Messaggi del 07/10/2014

IL GEOM. FABIO racconto (61) di Dino Secondo Barili

Post n°15788 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da dinobarili
 

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

61

Il Geom. Fabio … e la casa degli spiriti

Il centro storico di Pavia è quasi un salotto rappresentato da Piazza della Vittoria… una volta Piazza Grande. Quando una persona ha una mezzoretta di tempo e vuole incontrare persone con le quali parlare o scambiare quattro chiacchiere non deve fare altro che incamminarsi per Corso Cavour o Strada Nuova. Le due arterie confluiscono in Piazza della Vittoria… e lì gli incontri non mancano mai. Come accadde qualche giorno fa … al Geom. Cesare da pochi mesi in pensione. Quando, un Geometra lascia l’Ufficio si trova sempre in difficoltà prima di prendere “il giro” delle nuove abitudini. Ecco perché il neo-pensionato si è avventurato per Corso Cavour facendo finta di guardare le vetrine… Non è riuscito a giungere in Piazza della Vittoria… Un collega di Vigevano, che non vedeva da tanto tempo, lo chiamò per nome. “Cesare, Cesare… non mi riconosci più? Sono Fabio, Fabio di Vigevano”. Il Geom. Cesare, dopo un primo momento di sbigottimento, riconobbe il Geom. Fabio con il quale aveva avuto a che fare più di una decina di anni prima, la cui fisionomia era scomparsa dalla sua memoria. Tanto per dire qualcosa accennò alla salute. “Come va?” Fabio non aspettava altro. “Se devo dirti la verità mi sto rimettendo da qualche mese… Ho passato dei brutti momenti…” Il Geom. Cesare mostrò il suo interesse e il collega Fabio si sentì invogliato a raccontare la sua storia. “Vedi, Cesare, nella vita non si finisce mai di imparare. Come tu sai, mi sono sempre occupato di “ristrutturazioni di immobili”. Qualche anno fa mi è stato proposto di ristrutturare un cascinale vicino a Vigevano… un immobile che più conciato male dei così non poteva essere… Siccome il lavoro bisogna prenderlo quando c’è, ho accettato di svolgerlo nei modi e nei termini chiesti dal mio committente. Come tu sai, sono stato scapolo per parecchio tempo… e, nonostante le occasioni, mi sono sempre, mantenuto tale. Da quando ho iniziato il lavoro di ristrutturazione dell’immobile, però, mi sono sentito osservato da occhi invisibili… Dirai che avevo le allucinazioni, ma non è così. La casa era in cattivo stato. Era completamente vuota… eppure tutte volte che entravo in quella casa da ristrutturare… mi sentivo osservato, seguito, aiutato. Non facevo in tempo a mettere mano ad un lavoro… e mani invisibili mi aiutavano a svolgerlo. Un giorno a mezzogiorno, si è presentata una zingara. Mi dice: “Domani arriverà la signorina Desideria. Ha bisogno di te. Non contraddirla mai. Ha le sue ragioni.” – “Va bene” rispondo io… e se ne va. La mattina dopo, davanti alla casa si presenta una ragazza alta, bionda, tacchi a spillo, bellissima. La faccio entrare. Desideria guarda dappertutto… poi, tocca l’intonaco di una parete. Si apre un “buco”. Ci mette la mano dentro e prende dei documenti. Mi guarda in faccia e mi dice: “Preparati, partiamo subito per Parigi. Ti regalo sette giorni di vacanza nella città più bella del mondo… sette giorni di felicità” Inebetito eseguo gli ordini. Quello che è successo e ho vissuto a Parigi non ho parole per raccontartelo. Al termine dei sette giorni, la bellissima bionda, mi accompagna all’Aeroporto e mi dice: “Vai. Però, non mettere più mano a quella casa… “ Il proprietario mi ha fatto causa … e quella casa mi è costata un occhio”. Ero il secondo Geometra al quale, dopo aver accettato il lavoro, era accaduta la stessa cosa… compresa la vacanza a Parigi. Ora sono in cura dallo psicanalista. (61)

