dino secondo barili
ricerche storiche locali (Pavia e Provincia)Messaggi del 09/09/2014
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
530
Il San Valentino… di Elena
Un anno fa, all’avvicinarsi del 14 febbraio, i giornali e la TV si erano dati da fare per parlare di San Valentino e della Festa degli Innamorati. Non bastavano gli addobbi delle vetrine piene di strane confezioni di cioccolatini, cuoricini d’oro con le parole “t’amo”, proposte e regali vari… anche i “media” facevano un gran fracasso. Elena, cinquant’anni, in un primo tempo non ci aveva fatto caso. Riteneva che la cosa non la riguardasse… Poi, adagio, adagio… si sentì coinvolta. Del resto un donna a cinquant’anni è nel pieno delle sue potenzialità. Non importava che, in quel momento, fosse single. Riteneva di esserlo… ma solo temporaneamente. Michele, il suo ultimo fidanzato, da sei mesi era partito. Si era preso una “pausa di riflessione” e si era trasferito in un’altra città. Elena aveva capito che si trattava di una scusa…e che avrebbe fatto meglio a metterci “una pietra sopra”. Ora, era sola, libera come l’aria … e la Festa di San Valentino era alle porte. Cosa fare? Restare con le mani in mano o tentare di aprire qualche varco? A volte basta poco per dare una svolta alla propria vita. Chiamò la sua amica e coetanea Martina per un caffè in un Bar di Piazza della Vittoria a Pavia. Martina si rese disponibile e all’ora fissata, le due amiche, si trovarono una di fronte all’altra sedute ad uno dei tavolini dei Bar della Piazza. Siccome l’affollamento dei Bar è continuo le persone sono quasi “pigiate” una accanto all’altra. Ad Elena, però, la cosa non dispiaceva. Anzi, era un modo per sentirsi in piacevole compagnia. Martina chiese subito quale fosse la ragione dell’appuntamento. Elena spiegò il motivo. “Martina, domani 14 febbraio è San Valentino. Come sai sono rimasta sola. Michele se ne è andato e non tornerà più. Pertanto non ho alcuna voglia di farmi sangue cattivo. Ho deciso di vivere un San Valentino speciale, sopra le righe. Non mi importa dove, ma lontano da Pavia. Voglio togliermi tutte le soddisfazioni di questo mondo. Volevo chiederti se hai delle idee in proposito.” Martina, comprese il desiderio dell’amica. Sapeva per esperienza, che quando “un amore” finisce le persone hanno spesso due opposti atteggiamenti. C’è chi si abbatte e cade in depressione … e chi non vede l’ora di “inneggiare alla libertà”… e ricominciare una nuova avventura. L’amica Elena apparteneva alla seconda categoria. Cercò di essere concreta. “Elena, tutto quello che posso fare è di invitarti a passare la serata in una Sala da Ballo. Mio marito ed io abbiamo prenotato… ci puoi venire anche tu.” La cinquantenne, ci pensò e declinò gentilmente l’invito. “No, no, Martina. Ti ringrazio, ma non è genere di San Valentino che desidero vivere. Voglio qualcosa di speciale. Magari un bel viaggio sulla Costa Azzurra… in rossa Ferrari. Passeggiata sul lungo mare… Un drink tanto per creare l’atmosfera… una cenetta al lume di candela con un “fusto da fine del mondo” in uno dei Ristoranti caratteristici della costa…e poi, e poi… quel che Dio vorrà… magari una notte di fuoco, di sesso senza limiti.” Più che un San Valentino sembrava un “libro dei desideri”…Mentre Martina non sapeva più cosa dire, un elegante Signore, sui sessant’anni, seduto al tavolino accanto, si rivolse a Elena e parlò. “Signora Elena. Mi scusi se la chiamo così. Ho ascoltato tutto ciò che ha detto. Sono il Dott. Felice Franz, Regista in Francia. Mi sto occupando di una fiction per la TV. La sua idea di passare un San Valentino speciale sulla Costa Azzurra, mi piace. Se vuole possiamo partire subito sulla mia rossa Ferrari… e tutti i suoi desideri diventeranno realtà.” Elena rimase allibita. Martina per poco non svenne. Oltre tutto, il Dott. Felice Franz era un “fusto”, proprio l’uomo che Elena aveva sempre sognato. La cinquantenne decise sull’istante… “Certo che vengo… il treno del Destino passa una sola volta nella vita. Adesso o mai più. O si prende il treno quando passa… o si rimane a piedi… per sempre.” - (530)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CARLO V E LA FRITTATA
di
Teresa Ramaioli
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
ANNAMARIA ...
