Messaggi del 21/08/2014

CLAUDIA racconto (510) di Dino Secondo Barili

Post n°15011 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Venerdì

510

Claudia e la Zia Carmelina

Oggi, avere un posto di lavoro sicuro è molto importante. Se ne rendeva conto anche la Prof. Claudia, Docente di Lettere presso un Liceo del milanese, ma abitante a Pavia. Quarantacinque anni ben portati, la Prof, un anno fa, stava attraversando un periodo difficile. Il posto di lavoro era sicuro…ma non bastava più. E poi, la Prof. Claudia aveva delle difficoltà con i Colleghi del suo stesso Corso. Incomprensioni varie … discussioni inutili… che nascondevano spesso problemi di carattere personale. Per esempio. La Prof. Claudia aveva messo gli occhi sul Prof  Roberto, Docente di Educazione Fisica. Quando venne a sapere che il Prof. Roberto stava facendo il filo alla Docente di Lettere del Corso parallelo, Claudia si sentì persa, scavalcata, emarginata. In breve tempo era caduta in depressione. D’altro canto il Prof. Roberto aveva cinquant’anni ed aveva un passato da atleta. La Docente di Lettere del Corso parallelo, di anni, ne aveva quaranta… ed era pure… una gran bella donna. La Prof. Claudia “ingoiò il rospo”… ma era rimasto in gola. Cosa fare? Cercò di far buon viso a cattiva sorte… anche se il tarlo le rodeva la mente. Perché lei si?…ed io no? Si consigliò con la sua Parrucchiera di fiducia, la Signora Dorina, della sua stessa età, ma con un’esperienza (in fatto di uomini) da rimanere allibiti. “Prof Claudia di uomini ce ne sono di tutti i tipi. Mai incaponirsi su un uomo solo. Così facendo si diventa schiavi di un’illusione… Ogni uomo ha pregi e difetti (come del resto le donne). E, poi, quando un ambiente diventa “ristretto” bisogna guardare oltre…” La Docente di Lettere aguzzò le orecchie. “Cosa vorrebbe dire? Che dovrei guardarmi intorno?” – “Certo! Bisogna pescare… dove ci sono i pesci…” Concluse, ironicamente, la Parrucchiera Dorina. Quella notte, la Prof. Claudia non dormì. E neppure le due notti successive… La terza notte, la Prof ebbe un sogno. Sognò la Zia Carmelina, la pecora nera della famiglia. Colei che “non” aveva voluto studiare… e che, a vent’anni, aveva sposato un miliardario ed aveva vissuto una vita da gran signora… nel lusso, viaggi, ed ogni altra amenità. Nel sogno, la Zia Carmelina era stata chiara. “Molte donne diventano matte a studiare Dante e Leopardi… Studiare va bene. Avere una Laurea è giusto… (anche se io, ce l’ho fatta senza Laurea). Ma per essere felice… una donna… deve avere un uomo, il suo uomo. Possibilmente ricco e bello …” Alle parole della Zia Carmelina, la Docente di Lettere si era svegliata di soprassalto. A fatica cercò di riaddormentarsi... In quell’istante la Zia Carmelina nuovamente riapparve (in sogno). “Non ho finito. Quando sei a letto con un uomo… mica gli devi leggere la Divina Commedia...” Questa volta, La Prof. Claudia, non riuscì a chiudere gli occhi. Decise di fare un bagno… anche se era l’una di notte. Il mattino successivo si preparò per andare a Scuola. Il volto della Prof. Claudia era totalmente cambiato rispetto ai giorni precedenti. Ora, aveva gli occhi svegli. Lo sguardo attento a cogliere ogni possibile sfumatura. Anche il Docente di Filosofia se ne accorse. “Claudia, cosa ti è successo? Non sembri neanche la stessa donna di ieri.” Claudia fece un sorriso misterioso. Quella mattina, la Prof, doveva ricevere il genitore di un suo allievo. Era il Dott. Camillo, cinquantenne, separato dalla moglie… il quale, oltre ad avere un appartamento di lusso in Pavia… aveva una villa al mare ed un’altra in montagna. Da parecchio tempo il Dott. Camillo, aveva fatto delle timide proposte alla Prof. Claudia. Ora, la Docente era pronta ad accettare l’offerta… ma avrebbe aggiunto quel “pizzico” di furbizia tutta femminile che non guasta mai. Durante l’incontro, il Dott. Camillo (come le altre volte) aveva fatto le sue avances… Lo sguardo di Claudia parlò per lei… Il Dott. Camillo pensò che il “suo fascino di latin lover” avesse colpito ancora… Alla sera, al lume di candela, Claudia e Camillo si trovarono faccia a faccia nel più bel Ristorante di Pavia, ma Claudia aveva il volto di una pantera scatenata… proprio quello che Camillo desiderava… ma che non si aspettava. .” (510)

