricostruita la ciità di Foggia trovarono a Piano delle Fosse ,una piazza dove conservavano il grano erano dei silos sotterranei ,c'era del grano che sarebbe servito a sfamare quasi tutta l'Italia , per rimandare a domani, perdettero tutto ....ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/08/14 alle 08:59 via WEB
Ciao Annamaria, bel commento. Utile insegnamento. "MAI RIMANDARE A DOMANI ... CIò CHE SI PUO' E SI DEVE FARE OGGI"... E' una massima che deve toccare ogni singola persona che vuole vivere la vita... la propria vita. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14939 pubblicato il 17 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Pavia story…

la laurea, da sola, non basta

C’è poco da fare, la Laurea da sola non basta… Ormai è un ritornello che si sente ad ogni angolo della città di Pavia (e non solo). Un esempio?  Molti laureati si affidano ai Call Center per “sopravvivere”. Lo diceva, ieri mattina, Alfredo, pensionato, 78 anni, agguerrito… contro ogni tipo di sfruttamento. “Questo non è il modo di utilizzare i giovani. Questi si sentono sempre di più delusi, depressi …e vedono il loro futuro nero… Del resto” – dice sempre Alfredo – “aver messo sul mercato  un numero enorme di titoli di studio… provoca inflazione. E’ una legge economica fondamentale… la conoscono tutti… o meglio la conoscevano ieri, quando le persone non studiavano. Oggi, che ci sono “scuole di alta specializzazione economica” … tale legge non si usa più. E questo è il vero problema.” Buona giornata a tutti da Pavia. Dino

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

MARION ... E GLI AFFETTI FAMIGLIARI

Post n°14938 pubblicato il 17 Agosto 2014 da dinobarili
 

MARION ...

E

GLI AFFETTI FAMIGLIARI

Marion20
Marion20 il 16/08/14 alle 16:38 via WEB
Ma gli affetti restano... Ciao buon fine settimana, Marion
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 17/08/14 alle 08:49 via WEB
Ciao Marion - hai ragione. I Sentimenti restano. I sentimenti di coloro che sono materialmente coinvolti. Ecco perché è importante curare gli affetti famigliari. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

L'ALTARINO DELLA MADONNA DEI SETTE VELI di Annamaria Mennitti

Post n°14937 pubblicato il 17 Agosto 2014 da dinobarili
 

L'ALTARINO DELLA MADONNA DEI SETTE VELI

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 17/08/14 alle 06:55 via WEB
L'altarino dove oggi la Madonna dei Sette Veli si ferma per "ricordare" la sua apparizione La mattina di ogni 14 agosto, da oltre cinquant'anni, la famiglia Fatigato allestisce l'altarino dove il sacro Tavolo della Patrona di Foggia, prima della fine della importante processione serale, staziona in Piazza del Lago dove il 13 agosto 1062 fu scoperto il suo quadro

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 

PENSIERO DEL GIORNO

Post n°14936 pubblicato il 17 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

Il bello della vita è

…vederne sempre il lato positivo,

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 72
 

Ultime visite al Blog

cassetta2saturno_leofosco6dinobarilidanielemi13acer.250Dott.Ficcagliaamorino11communitywindil.passovulnerabile14BeppeCassismariateresa.savinodiego2020200
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963