E
IL RACCONTO DI ORIANA
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
ANNAMARIA ...
E
I PENSIERI SPARSI
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
GIULIO BASLETTA
di
Teresa Ramaioli
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
RICAMIAMO ...
E
IL RACCONTO DI ORIANA E LE SCARPETTE ROSSE
(Rispondi) (Rispondi)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
PENSIERO DEL GIORNO
“E’ doveroso “godere” ciò che si ha oggi… senza lasciarsi ammaliare da ciò che si aveva ieri … o illudere da ciò che si avrà domani” Dino
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
10
Federica … e il sogno ricorrente
Che cosa è il sogno? Secondo gli “antichi” era il “canale privilegiato di comunicazione con gli dei”. Un modo di predizione del futuro o di “governare” il presente… Oggi, la scienza ha dato altre versioni e interpretazioni del sogno. Tuttavia, quando una persona ha un “sogno ricorrente”… comincia a farsi domande e, nonostante tutte le spiegazioni scientifiche, cerca di darsi una “sua risposta”. Qualche anno fa, Federica, bellissima quarantenne, ebbe per la prima volta un sogno ricorrente. Era un martedì. Nel sogno… Federica si trovava in vacanza nel paesino dove era nata… nell’Oltrepò Pavese, difficile da raggiungere, incuneato in una valle lussureggiante. La bellissima quarantenne, però, nel paesino natale ci era rimasta pochissimo tempo, quindi, doveva avere una vaga idea di come poteva essere quel luogo. Insieme a sua madre si era trasferita a Milano quando lei non camminava ancora. Nella grande città era cresciuta, aveva studiato, raggiunto la Laurea… e si era felicemente sposata. Ora, però, proprio un martedì … il paesino natale ritornava con sempre maggiore insistenza. All’inizio…una volta al mese. Poi, ogni quindici giorni… infine, tutte le settimane: il martedì. La cosa cominciava a diventare preoccupante. Federica ne parlò al suo medico di famiglia il quale le consigliò di non dare troppo peso a certe manifestazioni della psiche… Secondo il medico, poteva essere stress, un malessere passeggero, un film visto in TV, o un libro letto nel quale si era fatta coinvolgere troppo. La bellissima quarantenne cercò di ignorare il sogno, ma più cercava di dimenticarlo…più il pensiero del paesino natale diventava dominante. Federica ne parlò con sua madre la quale si rese conto che il sogno ricorrente aveva una sua motivazione reale. Infatti, la figlia aveva “una storia” un po’ travagliata alle spalle. La madre, Rachele, giovanissima, si era innamorata (follemente) di un bel giovanotto suo coetaneo del paese natale. La natura aveva fatto il resto… Rachele … era rimasta incinta. Ormai, non c’era alternativa: il matrimonio era l’unica soluzione. Tre giorni prima del matrimonio, però, il promesso sposo scomparve e di lui non si seppe più nulla. Con l’aiuto della famiglia, Rachele portò a termine la gravidanza e nacque Federica… straordinariamente bella, vivace, sanissima. La bambina non aveva ancora compiuto l’anno che la madre Rachele ricevette una proposta di matrimonio da un compaesano che si trovava per lavoro a Milano. La “trattativa” si concluse nel migliore dei modi e Federica ebbe una famiglia vera… nella grande città. Ora, però, la bellissima quarantenne aveva un sogno ricorrente in cui “si trovava in vacanza in un luogo che, solo vagamente, poteva ricordare”. Un giorno, insieme al marito Claudio, Federica fece ritorno al paese dove era nata. Salutò i parenti e chiese loro di vedere la “grotta del torrente” nota a pochissimi abitanti locali. Un parente, meravigliato, si offrì di accompagnarla, ma, da quel momento, Federica, si muoveva come “guidata” da una mano invisibile. Raggiunse la grotta seminascosta da fitta vegetazione. Vi entrò. Toccò con la mano tutta la parete fino a quando scoprì un pertugio quasi invisibile. Dentro al pertugio c’era un involucro ben sigillato. Conteneva un tesoro… anelli, collane, orecchini e una lettera di accompagnamento. La lettera diceva: “Dal tuo papà, Aldo, che non ti ha mai dimenticata”. Buona giornata a tutti. Dino (10)