 
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LIBRI LIBRI LIBRI di Teresa Ramaioli

Post n°15010 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

LIBRI LIBRI LIBRI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 21/08/14 alle 13:27 via WEB
LIBRI,LIBRI,LIBRI...Le nostre giornate sono piene di tempi morti: i viaggi da pendolare per andare in ufficio/università, le attese al super/posta/banca, le lunghe code in auto. Personalmente odio sprecare questi preziosi minuti della mia vita, ed allora… leggo. Leggere ti aiuta a combattere lo stress. Leggi qualsiasi cosa ti capiti sotto mano. Sii una spugna. Non smettere mai di imparare.Buona lettura ,ciao Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA ... E I SEGRETI DEL PRIMA E DEL DOPO

Post n°15009 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA...

E

I SEGRETI DEL PRIMA E DEL DOPO

annamariamennitti
annamariamennitti il 21/08/14 alle 12:12 via WEB
Le conosco le persone che prima di sposarsi parlano pochissimo e tutto ciò che organizza l'uomo va tutto bene.....Attenzione uuomini che quando la donna parla poco prima la lingua la mette in funzione presto anzi prestissimo dopo..ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/08/14 alle 19:27 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Hai descritto un aspetto ...e ce ne sono altri, molti altri di cui si parla poco. Buona serata Dino
(Rispondi)

 

 
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TERESA...E LE FRUSTRAZIONI DI OGGI

Post n°15008 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

TERESA ...

E

LE FRUSTRAZIONI DI OGGI

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 21/08/14 alle 13:04 via WEB
Ogni giorno disperdiamo le nostre energie e la nostra attenzione in mille cose : tutto sembra così importante, interessante ed urgente; eppure arriviamo a fine giornata con quel senso di frustrazione e la certezza di aver buttato un’altra giornata nella pattumuera. Siamo felici quando siamo in grado di lasciarci alle spalle tutto ciò che è superfluo, per concentrarci sull'essenziale.Ciao Teresa
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/08/14 alle 19:22 via WEB
Ciao Teresa - hai ragione. Bel commento completo. Però, la vita oggi è fatto casì. Si vuole fare troppo. Si vuole fare tutto... e poi... Dino
(Rispondi)

 
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AVVBIA ...E IL TEMPO TIRANNO

Post n°15007 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

AVVBIA ...

E

IL TEMPO TIRANNO

avvbia
avvbia il 21/08/14 alle 12:38 via WEB
Un caro saluto per tutti i psot che fai e scusa se vengo poco ma..più di quanto vieni tu..ah ah ah ciaoo!gino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/08/14 alle 19:18 via WEB
Ciao Gino - hai ragione. Faccio il possibile per fare tutto... ma in qualche cosa non arrivo in tempo. Il tempo è tiranno. Buona serata e arrivederxi sul tuo blog. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E I DIVERSI MODI DI AMARE

