Messaggi del 06/09/2014

PIERA E ALESSANDRA racconto (527) di Dino Secondo Barili

Post n°15273 pubblicato il 06 Settembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

527

Piera e Alessandra

Che cos’è un viaggio? Ci sono tante risposte quante sono le persone che vivono sulla faccia della Terra. Quindi, tante risposte … nessuna risposta. Tuttavia c’è un viaggio che ogni persona vorrebbe compiere (oppure ha compiuto) ed è il viaggio alla ricerca della felicità. Ne parlava, un anno fa, in Piazza della Vittoria a Pavia, la Dott. Piera, una quarantenne, single, che insegna all’Università, con la sua amica e coetanea, Prof. Alessandra, Docente di Lettere in un Liceo del milanese. Diceva. “Quando si avvicina il 14 febbraio, giorno di San Valentino, sento il bisogno di partire. Ho bisogno di sentire “qualcuno” che mi dica… vieni…partiamo. A dire il vero ho pensato parecchie volte di partire da sola… Poi, mi sono trattenuta. Mi sono guardata allo specchio e mi sono detta: “Perché dovrei partire? Partire?... per dove? Per partire bisogna avere una meta… che in questo momento non ho. Eppure quel tarlo continua a rodermi in testa. Ora, però, ho deciso. Basta. Voglio saperne di più su questo mio desiderio profondo.” L’amica Alessandra aveva avuto lo stesso problema due anni prima… e lo aveva risolto. Aveva voglia di sfogarsi, ma non sapeva come fare. La Dott. Piera, intuì qualcosa. “Alessandra, perché non parli? Quando hai avuto bisogno tu… ti sei confidata. Ora sono io ad avere bisogno di te.” La Docente di Lettere non poteva più tirasi indietro. In qualche modo doveva uscire allo scoperto. Parlò. “Anch’io ho avuto lo stesso tuo problema: il desiderio di partire. E’ accaduto tre anni fa. Allora avevo una relazione (segreta) con un uomo sposato di cui mi ero pazzamente innamorata. C’era qualcosa di ossessivo in me. Non riuscivo più fare a meno di lui. Il suo corpo, la sua bocca, il suo naso, le sue mani… la sua voce. Tutto era magico in lui… ineguagliabile. Bastava che lo pensassi e mi scioglievo come neve al sole. I suoi sguardi, poi, mi davano le vertigini, sensazioni uniche. Ormai, non riuscivo più a nascondere il mio segreto. Approfittai di un viaggio a Roma (con lui) in occasione di un Corso di Aggiornamento e parlai chiaro. “Ora basta.” -dissi – “Non posso più continuare così. O sei mio … oppure fine della storia.” Non chiedermi il nome di quella persona… Non posso dirlo. Quel giorno… era il giorno di San Valentino. Lui, quel Lui, mi ha guardata, e quasi scusandosi… “O, così, oppure…. fine della storia.” E la storia finì.” Ho passato un San Valentino d’inferno. Non lo dimenticherò più… ma mi ha fatto bene. Sono rinata. Dopo qualche mese ho conosciuto il mio attuale marito. Mi sono sposata. Ora vivo tranquilla…o quasi. Quel momento magico è finito per sempre… forse.” La Dott. Piera non disse nulla. Colse la scusa che doveva tenere una lezione all’Università. Salutò l’amica con un abbraccio. Attraversò in fretta Piazza della Vittoria e raggiunse l’incrocio magico di Corso Cavour con Strada Nuova. La quarantenne era al centro dell’incrocio quando si sentì chiamare… “Piera, Piera… dove vai così in fretta?” Era Giovanni, il suo compagno di banco delle Scuole Medie Inferiori. Giovanni, aveva un debole per Piera. Non aveva studiato, ma aveva fatto fortuna ed era diventato ricco e conosciuto. Infatti, si trovava su un rombate “mostro” rosso di nome Ferrari. “Piera, perché non viene a fare un giro con me?” La quarantenne capì che nella vita ci sono momenti in cui si può dire “si” oppure “no”. Disse: “Si, vengo.” Ed ebbe inizio il più bel San Valentino della sua vita.(527)