 
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ANTONIO SCARPA di Teresa Ramaioli

Post n°15787 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ANTONIO SCARPA 

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 07/10/14 alle 17:38 via WEB
ANTONIO SCARPA----Molte e notevoli per importanza ed originalità del contenuto sono le opere che Scarpa diede alle stampe. Il suo lavoro nel campo dell'anatomia fu tanto rilevante che diverse parti del corpo umano prendono ancora oggi il suo nome, nella nomenclatura medica internazionale. L'anatomia sviluppata da Scarpa a Pavia non fu fine a sé stessa ma a base e servizio della fisiologia e della chirurgia. Fu amico di Alessandro Volta, con il quale viaggiò in Europa e frequentò gli ambienti scientifici di Londra, Vienna e Parigi. La sua fama gli fece ottenere la Legion d'Onore e l'elezione a membro della Royal Society e delle principali accademie scientifiche europee. Quando Napoleone nel 1805 visitò l'Università di Pavia ricevette l'omaggio del corpo docente, ma non trovando Scarpa tra i professori chiese dove mai egli fosse. Gli venne risposto che non avendo prestato giuramento al nuovo governo aveva dovuto rinunciare al posto. Al che il sovrano replicò: E che importano i rifiuti del giuramento e le opinioni politiche? Il dottor Scarpa onora l'università e i miei stati. Quando gli venne finalmente presentato gli disse: Quali che siano i vostri sentimenti io li rispetto ma non posso tollerare che voi restiate separato da un istituto di cui siete l'ornamento. Un uomo come voi deve come un bravo soldato morire sul campo di battaglia. E lo rinominò nel corpo docente dell'università. L'anno successivo gli fu restituito anche l'incarico di rettore. La sua testa è conservata in formalina presso il Museo per la storia dell'Università di Pavia. Nessuno sa perché fu mozzata. Forse fu un singolare atto di omaggio come sostenne il Panizza, suo successore: "La testa degli uomini grandi dovrebbe essere sempre conservata poiché l'uomo sta tutto nella sua testa".Ciao Teresa

 
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STEFANO BROCCA... E L'IMPORTANZA DEL BLOG

Post n°15786 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da dinobarili
 

STEFANO BROCCA ...

E

L'IMPORTANZA DEL BLOG

franzkline
franzkline il 07/10/14 alle 18:55 via WEB
Come gli scrittori e come i pittori ognuno nelle proprie opere fanno emergere le proprie verità. Il Blog come specchio della vita… Ciao Dino
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/10/14 alle 19:10 via WEB
Ciao Stefano - hai ragione. Scrittori, Pittori, amanti delle attività artistiche e scientifiche... hanno un vasto campo da mettere in evidenza. Siamo nella nuova civilità del web. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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ALBA.ESTATE2012...E L'IMPORTANZA DEL BLOG

Post n°15785 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ALBA.ESTATE2012...

E

L'IMPORTANZA DEL BLOG

alba.estate2012
alba.estate2012 il 07/10/14 alle 18:28 via WEB
Sono perfettamente d'accordo con ciò che hai scritto! Ti lascio un sorriso come augurio per una splendida serata. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/10/14 alle 19:06 via WEB
Ciao Antonella - grazie per il bel commento. E' giusto mettere in risalto il valore dei Blog... E' una nuova frontiera. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 
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RICAMIAMO ...E LA FATANSIA NEI BLOG

Post n°15784 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da dinobarili
 

RICAMIAMO ...