Post n°15006 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

I DIVERSI MODI DI AMARE

annamariamennitti
annamariamennitti il 21/08/14 alle 12:26 via WEB
Quando si ama ,si ama sempre allo stesso modo ,per primo rispetto reciproco, è la base essenziale ,non trascendere e saper litigare ecco perchè varia da persona a persona L'amore vero è quello che non perde mai i lumi della ragione....Quelli che trascendono ,amano lo stesso , a modo loro..... ciao
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/08/14 alle 19:13 via WEB
Ciao Annamaria - vero. verissimo... ma ogni persona ha un suo modo di amare... conosciuto solo dalla persona amata. Ecco perché l'amore è sempre nuovo e sempre diverso. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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SORRENTO di Annamaria Mennitti

Post n°15005 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

SORRENTO 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 21/08/14 alle 16:58 via WEB
« Poche città ponno vantare la sua veramente incantevole, romantica, deliziosa, e quanto mai amenissima situazione, quale non può esprimersi con poche parole; anche pel ridente e leggiadrissimo promontorio del suo nome celebre, come per la purissima e saluberrima aria, onde fu appellata naturae miraculo e altamente rinomata. » Sorrento (Surriento in napoletano) è un comune italiano di 16.592 abitanti della provincia di Napoli in Campania. Meta turistica per eccellenza, da sempre per le sue bellezze naturali ed artistiche e le sue tradizioni, Sorrento è il maggiore centro per numero di servizi offerti ed anche il più conosciuto e nominato di tutta la Penisola Sorrentina. È Sede Arcivescovile.

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°15004 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Cortile … story

La varietà delle persone esistenti nel cortile, il suo continuo rinnovamento e ricambio, dava luogo alla presenza di “personaggi” molto interessanti. Sessant’anni fa non era ancora iniziata la “scolarizzazione a tappeto” … che vediamo oggi, ed ogni persona dava il meglio di sé in modo naturale… come “natura” l’aveva pre-confezionato. Un proprietario terriero della Lomellina era in lite da trent’anni con il suo confinante per “diritti di acqua” e, nonostante avesse assoldato diversi avvocati (anche di grido) non era riuscito a “cavare un ragno dal buco”… Disperato e desideroso di “finire la causa” il Proprietario Lomellino ebbe l’avventura di conoscere Carlin, un abitante del “Cortile di Trivolzio”, il quale, dopo aver visto come stavano le cose e aver fatto un rapidissimo “ragionamento” …risolse la questione in modo definitivo…  Carlin aveva la terza elementare…ma in fatto di intelligenza, furbizia, arguzia nessuno lo superava. Buona giornata a tutti. Dino    

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°15003 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Venerdì ...a tutti"

DIARIO CORALE

del

22 agosto 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 21 AGOSTO 2014

Post n°15002 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 21 AGOSTO 2014

“Non esiste un amore uguale ad altro…”

Dino

 
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CLAUDIA E IL SEGRETO DELL'UOMO racconto (719) di Dino Secondo Barili

Post n°15001 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

21 AGOSTO 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 21 agosto 2014 – Giovedì - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconto del Giovedì