 
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MARIE CURIE di Teresa Ramaioli

Post n°15272 pubblicato il 06 Settembre 2014 da dinobarili
 

MARIE CURIE 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 06/09/14 alle 13:36 via WEB
MARIE CURIE----Marie Curie iniziò le sue ricerche sulla radioattività quando lo scienziato Bequerel pubblicò un articolo in cui diceva che i sali di uranio emettevano spontaneamente, senza essere esposti alla luce, raggi di natura ignota. Marie iniziò ad osservare ed a fare esperimenti con questo elemento. Vide che l’uranio messo su una lastra fotografica avvolta da una carta nera impregnava comunque la lastra . Questo fu il primo fenomeno osservato da Marie, in seguito chiamato da lei radioattività. Marie si sposò poi con Pier Curie con cui continuò le sue ricerche sull’uranio. I due si chiedevano da dove arrivasse l’energia che l’uranio rilasciava sotto forma di radiazioni. Nel 1898 la coppia di scienziati, che lavorava con mezzi rudimentali in un baracca di legno e senza aiutanti, scoprì un nuovo elemento chimico: il polonio. Nel luglio 1898, la scoperta fu annunciata contemporaneamente in Francia, nel bollettino dell'Accademia delle Scienze e in Polonia, nella rivista "Swiatlo", con queste parole: "Crediamo che la sostanza che abbiamo tratto dalla pechblenda (un minerale contenente uranio) contenga un metallo non ancora segnalato, vicino al bismuto per le sue proprietà analitiche. Se l'esistenza di questo metallo verrà confermata, noi proponiamo di chiamarlo polonio, dal nome del paese di uno di noi." Molto presto si accorsero che nella pechblenda, c'era, oltre al polonio, un'altra sostanza sconosciuta e potente, che chiamarono radio, a causa dell’intensità della sua radiazione: circa un milione e mezzo di volte superiore a quella dell’uranio. La scoperta venne annunciata il 26 dicembre 1898 all'Accademia delle Scienze di Parigi. Marie Curie riuscì a misurare con precisione l'intensità delle radiazioni emanate dalla pechblenda, con un metodo di ricerca chimica che, come lei spiegò, consisteva nell' ”effettuare delle separazioni con gli usuali mezzi dell'analisi chimica, e nel misurare, in condizioni opportune, la radioattività di tutti i prodotti separati. In questo modo ci si può rendere conto delle caratteristiche chimiche dell'elemento radioattivo cercato, che si concentra nelle porzioni che diventano via via più radioattive man mano che le separazioni procedono". Marie comprese per prima che la radioattività era un fenomeno atomico. Con questa scoperta dunque, nacque l’era della fisica atomica. Ciao Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA ...E IL SAN CARLO

Post n°15271 pubblicato il 06 Settembre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL SAN CARLO

annamariamennitti
annamariamennitti il 06/09/14 alle 08:56 via WEB
Nopoli « Se crollasse il San Carlo, sarebbero talmente in tanti a giocare i numeri che nel Divinatore corrispondono a un simile avvenimento, che il Governo vieterebbe subito di puntare su codesti numeri, per non correre il rischio di rimetterci »
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/09/14 alle 18:16 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento. Però, il San Carlo non crollerà mai. Ci sono cose che sono eterne... così è Napoli. Dino
(Rispondi)

 
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MENEGI53...E I COMMENTI

Post n°15270 pubblicato il 06 Settembre 2014 da dinobarili
 

MENEGI53...