E

LA FANTASIA NEI BLOG

RicamiAmo
RicamiAmo il 07/10/14 alle 11:55 via WEB
Ciao Dino hai ragione prima o poi la verità esce fuori ti auguro una gioiosa giornata un abbraccio Delia
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/10/14 alle 19:00 via WEB
Ciao Delia - grazie del commento. Buona serata. Dino
(Rispondi)

 

 
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PENSIERO DEL GIORNO

Post n°15783 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da dinobarili
 

PENSIERO DEL GIORNO

Mai perdersi d’animo…

il domani

ha sempre

“il sole in fronte”

(anche quando ci sono le nuvole)

Dino

 

 

 
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LE SCOPERTE di Teresa Ramaioli

Post n°15782 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da dinobarili
 

LE SCOPERTE

di

Teresa Ramaioli

 
iltuonoilgrillo il 07/10/14 alle 17:39 via WEB
Ciao Dino, la storia non è cosparsa solo di grandi scoperte, opere di famosi maestri . Esistono anche piccole invenzioni utili alla vita quotidiana che hanno contribuito a trasformare il nostro modo di vivere. Nicholas Appert (Châlons-en-Champagne, 17 novembre 1749 – Massy, 1º giugno 1841) è stato un inventore francese. A lui si deve l'invenzione del metodo per la conservazione ermetica dei cibi. Appert era un venditore di dolci. Dopo anni di sperimentazioni, nel 1810 Appert presentò la sua invenzione al governo francese che gli diede la scelta fra l'iscrizione di un brevetto o un premio di 12000 franchi. Appert scelse il premio e lo stesso anno pubblicò L'Art de conserver les substances animales et végétales. Questo fu il primo ricettario sul moderno metodo per la conservazione dei cibi tramite le bottiglie con chiusura ermetica. In seguito riempì le bottiglie con i più svariati alimenti: carne, pollame, uova, latte e piatti pronti, bastava levare l'aria e chiudere ermeticamente la bottiglia con un tappo, la bottiglia doveva essere avvolta in una tela e successivamente immersa in acqua bollente fino a quando il cibo non fosse cotto. La "Casa di Appert" divenne la prima fabbrica di alimenti in vasi di vetro al mondo. Da ricordare che ciò accadde circa cinquanta anni prima che Louis Pasteur dimostrasse che il calore era in grado di uccidere i batteri. Il metodo di Appert era molto semplice da realizzare, si diffuse velocemente e fu sperimentato con grande successo durante le campagne napoleoniche. Nell'agosto del 1810, un inglese, Pierre Durand, brevettò un suo metodo, utilizzando, questa volta, dei recipienti di stagno, realizzando l'attuale conservazione dei cibi in scatola. Nel 1812 Bryan Donkin e John Hall presero in considerazione entrambe le invenzioni e iniziarono a produrre delle conserve. Ciao Teresa

 
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IL DOTT. CARLO E LE CARTE DEL DESTINO racconto (60) di Dino Secondo Barili

Post n°15781 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da dinobarili

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere,

sono frutto di fantasia,

pertanto non hanno  nulla a che vedere

 con persone reali o fatti realmente avvenuti)