719

I racconti dell’estate

Claudia e il segreto dell’uomo

I giorni delle ferie passano in fretta. Specialmente quelli del mese di Agosto. Agosto vola via come il vento. Un secondo per aspettare Ferragosto …e mezzo secondo per arrivare al primo settembre. Un anno fa, è stato così anche per la Prof. Claudia, quarant’anni anni, bellissima, Docente di Lettere in un Liceo del milanese… single. Essere single non vuol dire che una donna lo sia sempre stata. Per un paio di volte Claudia ha fatto coppia. Prima con Michele suo coetaneo… di cui si è stancata solo dopo un anno. E per due anni è stata con Ottavio, cinquantenne, suo Collega di Filosofia. Il rapporto aveva funzionato… Poi, i due si sono lasciati di comune accordo. A quarant’anni anni, però, un anno fa, Claudia era in crisi. Non lo dava a vedere, ma dentro di lei si mangiava il fegato. Si chiedeva “con tutti gli uomini che ci sono in giro, possibile che solo io non riesco a trovare l’uomo giusto… bello, ricco, intelligente, affascinante, gentile…che sappia darmi tutto ciò di cui ho bisogno?” La frase era diventato un ritornello nella testa della Prof. Claudia la quale aveva un’amica, sua coetanea, Daria. Daria, quarant’anni pure lei, bellissima, impiegata a Milano non aveva la Laurea…e di uomini ne aveva a bizzeffe. Ne aveva talmente tanti che poteva scegliere con chi uscire alla sera… quando voleva lei. Dopo aver ascoltato per la terza volta le lamentele dell’amica Prof. Claudia, Daria volle dire la sua. “Claudia, sono stufa di sentirti ripetere per la terza volta che cerchi l’uomo giusto… bello, ricco, intelligente, affascinante e gentile. Così dicendo dimostri di non conoscere gli uomini. Gli uomini sono oberati dai loro problemi. Dal lavoro che non sempre è soddisfacente. Dalle aspettative che non sempre si realizzano. Se poi si mettono anche le donne a metterci le loro fisime… è finita. L’uomo cerca la donna che non crea problemi, che non faccia continuamente domande, che non lo metta continuamente in crisi. Se vuoi l’uomo dei sogni devi “costruirlo” con le tue mani… con il tuo saperci fare… Devi individuare i punti deboli dell’uomo che hai di fronte. La bellezza e la ricchezza non sono quelle predicate dagli studiosi. La bellezza è un fatto personale… e non si compra al mercato. In quanto alla ricchezza … sono più ricchi coloro che non lo dimostrano… che coloro che lo sbandierano ai sette venti” La Prof. Claudia non si accontentò della reprimenda. Avanzò una domanda. “E, allora, Daria, cosa dovrei fare?” .L’amica era in vena di confidenze. “Claudia, quando incontri l’uomo che ti piace… accoglilo con un sorriso. Fallo sentire bene. Ascolta i suoi discorsi. Non importa che faccia un po’ il “gallo del pollaio” …è nella natura dell’uomo. Adagio, adagio capirai che molti uomini sono una miniera d’oro…danno di più… di quanto ricevono” La Prof. Claudia non riuscì a capire cosa volesse intendere l’amica… ma cercò di far tesoro del consiglio. Quella stessa mattina in cui ha avuto il consiglio dell’amica Daria, Claudia doveva passare dal Commercialista per ritirare delle pratiche. Il Dott. Cornelio, cinquantenne, scapolo…era nel suo Ufficio alle perse con una pratica complicatissima. Il Commercialista aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno. La Prof. Claudia era capitata al momento giusto. “Non si può più andare avanti così. Tutti i giorni carte, carte …e ancora carte. Ho bisogno di prendere un caffè … Prof. Claudia vuole farmi compagnia?” La quarantenne che non aveva ancora aperto bocca … accettò volentieri. I due si recarono al Bar e vi rimasero per oltre un’ora a chiacchierare. Veramente, la Prof. Claudia non aveva mai aperto bocca. Era stato sempre e solo il Dott. Cornelio a parlare. Alla fine, dopo aver dimenticato la “pratica complicatissima” … il cinquantenne aveva invitato la Prof. Claudia a fare un giro in barca sul fiume Ticino. Anche la quarantenne, la quale non aveva mai aperto bocca, si era trovata bene… in barca. Aveva dimenticato tutte le sue aspettative (che non si realizzavano). Aveva dimenticato pure che mancavano pochi giorni per riprendere a parlare di Scuola e di Studenti. Aveva solo voglia di fare lunghe “passeggiate sul fiume Ticino” sopra la barca del Dott. Cornelio. La Docente di Lettere si era resa conto che basta poco per essere soddisfatti. A volte basta un uomo… come il Dott. Cornelio, che continua a parlare… a raccontare di questo e di quello, a descrivere le sensazioni che si provano andando su e giù per il fiume Ticino dal Ponte di barche di Bereguardo al Ponte della Becca… A volte la felicità è fatta di parole… quel bel discorrere senza un nesso logico, tanto per dire qualcosa … In questo gli uomini sono dei campioni. Specialmente quando trovano la donna giusta… di cui si stanno innamorando. Il Dott. Cornelio, infatti, si stava innamorando della Prof. Claudia… e lei non aveva ancora detto una parola. La professoressa stava pensando se parlare o non parlare. Il consiglio dell’amica Daria aveva fatto breccia. A volte basta una parola detta male o al momento sbagliato… per rovinare tutto. - Questo è il racconto 719, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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LE POLPETTE di Teresa Ramaioli