E

I COMMENTI

menegi53
menegi53 il 06/09/14 alle 16:48 via WEB
Spero ti sia arrivato il mio saluto, Dino! Altrimenti un abbraccio ancora! Scusa le mie assenze ma sono in ferie e adopero lo smartphone per comunicare! Un sorriso e complimenti pet i tuoi bellissimi scritti!
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/09/14 alle 18:13 via WEB
Ciao - i tuoi commenti arrivano sempre e fanno sempre piacere. Buone ferie e grazie per i giudizi. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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AGOSTINO FARAVELLI ...E I PENSIERI SPARSI

Post n°15269 pubblicato il 06 Settembre 2014 da dinobarili
 

AGOSTINO FARAVELLI ...

E

I PENSIERI SPARSI

agostinofaravelli
agostinofaravelli il 06/09/14 alle 16:48 via WEB
Caro Dino, Se i vagoni sono due, tutto va bene, ma spesso sono tre, ed allora cominciano i guai. (A volte addirittura sono più di tre, e allora....) Ciao e va la che vai bene.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/09/14 alle 18:09 via WEB
Ciao Agostino - i tuoi commenti sono sempre piacevoli. L'amore è fatto anche così. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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MENEGI53...E IL RACCONTO DI MANUELA E ANTONELLA

Post n°15268 pubblicato il 06 Settembre 2014 da dinobarili
 

MENEGI53...

E

IL RACCONTO DI MANUELA E ANTONELLA

menegi53
menegi53 il 06/09/14 alle 16:43 via WEB
Ciao Dino, sempre ottimistici e gioiosi con un finale dolce i tuoi post! Un abbraccio e un sorriso e buon fine di settimana.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/09/14 alle 18:05 via WEB
Ciao - grazie delle visite e dei commenti sempre piacevoli. Ricambio il buon fine settimana. Dino
(Rispondi)

 

 
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NAPOLI di Annamaria Mennitti

Post n°15267 pubblicato il 06 Settembre 2014 da dinobarili
 

NAPOLI 

di

Annamaria Mennitti

annamariamennitti
annamariamennitti il 06/09/14 alle 09:04 via WEB
Piazza Plebiscito è ogni anno il punto nevralgico della maratona di Napoli, con il villaggio Maratona e le linee di partenza e di arrivo della corsa, che percorre più volte alcune delle strade più importanti del quartiere. Nella piazza si è svolto anche il Concorso internazionale di equitazione "Regione Campania" ed è il tradizionale luogo di svolgimento delle esercitazioni sportive dei corpi militari. In passato nella piazza era anche ubicata la partenza del Giro della Campania e si sono svolte le partenze e gli arrivi di alcune tappe del Giro d'Italia. Fino al 1976 il Maschio Angioino fu sede della prestigiosa Accademia nazionale di scherma, che poi fu costretta a spostarsi al Vomero, presso lo stadio Collana ove rimase fino al 2005. Da quell'anno l'Accademia ha dovuto abbandonare l'impianto vomerese per problemi alla struttura dell'edificio, ora in perenne ristrutturazione; essa non ha più una sede propria ed in via precaria si appoggia a quella del CONI di Napoli. Da più parti si chiede il ritorno dello storico ente al castello angioino, anche in considerazione dello spostamento delle attività del consiglio comunale in altro stabile; almeno per ora ciò rimane un sogno.

 
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IL DOTT. LUCA... E L'AMORE racconto (6) di Dino Secondo Barili

Post n°15266 pubblicato il 06 Settembre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