60

Il Dott. Carlo … e le “carte” del destino

Certe storie sembrano appartenere al passato … invece no. Alcune storie sono sempre attuali come quella del Dott. Carlo, psicanalista, con una forte “avversione” per il matrimonio. Di famiglia benestante, il nostro Dottore, per sopravvivere, non ha mai avuto bisogno di guadagnare il pane con il sudore della fronte. Essendo figlio unico era il protetto di sua madre, la quale stravedeva per il suo bel ragazzo … il quale aveva una forte propensione per la bella vita. Infatti… elementari, medie e liceo volarono via in fretta. All’Università la musica cambiò improvvisamente… cominciò a “menare il can per l’aia” come si suol dire… e così finì “fuori corso” con disappunto del padre il quale avrebbe voluto vedere il figlio laureato nel minor tempo possibile. Si sa, che quando un figlio è protetto dalla madre… il padre può fare ben poco, tranne che arrabbiarsi e mangiarsi il fegato. Inoltre, essendo, il Carlo, benestante e bel ragazzo, aveva sempre intorno sé uno stuolo di belle ragazze che facevano a gara per farsi invitare a pranzo, a cena... e serate a lume di candela. Quando un bel giovanotto ha una simile fortuna … il matrimonio è l’ultimo pensiero. L’importante è divertirsi. Ma, gli anni passano e nonostante la flemma con cui studiava, anche il Carlo, divenne Dottore, Dottore in Psicologia… Fu allora che la vita cambiò… La Famiglia cadde in un “fallimento” e tutte le proprietà finirono nel nulla… Tutte le belle ragazze che costituivano “la corte” al Dott. Carlo sparirono in un baleno… e il bel giovanotto rimase solo… come capita spesso … ai “senza soldi”… Il destino, però, ha infinite risorse e quando una persona è nata fortunata… non c’è “ma” che tenga. Poco dopo “il fallimento familiare”, il Dott. Carlo venne convocato da un Notaio il quale, con discrezione, gli comunicò che era diventato erede unico di una “fortuna”… lasciata da una zia materna… Il testamento, però, conteneva una clausola. Il Dott. Carlo avrebbe ereditato… “se si fosse sposato entro un anno dall’accettazione dell’eredità”. Al Dott. Carlo vennero i brividi, i “sudori freddi”. Come poteva andare contro i propri principi? Come poteva, in così breve tempo, trovare la moglie giusta, cambiare vita e il suo modo di pensare? Anche, se la sua Famiglia era sul lastrico… e quella eredità avrebbe risolto tutti i problemi… l’idea di sposarsi non gli andava proprio.… Inoltre, Il Dott. Carlo era laureato in Psicologia. Si era specializzato in “conflitti tra coniugi”, aveva studiato casi da far venire la pelle d’oca… Proprio a lui doveva capitare di doversi sposare?… e decidere… in così breve tempo? Il Dott. Carlo era negli affanni, non riusciva a prendere una decisione… La vita, però, è prodiga di soluzioni. La madre del Dott. Carlo ebbe dei giramenti di testa…nel giro di pochi giorni non riuscì più ad essere auto sufficiente. Il Dott. Carlo dovette provvedere con un’infermiera… Un’infermiera mai vista, segnalata da un amico Medico dell’Ospedale. Era bella da togliere il fiato, intelligente da rimanere con la bocca aperta. Per Dott. Carlo fu la soluzione di tutti i problemi. In tre mesi, la bella Eva (questi era il nome dell’infermiera) aveva conquistato la fiducia del Dott. Carlo, sua madre e suo padre… e dopo tre mesi avvenne il matrimonio, con conseguente acquisizione dell’eredità. (Si seppe, un anno dopo, che Eva era la “candidata” scelta dalla zia materna… la zia che aveva lasciato l’eredità). (60)

 
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DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

Post n°15780 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da dinobarili
 

DISEGNO DI TERESA RAMAIOLI

"Buon Mercoledì...a tutti"

DIARIO CORALE

del

8 ottobre 2014

 
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punto di vista BLOG...SIMBOLO DI FANTASIA

Post n°15779 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da dinobarili
 

punto di vista

BLOG…

SIMBOLO DI FANTASIA

Il Blog è un Diario e come tutti i diari contiene di tutto un po’. Soprattutto non è mai uguale da un giorno all’altro. Inoltre, il Blog è un Diario aperto… che tutti possono leggere. Una vetrina aperta sulla… “Via del Web”. Non ci sono pensieri segreti. Tutto è alla luce del sole… D’altro canto cosa c’è di segreto a questo mondo? Nulla. Presto o tardi la verità viene a galla… Proprio come descrivono spesso gli scrittori… di fantasia. Buona giornata. Dino

 
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LA DOTT. DANIELA E IL TRUCCO IN TV racconto (766) di Dino Secondo Barili

Post n°15778 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da dinobarili
 

7 OTTOBRE 2014

ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 7 ottobre 2014 - Martedì- 12.00