Post n°15000 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

LE POLPETTE

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 20/08/14 alle 18:11 via WEB
SPRECARE IN CUCINA?- . Nella tradizione esistono dei semplici ma gustosi piatti nati dal buonsenso delle massaie. Per avanzi si intendeva e si intende, tutto quello che rimaneva di non utilizzato non solo alla fine di un pranzo, ma anche dopo la preparazione di un piatto. Adoperare gli avanzi, oltre che ad ovvie ragione di economia, rispondeva anche a necessità gastronomiche, perché ciò che se ne ricavava aveva la bontà e l’originalità di un piatto nuovo. Gli avanzi erano molto vari: pasta, riso, carne, pesce, verdure o uova, e da loro nascevano ragù, risotti, frittate, insalate, frittelle, ecc. La cucina di casa, identificava poi la bontà di ciascuna preparazione come “un segreto di famiglia”. Queste ricette “spontanee”, non create a tavolino, erano insomma l’esempio di come l’arte culinaria si alimentava (e si alimenta) di libertà, differenze e varianti. Nella tradizione esistono molti piatti del recupero, dalla ribollita alla pappa col pomodoro, ma nella mia memoria hanno un fascino del tutto particolare le “polpette”, un piatto che tutti sanno fare. Secondo me le polpette, soprattutto quelle della mia mamma Angela, rappresentavano una vera forma d’arte. Nascevano dagli avanzi dell’arrosto della domenica, quando quei pezzi di carne venivano macinati assieme a salsiccia , un po’ di mollica di pane raffermo, uova, parmigiano, prezzemolo, aglio, noce moscata, sale e pepe. Le polpette ottenute, erano fritte nella padella . Se dopo il pranzo, avanzava qualcuna di quelle ghiottonerie, la si conservava per il giorno dopo, quando sarebbe stata ripassata nel pomodoro( regola : non si consuma nulla) Che sapore , che profumo quelle polpette… con il tempo ho scoperto il segreto di famiglia: erano croccanti, appetitose e dal colore dorato perché la mia mamma le faceva riposare per circa un’ora prima di friggerle. Buon appetito-Ciao Teresa Ramaioli

 
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TORNA A SORRENTO di Annamaria Mennitti

TORNA A SORRENTO 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 20/08/14 alle 21:44 via WEB
Torna a Surriento è una canzone nata in occasione di un evento e non è una canzone d’amore, come lascerebbe pensare ascoltandola nell’interpretazione di famosissimi tenori e cantanti di varie epoche… ma veniamo al fatto: Nel settembre del 1902 l’on. Giuseppe Zanardelli, allora presidente del consiglio, fu ospite presso il Grand Hotel di Sorrento ed il suo proprietario, Guglielmo Tramontano, cercò in tutti i modi di convincere l’onorevole a fare aprire nel paese un ufficio postale, riuscendoci. Per essere sicuro che l’on. Zanardelli non si dimenticasse della promessa fatta, purtroppo com’è consuetudine della gran parte dei politici, Tramontano chiese ai due fratelli, l’artista Gian Battista ed musicista Ernesto De Curtis, di scrivere al volo una canzone per lo speciale ospite. In poche ore nacque “Torna a Surriento”. Fu così che il giorno successivo, al momento della partenza,l’onorevole Zanardelli ascoltò coinvolto piacevolmente il brano appena detto nell’esecuzione di Maria Cappiello, una giovane e bella studentessa del Conservatorio di Napoli. L’onorevole chiese anche il bis e rimanendo commosso, promise di mantener fede all’impegno assunto per l’apertura dell’ufficio postale a Sorrento.