6

Il Dott. Luca … e l’amore

Il Dott. Luca, commercialista impegnato in mille attività, cinquantenne, scapolo, si era reso conto di avere una vita professionale molto intensa. Tra lavoro e corsi di aggiornamento non aveva mai un momento libero da dedicare a sé stesso. Da qualche anno, però, per sfuggire alle tensioni del lavoro e dell’ufficio, aveva preso l’abitudine di recarsi a Milano… almeno una volta alla settimana, il venerdì. Raggiungeva la città in treno (per non usare l’automobile) e alla Stazione Centrale si sentiva un'altra persona. Per qualche ora, cercava di dimenticare scadenze, appuntamenti, impiegati alle prese con problemi personali… e soprattutto, non si faceva raggiungere dai mezzi di comunicazione: telefonino e-mail, ecc. Usciva dalla Stazione Centrale di Milano con passo rapido per dare sfogo alla propria voglia di liberarsi della “rete di problemi che l’avvolgeva”. Raggiungeva via Manzoni… poi Piazza della Scala e la Galleria Vittorio Emanuele II ... per un caffè “liberatorio”. Il giorno della settimana, scelto dal Dott. Luca per la “passeggiata milanese” non era stato fatto a caso... Il venerdì è il giorno di Venere, simbolo della femminilità assoluta, l’apice della bellezza, del piacere sublime… Il Commercialista, però, non era stato molto fortunato sotto quel aspetto. Aveva avuto una storia personale piuttosto travagliata. Proprio un venerdì di settembre dello scorso anno al Dott. Luca accadde un fatto strano. Arrivato in Piazza della Scala si sentì chiamare: “Luca, Luca… non mi riconosci?” Era, Claudia, una bellissima signora, sua coetanea, che era stata sua compagna di corso all’Università. Luca si meravigliò. Mai avrebbe pensato di incontrare Claudia, la compagna di Università per la quale, a quel tempo, aveva preso una solenne cotta. Al punto, che nessuna altra donna, era più riuscita a redimerlo e condurlo all’altare per il fatidico “si”. Ora, a cinquant’anni suonati, il Dott. Luca, affermato professionista, aveva accantonato l’idea di farsi una compagna e una famiglia. A Milano arrivava una volta alla settimana, il venerdì … per rilassarsi e riconciliarsi con la vita. La comparsa di Claudia ebbe l’effetto di un elettroshock, di un ritorno al passato…e alle illusioni di un’età che non c’era più. Il Dott. Luca se ne rendeva conto, ma come guardava negli occhi Claudia, gli sembrava di rinascere…. Anche Claudia si era resa conto che l’ex-compagno di Università, stava perdendo la testa per Lei. All’epoca della Laurea non aveva dato troppo peso, ma ora, a distanza di anni e varie “disavventure della vita”, poteva essere l’occasione per “ricominciare a vivere”… Passarono parecchie settimane e il Dott. Luca prese l’abitudine di arrivare a Milano tre volte alla settimana: il lunedì, il mercoledì e il venerdì… ma il rapporto con Claudia aveva preso una brutta piega. Il Dott. Luca era diventato ossessivo, pedante, geloso.. Questo atteggiamento non era piaciuto alla donna la quale prese una decisione: meglio libera (e magari insoddisfatta) che schiava di “un’idea” che non esiste. Buona giornata a tutti. Dino (6)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°15265 pubblicato il 06 Settembre 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buona Domenica ...a tutti"

DIARIO CORALE

 del

 7 settembre 2014

 
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PENSIERI SPARSI DEL 6 SETTEMBRE 2014

Post n°15264 pubblicato il 06 Settembre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 6 SETTEMBRE 2014

“L’amore è come un treno…

spesso porta con sé…

 parecchi vagoni”

Dino

 
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MANUELA E ANTONELLA racconto (735) di Dino Secondo Barili

Post n°15263 pubblicato il 06 Settembre 2014 da dinobarili
 

6 SETTEMBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 6 Settembre 2014 – Sabato - 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconti di settembre