Intrigo …

…a Pavia

(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono

 frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che

vedere con persone o fatti realmente avvenuti)

racconti di ottobre

766

La Dott. Daniela e il trucco in TV

Oggi, ci vuole la Laurea per fare qualsiasi attività… anche l’Operatrice in un Negozio di Profumeria. Anzi, è proprio in un Negozio di Profumeria che serve la Laurea… almeno “in Farmacia”. Un anno fa ne sapeva qualcosa la Dott. Daniela, trent’anni, single, bellissima, la quale, appena laureata in Farmacia, si era vista proporre il lavoro in una importante Profumeria di Milano. La sua idea era quella di lavorare in qualche Farmacia… ma un lavoro vale l’altro. Basta avere le idee chiare. A ventisette anni, Daniela era stata assunta come Operatrice e si era sentita fortunata… Un anno fa… causa crisi, la Profumeria ha ridotto il personale e Daniela si è trovata senza lavoro. In tre anni, però, la trentenne si era entusiasmata del suo lavoro. Aveva frequentato Corsi di aggiornamento e Specializzazione e poteva vantare un’invidiabile esperienza. E’ proprio quando la crisi si fa sentire … che bisogna aprire gli occhi e gettarsi nella mischia. La Dott. Daniela si era fatta una buona cerchia di amici e amiche…e parecchie conoscenze importanti. Si era anche specializzata in truccatrice teatrale e TV. E’ stato proprio in quel settore che Daniela ha trovato uno sbocco. La sua amica Mariangela, truccatrice in una TV Privata aveva avuto dei problemi di salute. Voleva mantenere il posto, ma aveva bisogno di un aiuto. Chiese a Daniela se era disposta a darle una mano. Era proprio quello che la trentenne cercava. Così si è affiancata all’amica Mariangela imparando nuove tecniche e facendosi conoscere nel nuovo ambiente lavorativo. Nella vita, però, l’abilità non basta … ci vuole anche tanta, tanta Fortuna. Solo con la Fortuna si incontrano le persone giuste e si risolvono tanti problemi. Un anno fa, la Dott. Daniela era in servizio presso la TV privata insieme all’amica Mariangela. Nel truccare l’Ospite di una trasmissione ha scambiato alcune frasi senza importanza … sul tempo … sulla situazione economica. L’Ospite della trasmissione era il Proprietario dei una catena di Profumerie a Milano e in Lombardia. Era il Commendatore Tarcisio, cinquant’anni ben portati, da poco separato dalla moglie. Quando il Commendator Tarcisio ha saputo che la Dott. Daniela aveva svolto il lavoro di Operatrice in una Profumeria, volle subito fissare un appuntamento di lavoro presso la Sede del suo Gruppo. La Dott. Daniela ha cominciato ad andare in estasi. Quella notte non ha dormito. Si è girata e rigirata nel letto mille volte. Aveva la sensazione che le stesse per accadere qualcosa di importante. Del resto, la Dott. Daniela, a trent’anni, non aveva ancora avuto un moroso fisso… solo qualche flirt e neppure di grande rilevanza… Ora, però, c’era il Commendatore Tarcisio che aveva tutta l’aria di promettere bene. All’appuntamento, la Dott. Daniela si era preparata in modo perfetto. Oltretutto aveva fatto pratica nel settore e sapeva come muoversi. Il Commendator Tarcisio, appena la vide, le corse incontro come se avesse visto il sole… la donna a lungo sognata. Non si è trattato di un incontro di lavoro... Tarcisio è passato subito al tu confidenziale ed ha voluto che Daniela pranzasse con lui in una dei più noti Ristoranti di Milano. Diceva …“A tavola si ragiona meglio e si ha tutto il tempo per scendere nei particolari…” Infatti, il Commendator Tarcisio aveva già individuato un “ruolo” adatto alla bellissima Daniela… la quale si è lasciata guidare nel complesso mondo delle Profumerie. La vita è fatta di sorprese … ma “non” sotto certi aspetti. Infatti, l’attrazione fisica è stata alla base del rapporto tra Tarcisio e Daniela. Il cinquantenne si era innamorato a prima vista della trentenne…e la trentenne non era rimasta indifferente. Anzi, Tarcisio era l’uomo del sogno … l’uomo che poteva dare tutto ciò che una donna poteva sognare e desiderare. L’età matura, la posizione economica, la bellezza fisica e un fascino da far faville. Inoltre, Tarcisio era gentile, raffinato, elegante… anche nel parlare… quella sua erre particolare lo rendeva doppiamente gradevole. Quando i “portoni si spalancano” non basta oltrepassarli, bisogna non fare passi falsi. Daniela non voleva accelerare i tempi… ma lasciare l’iniziativa a Tarcisio il quale alla prima occasione (voluta) sfiorò con le sue labbra il viso della trentenne… E’ stato un attimo, un brivido nel brivido… Ormai era fatta. Daniela si è lasciata baciare, lungamente, appassionatamente… D’altro canto cosa poteva fare? Lasciarsi sfuggire l’attimo fuggente? Neanche per sogno! Certi momenti vanno vissuti con intensità…come manna dal cielo. Le mani di Tarcisio erano bramose di toccarla… sentire il corpo caldo di Daniela la quale aveva un vestito con una scollatura profonda… fin dentro l’anima. Si sa che l’uomo è affascinato dal seno. Quello di Daniela era stupendo. La mano di Tarcisio si perse tra le sensuali salite e discese dei seni della trentenne. E’ stato solo l’inizio… Il seguito lo possono immaginare i lettori di questo Blog, adulti, vaccinati, e convinti che l’amore apre molte strade… anzi…quasi tutte. - Questo è il racconto 766, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino