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
9 SETTEMBRE 2014
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 9 Settembre 2014 – Martedì - 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono
frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che
vedere con persone o fatti realmente avvenuti)
racconti di settembre
738
Oriana e le scarpette rosse
Sessant’anni è l’età delle decisioni. Adesso o mai più. Non è vero che sia così, ma… Le decisioni non sempre sono legate all’età, ma l’età conta. Specialmente per Oriana, una bellissima sessantenne di Pavia, single, che aveva alcuni sogni nel cassetto… Sogni che non aveva ancora potuto realizzare. Il primo sogno che alberga in ogni persona è l’amore… Quello, si sa, a volte riesce …altre volte,no. Gli altri due sogni erano un po’ diversi. Richiedevano anch’essi una buona dose di fortuna: imparare a ballare ed avere un Attico a Pavia. Un anno fa, a settembre, la sessantenne Oriana decise di imparare a ballare. Non era la prima volta che ci provava, ma non ci era mai riuscita. Una volta, iscritta ad un Corso di Ballo, ci rimase male. Il Maestro di Ballo, il Signor Gastone, l’aveva mortificata. “Oriana … lei è una schiappa. Non imparerà mai a ballare. Non ha il senso del ritmo, della musica…” Oriana, ci era rimasta talmente male che per parecchi giorno ha fatto fatica persino a guardarsi allo specchio. Aveva paura che un “Gastone qualsiasi” la indicasse col dito accusatore. “Oriana sei una schiappa…” A sessant’anni, però, uno persona si fa meno scrupoli. Comincia a dirsi… “Ma chi se ne frega del giudizio delle persone… Io, sono io… e quello che voglio… è affar mio”. Il mese di settembre è il mese migliore per partire alla grande, per inseguire i sogni. Oriana era decisa. Si sarebbe iscritta ad una Scuola di Ballo… Non voleva,però, ripetere ciò che era successo con Gastone. Per prima cosa si informò dalla sua amica Valeria, ballerina sessantenne. Valeria, oltre ad essere bravissima a ballare, era anche molto fantasiosa. Disse la sua. “Oriana, per imparare a ballare…e ballare bene … ci vogliono le scarpette rosse” Oriana si incuriosì. “Le scarpette rosse? E dove si comprano?” Valeria rispose con la prima idea che le era venuta in mente. “Dalla Signora Maria di Varzi” Oriana prese per buona la risposta. Non chiese neppure di quale Signora Maria si trattasse. A Varzi, in provincia di Pavia, ci sono centinaia di Signora Maria. Inoltre, ci sono donne che pur avendo un altro nome come Anna… si fanno chiamare Maria. Dopo alcuni giorni, Oriana cercò Valeria per farsi spiegare di quale Signora Maria si trattasse, ma era partita per il Venezuela. Impossibile rintracciarla …anche con il telefonino. Quando un persona è caparbia… non si ferma davanti ad alcun ostacolo. Oriana partì con la sua automobile da Pavia alla volta di Varzi. Un’ora di strada ed ecco Varzi… ridente località incuneata tra verdi colline e, sullo sfondo, appenninici monti che raggiungono quasi i tremila metri di altezza. Cercare una Signora Maria a Varzi è come indovinare la combinazione vincente di una lotteria. Oriana si intrufolò nelle stradine medioevali del centro storico di Varzi. Lesse parecchie targhette poste vicino alle porte e suonò alla prima Maria che le venne sotto il naso. La porta si aprì ed apparve una favolosa donna bionda sui cinquant’anni. “Scusi, Signora Maria, sto cercando delle scarpette rosse per imparare a ballare” La donna bionda si fece seria. “E’ proprio sicura che vuole imparare a ballare? Non è che fa come le altre … che dopo un po’ si stancano e buttano le scarpette rosse nel bidone della spazzatura?”