735

Manuela e Antonella

L’estate passa veloce e quando arrivano le prime nebbie di settembre il morale delle persone tende ad affievolirsi. Un anno fa, è stato così anche per la Dott. Manuela, trentacinque anni, bellissima, impiegata presso un Ufficio di Milano, abitante a Pavia. La Dott. Manuela aveva tutto… non le mancava nulla… alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo…ma non era contenta. Motivo? Aveva bisogno di un moroso. L’ultimo che aveva avuto era stato sei mesi prima, Francesco. Le cose non erano andate come voleva lei. Avrebbe voluto un progetto di vita, ma Francesco, voleva solo divertirsi…e fare un po’ di scena. Risultato. Fine del rapporto. Ora, però, Manuela aveva i suoi alti e bassi. Soprattutto non voleva accontentarsi del primo uomo che le sarebbe capitato. Un anno fa, la trentacinquenne si era sfogata con la sua coetanea e amica Antonella, anch’essa impiegata a Milano. “Antonella, sono un po’ giù di corda. Ho voglia di avere un moroso… ma all’orizzonte non c’è che nebbia. Cosa mi consigli?” L’amica Antonella era anche lei alla ricerca dell’anima gemella. Al contrario di Manuela, era sempre con l’occhio attento a non lasciarsi scappare le occasioni più impensate. “Manuela, sono nelle tue stesse condizioni, ma ho una proposta da farti. Per sabato ho ricevuto l’invito a partecipare ad una Gara di Ballo al Club dei Commercialisti milanesi. Se vuoi… puoi venire anche tu. Essere in due… è più facile muoversi nel complesso mondo milanese… Poi… succeda quel che deve succedere” Manuela era una brava ballerina, ma da un po’ di tempo non si allenava. Era giunta la proposta al momento giusto. “Antonella vengo anch’io. Chissà… che da cosa non nasca cosa. Del resto, un persona non può stare con le mani in mano… ad aspettare. Fare e agire è meglio che stare a guardare” Manuela e Antonella avevano ormai deciso. Mancavano solo due giorni ed i preparativi richiedevano impegno. I due giorni passarono in fretta. Manuela e Antonella, favolosamente preparate, si sono travate il Sabato pomeriggio al Club dei Commercialisti milanesi giusto in tempo per il sorteggio del “ballerino” con il quale fare coppia. Manuela ebbe in sorte Gianfilippo un quarantenne che da solo avrebbe fatto tremare i polsi a qualsiasi donna. Antonella ha avuto in sorte Marcello un fusto da suscitare l’invidia di parecchi attori del cinema. La Gara da Ballo era ad eliminatoria e le coppie si sfidavano una contro l’altra. Per fortuna che Manuela e Antonella erano state sorteggiate in due gironi differenti e non si sono mai incontrate. Anzi, dei loro rispettivi gironi sono arrivate al primo posto raccogliendo consensi e applausi a scena aperta. Per Gianfilippo e Marcello è stata la prima volta ad arrivare sul podio. Erano emozionatissimi. Entrambi erano convinti che se avevano vinto… buona parte del merito era di Manuela e Antonella. Quando gli uomini si rendono conto che se vogliono avere successo hanno bisogno di avere al fianco la donna giusta… si lasciano andare ad offerte interessanti. Infatti, Gianfilippo, ha chiesto a Manuela se era disponibile per un viaggio in sette Capitali europee. Lo scopo era più che evidente. Conquistare la fiducia e proporsi come fidanzato. La trentacinquenne risposte positivamente. Del resto Gianfilippo era l’uomo che avrebbe voluto avere al fianco. Bello da morire… e ricco quanto basta. Mancava solo la conoscenza. Quando Marcello ha saputo della proposta … ha chiesto ad Antonella se era disponibile a fare altrettanto. Il tempo volgeva decisamente al bello e ha dato la sua approvazione. La vita è come un treno … Per un po’ sta fermo sui binari poi, si mette a correre… Se la destinazione è quella desiderata … il treno corre ancora più veloce. Infatti, Manuela e Gianfilippo hanno cominciato a tenersi per mano. A stringersi. Ad abbracciarsi affettuosamente… a baciarsi. Potevano Antonella e Marcello stare a guardare? No. No e poi no. Infatti, i due si stavano scatenando quando la Giuria ha fatto un grande annuncio. “Le coppie Manuela e Gianfippo e Antonella e Marcello sono state scelte per rappresentare il Club dei Commercialisti milanesi ad una Gara da Ballo internazionale in Svizzera… In amore, come nella vita, i treni hanno orari di punta… partono tutti …e tutti insieme. In amore e nelle sfide… spesso avviene così. - Questo è il racconto 735, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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SIMONETTA VESPUCCI di Teresa Ramaioli