 
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ANNAMARIA...E L'IMPORTANZA DEL BACIO

Post n°14998 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

L'IMPORTANZA DEL BACIO

annamariamennitti
annamariamennitti il 20/08/14 alle 16:30 via WEB
La donna quando va in una boutique non trova mai nulla si soddisfcante I vestiti son tutti belli è lei che non si vede bene ...con gli anni il corpo non è più quello di un tampo bello scorrevole si formano dei promontori che le fanno salire il sangue al cervello ,con chi se la devono prendere? ^ con i mariti .....poverini non è giusto ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 20/08/14 alle 18:33 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. I quattro pensionati al Bar... si sfogano come possono. Un po' a ragione e un po' a torto. Per fortuna che c'è il caffè... che rallegra la vita. Dino
(Rispondi)

 
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ANNAMARIA ...E IL MISTERO DEI CINQUANTENNI

Post n°14997 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL MISTERO DEI CINQUANTENNI

annamariamennitti
annamariamennitti il 20/08/14 alle 20:34 via WEB
Sono un po acidi per non dire molto questi cinquantenni si fanno venire i mali....basta niente per riprendersi...e vai con valzer di Strauss e che sia la medicina più efficace, per lo meno non lo farà dormire sul divano accanto a Lidia..ciao Dino.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/08/14 alle 09:05 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione. Questi cinquantenni (e non solo) sono alquanto acidi... nervosi... insoddisfatti. Eppure basta poco per cambiare ... un valzer di Strauss, una bionda fa fine del mondo... e ualà, il miracolo è arrivato. Non è uno scherzo, è la verità. Dino
(Rispondi)

 

 
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PAPERINOPA1974 ...E LA BUONA GIORNATA

Post n°14996 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

PAPERINOPA1974...

E

LA BUONA GIORNATA

paperinopa_1974
paperinopa_1974 il 20/08/14 alle 23:21 via WEB
buona serata Dino tante belle cose ciauuu
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 21/08/14 alle 09:00 via WEB
Ciao - tante belle cose anche a te... ne abbiamo bisogno. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 
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NAPOLI di Annamaria Mennitti

NAPOLI 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 20/08/14 alle 21:10 via WEB
Area Turistica: Molo Beverello e Molo Angioino Stazione Marittima del Molo Beverello Essendo il porto situato di fronte al centro cittadino, molti luoghi di interesse storico ed artistico sono abbastanza vicini e raggiungibili a piedi: il castello Maschio Angioino, Palazzo Reale, Piazza del Plebiscito con la Basilica, la Galleria Umberto I, le vie dello shopping come Via Toledo e Via Chiaia, il Municipio (Palazzo San Giacomo), il centro degli affari con gran parte degli uffici e molti alberghi cittadini, l'Università, ecc. È inoltre assai vicina la fermata della Funicolare di Piazzetta Augusteo, che consente di arrivare in pochi minuti al Vomero.

 
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CARTA PENNA E CALAMAIO di Teresa Ramaioli