 
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LA MATITA di Teresa Ramaioli

Post n°15777 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da dinobarili
 

LA MATITA

di

Teresa Ramaioli

iltuonoilgrillo il 06/10/14 alle 14:25 via WEB
MATITA---Le matite sono classificate con il sistema europeo nel quale lettere e numeri ne identificano la durezza e quindi il tratto che lasciano sulla carta. La scala prevede tre lettere H, F e B. La H identifica una matita dura (quanto dura lo indica il numero a fianco della lettera H). La F identifica una matita a punto fine, di media durezza. La B identifica il colore, più il numero a fianco della lettera B è alto, più la matita lascia un colore tendente al nero e largo.Durante le prime missioni della NASA, gli astronauti americani usavano matite. La mina di queste matite poteva spezzarsi facilmente causando situazioni di pericolo, quando la parte staccata fluttuava per la cabina in assenza di gravità. Si racconta infatti di come l’impossibilità di utilizzare una normale penna a sfera (causa l’assenza di gravità nello spazio e quindi la mancanza di pressione dell’inchiostro sulla sfera, dovuto proprio alla sua naturale gravità terrestre) abbia indotto a utilizzare come strumento di scrittura nello spazio la matita. Ma la grafite ha un’elevata conducibilità elettrica e un’alta infiammabilità, e ciò ha creato problemi. Paul Fisher, nel luglio del 1965,. progettò una penna a sfera con una cartuccia d'inchiostro pressurizzato. La penna con lo speciale refill pressurizzato, poteva scrivere in condizioni estreme: gravità 0 - sott' acqua - temperature estreme ( -35° / +120° ).La penna Fisher fu usata per la prima volta a bordo dell'Apollo VII, nel 1968. Ciao Teresa Ramaioli

 
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PENSIERI SPARSI DEL 7 OTTOBRE 2014

Post n°15776 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da dinobarili
 

PENSIERI SPARSI DEL 7 OTTOBRE 2014

“L’amore è il sogno più bello della vita”

Dino

 
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ALBA.ESTATE2012...E IL RACCONTO DEL SIGNOR LUIGI

Post n°15775 pubblicato il 07 Ottobre 2014 da dinobarili
 

ALBA.ESTATE2012...

E

IL RACCONTO DEL SIGNOR LUIGI

alba.estate2012
alba.estate2012 il 06/10/14 alle 21:07 via WEB
Il mio modesto parere: Solo matrimonio d'Amore! Grazie per la lettura! Ti auguro una serata splendida. Ciao, Antonella
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 07/10/14 alle 08:44 via WEB
Ciao Antonella - hai ragione. Oggi, tuttavia, ci sono tante opinioni ...e tutte hanno una loro ragion d'essere. Buona giornata. Dino
(Rispondi)

 

 
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