Post n°15262 pubblicato il 06 Settembre 2014 da dinobarili
 

SIMONETTA VESPUCCI 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo
iltuonoilgrillo il 05/09/14 alle 19:43 via WEB
SIMONETTA VESPUCCI---Il suo volto è stato reso immortale dal Botticelli,la sua bellezza cantata dal Magnifico,che le dedicò i famosi versi : O chiara stella che co’ raggi tuoi…; è stata cantata dal Poliziano,immortalata da Piero di Cosimo nei panni di Cleopatra. Ma di lei non si sa quasi nulla,se non l’anno di nascita,il 1453 e l’anno di morte,il 1475. A 15 anni andò sposa a Marco Vespucci,lontano parente del grande navigatore, approdò a Firenze,dove frequentò la corte di Lorenzo il Magnifico,diventando la donna più ammirata di Firenze. Ammirata a tal punto che Giuliano De’Medici ,fratello di Lorenzo,partecipò ad un pericolosa sfida cavalleresca solo per vincere il ritratto su tela della bella ragazza,dipinto dal Botticelli,e che recava sul retro la dicitura “La senza paragoni". Tra i due scoccò la scintilla d’amore,che non avrebbe avuto futuro:Giuliano morì assassinato.Il loro amore venne celebrato da Angelo Poliziano nel poemetto “Stanze per la giostra” in cui si parla di un torneo che si svolse nel 1475 a Firenze in piazza Santa Croce. In palio c’era un ritratto della bella Simonetta eseguito dal Botticelli e il vincitore fu, neanche a dirlo, Giuliano de’ Medici. Purtroppo come accadeva non di rado all’epoca, Simonetta morì giovanissima a causa della tubercolosi, a soli ventidue anni. Il 26 aprile di due anni dopo, proprio lo stesso giorno di Simonetta, morì anche Giuliano de’ Medici ucciso nel corso della congiura dei Pazzi e come aveva richiesto, venne sepolto nella chiesa di Ognissanti a Firenze nella cappella Vespucci dove riposa anche Simonetta. Dieci anni dopo la morte della ragazza, Sandro Botticelli ultimò il suo quadro più famoso "La nascita di Venere". La dea che sorge dalle acque,bellissima, immortale,è Simonetta Vespucci.Ciao Teresa Ramaioli

 
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ANNAMARIA ...E IL RACCONTO DEL PROF. GILBERTO

Post n°15261 pubblicato il 06 Settembre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL RACCONTO DEL PROF. GILBERTO

annamariamennitti
annamariamennitti il 05/09/14 alle 22:05 via WEB
...ma il Prof Gilberto amava veramente Silvia ,mi sa di no !!!!!Secondo i consigli del medico di passeggiare lungo il Ticino di rifare la stessa strada che facevano e di unire presente e passato ,si è stufato presto cambiando strada prendendo quella del Ponte Coperto dove si fanno gli incontri ,infatti è apparsa la ragazza del lucchetto....viva la felicità
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/09/14 alle 08:59 via WEB
Ciao Annamaria - hai ragione. Tutto passa. Anche i grandi amori. Il Ponte Coperto sul Ticino è sempre là, da centinaia di anni...ad offrire le sue opportunità. E poi, ogni giorno è un giorno nuovo... Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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ANNAMARIA ...E IL PENSIERO DEL GIORNO

Post n°15260 pubblicato il 06 Settembre 2014 da dinobarili
 

ANNAMARIA ...

E

IL PENSIERO DEL GIORNO

annamariamennitti
annamariamennitti il 05/09/14 alle 22:10 via WEB
Non bisogna concentrarsi tanto con il passato ,ma guardare bene il presente e poi in amore sai che ti dico "muore un Papa se ne fa un altro" e la vita continua notte Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 06/09/14 alle 08:52 via WEB
Ciao Annamaria - bel commento... in positivo. La vita è fatta per guardare avanti. I ricordi sono belli e importanti... ma c'è tutto il tempo per ricordarli. Dino
(Rispondi)

 

 
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