Post n°14994 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

CARTA PENNA E CALAMAIO 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 19/08/14 alle 18:46 via WEB
PENNA; INCHIOSTRO E CALAMAIO--Valentina ieri mi ha chiesto: « Tu e Carla parlavate di calamaio,ma cos’è il calamaio ? » Caspiterina, mi sono detta, come si fa a non conoscere questo strumento che è stato, fino al 1959, il pane quotidiano per milioni di ragazzini che hanno frequentato le scuole elementari di mezzo mondo? Ma Valentina è piccola, ha sei anni e questa boccettina piena d’inchiostro, in cui si intingeva la penna per poter scrivere, non l’ha mai usata, così come non l’hanno usata tutti quelli che sono entrati in prima elementare dopo il 1960. A decretare la morte del calamaio ,insieme alla penna con pennino e all’inchiostro, è stata la BIC. La fantastica penna a biro che non doveva più essere immersa nell’inchiostro per scrivere, che non faceva più macchie una volta posata sulla carta, che non sporcava più i quaderni, le mani, il grembiulino e i compagni di banco di qualche bambino birichino che si divertiva a spruzzarli con l’inchiostro, è nata nel 1953. Fu il barone francese Bich a liberare migliaia di ragazzini dalla schiavitù dell’inchiostro. Il nobile francese non inventò la biro, perché questa era già stata inventata nel 1938 da due fratelli ungheresi, Lazlo e Georg Biro che si erano rifugiati in Argentina, ma mise a punto un processo di fabbricazione industriale che permise di abbassare enormemente il costo della penna a sfera e, quindi, di venderla ad un prezzo che sfidava qualsiasi concorrenza. La BIC cominciò ad essere commercializzarla in tutta Europa dopo la metà degli anni ’50. I bambini di prima si ricordano ancora del banco di scuola a due posti dove, sul lato destro di ogni scolaro o in mezzo, vi era un buco per far entrare il calamaio: una boccetta di vetro che si riempiva di inchiostro. Una tortura utilizzare la penna e il pennino che si spuntava quasi sempre, macchiando e bucando il foglio appena scritto. Lo scolaro quando ritornava a casa aveva continuamente il pollice destro sporco di blù, così come era blù un angolo della bocca dove egli appoggiava la parte finale della penna mentre era assorto nelle sue profonde e lunghe riflessioni (gesti sempre attuali). Il gesto per scrivere era quello di intingere la penna col pennino nel calamaio, poi si davano due colpetti per togliere l’inchiostro in eccesso (che spesso andava a finire sulla schiena dello scolaro davanti) e, via sul foglio a scrivere quello che dettava la maestra. L’altro strumento importante da utilizzare con la penna e l’inchiostro era la carta assorbente: senza quella la macchia si allargava e invadeva metà foglio. Per cui ogni bambino ne aveva una buona scorta. Altra scorta indispensabile era quella dei pennini che, per chi aveva la mano pesante , li spuntava continuamente. Passare da “penna, inchiostro e calamaio” alla biro… che differenza . Grazie Monsieur Bic!-Ciao Teresa Ramaioli

 
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VIAGGIO IN LOMBARDIA

Post n°14993 pubblicato il 21 Agosto 2014 da dinobarili
 

Viaggio in Lombardia

Cortile … story

Nel Cortile di sessant’anni fa, ogni anno, uno o due ragazzi compivano 18 anni. Nel corso dell’anno c’era la ricorrenza della festa dei “coscritti” e per sei giorni il Cortile si riempiva di gioventù… vociante, un po’ esaltata, estrosa… con i bollenti spiriti. Quell’anno ben due ragazzi compivano 18 anni: una ragazza bionda e un ragazzo alto, magro, un po’ irrequieto… nel senso che aveva grandi sogni. 18 anni, allora, era l’età delle grandi scelte e sia il ragazzo che la ragazza, appena terminata la “festa dei coscritti”, si recarono a Milano dove ognuno dei due prese la propria strada. Il ragazzo divenne un abile organizzatore e la ragazza trovò posto in un ufficio. Non era passato un anno e il Principale rimase vedovo e chiese alla “ragazza del cortile” se voleva prendersi cura della sua famiglia (tre figli in età scolare). Accettò. Si assunse anche l’onere di tenere in ordine l’ufficio diventando un’abile dirigente… Non erano passati pochi anni, e la “ragazza del cortile” era diventata la moglie del Titolare … con un titolo in più: “non si muoveva foglia senza il suo consenso”. Buona giornata a tutti. Dino   

 
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