- “No. No. E’ una vita che cerco di imparare a ballare e non ho mai trovato la strada giusta. Ora voglio realizzare uno dei sogni della mia vita” – rispose convinta Oriana. La donna bionda rientrò in casa e uscì con una scarpetta rossa e un foglio con un indirizzo scritto a mano. “Io, non so chi è lei, e neppure voglio saperlo. Le posso solo dare una scarpetta sola… l’altra la troverà all’indirizzo scritto sul foglio” Le due donne si strinsero la mano e si salutarono. Oriana ritornò a Pavia più frastornata che mai. Un’avventura così non le era mai capitata in tutta la vita. A Pavia, la sessantenne, lesse l’indirizzo sul foglio, e vi si recò subito. L’indirizzo indicava un Palazzo sulla riva sinistra del fiume Ticino. Uno dei numerosi lussuosi Palazzi che, da soli, fanno immaginare una vita da sogno. Oriana suonò il campanello all’indirizzo indicato e una voce maschile rispose: “Salga usando l’ascensore numero tre, ultimo piano” In un attimo la sessantenne si presentò con la scarpetta rossa. Oriana era ferma davanti alla porta aperta su un meraviglioso Attico. Nello specchio della porta c’era l’uomo più affascinante che avesse mai visto. “Sono il Dott. Andrea. Prego entri. Mi ha chiamato mia sorella Maria di Varzi. Mi ha detto che sarebbe passata a prendere la scarpetta rossa. Entri. Entri” Oriana non sapeva dove guardare. Era un Attico da sogno…grandissimo come fosse un giardino sospeso tra la terra e cielo… In lontananza le colline e i monti dell’Oltrepò, Pavese. Il Dott. Andrea fece strada all’ospite. Accompagnò la sessantenne passo dopo passo in quel luogo da sogno. Ad un tratto il Dott. Andrea pose la domanda. “Scusi, lei come si chiama?” –“Mi chiamo Oriana… Oriana di Pavia. Cercavo le scarpette rosse per imparare a ballare. E’ una vita che ci provo e non ci sono mai riuscita…” Il Dott Andrea, sessantenne dal fascino superlativo accennò ad un sorriso. “Oriana… usiamo il tu… Io sono il tuo nuovo Maestro di Ballo. Questo Attico è nostra sala da ballo” In quell’istante l’enorme salone si trasformò in una pista da ballo. Valzer viennesi si diffusero in ogni angolo. Il Dott. Andrea e Oriana accennarono a passi di danza. Andrea teneva la scarpetta rossa in una mano …e l’altra scarpetta era nella mano di Oriana… al resto ci ha pensato il Destino… anche per l’amore che è sbocciato subito dopo. - Questo è il racconto 738, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
CARLO BANDIROLA
di
Teresa Ramaioli
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
PIEDIGROTTA
di
Annamaria Mennitti
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
PIEDIGROTTA
di
Annamaria Mennitti
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
PIEDIGROTTA
di
Annamaria Mennitti
Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso |
- omerostd
- bettina
- ricomincio da qui
- MASSIMO COPPA ZENARI
- Sempre Nomadi
- PAESAGGI DELLANIMA
- voglia di volare
- Chiara Pelizza
- ...andar per sogni..
- @Ascoltando il Mare@
- Jezabel
- 6 n m pnsieri cm DNA
- fable...
- MILLERICETTE
- MyLife
- Emozioni di vita
- il mio spazio
- jarod1951camaleonte
- DIARIOCARISSIMOAMICO
- Josephine Hart
- VolareLiberi
- Non per tutti
- madame
- Satine Rouge
- angoloprivato
- risatissime
- Immagini di Stella
- di arte e di poesia
- Emozione Inaspettata
- Suggestioni effimere
- Il mio Blog
- Pedro
- Epifanie
- le matite dellanima
- notizie dal mondo
- sous le ciel de ...
- Il labirinto
- JAMBOREE
- IL TAVOLO ROTONDO
- Orme dellAnima
- LUCI & OMBRE
- MyBlogNotes
- IL MIO MONDO BLOG
- MovimentodiCorrente
- LA DIETA ALLEGRA
- moralibertà
- MARCO PICCOLO
- Pensieri&emozioni
- Diario di Dora
- ...fini la comédie
- Donna, lavoro e casa
- Le note dellAnima !
- Femminile&Maschile
- Stupore
- bibo
- pensieri in libertà
- CHIACCHERE FRA AMICI
- Counselling di Yaris
- Alcatraz
- Le Mie Emozioni...
- Birillo
- Piacevole Ascolto...
- POESIA
- ..
- MIA NUVOLA DORATA
- Esistenza
- Pausa sorriso
- MAPPAMUNDI
- Un pò di Tutto
- black.whale
- Desperate Mammy
- Mondo Parallelo
- Setoseallegorie
- CARICO A CHIACCHIERE
- Il Diavolo in Corpo
- FOSCO
- Ali Della Fantasia
Inviato da: lascrivana
il 25/01/2017 alle 08:23
Inviato da: laura1953
il 24/01/2017 alle 16:51
Inviato da: laura1953
il 19/01/2017 alle 13:35
Inviato da: lascrivana
il 19/01/2017 alle 09:24
Inviato da: vulnerabile14
il 17/01/2017 alle 00:08
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.